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Old 9th Apr 2014, 10:01
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Ad onor di cronaca

Filippo Caleri sul TEMPO del 21/02/2014

Profondo rosso nei conti di Air France

I transalpini che volevano Alitalia nel 2013 hanno avuto perdite di 1,83 miliardi

Doveva salvare Alitalia. Ma alla fine l’ha mollata nelle mani degli arabi. Ma quella che poteva sembrare una iattura si è rivelata per il vettore italiano una possibilità di rinascita vera. A dimostrare la tesi i conti 2013 di Air France-Klm chiusi anno con perdite a 1,83 miliardi di euro nel 2013, 600 milioni in più rispetto al 2012. In parte determinati dalle svalutazioni apportate. Cresce invece il fatturato che arriva 25,5 miliardi mentre il risultato operativo è stato positivo per 130 milioni. Scende il debito sotto i 6 miliardi, a 5,96 miliardi. In calo l'indebitamento netto da 5,96 mld di euro del 2012 a 5,34 mld, per il quale l'azienda ha confermato l'obiettivo di riduzione a 4,5 mld entro il 2015. Sul 2014, in una nota, l'azienda afferma che lo scenario resta difficile, ma si è detta fiduciosa di poter ritornare su un percorso di crescita profittevole per l'anno in corso e quelli a venire. L'obiettivo è di arrivare a un Ebitda di 2,5 miliardi di euro, da 1,85 del 2013. La svalutazione dei titoli Alitalia durante il 2013 ha inciso per -119 milioni sul risultato netto di Air France. La presentazione dei risultati è stata l’occasione per parlare anche del destino di Alitalia a un passo dall’accordo con Etihad. «Non ci sono in corso discussioni tra Air France-Klm ed Etihad su Alitalia» ha precisato il presidente e direttore generale di Air France - Klm, Alexandre de Juniac. «No» risponde de Juniac al giornalista che chiedeva se erano in corso discussioni con la compagnia degli Emirati su Alitalia. Pur non avendo quasi più voce in capitolo nelle decisioni societarie i francesi hanno comunque ribadito la necessità di mettere in atto le misure di ristrutturazione presentate dal management di Alitalia. È urgente». «Qualsiasi misura di produttività su Alitalia - ha sottolineato ancora de Juniac in merito all’accordo tra Alitalia e i sindacati sulla gestione dei 1.900 esuberi previsti dal piano industriale- è indispensabile e questo soprattutto visto l'aumento della capacità delle compagnie low cost su Roma che rendono la concorrenza più forte e più critica». Insomma, aggiunge il numero uno del gruppo franco-olandese, «sosteniamo totalmente il management di Alitalia nel suo sforzo di ristrutturazione». Sulla possibilità che Air France - Klm possa investire nuovamente in Alitalia, de Juniac ha ribadito: «Abbiamo sempre detto che, se le condizioni che abbiamo messo sul tavolo saranno soddisfatte, saremmo pronti a considerare un nostro coinvolgimento in un modo positivo. Non abbiamo modificato la nostra posizione.

Ambasciator non porta pene

E' chiaro che di fronte alla spada di Brenno...

P.S.:
"Ziri Ziri uan"
Deriva dal fatto ch'esso era lo numero primo in lista.

Romano
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