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Old 2nd Feb 2014, 18:30
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EM75
 
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cari amici,
qusto trhead dura da circa 1 anno, ma la verità sta venendo fuori solo adesso, ad 1 centimetro dal ground escono fuori i dati veri, quelli che già da 1 anno scrivevo in barba alle notizie false che venivano diramate ad arte.
questo sta scritto ora sul il sole 24 ore, vi sottolineo tutto quello che non vi dovrebbe suonare nuovo..

La trattativa tra Alitalia e Etihad entra nella fase finale, due diligence al traguardo

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Gli arabi di Etihad si avvicinano all'Alitalia. Le due compagnie entrano nella fase finale del negoziato che potrebbe portare all'investimento della compagnia di Abu Dhabi in quella italiana. Gabriele Del Torchio, amministratore delegato di Alitalia, e James Hogan, presidente e amministratore delegato di Etihad Airways, hanno confermato oggi che le due compagnie «sono entrate nella fase finale di un processo di due diligence volta al possibile investimento di Etihad Airways in Alitalia».

La verifica dei conti di Alitalia
Con la due diligence verrà fatta la verifica economica, patrimoniale e finanziaria dei conti e dei contratti di Alitalia, in sostanza verrà messa a nudo la sua situazione contabile. "Nei prossimi 30 giorni - dice un comunicato congiunto delle due società - entrambe le compagnie e i loro advisor stabiliranno come sviluppare una strategia comune per raggiungere gli obiettivi che i due vettori si sono prefissati. La due diligence dovrà affrontare e risolvere tutti i temi che possano pregiudicare la definizione di un adeguato piano industriale, la cui completa realizzazione produrrà una redditività sostenibile per Alitalia».

In cinque anni 2,5 miliardi di perdite per la compagnia dei "patrioti"
L'annuncio è stato dato mentre il presidente del Consiglio, Enrico Letta, è ad Abu Dhabi, dove ha detto che «Alitalia è una priorità». La visita è stata effettuata dal presidente del Consiglio per convincere gli investitori del ricco emirato a guardare all'Italia. Nei colloqui in corso da alcuni mesi tra le due compagnie, il vettore arabo ha posto condizioni molto dure per rendersi disponibile a un investimento che è stimato in un valore fino a 300-350 milioni di euro e avverrebbe con un aumento di capitale. Nel 2013 Alitalia ha perso più di 300 milioni, il bilancio non è ancora definitivo, mentre ammontano a circa 2,5 miliardi le perdite nette nei primi cinque anni di attività, dal 2008 al 2013, per la compagnia dei Capitani coraggiosi o "patrioti", voluta nel 2008 da Silvio Berlusconi e presieduta da Roberto Colaninno. Se non ci fosse stato il piano di salvataggio con l'intervento, voluto dal premier Letta, di Poste Italiane, che a fine dicembre hanno versato 75 milioni nel capitale, Alitalia sarebbe fallita.

Le condizioni di Etihad
Nelle prosisme settimane si dovrà verificare se le richieste di Etihad sono state soddisfatte. La prima condizione è la ristrutturazione finanziaria e l'alleggerimento del peso del debito. Alitalia prima dell'aumento di capitale di 300 milioni concluso in dicembre aveva circa 900 milioni di debiti finanziari netti, mentre il debito complessivo lordo, compreso quello commerciale, era di circa 2,5 miliardi di euro. Con le banche è ancora in discussione un nuovo finanziamento di 200 milioni di euro, senza il quale Alitalia esaurirebbe la liquidità in poche settimane.



questo è uno strano business, dove se lo conosci, lo puoi prevedere, e quindi porre i giusti rimedi.
Adesso, pur augurandomi che Alitalia si salvi e si trovi una soluzione, vorrei capire come può pensare Ethiad di fare una operazione del genere fuori da qualunque teoria economica, se non con una radicale ristrutturazione del debito.
Ancora una volta stanno dando addosso ai dipendenti, vergogna!!!! sono tutte scuse, bieche scuse, non è il personale il problema di Alitalia, i sindacati italiani sono una sciagura. Stanno massacrando ancora di più il know how e la dignità di un Paese, facendo pagare a tanti le colpe di pochi.
E dietro tutto questo, credetemi c'è un signore maledetto che da Parigi, da vecchio burattinaio, sta cercando con i suoi compari arabi di determinare il futuro dei cieli italiani e ciò che di più grave di tanti lavoratori italiani.
Mentre il nostro governo pieno di incompetenti non sa che pesci prendere, siamo ancora nelle mani di un signore che da oltre 10 anni cerca di distruggere il trasporto aereo nel nostro Paese.
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