Alitalia l’invito di Lufthansa «Non volate verso il Golfo» - Corriere.it
Diciamo pure che la situazione è alquanto complessa e, soprattutto, non credo che sia facilmente gestibile vista l'attuale situazione politica. Quale governo si prenderà l'onere di scelte magari strategicamente impopolari, quando a breve ci saranno elezioni europee e forse anche politiche?
Sarà il solito "italian job" e quindi un "guazzabuglio", a cui da tempo i vertici che si sono avvicendati in Alitalia hanno abituato i lavoratori e gli utenti della compagnia di bandiera?
Sinceramente da tempo penso che una compagnia aerea "nazionale" di uno dei paesi turisticamente più appetibili al mondo deve letteralmente cambiare strategia, e, rivolgersi ai mercati emergenti con servizi qualitativamente elevati.
La Turkish, pur con i suoi tanti difetti a sentire vari rumors, sta facendo tremare le "gambe" non solo ai tedeschi...ma anche alle compagnie aeree del golfo (Ethiad, Emirates e Qatar in primis).
L'Alitalia dovrebbe seguire questo esempio ma con il valore aggiunto di un servizio e di una qualità senza pari, puntando al Made in Italy ai massimi livelli. Inoltre, secondo me che sono un "sentimentale", dovrebbe puntare su campagne pubblicitarie all'insegna dell'" Italians Do It Better": cibo, beverages, style, cortesia e simpatia. Mettiamoci pure un tocco di "nostalgia" e puntare sui nostri tanti emigrati che, senza ombra di dubbio, al solo ascolto di un Pavarotti e magari con la certezza di Parma, San Daniele, Mozzarella e Parmigiano saranno sicuramente attirati dalle offerte tricolori.
Tutto ciò dovrebbe rendersi possibile puntando sul lungo raggio e riformando tutto il corto-medio magari sull'esempio di Germanwings: so che ci vogliono tanti soldi, magari questa è la volta buona per cambiare davvero questo paese ad iniziare dal proprio bigliettino da visita.