Sono un contribuente Italiano nonche' appassionato d'aviazione.
Apprendo oggi dai giornali, che peraltro la trattano come notizia minore, degli ultimi sviluppi del caso CAI. Quello che mi rattrista non sono tanto gli annunci di esuberi e tagli al personale, probabilmente inevitabili, quanto l'annuncio del finale asservimento delle Poste Italiane agli interessi di codesti campioni del buco contabile, presto formalizzato con un cambio di statuto sociale per includere surrettiziamente il trasporto aereo, e consentire cosi' il disborso di capitale che mai piu' verra restituito agli Italiani che lo hanno apposto.
Che amarezza in tutto cio', il mio pensiero va al nanismo etico e morale dei dirigenti delle Poste, che per garantirsi malmeritate future carriere si fanno servi degli interessi apartitici che mai cessano in Italia.
Il mio plauso invece al Presidente dell'ENI che poche settimane fa fece chiaro un concetto a noi tutti ben conosciuto alla stazione di servizio, senza soldi non si viaggia.
Concludo non esprimendo alcuna positiva speranza ma l'amara certezza che nonostante la solida professionalita' di pochi, il clientelismo, la rapacita' e la lassezza di molti porteranno presto la "Compagnia" nuovamente al dileggio internazionale ed alla vergogna nazionale.
Last edited by lapp; 16th Dec 2013 at 20:45.