Propendo per la prima. La consueta dose di "cauto ottimismo", per dirla alla presidenziale, ma in poche parole una miriade di "valuteremo e poi vedremo", intervallata regolarmente dal nuovo slogan, falso quanto quello di un politico in campagna elettorale.
E a monte di tutto, tre righe sul piano industriale, quello vero, quello che dovrebbe permettergli di continuare a vivere, e venti pagine su nuove rotte, nuovi aerei e nuovi hub o presunti tali. Degno di un politico, appunto.