PPRuNe Forums - View Single Post - Dott. Ragnetti, ma perché perde ottime occasioni per stare zitto??
Old 29th Jan 2013, 17:56
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Dal SOLE 24 ore


Air France: nessuna risorsa per salire nell'azionariato
PARIGI. Dal nostro corrispondente
Nonostante sia terminato, lo scorso 12 gennaio, il periodo di lock up durante il quale i soci italiani di Alitalia non potevano vendere le loro partecipazioni nella compagnia (mentre il diritto di prelazione da parte degli altri azionisti scadrà il prossimo 28 ottobre), Air France - che di Alitalia possiede il 25% - continua a rimanere alla finestra. Almeno per il momento.
Il presidente del gruppo francese, Alexandre de Juniac, ha ribadito ieri la posizione già espressa il 7 gennaio: «Tre settimane fa ho spiegato che non abbiamo le risorse finanziarie per affrontare la questione Alitalia. E purtroppo in queste tre settimane la nostra situazione non è cambiata. Confermo quindi che la compagnia non ha le necessarie risorse finanziarie».
E che, di conseguenza, non ci sono negoziati in corso con i soci italiani. Il gruppo inoltre ha altre priorità, impegnato com'è nel realizzare il piano Transform 2015, che dovrebbe ridare alla società la redditività perduta.
In questa prospettiva, dopo aver annunciato - appunto il 7 gennaio - la sua offerta low cost (con tariffe a partire da 49 euro), Air France ha presentato ieri la sua nuova compagnia di trasporto regionale (con aerei da 48 a 100 posti). Si chiamerà Hop! ed è in realtà l'aggregazione in un'unica società delle tre realtà con cui il gruppo già opera in questo settore: Brit Air, che utilizza dei Bombardier; Regional, che opera con degli Embraer; Airlinear, che usa degli Atr a elica.
L'obiettivo è di poter disporre di un'offerta commerciale chiara, basata su tre pilastri nettamente caratterizzati: Air France, con le lunghe tratte, le linee corte e medie a forte tasso di clientela business e destinate all'hub di Roissy e i voli in partenza dalle basi di Marsiglia, Tolosa e Nizza; Transavia, con collegamenti soprattutto turistici low cost in larga parte in partenza da Orly; e, appunto, Hop!, che da aprile (con prenotazioni possibili da oggi) gestirà in particolare i voli interni ed europei di medio raggio avendo come piattaforme principali Orly e Lione.
La forza della nuova offerta sarà quella di avere collegamenti frequenti e diretti, con prezzi concorrenziali rispetto alle tradizionali compagnie low cost. Le tariffe saranno ancora un po' più alte, ma l'handicap del prezzo dovrebbe essere compensato proprio dalla frequenza dei voli, che consente in molti casi di rientrare in giornata.
Hop! collegherà 136 città con 530 voli quotidiani. Il prezzo più basso (55 euro per tratta più le spese, senza la possibilità di scegliere il posto) riguarderà 31 destinazioni e il 10% dei biglietti totali. Ci saranno anche 10 voli da e per l'Italia.
Con questa nuova iniziativa, che de Juniac definisce di «value cost», Air France prevede di ridurre sensibilmente già quest'anno le perdite del trasporto regionale, che nel 2011 hanno rappresentato 160 milioni (su ricavi per 800 milioni) dei 509 milioni di deficit del settore breve e medio raggio. Il rosso del 2013 dovrebbe scendere a 25-30 milioni su ricavi per circa 850 milioni.
Le tre compagnie unificate sono chiamate a realizzare economie nell'ordine del 15 per cento. Grazie alle sinergie, al minor numero di aerei utilizzati (86 rispetto a 93, più i 12 indispensabili al turn over legato alle manutenzioni) e al taglio di 190 posti sui 3.500 complessivi.
De Juniac ha anche detto che Hop!, per ora al 100% Air France, è aperta all'ingresso di altri azionisti, «pubblici o parapubblici, anche a livello regionale, ovviamente con quote di minoranza».
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Bene ecco come si gioca al gatto col topo, secondo la famosa filosofia machiavellica, la vogliono ad 1 metro dal ground, e soprattutto dopo le elezioni e senza dare 1 € ai capitani coraggiosi.

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