PPRuNe Forums - View Single Post - Windjet - altra compagnia italiana che fallisce
Old 13th Aug 2012, 22:10
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EM75
 
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Il Dott. Ragnetti e i costi variabili.

oggi é davvero una giornata piena di colpi di scena ergo malgrado per me impegnativa non riesco a non scrivere la mia alla luce delle cavolate che si moltiplicano circa le dichiarazioni dei protagonisti di questa vicenda pazzesca.
Cito testualmente quanto scritto dall'amministratore delegato di Alitalia ai suoi dipendenti e pubblicato dall'agenzia ASCA, riferendosi ai pax WJ:

" Attualmente offriamo loro una tariffa a 75 € a tratta per il voli nazionali che come immaginate copre a malapena i nostri costi variabili".

Bene il dott. RAGNETTI oggi si é inventato un nuovo modo di contabilizzare i costi variabili degli aeromobili, ergo lui calcola il costo per passeggero, nel senso che fa tutto quello che in aviazione non si fa. Mi spiego: dire che un biglietto venduto a 75 euro a tratta non copre i costi variabili é da un punto di vista degli economics dire il nulla moltiplicato per 0. In altre parole é prendere per il sedere i destinatari della missiva.

Cercherò di spiegarmi affinché anche i non pratici di economics possano capire tale corbelleria. Allora come molti di voi sanno un aereo ha una serie di costi definiti fissi, di solito riconducibili al leasing (anche se alcuni come Ryan hanno il rate variabile), ai costi di manutenzione calendariali (le cicliche sono appostate a costi variabili) l'assicurazione, e la base fissa dei dipendenti di volo. Poi vanno aggiunti come costi fissi il personale di terra e tutti i costi di locazioni uffici spese generali e quant'altro ammortamenti compresi. Ergo non solo l'ACMI che rappresenta la base fissa solo riguardo i costi diretti di produzione.
Allora i variabili sono fuel, Eurocontrol, landing & take off fee, handling, parte variabile del personale navigante, manutenzioni cicliche, Il dott. Ragnetti quindi dichiara considerando la capacita di un 320 Alitalia e il loro LF medio e considerando circa 13 euro di tasse e 7 di Iva, che lui su una tratta media di 1,20 bh spende in costi variabili circa 55 * 140 = 7.700 euro. Ergo udite udite circa 7.500 euro di costi variabili. Per 1 ora e 20 di volo medio. Ora considerando l'apparato di costi fissi di AZ ovvero il totale tra costi fissi diretti ed indiretti che incidono pazzescamente su una flotta sotto dimensionata rispetto al capitale fisso investito ove per capitale fisso si devono intendere attrezzature, hangar, uffici, personale di terra, costi di coordinamento, costi commerciali ecc. siamo alle comiche. Ovvero, la somma per 1,20 di volo quantomeno si triplicherebbe. A questo punto o il dott. Ragnetti deve velocemente fare pace con i numeri, o qualcosa davvero non va. Probabilmente qualcuno gli avrà parlati di costo ACMI, riferito ai costi diretti di produzione, ma vista la sua giovane esperienza non ha ben focalizzato la cosa.

Con 7.500 euro complessivi Ryan Air vola da Trapani a Bologna, e gli rimangono anche soldi, perché io so che spende meno. Ripeto 7.500 euro sono il costo complessivo, non i variabili. Lui invece per una tratta analoga li spende di variabili che in una impresa strutturata come Alitalia hanno un incidenza minore dei fissi. Allora se il nostro come temo non ha fatto una confusione pazzesca, non capisco il presidente di ENAC di cosa si lamenta dell'invasione britannica. I numeri sono li sotto gli occhi di tutti. Ma non c'é problema un altro po' di CIGS é tutto si risolve sino alla prossima CIGS.

Last edited by EM75; 13th Aug 2012 at 22:12.
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