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Old 9th Jan 2010, 18:30
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svatt2
 
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Il concetto di massimizzazione dell’utilità può essere utilizzato per ricavare la curva di domanda individuale per un bene. La curva di domanda riporta la quantità di un certo bene che il consumatore è disposto ad acquistare al variare del prezzo del bene.
La curva di domanda possiede due importanti proprietà. Il livello di utilità che si ottiene dall’acquisto del bene varia spostandosi lungo la curva. Più basso è il prezzo del bene, più alto è il livello di utilità. Questo emerge chiaramente considerando la curva prezzo-consumo utilizzata per ricavare la curva di domanda . In secondo luogo, su ogni punto della curva di domanda, il consumatore sta massimizzando la sua utilità. Nel caso di due beni, ciò significa che in ciascun punto della curva vale la condizione di ottimo data dall’uguaglianza tra saggio marginale di sostituzione di un bene in funzione dell’altro bene e rapporto tra i prezzi dei due beni. Se il bene Y viene collocato sull’asse verticale ed il bene X su quello orizzontale, il saggio marginale di sostituzione di Y per X decresce quando ci spostiamo in basso lungo la curva di domanda. Questo è abbastanza intuitivo, perché ci dice che il valore relativo del bene X diminuisce man mano che il consumatore acquista quantità superiori di esso.
La curva di domanda del mercato si ottiene come somma orizzontale delle curve di domanda di tutti i consumatori presenti nel mercato.
Quindi, la domanda quantitativa di mercato al singolo prezzo è la somma delle domande quantitative individuali a quel prezzo.1 La curva di domanda del mercato di un bene mostra le varie quantità domandate di quel bene nell’unità di tempo per vari livelli di prezzo del bene, a parità di ogni altra condizione (mantenendo costanti cioè i redditi, i prezzi dei beni sostitutivi, i gusti, il numero dei consumatori sul mercato). La curva di domanda del mercato ha pendenza negativa perché il prezzo e la quantità domandata sono in relazione inversa. La curva di domanda si sposta a destra se entrano sul mercato altri consumatori. I fattori che influenzano la domanda individuale di molti consumatori influenzano pure la domanda del mercato. Ad esempio, se il reddito della maggior parte dei consumatori aumenta, le curve di domanda individuali di questi consumatori si sposteranno a destra perché essi si possono permettere di acquistare un quantitativo maggiore di beni per ciascun prezzo. Analogamente accadrà per la curva di domanda del mercato. Una curva di domanda si sposta verso destra se cresce il prezzo di un bene succedaneo o se diminuisce il prezzo di un bene complementare.
L’elasticità della domanda al prezzo misura la sensibilità della domanda a variazioni nel prezzo del prodotto. Essa viene espressa dal rapporto tra la variazione percentuale nella quantità domandata di un bene e la variazione percentuale del suo prezzo.
Poiché quantità e prezzo si muovono in direzione opposta, alcuni testi usano talvolta per convenzione nella formula il segno negativo in modo da ottenere una quantità positiva. La formula misura l’elasticità puntuale della domanda al prezzo, ossia l’elasticità in un punto specifico della curva di domanda. Quando la curva di domanda non è rappresentata da una linea retta, il calcolo dell’elasticità della domanda al prezzo può generare confusione. Quando le variazioni di prezzo sono grandi si possono avere valori dell’elasticità molto diversi ai due estremi dell’intervallo. Per ovviare a questo inconveniente quando si ha a che fare con variazioni piuttosto evidenti del prezzo, si fa riferimento al concetto di elasticità arcuale della domanda al prezzo, la cui espressione è data dalla
Quando il valore dell’elasticità della domanda al prezzo è maggiore di 1, si dice che la domanda è elastica al prezzo, dal momento che la diminuzione percentuale della quantità domandata è superiore all’aumento percentuale nel prezzo. Se l’elasticità al prezzo è minore di 1, si dice che la domanda è anelastica al prezzo. Il valore dell’elasticità della domanda al prezzo ha implicazioni sulla quantità di denaro (spesa totale) che il consumatore è disposto a spendere per un certo prodotto. Quando la domanda è anelastica, la quantità domandata è relativamente insensibile a variazioni di prezzo. Quando la domanda è elastica, la spesa totale per l’acquisto del prodotto diminuisce al crescere del prezzo. Quando il valore dell’elasticità è pari a 1, un aumento del prezzo del bene porta ad una diminuzione della quantità domandata nella stessa percentuale, per cui la spesa totale resta immutata
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