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Thread: SIRIO...
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Old 15th Nov 2009, 14:54
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FightingFalcon
 
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"In America, che per molti è considerata "sempre un passo avanti" non è così inconsueto vedere equipaggi tutti femminili,anche di diverse provenienze ed etnie"
NON e'stato citato da me ma da L'Argonauta. Sei tu che mi stai mettendo in bocca parole non mie.

Il primo punto mi lascia molto perplesso, perchè una compagnia che non conosce logicamente un candidato (anche se è stato segnalato) non avendoci mai avuto a che fare, mi chiedo come possa valutarlo come persona e con quali criteri.
Supponendo quindi un colloquio tra due persone "segnalate" entrambe, con che criteri quindi viene scelto uno dei due (sarei tentato di dire quello col segnalino piu grosso....) se questi non si conoscono ma si conoscono solo l loro referenti?
Se vuoi e ti fa piacere, puoi farmi l'esempio di SIRIO, cosi sicuramente i molti piloti dalla più disparata esperienza che leggono il forum e che sicuramente hanno spedito il CV (me compreso), capiscono come mai non hanno mai ricevuto non dico una chiamata, ma neppure una risposta.
Un esempio facile, preso a caso prendendo in ballo l'esempio che dicevamo prima: Un CV di una ragazza X con poche ore di cessnino che parla 4 lingue su quali basi viene preferita a un ragazzo Y con 1500 ore di mono-bimotori di un pò tutte le taglie ed esperienze varie di lavoro aereo?
Trovo francamente assurda questa cosa del non tenere conto dell'esperienza ma guardare dettagli come quante lingue parla un candidato.
Sei a conoscenza dell'esistenza di servizi che offorno molte rinomate aziende quali preparazione alle interviste e stesura di cv per conto di terzi vero?!? Hai mai sentito parlare di Personal Coaching?!?
Credo che tu sappia che un azienda di qualsiasi settore inizi a valutarti dal momento in cui ti presenti stringendo la mano a come lasci la sedia quando te ne vai.
La comunicazione e' tutto in Aviazione.
Purtroppo tanti fallimenti che occorrono durante le interviews sono dovuti al mancato sfruttamento delle potenzialita' comunicative della persona.
P.S. la ragazza in questione mi sembra avesse 600 Hrs di esperienza charter alle spalle oltre alle 4 lingue.

Il secondo punto scusa ma lo trovo un pò inverosimile. Non dico che tu dica una inesattezza ma come minimo è un caso unico al mondo... non ho trovato mai nessun annuncio di nessuna compagnia aerea al mondo che cerchi persone con i non-requisiti di quel ragazzino.
Ogni compagnia di linea aerea, anche la più sfigata nel posto più sfigato, cercano first officers con MINIMO Atpl o ATP e type rating con un monte di ore sulla macchina che vanno da un minimo di 100 a una media di 500 on type.
Questo succede solo in Europa...nel resto del mondo finche' non hai 1500Hrs segnate sul logbook (contingentemente alcune delle quali multicrew) ed abbia passato un eventuale checkride, hai un CPL e non un ATPL. Solo qui se fai 14 materie hai una licenza ufficiosa chiamata ATPL frozen. Di fatto e' un CPL.
E comunque Maumau ti svelo un piccolo segreto... se una compagnia ha bisogno di assumere piloti, assume anche senza Instrument Rating. Lo hanno fatto per diversi hanni molte compagnie del pacifico, a partire da quelle regionali Australiane (vedi Rex) fino a quelle internazionali delle Fiji (AirPacific) dove inserivano gli aspiranti (con solo CPL) in un programma di cadetship accelerato dove l'addestramento strumentale veniva sponsorizzato cosi come il passaggio macchina.
P.S. fino a poco fa una compagnia per la quale ha lavorato un mio amico cercava f/o con requisiti minimi CPL e possibilita' di autopagarti il type.
Si tratta di atr 72, non di partenavia.

Io ti assicuro che nessun pilota maschio o femmina che sia, pur parlando tutte le lingue che vuoi, scende da un cessnino per salire su un Falcon 2000. Ma neanche meno!
In USA su macchine del genere ci sali dopo esserti fatto la gavetta di centinaia e centinaia di ore si multiengine, turpoprop e solita trafila passando dal corporate.
Caro, negli States da sempre hanno valutato solo e soltanto una cosa: il grano.
Voi che tanto blasonate le riviste "serie" internazionali, denigrando cio' che chiamate
il top dell'informazione aeronautica in Italia
dovreste leggere un po' piu' spesso riviste made in USA o anche senza andar troppo lontano il "Flyer" inglese. Notereste che l'80 % dello spazio e' dedicato a fantomatici corsi "tutto compreso" americani dove in 30 giorni si fa dal battesimo del volo fino al type rating sullo space shuttle. Scoprireste quindi che con un visto lavorativo e sventolando un po' di Amex a mo' di ventaglio l'esperienza in servizi corporate ve la potrete pagare!!! (in Europa te la paghi solo in linea e a costi salatissimi)
Su questo senza dubbio sono migliori di noi, sanno come far funzionare un business.
In merito ti posso solamente dare ragione.
Peccato che negli ultimi anni questa loro grande competenza li abbia portati a far cicrolare molto meno "The Great Seals" .

Ecco perchè sono anni luce avanti a noi!
Dovresti controllare i trend del mercato dell'aviazione civile americana.


Tu vuò fa l' americano
mmericano! mmericano!
ma si nato in Italy!
siente a mme
non ce sta' niente a ffa
o kay, napolitan!


take it easy!
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