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Old 13th Sep 2008, 10:25
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my salami
 
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Certo che se il modello di compagnia al quale fai riferimento e' questo.....
Mai sentita una sequela di ca...te piu' grande di questa che riporto qui' di seguito....
Ma i colleghi Blue Panorama cos'hanno da dire al riguardo?



dai quotidiani "Il Giorno - il Resto del Carlino - La Nazione" del 13 settembre 2008, a pagina 6:

Tedeschi (blue panorama): «prendono stipendi più alti del 30% rispetto ai nostri»

«I loro piloti sono i nababbi della categoria. E volano meno»

di Elena Comelli


I Piloti Alitalia? Sono i nababbi della categoria. «Prendono stipendi più alti del 30% e oltre rispetto ai piloti che volano per le compagnie più piccole», spiega Giancarlo Tedeschi, pilota e direttore delle operazioni di volo di Blue Panorama.


[domanda] Da cosa dipendono queste differenze?
«La nascita del contratto Alitalia risale a molti anni fa e quindi ha un impianto abbastanza arcaico, come quello di altre grandi compagnie aeree. Nel frattempo, però, il mondo aeronautico Si è evoluto rapidamente. Questa evoluione si rispecchia nei contratti più recenti e più flessibili, come il nostro».


[domanda] Mi faccia un esempio.
«E’ molto semplice: i piloti Alitalia vengono pagati con un fisso corrispondente a 70 ore di volo mensili, anche se in un mese ne lavorano la metà. Nei
contratti più flessibili, invece, esiste un premio di produttività, per cui più si vola più si guadagna. Per un pilota di una compagnia piccola è una benedizione volare di più e quindi ci sono mesi, come in agosto, in cui si vola anche 100 ore. Per un pilota Alitalia non ha nessun senso volare di più, tanto prende la stessa cifra».


[domanda] Quindi?
«Uno stipendio strutturato come quello dei piloti Alitalia ha due effetti: da un lato c’è un costo aziendale stratosferico, dall’altro lato una minore produttività dei singoli».


[domanda] I piloti Alitalia volano meno di voi?
«Certamente. Noi rispettiamo le limitazioni d’impiego imposte dalle normative internazionali di sicurezza, mentre loro hanno delle limitazioni molto più stringenti».


[domanda] A esempio?
«Per noi il limite d’impiego sono 13 ore, per cui possiamo volare per li ore di seguito o per due voli consecutivi diii ore con una tappa in mezzo, mentre i piloti Alitalia hanno un limite di 8 ore, quindi non possono volare più di sei ore di seguito. Questo ha delle ricadute molto vaste sull’utilizzo dei piloti. Su un volo per New York, ad esempio, noi possiamo utilizzare due piloti, mentre sugli aerei Alitalia ce ne devono essere per forza tre».


[domanda] Ma la sicurezza non ne risente?
«Certo che no. Noi rispettiamo dei criteri di sicurezza standard, loro invece vanno oltre».


[domanda] Per i piloti Alitalia, quindi, la vita è più comoda...
«Certamente. Anche sugli alberghi o sul trasporto personale loro hanno dei vantaggi che noi non abbiamo. E’ il problema dei costi accessori, che visti dal punto d’osservazione dei piloti sono dei benefit aziendali assolutamente banali, ma in realtà aumentano i costi aziendali in maniera stratosferica».


[domanda] Anche la flotta cosi diversificata incide?
«Certamente. Per passare da un tipo d’aereo a un altro un pilota deve seguire un corso d’addestramento di 4-5 mesi in cui non è operativo ma viene pagato lo stesso come se volasse. Avendo cinque o sei tipi di aerei diversi, è chiaro che si creano delle enormi perdite di produttività».

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