Ragazzi, scusatemi se intervengo, ma forse la mia personale esperienza vi potrà servire: ho un mio carissimo amico che è una persona "normale" (nel senso che ha lavorato onestamente tutta la vita), non ha MAI ricevuto regali da nessuno e tutto quello che ha se lo è guadagnato. Quindi non è assolutamente ricco. Ma quando ha capito che il sogno di suo figlio era fare il pilota si è ulteriormente rimboccato le maniche per aiutarlo. Ora il ragazzo ha 23 anni e da un anno è FO in una compagnia UK su A319 (il TR gli è stato sponsorizzato al 100%, quindi non ha pagato un solo Euro per ottenerlo). E' un ragazzo che meritava di essere aiutato ed ha ricambiato ampiamente la fiducia che era stata riposta in lui. Per arrivare dove è adesso vi garantisco che si è sacrificato (è stato tre anni all'estero senza, praticamente, mai tornare a casa); si è applicato (ha ottenuto la licenza con un punteggio di 98/100 al primo tentativo ed ha superato, tra i primi, le difficili selezioni della compagnia dove ora lavora); parla l'inglese alla perfezione (perchè è andato a lavorare in Irlanda, come commesso, prima d'iniziare il corso, che era in lingua inglese); ha una gran passione per il volo; e, soprattutto, ci ha sempre creduto.
Pensate che il mio amico o suo figlio si debbano vergognare, o, viceversa, devono essere orgogliosi entrambi di ciò che hanno fatto e di ciò che hanno ottenuto? Io non ho dubbi: il mio amico rifarebbe i sacrifici che ha fatto altre mille volte e suo figlio è, strameritatamente, un ottimo pilota ed un felice FO di una delle migliori compagnie d'Europa. Non grazie ai soldi di papà, ma grazie al suo impegno ed alla sua dedizione.
Saluti e fortuna a tutti.