Era un programma che prevedeva una selezione iniziale fatta da una societā esterna, psico-attitudinale, niente di tecnico perchč molti con l'aviazione non avevano mai avuto a che fare.
Conservo ancora il flyer pieghevole col 747 in volo sul mare e il titolo "...professione pilota...", i disegni interni che segnavano gli step di carriera e il cedolino di partecipazione. Chissā se riuscirō a trovare la PTD letter arrivatami pochi mesi (?) dopo che i corsi erano finiti...
. Da li in poi tutto molto piu tardi, molto piu duro...tutto di tasca mia.
Se invece diamo per scontato che il comandante č un superuomo mai stanco, che vola sempre in perfette condizioni fisiche e che sa sempre tutto possiamo accettare a destra anche una scimmietta e pagarla in noccioline, per parafrasare un vecchio detto.
I tempi sono cambiati, i piloti pure (comandanti inclusi) e le macchine anche...Difficile trovare chi li rimpianga anche se quello che scrive I-FORD vā condiviso al 101%. E orecchie aperte x il debutto dei MPL's holders.
Cumanda...sbaglio a dire che in US, nonostante tutto e senza investimenti da parte dei carriers, la filosofia degli anni 70 č ancora in auge...? Non passo di li da secoli, ma di FOs a 250TT sui widebody non ne ho mai visti.
PZ