PPRuNe Forums - View Single Post - Un fatto curioso a Firenze
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Old 14th Dec 2006, 11:23
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lenzuolo
 
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Salve a tutti,
nel leggere il 3d con la prospettiva di chi ha volato poco in Italia ciò che più mi colpisce è la reciproca disistima tra piloti e controllori.
Fino a qualche mese fa, alla mensa dell'aeroporto spagnolo in cui ero allievo istruttore, pranzavo con i controllori, così come capita a tutti i piloti istruttori, allievi atpl, piloti di linea che si fermino a mangiare al bloque tècnico.
Nonostante vari litigi in r/t (ricordo tra tutte la volta che al mio paperozzo è stato dato un G/A alle minime perchè "you have an MD80 2 miles behind closing up"), l'idea prevalente è quella del confronto post evento.
Intendiamoci: 'sto confronto non è sempre amichevole ma c'è. E da quando c'è la maggior parte dei controllori ha scoperto che l'AG non è figlia di un dio minore, così come la maggior parte dei piloti ha scoperto cosa passa un ATC quando un dashone (DHC8) della compagnia locale riattacca perchè il piper scuola non ha liberato alla seconda...
In breve abbiamo scoperto di essere dalla stessa parte: stipendio buono, lavoro appagante... costose macchine da soldi per l'impresa di turno.

Io credo che qualche semplice accorgimento faciliterebbe molto la reciproca conoscenza, e quindi il comune accordo. Dico i primi che mi vengono in mente:
-rendere gli ARO, gli uffici meteo e le mense/i bar accessibili dall'esterno, prima del filtro di polizia
-organizzare, a livello locale, visite in torre per gli allievi di scuole ed aeroclub
-facilitare il conseguimento del ppl ai controllori (che tra l'altro già di teoria qualcosa sanno)
Altre idee?

Poi viene il discorso dei regolamenti, ed è qui che il dialogo tra controllori e piloti sarebbe più proficuo. Penso che quello che negli annessi e doc vari è suddiviso in standards, recommendations e notes, sia stato buttato in un calderone legislativo da chissà chi, e che costui o fosse totalmente a digiuno di aviazione o non sapesse l'inglese.
Aggiungiamo la lottizzazione di alcune cariche (qualche dirigente di società aeroportuali che non si cura di che ground radar installare o di farlo certificare... la butto lì ), piloti e controllori che non mantengono contatti con gli omologhi di fuori porta o si disinteressino dell'evoluzione del mondo aeronautico (ne bastano alcuni, che poi formino i successori...), incomunicabilità con i piani alti (a digiuno di aviazione anche se gestiscono hub internazionali...) e la frittata attuale è fatta.

Adesso che la maggior parte degli aeroporti pubblici sono in gestione a privati anche l'ENAV è parte utente, ed ha una voce ben più pesante degli utenti piloti nei confronti di gestori e legislatori: scrive le regole. Ed è a chi in ENAV scrive queste regole che ATC e piloti (o piloti ed ATC, se qualcuno preferisce...) devono far sapere lo stato reale delle cose, a me sembra che non l'abbiano capito.

Last edited by lenzuolo; 14th Dec 2006 at 11:31. Reason: grammatica da emigrante ;)
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