in Italia ci sono circa 2000 piloti senza lavoro o in cassa integrazione.
Ci si dovrebbe chiedere semmai, perchè tutta questa gente non si decide a capire ke se si vuole far carriera di questi tempi si deve essere anche disposti ad andar via di casa, senza ostinarsi a restare dove si è.
Molta gente è convinta che diventare pilota in Italia significa quasi automaticamente volare in Alitalia-Airone-Meridiana.
Sul numero di Volare di febbraio c'è un bellissimo articolo sui nostri piloti "expat".
Addirittura ce n'è uno che vola in viet-nam.
Se poi accade che piloti stranieri volino in Italia non vedo cosa ci sia di strano.
Se questa gente ha 3000 ore TT di cui 1500Jet ecc ecc...è ovvio che avrà più possibilità di lavoro rispetto ad un pilota col fATPL, e comunque funziona così ovunque, altrimenti ci si dovrebbe scervellare a capire perchè un pilota belga vola in Germania o uno francese vola in Belgio!