Non e' che stai parlando del Paradiso tra le nuvole ...
nei cieli
("ambienti di lavoro") tra le nuvole non c'è alcun Paradiso. Possono esservi certamente diversi tipi di turbolenze, l'importante è che siano affrontabili e che il management sappia quale rotta scegliere e percorrere. Naturalmente occorre avere sempre il radar in funzione e saper leggere ed interpretare i dati sullo schermo, come anche le previsioni meteo.
Michael O'Leary non e' meglio di Soddu,Pulvirenti,Pecci,Crispino e tutti gli altri Compagni di Merende
Ti sbagli: è differente. MOL è un imprenditore, possiamo discutere della sua business vision/model, dei suoi metodi, delle relazioni industriali in Ryan, ecc., ma qs discussioni le possiamo fare in qualsiasi società. Ma la
qualita' della vita in Ryan non la determina MOL da solo, è il frutto di tutta l'azienda e, ricordo, nessuno è obbligato a lavorare in Ryan. Conosco personalmente diversi esponenti di Ryan, a diversi livelli ed in diverse nazioni europee e non li ho mai sentiti lamentarsi se non del fatto che è richiesto un fortissimo commitment (nel senso + anglosassone possibile del termine) e disponibilità da parte di tutti, dal FD, al CC, al top management, ai meccanici, a tutti e più sali nella gerarchia aziendale, più commitment è richiesto ed il "9 to 5" è sconosciuto. Ad esempio, MOL e moltissimi altri sono on duty 24/24 e 7/7. Naturalmente, ci sono poi i rewards e mi pare che i piloti Ryan non si possono lamentare. I risultati dell'azienda infine parlano chiaro ed almeno per adesso la business vision di MOL pare essere vincente.
Per quanto concerne
Soddu,Pulvirenti,Pecci,Crispino e tutti gli altri Compagni di Merende...
preferisco non parlarne, stendiamo un pietoso velo di silenzio e diciamo solamente che gestire una compagnia aerea è una cosa differente, ma - forse - a loro qs non interessa/ava se non in modo funzionale ai loro interessi.
