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Old 23rd Jul 2004, 17:33
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iceman51
 
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Nazionalità dei piloti

Alla luce del comunicato stampa dell'ANPAC sull'argomento

http://www.anpac.it/popleggiarticolo.php3?id=12517

ritengo interessante cercare di sviluppare l'argomento in qs forum.

A mio avviso qs presa di posizione del principale sindacato di categoria denota non solo quanto lo stesso sia "fuori mercato", ma anche quanto sia "fuori dal mondo" e non solo da quello del trasporto aereo.

Dimostra anche come qs sindacato non conosca affatto uno dei principi fondamentali della UE (della quale ricordo l'Italia è Stato fondatore): la libertà di circolazione (e di lavoro) delle persone.

Dimostra anche di non avere compreso l'estrema fungibilità (ed anche opportunità) offerte dal lavoro di pilota. Un pilota qualificato 777, 330 o qualsiasi altra macchina ha a disposizione un mercato del lavoro a livello mondiale, con precisi standard e parametri di riferimento. Non si può dire invece la stessa cosa per un impiegato bancario o per un operaio FIAT (e cio è dimostrato dal fatto che anche alcuni piloti registrati a qs forum lavorano ben lontano dallo stivale!).

In Italia è crollato il monopolio dell'Ente Tabacchi (ora l'Antico Toscano parla, pardon fuma, inglese!) ma qs sindacato vorrebbe che i piloti parlassero solo italiano "...con personale di diversa madrelingua, si generano potenziali situazioni di disomogeneità lessicale a bordo degli aeromobili" (chissà quali situazioni si generano allora nelle comunicazioni B/T/B quando qs equipaggi Italian speaking only sono in avvicinamento a LHR, CDG, FRA, ecc.).

Un bellissimo esempio di neo-corporativismo da terzo millennio quindi, al pari di quelli dei magistrati, dei notai (indagate un attimo sui compensi di qs ultimii in Italia ed all'estero!).

A mio parere, complimenti invece a quelle compagnie aeree nazionali, che sfruttano anche qs opportunità nella loro gestione aziendale e che a differenza di AZ sino ad ora non hanno chiesto quattrino alcuno alle casse dello Stato cioè alle nostre.

Considerata infine la grave, anzi insanabile situazione che investe il Gruppo AZ suggerirei all'ANPAC di incominciare a prepararsi ad accettare senza rimostranza alcuna il piano industriale (sarà temo ancora insufficiente) che Cimoli presenterà il prossimo 28/7. Diversamente, è invece mia opinione che molti dei suoi associati se vorranno continuare a pilotare dovranno prepararsi a lavorare nei cockpit di Ryanair, easyJet, ecc. e/o anche di altre compagnie aeree italiane attualmente considerate di "serie B o C".

Infine, una riflessione finale su 5 domande e con una picola ma importante premessa : ogni 15 giorni per i prossimi 4 anni dagli stabilimenti Boeing od Airbus esce un aeromobile destinato a Ryanair o a easyJet.

Domanda 1: dove andranno a volare qs macchine? Considerate che STN è ormai saturo e ci vorranno almeno 5-6 anni per la seconda pista, LTN sarà saturo entro tre anni(Ryan a cominciato a sviluppare anche qs base)
Domanda 2: quale Paese inella UE ha un apopolazione superiore ai 50 milioni di abitanti ed una struttura di trasporto aereo cara, inefficiente e sottosviluppata?
Domanda 3: quale Paese nella UE ha una serie di aeroporti periferici dislocati su una dorsale lunga oltre 1000km e malamente collegati al resto della UE, anzi della nuova UE allargata
Domanda 4: quale Paese nella UE dispone attorno ai sopracitati di bellezze naturali, tesori d' arte, enogastronomia, ecc. in abbondanza?
Domanda 5: risolve positivamente il Paese di cui alle domande 2, 3 e 4 al comandamento delle 3S ? (sun, sea, sex )

Risposte:

1) L'Italia è il Paese in pole position ed il vettore sembra essere Ryanair (easyJet si concentrerà maggiormente sulla Germania, la Spagna sarà spartita dalle due con le aviolinee tedesche, la Francia sarà poco "colonizzata" dal continente mentre continuerà la sua invasione dalla terra di Albione
2) Italia
3) Italia
4) Italia
5) sì, viva l'Italia

Conclusione: i piloti italiani corrono il rischio di fare gli "emigranti" a casa loro e di volare per vettori esteri (attenzione però ai piloti esteri amanti delle 3S che vogliono venire a lavorare da noi )
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