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sonicbum
I disastri di AZ come di ogni altra azienda dipendono da chi siede nella stanza dei bottoni e da chi stabilisce le regole del mercato. Il dipendente poi sceglie cosa fare in base a quanto proposto. Se vuoi usare una compagnia come bacino elettorale non posso essere io dipendente a farti cambiare idea. Se ti viene proposto di stare a casa legalmente per anni prendendo bei soldi non posso biasimarti se lo accetti. Certo poi ne pagherai le conseguenze in termini di recency e di competenze ma ognuno è artefice del proprio destino.
Dall’altro lato avrei voluto vedere Ryanair 15 anni fa aprire basi in Italia con contratti italiani e giocare la stessa partita con le stesse regole.
Vorrei vedere le ACMI basare gli equipaggi nel Paese X con contratti nazionali e tasse e contributi versati in quei Paesi. Così parliamo di vera competizione.
Ripeto, la stessa partita con le stesse regole avrebbe significato zero aiuti ad Alitalia, che oggi sarebbe fallita. No CAI, SAI, ITA: fallita e fine della storia. Per quanto riguarda i colleghi, liberi di fare quello che ritengono più opportuno (incluso il foraggiare i sindacati), basta che poi non vengano a piangere, cosa che invece fanno puntualmente ad ogni fallimento.
Per quanto riguarda il prestigio, credo si possa trovare un equilibrio che non sia l'élite da un lato e il "cani e porci" dall'altro. Come detto il trasporto aereo si è evoluto, i numeri non potevano restare da casta, così come gli stipendi e lo stile di vita non potevano restare quelli della Pan Am.