Io personalmente, che se c’è da pisciare tocca farlo nella bottiglietta (E tralascio i particolari nel caso dovesse scapparti qualcos’altro), nelle mie 5/6 ore in volo no stop ai comandi, mi porto la merendella come si faceva a scuola: pannello con mortazza, cracker e bresaola, ecc.. poi quando finalmente scendo, un pranzetto veloce e recupero per la cena. Un po’ di problemi sorgono quando arriva la fame chimica e sei con la maschera d’ossigeno, ma questi sono dettagli facilmente aggirabili per qualcuno che espleta bisogni corporali mentre pilota. Quindi direi che io non possa farmi troppe pippe gastronomiche.