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sonicbum
Esatto.
C’è da aggiungere anche un’altra cosa; in questi ultimi anni abbiamo visto proliferare ATO di ogni genere e compagnie balorde in ogni dove con AOC raccattati nel secchio dell’umido. Parliamo quindi di una filiera che può portare gente senza alcun tipo di attitudine a fare le licenze e poter volare in linea, fino ad arrivare a sinistra il tutto staccando corposi assegni. Questi test psicometrici hanno l’obbiettivo di “scremare” ma hanno un’utilità pressoché nulla poiché:
a) zero inerenza al volo quindi anche chi non ha mai visto un aereo può prepararsi e passarli.
b) il bravo pilota con anni di carriera onesta non ha necessariamente tutta questa voglia di mettersi anima e corpo a studiare calcolo mentale, cubi e sequenze numeriche.
In sostanza così facendo si rischia di scremare maggiormente il candidato “suitable” invece di quello unsuitable.
La soluzione? Test scritti TECNICI, colloquio tecnico, simulatore e colloquio aviation psychologist finale per ognuno. Il problema è che far passare 200/300 candidati davanti allo psicologo costa tempo e soldi alla compagnia, ma quando sei davanti ad un professionista preparato che se nota cose strane ti incalza con domande specifiche è sicuramente più efficace di sequenze e cubi.
Completamente d'accordo.
Axxoooo...pure le domande ATPL con le Mercator charts, Rumb lines e altre cagate che in linea con l'FMGS, GPS, IR e altro chi se li incxxla più'.
Assumete sul bus? Bene, Fate domande TECNICHE sui sistemi e altro, tipo quelle per il type rating e bla bla bla.
Undici mila ore di volo che non servono a niente se non so fare il coseno di 80 gradi a mente...mah, poi si schiantano sulle montagne sti astronauti biondi.