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Old 24th Oct 2020, 10:55
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RaymundoNavarro
 
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Originally Posted by dirk85
Premesso che un contratto italiano ce l’hanno, non mi risulta ci sia l’obbligo di un CLA, finchè i minimi retributivi del CCNL vengono rispettati, cosa che avviene senza problemi, da quel poco che ho visto...
Non è propriamente così, a meno che tu non intenda "non c'è l'obbligo di un CLA in quanto potrebbe esserci un contratto individuale". In entrambe questi casi, però, stiamo parlando di contratti ITALIANI che debbono rispettare il minimo tabellare ex art 203 e via dicendo.

Non è però questo il caso di cui stiamo parlando.

In Wizz (ma non solo) ci sono Dipendenti Italiani con contratto Italiano (la minima percentuale) ed a questi deve essere applicato almeno il minimo tabellare e l'ENAC è l'organo di vigilanza affinché ciò avvenga. C'è poi una "importante" parte di Personale che NON è Dipendente Italiano, non ha un contratto Italiano e non è a questi che si rivolge la previsione dell'articolo 203 di cui alla Legge 77/20. Questi Dipendenti ricadono infatti in altre tipologie contrattuali NON Italiane quali s(ad esempio e spesso) il bogus Self Employment.

Tu mi dirai "ma sono basati in Italia".......io ti rispondo (ovviamente concordo con te ma faccio l'Avvocato del Diavolo)......."NO...tutto da dimostrare, sono Dipendenti di altro Stato (Romania, Polonia, posti dove il Bogus/Self employment è legale) che "temporaneamente" coprono delle necessità sulle basi Italiane (15 giorni? 20 giorni? poi stanno 2 giorni in base all'estero e poi rientrano?).

Ecco, in questo caso si parla di una normativa terza quale quella del "Posted Crew" attualmente in revisione alla Commissione Europea (l'altro ieri c'è stato un altro incontro in merito) nell'ambito di ciò che è chiamato "Enforcement" e che la Commissione ha ridefinito "Oversight".

Chi in Italia è responsabile per questi lavoratori?

L'ENAC? NO...loro ex art 203 hanno compito di vigilanza che i contratti ITALIANI rispettino i minimi previsti dalla normativa (Italiani........);
Il Ministero del Lavoro? "NI"......
No perché NON sono Dipendenti Italiani....
SI perché dovrebbero avviare un inchiesta per verificare se questi Dipendenti sono assunti in maniera tale da bypassare le norme Italiane ma sono Italiani a tutti gli effetti.

Chi è quindi competente su tale questione? L'ELA (European Labour Authorithy) che altro non è che un Ispettorato del lavoro Europeo incaricato di verificare il rispetto delle varie normative nelle realtà transnazionali!

Questo vespaio normativo, con tempi di attuazione "immaginabili" permette che in alcuni Paesi vi siano Operatori che impiegano Personale estero in Paesi terzi a ben 6 Euro (sei...euro) a tratta come compenso economico, eludendo qualunque garanzia sociale per il lavoratore stesso, il quale, spesso inconsapevole della situazione burocratica in cui si trova, non realizza neppure che in alcuni Paesi potrebbe essere anche soggetto a sanzioni penali. Per tale motivo non è sempre facile "partire in quinta" anche perché ci sono Colleghi che già sono sfruttati e che non gli si può far pagare anche colpe che non hanno.

Tutto questo per dire che stiamo tornando agli esordi di Ryanair: delinquenti? NO...profondi conoscitori delle regole e soprattutto dei buchi normativi, con Manager altamente preparati in grado di lavorare in questi vuoti. La conseguenza è il famoso Social Dumping e l'unfair Competition.

Ulteriore problematica è che nell'ambito della Commissione Europea, alla costruzione delle regole partecipano (giustamente) TUTTI gli Stakeholders e pertanto ci sono Paesi e Rappresentanze Datoriali che garantiscono una forte (e spesso arrogante) barriera contro lo sviluppo di norme che andrebbero invece a garantire Diritti uguali per tutti i Lavoratori e, soprattutto, regole uguali per tutti gli Operatori.

Allo stato attuale, in questo mese, nonostante le forte pressioni della Polonia e di A4D, è stato approvato il Draft presentato avverso il Self Employment e l'Enforcement. questo è sicuramente un grande passo avanti (rispettivamente per rendere illegale questo tipo di assunzione e garantire regole uguali all'interno della Comunità Europea) ma certo che la strada è ancora lunga.......

Se poi consideriamo che certe pratiche sono anche foraggiate (o quantomeno "incentivate" da alcuni stati.........beh........prima di risolvere tutti questi problemi ci vorrà del tempo....
RaymundoNavarro is offline