PPRuNe Forums - View Single Post - Evidence based training (EBT): che ne pensate?
Old 26th Feb 2020, 14:23
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EI-PAUL
 
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Originally Posted by I-2021
​​​​​Ciao EI-PAUL !

Personalmente lavoro con il sistema EBT da oltre 6 anni e ritengo che lo sviluppo del pilota tramite le core competencies porti un valore aggiunto altissimo alle nostre operazioni nonché permetta di ottimizzare l'addestramento dei piloti in base a quelle che sono le reali necessità dell'Industria e dell'Operatore (Evidence). È un cambio di mentalità che all'inizio può sembrare ostico, specialmente per chi ha lavorato tanti anni con sistemi addestrativi più "convenzionali" ed impone la necessità di essere pronto a cambiare i propri punti di vista e lasciare da parte ogni sorta di pregiudizio e vecchie abitudini potenzialmente incompatibili con il grading dell'EBT.
Come avrai potuto notare i performance indicator delle competencies sono piuttosto generici e potrebbero tranquillamente anche essere applicati ad altri settori ; il punto è proprio nel fatto che non c'è mai un solo percorso per arrivare all'obbiettivo dell' enhanced safety ma posso essere intrapresi diversi percorsi e sta appunto nella bravura del Trainer riuscire a capirlo senza essere "biased" da altri preconcetti, cosa che nel nostro settore è sempre stata onnipresente.
L'EBT è tutto basato sul training. I piloti diventano più "bravi" se vengono addestrati di più, non se vengono messi sotto check costantemente e questo è proprio il messaggio principe dell'EBT. Un domani anche il concetto classico di "check" verrà sostituito da un training to proficiency che permetterà ai piloti di entrare nel training device, ricevere l'addestramento necessario su base individuale e proseguire le proprie attività di linea. Insomma un concetto che guarda, a mio parere, indubbiamente al futuro. Il feedback della pilot community mi sembra essere estremamente positivo in generale ma è fondamentale che tutti gli istruttori si adeguino alla forma mentis necessaria a fornire un servizio ottimale.
Ovviamente essendo questa una discussione tecnica mi auguro che ci siano punti di vista diversi magari anche dal mio così da instaurare un dibattito costruttivo e magari riuscire anche a migliorare un sistema sicuramente perfettibile.
Ciao I-2021. Grazie della risposta, fa piacere sentire che i più giovani vivono questa evoluzione con entusiasmo. Una precisazione che credo sia dovuta per quel che mi riguarda; non volo più in linea da più di un anno, quindi tutte le considerazioni che andrò a fare potrebbero nel frattempo essere state superate.
Personalmente ho avuto il piacere e l'onore di partecipare sin dall'inizio all'implementazione dell'EBT (mixed) nel training della mia precedente Compagnia, traendone impressioni discordanti, ma fondamentalmente affrontando la cosa con un certo scetticismo. Sentendo le opinioni di molti colleghi che lavorano ancora per implementare il sistema ed i risultati statistici che iniziano a venir fuori, col senno del poi riconosco che lo scetticismo era probabilmente immeritato. Rimango però convinto che il sistema, per come concepito ora, possa avere dei limiti.
Il primo, secondo me, si rifà al concetto di BIAS al quale fai giustamente riferimento ed è inerente all'attuale generazione di Istruttori più anziani, potremmo dire più "old style" (mi ci metto anch'io, così non si offende nessuno). I princìpi fondamentali nell'imparare un mestiere esigono che le ricompense per aver migliorato il rendimento sono SEMPRE più efficaci delle punizioni per aver commesso un errore e che l'ambiente nel quale si impara ha un forte impatto sul rendimento e sulla curva di apprendimento dell'allievo medio. Queste sono chiavi importanti dell'EBT, e richiedono un grande sforzo nell'attuarle da parte di chi ha ricevuto una formazione completamente diversa dai suddetti princìpi. Quando dici ad un Istruttore che la punizione è inutile, anzi in alcuni casi deleteria, alcuni si metteranno a ridere, altri ti daranno ragione ma in realtà pochi di loro riusciranno veramente a cambiare il loro atteggiamento, pur nell'assoluta buona fede riguardo al loro compito istruzionale. È un bias del tutto umano; tutto ciò che vedi e che sai (e qui conta molto l'esperienza formativa pregressa sia ricevuta che fornita) è essenzialmente tutta la propria realtà. In questo senso, cambiare atteggiamento rispetto ad un metodo consolidato che è metodologicamente diverso richiede uno sforzo titanico.

e sta appunto nella bravura del Trainer riuscire a capirlo senza essere "biased" da altri preconcetti, cosa che nel nostro settore è sempre stata onnipresente.
è fondamentale che tutti gli istruttori si adeguino alla forma mentis necessaria a fornire un servizio ottimale.
Ho dei seri dubbi quindi che, fin quando gli Istruttori non saranno giovani cresciuti "embedded" nel sistema EBT, il sistema stesso possa conoscere la sua piena potenzialità. Lo vedremo con la prossima generazione di Istruttori.

Il secondo limite sta invece nel fatto che, quando sarà implementato ed a regime, il sistema richiederà da parte del fruitore un certo grado di disciplina personale ed introspezione per capire dove sono le aree che richiedono maggiore attenzione e lavoro per essere migliorate.

Un domani anche il concetto classico di "check" verrà sostituito da un training to proficiency che permetterà ai piloti di entrare nel training device, ricevere l'addestramento necessario su base individuale e proseguire le proprie attività di linea.
In quest'ottica credo che il sistema EBT puro debba essere affiancato ad un sistema selettivo mirato.

Infine una personale sulla parte "evidence". Quest'ultima ha già un potenziale enorme, ma estendendo il nostro bacino di conoscenza attuale il suo potenziale potrebbe crescere esponenzialmente, rendendo l'esperienza addestrati ancora più utile. Mi riferisco all'opportunità di ampliare i sillabi standard con missioni che non siano solamente "automation based", ma estendere l'addestramento a manovre di handling pure che prendano in considerazione tutto l'inviluppo di volo, sia in condizioni normali che anormali.
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