Perdonate la mia miopia ed ignoranza.
Per avere un Alitalia che funzioni, bisogna ristrutturarla e ricollocarla sul mercato e su questo mi sembra che tutti siano d'accordo.
Il punto è che per una tale operazione servono dai 4 ai 5 miliardi.
Lo stato, manco a dirlo, non ha i soldi per i servizi base figuriamoci per un operazione simile.
Il mercato ha stabilito che una società in queste condizioni è un investimento suicida.
Le strade sono 2, o la si nazionalizza o la si rende appetibile.
La chiusura non la contemplo perché, al di là di quello che può essere la mia personalissima idea, se non è stato fatto fino ad ora ci sarà un motivo, per il governo valido. ( e non credo proprio sia un motivo elettorale).
Tornando alle possibili soluzioni, la nazionalizzazione, per i costi necessari, è fuori discussione pertanto la perdita di quello che per alcuni è un asset, è inevitabile.
Rimane la ristrutturazione senza troppe opzioni possibili, cioè la divisione dei reparti.
Alla luce di ciò, chiedo , che senso ha lo sciopero in questa fase?
Ho letto di comunicati riguardanti " lo spezzatino" . D'accordo, per evitare lo smembramento chi li mette i soldi? Ci pensa il sindacato?
Anche perché, se non sbaglio, il piano di ristrutturazione avverrebbe senza " traumi", prepensionamento, ricollocazione, incentivi etc.
Grazie a chi vorrà darmi delucidazioni.