PPRuNe Forums - View Single Post - Enac: Zaccheo detta linee guida tra contratti low cost e diritti passeggeri
Old 14th Jan 2019, 14:34
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EI-PAUL
 
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Guarda che la giungla - sebbene esotico - non è esattamente un bel posto; se hai la fortuna di nascere sano e robusto magari non ti mangia vivo nessuno per un certo periodo, ma quando inizi a vacillare perché invecchi prima o poi qualcuno più giovane e forte che ti divora lo trovi, è solo una questione di tempo.

Se è vero che la deregulation ha aperto un mercato sterminato che ha permesso praticamente a tutti di viaggiare a prescindere da età e ceto, è altrettanto vero però che la mancata vigilanza e spesso la latitanza di un’Autorità comune che sapesse mettere dei paletti senza essere connivente ha causato più danni della grandine in primavera. Ed in questo tipo di ambiente non prolifera mai il più bravo, ma sempre il più furbo. E così è stato.

Progresso non sempre è sinonimo di evoluzione, quindi questo mantra trito e ritrito del doversi rinnovare a tutti i costi, come se il passato fosse solo un grosso errore, lo trovo un discorso piuttosto superficiale. Il progresso semmai dovrebbe viaggiare di pari passo con l’evoluzione. O almeno sarebbe auspicabile una via di mezzo. Nel nostro settore invece siam stati i primi a sentire l’effetto del libero mercato e della deregulation. Guarda quello che è successo in ambito limiti operativi; oggi nessuno può impedire ad un qualsiasi Operatore Europeo di pianificare sveglie all’alba, più di 11 ore di servizio, riposo minimo, di nuovo sul pezzo per altre 11 ore, il tutto per 5 giorni consecutivi seguiti da due giorni di riposo che definirei “fisiologico”. Questo a patto di avere un sistema FRMS implementato, quando in Europa ad usarlo a regime sono due Operatori. Molti di noi non sanno neanche cosa sia un fatigue rep., in pochi ne hanno mai compilato uno. Si è venduta la pelle dell’orso prima di averlo ucciso.

Se tu pensi di poter tenere questi ritmi a lungo, beh, in bocca al lupo.

Ah, se stai pensando a pensione e part- time per toglierti dalle grane, beh potrebbero essere un’opzione tutt’altro che sicura in un futuro prossimo.

Per non parlare poi di quello che la deregulation ha prodotto in ambito formazione / addestramento.

E questo non succede solamente in aviazione, il nostro è stato solamente un banco di prova:




https://www.today.it/attualita/sciop...naio-2019.html




Con questo non voglio dire che il libero mercato non sia giusto, anzi. Ma ci vogliono regole condivise e chiare, più semplici e soprattutto l’autorità di qualcuno in grado di farle rispettare a dispetto dei più furbi.



















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