dan: Una parte di quanti hanno votato no lo hanno fatto (a torto o a ragione) perchè stufi di essere presi in giro dai vari dirigenti succedutisi negli anni. Posizione umanamente comprensibile per qualcuno, non per altri. Credo che non siano pochissimi quelli che speravano nell’azzeramento sociale e nell’intervento di qualche soggetto che potesse in qualche modo salvare la parte buona dell’azienda mandando al macero quanto non funzionale. Il loro problema è che, volenti o nolenti, la maggioranza li ha strumentalizzati facendo passare il no come unica via alla nazionalizzazione. Difficilmente qualcuno si esporrà, ma sono abbastanza convinto che ci possa essere gente che alla nazionalizzazione preferisce il fallimento della baracca.