“Tecnicamente” gli esercizi del DLR misurano, tra le altre cose, la capacità di saper elaborare soluzioni più o meno complesse sotto stress, nonché la capacità di “resilienza”, la capacità di sapersi buttare gli errori ed i vari stress subiti alle spalle un nano secondo dopo everli commessi / vissuti. Non proprio due banalità per chi vuol fare ‘sto mestiere.
Questo basta per garantire un buon prodotto finale certamente addestrabile secondo i propri criteri? Ovviamente no, ma è già un buon inizio per scremare.
Il profilo finale poi lo traccerà l’iter completo con i colloqui della seconda fase ed il SIM.
Per arrivare allo stesso risultato esistono infiniti metodi. L’importante, a mio avviso, è tornare a selezionare seriamente e non a spese del candidato, perché quella non è più una selezione, e tutti dovrebbero essere in grado di accedervi a prescindere dal portafogli. Ed ai pochi che ancora lo permettono - a mio avviso - va dato onore al merito.