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EI-PAUL
Pensare che molti di essi abbiano dovuto rinunciare ad un passaggio di qualifica a causa di gestioni completamente fallimentari che si sono succedute negli anni fa una gran rabbia.
Io non la vedo cosi. Nel 2008 fecero una scelta, rimanere in una azienda dove il turn over sarebbe stato nullo per i prossimi anni a venire azzerando le possibilità di carriera ma rimanendo sotto casa, oppure non firmare ed entrare in altre realtà fuori dall'Italia dove invece la carriera è assicurata. Hanno scelto la prima opzione. Magari sono contenti così ed avranno stabilito che il dover tirar su il carrello al menestrello (fa pure rima) a 50 anni ma vedere il figlio tutti i giorni sia meglio che fare il TRE di 777 in Kulandia e non vedere la famiglia per lunghi periodi. Nulla da dire, una scelta è una scelta. Sono stati comunque fortunati ad averla. Ai loro ex colleghi questo privilegio non è stato concesso.