PPRuNe Forums - View Single Post - Il Governo Spagnolo equipara l'ATPL ad una Laurea
Old 28th Feb 2018, 15:06
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sonicbum
 
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Originally Posted by olidammara
Noi piloti siamo utilizzatori, siamo abituati a vederci forniti i metodi semplificati del fare le cose.
Ci vengono forniti degli strumenti che dobbiamo poi scientemente utilizzare nei termini e modi previsti così come tante altre professioni che prevedono una laurea.

Originally Posted by olidammara
All'università, si teorizza, si studia per capire questi metodi nel dettaglio e si studia come farne di nuovi.
Lo si fa a livello di ricerca e di PhD. La tesi della triennale è anni luce da questi concetti.

Originally Posted by olidammara
Per quanto riguarda la ore di volo invece, posso dire di aver visto anche scimmie volare (con il rispetto dei simpatici primati); e prima o poi quasi tutti in un modo o nell'altro sbrigano le licenze di volo, entrano in compagnia, e quando possono sbloccano l'ATPL.
Stesso discorso per l'università con gente che si laurea anche dopo 10 anni e passa in sociologia con 80.

Le Università e le facoltà non sono tutte uguali così come non lo sono le scuole di volo e le compagnie aeree. In certi contesti il discorso che fai del "prima o poi quasi tutti ci arrivano" è corretto in altri no, proprio come in certi percorsi di studio universitari. Vorrei sottolineare di nuovo che l'ATPL è un punto d'inizio a livello di preparazione accademica e non di arrivo. E' il pezzo di carta che ti consente di accedere a formazioni ben più specifiche come abilitazioni macchina ed accesso a manualistica varia di compagnia che richiede uno studio accurato e minuzioso costante e protratto nel tempo perché finito il line training da cadetto non butti l'FCOM o l'OM(A) o chissà quale altro manuale perché ormai "hai finito" ma anzi hai solo marginalmente capito di cosa si tratta in quei volumi.
La preparazione accademica costante, specifica e protratta nel tempo è una caratteristica fondamentale della nostra professione e chi non lo capisce, non lo vuole capire o se ne frega prima o poi lo impara, come dicono i nostri amici anglosassoni, "the hard way". Per questi motivi è, a mio avviso, giusto ed utile che venga riconosciuto ai piloti professionisti attivi un titolo di studio secondario alle scuole superiori.
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