E il grande Adalberto?
E i compianti Verri e Colapietro?
Ma; altra storia italiana:
« Una volta, le membra dell’uomo, constatando che lo stomaco se ne stava ozioso in attesa di cibo, ruppero gli accordi con lui e cospirarono tra loro; decisero che le mani non avrebbero più portato cibo alla bocca, né che, portatolo, la bocca lo accettasse, né che i denti lo elaborassero a dovere. Ma mentre intendevano domare lo stomaco, a indebolirsi furono anche loro stesse, e il corpo intero giunse a deperimento estremo. Di qui apparve che l’ufficio dello stomaco non è quello di un pigro, ma che, una volta accolti, distribuisce i cibi per tutte le membra. E quindi tornarono in amicizia con lui. Così senato e popolo, come fossero un unico corpo, con la discordia periscono, con la concordia rimangono in salute. »
Beato quel popolo che, adulto rispetta e valuta le competenze di ciascuno.
Romano