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Old 14th Feb 2018, 12:53
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RaymundoNavarro
 
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Storie "Italiane"....

Poiché la risposta a FurbPilot avrebbe aperto un off topic eclatante, provo a mettere qui un mio "Pensiero" e lascio poi a Voi tutti i commenti.
Dovremmo tornare indietro nella nostra storia almeno fino al 1978, anno in cui gli eventi di cronaca sindacale furono caratterizzati da Aquila Selvaggia, una tipologia di sciopero posta in essere dai Piloti (da cui il nome “Aquila” che è appunto il simbolo dei Piloti) “copiata” dai metalmeccanici (soprattutto della FIAT) i quali avevano dato vita al cosiddetto “Gatto Selvaggio” ossia una modalità per la quale in una catena di montaggio le varie sezioni scioperavano in tempi diversi, in modo da arrestare la produzione per il massimo tempo possibile con il minimo sforzo individuale. Fu così che alle richieste dell’allora Presidente di Alitalia, Umberto Nordio, di ricercare un “nuovo contratto più competitivo” che aumentasse la produttività aziendale andando a rivedere quelli che venivano definiti “privilegi dei Piloti”, seguirono ben quattro settimane di sciopero “a singhiozzo” che piegarono letteralmente l’azienda (gli scioperi avvenivano senza preavviso in qualsiasi aeroporto). Alla fine vinsero i Piloti, e fu il «peccato originale»: da allora l’azienda non seppe più anticipare i grandi eventi (la deregulation in Europa ebbe un’applicazione progressiva negli anni successivi), ma cercò soltanto di rincorrerli affannosamente. Fu così che i Piloti divennero “Sindacalmente una casta” tanto da ottenere, nel 1987, aumenti salariali fino al 60%; la retribuzione di un Comandante di lungo Raggio saliva da 5 ad 8 Milioni di Lire al mese. Il 1994 fu un altro “anno importantissimo” per la storia sindacale dell’Azienda; al comando di Alitalia s’insedia Roberto Schisano, detto il «texano» poiché aveva prima lavorato alla Texas Instruments. Con lui arrivano in flotta dei Boeing 767 nuovi di zecca e anziché assumere nuovi Piloti, l’Alitalia li «affitta» in Australia dalla Ansett (individuata grazie ad uno studio addirittura del sindacato dei Piloti!), a condizioni più vantaggiose (ossia costavano di meno). La reazione del Sindacato Autonomo e dei Piloti tutti fu tremenda e ripartì così Aquila Selvaggia con apertura di malattia di massa da parte del Personale navigante al fine di bloccare la Compagnia aggirando le regole dello sciopero. Il Personale arrivò addirittura a bloccare le piste dell’Aeroporto di Fiumicino. Roberto Schisano, piegato da quest’azione, firma in sordina un accordo con i Piloti (noto come “accordo dello Sheraton”), per aumenti estremamente consistenti al punto che la stessa azienda e l’azionista IRI (presieduto in quel momento da Michele Tedeschi) disconoscono tanto da avviare un’azione di responsabilità nei confronti del manager. Nello stesso anno, Roberto Schisano firma un ponderoso ordine di servizio teso a smorzare la conflittualità sindacale. Viene creata una nuova direzione «pianificazione, programmazione e coordinamento operativo» ed è affidata all’ex presidente dell’ANPAC, ossia il sindacato dei Piloti. Viene inoltre creato un comitato per la guida delle carriere dei 1.700 Piloti della Compagnia, che ha potere assoluto sui due punti chiave della carriera di un Pilota, ovvero l’idoneità al Comando ed il cambio di aeromobile. Il comitato è formato da sei membri, quattro dei quali Piloti in servizio. Uno di questi, il Direttore delle Operazioni di Volo, è un uomo di fiducia dell’ANPAC. Quindi il Sindacato, di fatto, gestisce le carriere dei piloti: diviene a tutti gli effetti un’azienda nell’azienda.
Nel vario controllo c’era anche l’ingresso dei nuovi Piloti ed anche il pagamento dei corsi fu inserito in quell’era, con costi sostenibili non certamente “da tutti….”. Al tempo però iniziavano a proliferare anche Compagnie minori e se la stessa Compagnia di Bandiera, allora sovvenzionata dallo Stato, faceva pagare i corsi si propri Piloti, perché non avrebbe dovuto farli pagare anche un privato?
Questo è stato un momento storico “chiave” (in Italia) ne mondo del “pay to fly”…..
(Altro momento storico è quando l’Alitalia, con il passaggio ad Alitalia CAI è divenuta privata. Il sistema Azienda/Sindacato che attingeva da un “portafoglio terzo” adesso che avrebbe dovuto attingere da un portafoglio di proprietà è crollato ed il “gatto e la Volpe” sono in realtà divenuti nemici).
Questa è la situazione che la nostra generazione di Piloti ha ereditato! Se pensate che già nel 1989, nel rinnovo contrattuale di Alitalia, apparivano i primi riposi “Amovibili” (ossia riassegnabili in data differente) capite come già era ben iniziato anche il processo di monetizzazione della qualità della vita per poter chiudere in bellezza una generazione!
Questo è il sistema Sindacale che abbiamo ereditato insieme a tutto il resto, e nel frattempo l’Europa Politica ha fatto un analogo percorso.
Oggi il sistema delle relazioni industriali è fortemente cambiato, sia in Italia che all’estero. La figura della persona che entra in ufficio e sbatte i pugni sul tavolo “o così o tutti fermi” è un dipinto che si trova sui libri di storia! Oggi le relazioni Industriali avvengono in un sistema complesso in un sistema politico economico molto più “globalizzato”.
Che tutto questo possa fare ribrezzo non vi è dubbio alcuno ed anche che possa far rabbia. Il punto che tanto ha fatto arrabbiare 30N è proprio questo! Stare a recriminare lo schifo, non serve ad un bel nulla se non sfogarsi!
Oggi il primo step è quello normativo (visto che ormai i contratti sono legati alla normativa senza margini)! Ma il Sindacato Europeo (qualunque esso sia) altro non è che un insieme dei vari Sindacati Nazionali, che a loro volta altro non sono che un insieme di Colleghi nostri; il primo cambiamento deve partire proprio tra di noi! Perché tra di noi vengono presi “quelli che vanno a fare Sindacato” ed è tra “quelli che vanno a fare Sindacato” che vengono presi quelli che vanno “in Europa”!
Io non ho una percezione differente da FurbPilot e 30N, ho una “reazione differente” (condivisibile o meno).
Io continuo a vedere il menefreghismo tra di noi; la scorsa settimana il Collega che volava con me si attacca al telefono sul pulmino per andare al parcheggio…lo sento che alla fine si prende un turno che firmava alle 8 di mattina da tutt’altra base; mi viene spontaneo di dirgli “guarda che non ci stai con il riposo dovendoti anche riposizionare”. Lui mi risponde “tranquillo ho detto che mi riposiziono fuori servizio così non appare” dormo poco ma almeno dormo a casa!
Siamo noi che rendiamo possibile l’impossibile e poi siamo noi stessi che dopo aver “remato contro” ci scagliamo contro chi cerca di cambiare le cose. Lui va sotto al riposo minimo per stare 2 ore a casa; io sono futile perché il Sindacato non contrasta le FTL! Ma ci rendiamo conto?
Oggi il sistema è complesso:
1) Prendi e studi quale norma/Legge permette la stortura;
2) Vai con gli Avvocati e cechi di capire se hai norme per contrastare;
3) Raccolto il materiale abbozzi gli emendamenti;
4) Li condividi con i tuoi Colleghi;
5) Ricorreggi l’emendamento;
6) Lo condividi con le altre sigle;
7) Se ne studia insieme anche la sostenibilità della controparte (deve comunque essere realizzabile);
8) Lo presenti e lo porti avanti!
Piace? Non piace? Questo è il sistema e come vedete è ben diverso da dire “tanto fa tutto schifo e tanto non serve niente”.
Incominciamo a partecipare ed informarci su come funzionano le cose e come si interagisce con il sistema, iniziamo di più a preoccuparci dei Colleghi che stanno “peggio” ed alziamoli, altrimenti ci trascinano in basso a tutti quanti.
Se negli anni ’90 il Sindacato di Categoria avesse curato gli interessi anche delle Compagnie attorno ad Alitalia, quest’ultime non avrebbero proliferato e non l’avrebbero fagocitata; ed i Colleghi di un Paese avrebbero avuti tutti pari dignità!
Questo è il mio punto di vista, adesso 30N e Furbpilot incazzateVi pure , sottolineo però che le opinioni diverse sono fondamentali e ben accette, ma per essere utili debbono essere cosruttive…..

Last edited by RaymundoNavarro; 14th Feb 2018 at 19:13.
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