PPRuNe Forums

PPRuNe Forums (https://www.pprune.org/)
-   Italian Forum (https://www.pprune.org/italian-forum-94/)
-   -   Nuova Alitalia e discontinuità aziendale (https://www.pprune.org/italian-forum/638986-nuova-alitalia-e-discontinuita-aziendale.html)

thephoenix85 2nd Mar 2021 07:47

Nuova Alitalia e discontinuità aziendale
 
Buongiorno,
Sapevate che uno dei requisiti dettati dalla comunità europea per poter proseguire con la costituzione della nuova Alitalia è la "discontinuità aziendale", ovvero dimostrare che la nuova compagnia ITA, è una nuova realtà, completamente distaccata dalla vecchia AZ, per ottemperare a questo sono state date alcune disposizioni, tra queste c'è stata la richiesta di fare una selezione del personale aperta a tutti, anche agli esterni, ovviamente i sindacati, per paura di vedersi sfilare il loro posto garantito, si stanno organizzando per creare una sorta di "lodo Letta" per far si che nessuno possa entrare se non dopo tutti gli attuali dipendenti, vanificando così tutto e facendo cadere i requisiti.
Io penso che la commissione europea debba sapere con chi ha a che fare e penso che una selezione aperta a tutti sia la cosa più giusta, per dare anche la possibilità ai dipendenti AZ vigliaccamente espulsi nel 2008, di poter riprendere il loro posto e per dare la possibilità agli altri piloti italiani di far parte del nuovo progetto, sempre che funzioni visto che siamo in Italia purtroppo.
Voi che ne pensate ?

snak 2nd Mar 2021 10:17


Originally Posted by thephoenix85 (Post 11000232)
Buongiorno,
Sapevate che uno dei requisiti dettati dalla comunità europea per poter proseguire con la costituzione della nuova Alitalia è la "discontinuità aziendale", ovvero dimostrare che la nuova compagnia ITA, è una nuova realtà, completamente distaccata dalla vecchia AZ, per ottemperare a questo sono state date alcune disposizioni, tra queste c'è stata la richiesta di fare una selezione del personale aperta a tutti, anche agli esterni, ovviamente i sindacati, per paura di vedersi sfilare il loro posto garantito, si stanno organizzando per creare una sorta di "lodo Letta" per far si che nessuno possa entrare se non dopo tutti gli attuali dipendenti, vanificando così tutto e facendo cadere i requisiti.
Io penso che la commissione europea debba sapere con chi ha a che fare e penso che una selezione aperta a tutti sia la cosa più giusta, per dare anche la possibilità ai dipendenti AZ vigliaccamente espulsi nel 2008, di poter riprendere il loro posto e per dare la possibilità agli altri piloti italiani di far parte del nuovo progetto, sempre che funzioni visto che siamo in Italia purtroppo.
Voi che ne pensate ?

Penso che le selezioni siano sempre una buona cosa, e permettano di "alzare l'asticella". Specialmente in una nuova Compagnia aerea che si candida ad operare decine di aeroplani.

mau mau 2nd Mar 2021 11:58

Io non capisco perchè ci si ostini a cercare nello spazio profondo le gigantesche idrovore, i buchi neri, quando basterebbe fare un giro negli uffici a Roma .... 😂

dirk85 2nd Mar 2021 12:56

Non mi risulta proprio che abbiano chiesto di fare selezione aperta a tutti, sostanzialmente licenziando tutti gli attuali dipendenti.

Dove l’hai letta questa cosa?

giord 2nd Mar 2021 13:45

Sarebbe giusto così, ma le selezioni dovrebbero essere affidate a ditte esterne per evitare inciuci.

Banana Joe 2nd Mar 2021 13:53

Basta imporre la conoscenza della lingua italiana nei requisiti, come fanno tutte le altre compagnie, major o cargo (AeroLogic, che fa scoppiare l'embolo a tanti).

Per dare la possibilità a noi altri piloti, serve una compagnia gestita bene. Non queste forzature.

Banana Joe 2nd Mar 2021 14:52

Allora devo muovermi ad aggiungere l'italiano sulla mia licenza:)

Ramones 2nd Mar 2021 21:15

https://www.lastampa.it/topnews/lett...lia-1.39970372
#alitalia #bonino #ita #ue #bastasoldi

⚠️Per chi non riuscisse a leggere articolo a pagamento 👇:
Caro Direttore, nel suo editoriale di domenica scorsa Lei auspicava un “colpo d’ala” del Governo Draghi rispetto ai Governi Conte e all’inclinazione di molti partiti, anche di maggioranza, a ritenere che, cambiato il Presidente, non debba cambiare quasi nulla nella politica dell’esecutivo, né sul piano del metodo, né su quello del merito. Allora, a proposito di colpi d’ala: negli ultimi vent’anni anni Alitalia ha chiuso per diciannove volte il bilancio in perdita. Questo risultato, cioè questa inefficienza cronicizzata a spese dei contribuenti italiani, non è stata la causa.

Ma l’effetto delle politiche di salvataggio e del principio, ormai invalso nella politica italiana, per cui Alitalia, in ogni caso, fa eccezione a tutto: alle regole del buon senso e del buon governo, alle normative applicabili in materia di aiuti di Stato e ai principi della sostenibilità economica dell’attività d’impresa. Quindi, visto che Alitalia «non può fallire», si trascina stancamente di fallimento in fallimento, rimediato ogni volta come capita, in attesa del successivo.

Ora che la vecchia Alitalia è legata al respiratore di aiuti pubblici che l’Ue non sembra più volere autorizzare e la nuova Alitalia (la newco Ita, a capitale pubblico) potrebbe subentrarvi direttamente solo derogando, ancora una volta eccezionalmente, ai principi della normativa europea, questo spinoso dossier è passato in carico al nuovo esecutivo, che ne porta per intero il peso, senza averne, in realtà, la minima responsabilità. Come ha notato ironicamente l’economista Andrea Giuricin, che da oltre un decennio racconta con precisione le dimensioni finanziarie e le implicazioni politiche di questa vicenda infinita, la Nasa ha speso per mandare Perseverance su Marte poco più di quattro miliardi e poco meno di quello che il Governo italiano ha messo nell’ultimo anno sulla “vecchia” e sulla “nuova” Alitalia. E con i 9 miliardi stanziati e spesi negli ultimi 10 anni, anziché finanziare il perdita un’Alitalia reiteratamente fallita, i contribuenti italiani si sarebbero potuti comprare insieme Lufthansa e Air France- Klm.

Il negoziato che in settimana il Governo dovrà condurre con la Commissione Ue riguarda aspetti delicatissimi, sia rispetto ai prestiti ponte concessi in precedenza, sia rispetto alle procedure di vendita degli asset di Alitalia, che il piano originario prevedeva semplicemente di consegnare a Ita, in deroga alle procedure di mercato previste dalla normativa europea.
Quella “discontinuità” tra il prima e il dopo, che la Commissaria Vestager continua giustamente a esigere, oltre a rappresentare un vincolo per il nuovo esecutivo, può anche rappresentare un’opportunità per dare un segno di “discontinuità” più generale sul piano della gestione di dossier aggravati proprio dall’irresponsabilità politica. Sono molto fiduciosa sul fatto che il Governo troverà il modo per gestire questo problema, che ormai è sul tavolo e non può essere rimosso, in modo tale da far rientrare in breve tempo anche il dossier Alitalia in un paradigma di normalità politica, economica e finanziaria.

Non è ovviamente sufficiente garantire che questo salvataggio sarà “l’ultimo”, perché tutte le eccezioni e le deroghe ultime sono destinate a diventare penultime e a perpetuarsi come regola. È necessario incanalare la soluzione di questa ennesima emergenza Alitalia in uno schema, che l’adegui in breve tempo agli standard normativi e politici europei e impedisca che rimanga un ricettacolo di rendite non solo ingiustificate, ma “diseducative” e un modello vizioso di risoluzione delle crisi industriali. Ed è necessario uscire dalla retorica totalmente infondata della «compagnia di bandiera che serve al turismo» per dare una qualche credibile prospettiva industriale a quel che resta dell’azienda, che consumava assai più risorse di quanto valore producesse già prima che il Covid mettesse in ginocchio il settore e in crisi le aziende più sane.

Quando nel suo intervento di investitura al Senato Draghi ha sostenuto che il «Governo dovrà proteggere i lavoratori, tutti i lavoratori, ma sarebbe un errore proteggere indifferentemente tutte le attività economiche. Alcune dovranno cambiare, anche radicalmente», ha tracciato una rotta che deve essere fatta valere anche per Alitalia.

Papa_Golf 14th Apr 2021 08:16

https://italiavola.com/2021/04/14/it...rca-personale/

"Non un passaggio diretto, ma una società terza di occuperà di gestire il sistema per come verrà assunto il personale che sarà necessario alla ITA – Italia Trasporto Aereo. Il nuovo vettore che subentrerà ad Alitalia farà riversare i curricula dei dipendenti in un sistema a doppia piattaforma separata. I curricula – secondo quanto riporta Il Messaggero -, la posizione pensionistica, le conoscenze specifiche e l’anzianità di servizio saranno i concetti più importanti che verranno valutati per il passaggio dalla società in AS alla nuova realtà che subentrerà.Il sistema di piattaforme sarà aperto anche a FS si legge, per ora ITA avrà necessità di 4500 persone per una sessantina di aerei. Il personale eccedente vicino alla quiescenza sarà gestito con scivoli e cassa integrazione.

La flotta all’inizio sarà in leasing e poi progressivamente sostituita con nuove macchine secondo lo schema previsto dal piano industriale. Il cargo sarà un elemento specifico per l’azienda interessata a trasportare il Made in Italy all’estero."

Flapsupbedsdown 14th Apr 2021 11:49

Ma dai!!! In Italia? Piattaforma "Rousseau" 2.0?🤣🤣🤣🤣🤣

Ramones 14th Apr 2021 14:48


Originally Posted by Papa_Golf (Post 11027990)
https://italiavola.com/2021/04/14/it...rca-personale/

"Non un passaggio diretto, ma una società terza di occuperà di gestire il sistema per come verrà assunto il personale che sarà necessario alla ITA – Italia Trasporto Aereo. Il nuovo vettore che subentrerà ad Alitalia farà riversare i curricula dei dipendenti in un sistema a doppia piattaforma separata. I curricula – secondo quanto riporta Il Messaggero -, la posizione pensionistica, le conoscenze specifiche e l’anzianità di servizio saranno i concetti più importanti che verranno valutati per il passaggio dalla società in AS alla nuova realtà che subentrerà.Il sistema di piattaforme sarà aperto anche a FS si legge, per ora ITA avrà necessità di 4500 persone per una sessantina di aerei. Il personale eccedente vicino alla quiescenza sarà gestito con scivoli e cassa integrazione.

La flotta all’inizio sarà in leasing e poi progressivamente sostituita con nuove macchine secondo lo schema previsto dal piano industriale. Il cargo sarà un elemento specifico per l’azienda interessata a trasportare il Made in Italy all’estero."

😂😂😂fatta la legge (europea) trovato subito il modo di bypassarla😂😂
poi vi chiedete perché a Bruxelles c’è l’hanno con AlitaGlia ?😂😂😂

fulminn 15th Apr 2021 09:31

https://cimg3.ibsrv.net/gimg/pprune....41c3b9809.jpeg
dopo questa.... mentalità Alitalica media...che tristezza

Banana Joe 15th Apr 2021 10:13

Chiudere tutto. Chi è dentro Alitalia neanche sa di cosa si occupa. E questa immagine ne è la prova lampante.

Flapsupbedsdown 15th Apr 2021 11:05


Originally Posted by fulminn (Post 11028545)
https://cimg3.ibsrv.net/gimg/pprune....41c3b9809.jpeg
dopo questa.... mentalità Alitalica media...che tristezza

Rispecchia la realta' aziendale che ha portato AZ a questo punto, fuori dal tempo, vivono in un'altro mondo parallelo, lo sport nazionale e' incolpare sempre gli altri. Prima era Itavia, Unifly air europe eurofly volare windjet e altre ancora piu piccole, in ambito nazionale le hanno fatte fallire tutte, a livello europeo hanno qualche problema in piu, l'unica soluzione e' la Korea del Nord:). Chi ha scritto questo cartello merita di restare senza lavoro​​​​

45ACP 15th Apr 2021 11:44

Se ci fosse una legge anti-dumping sociale, la vera regolamentazione degli aeroporti (vedi co-marketing ed affini) e una Alitalia che finalmente con manager capaci senza contratti capestri forse le cose sarebbero diverse. Ovviamente dopo tanti anni di mala gestione e media aizzati magistralmente contro (piloti sono i migliori bersagli) non aiuta di sicuro...
Inoltre i dipendenti delle low cost sperano nella morte di Alitalia per tornare a lavorare e a guadagnare, ho saputo che il taglio dei costi sia stato unilaterale con avvallo di un sindacato "giallo" in una famosissima low cost. Anche loro sono economicamente in sofferenza e con la paura di essere licenziati.

----- inizio str****te ----
Un giorno proverò a capire perché c'è differenza nel fare il pilota in Alitalia e nelle altre compagnie (low cost incluse), saranno più bravi forse? Hanno tecniche segrete di pilotaggio? Forse con 5 anni di comando rispetto ai miei.... hanno capito di più? Fanno addestramento alla sopravvivenza nel deserto e i migliori li prendono istaurando una linea autartica purezza di razza? Leggono nel pensiero i turni senza aprire la email? Conoscono OM a memoria e lo recinato anche all'inverso evocando il DIO DEL VOLO?
---- fine stron***te ---

Se fallisce Alitalia e la regolamentazione che si vuole fare, i piloti delle low cost festeggeranno sulla pelle di altri piloti ma festeggeranno di più i loro manager perché sarà il vero mercato degli sciacalli nel prossimo futuro (la lezione di una nota low cost durante il covid19 non ha insegnato niente...

Quando si capirà che siamo tutti sotto lo stesso cielo e lo solchiamo con mezzi tecnologici che poco sappiamo dai manuali (futuro problema dei prossimi anni, lezione Boeing non ancora capita ma subita passivamente), sarò felicemente in pensione e vi osserverò dalla mia bici mentre solcherò le alpi con la fiasca di vino pane salame asiago.

PS le str***te che ho scritto spero che non passi come insulto ai colleghi di altre aziende, che fanno il mio stesso lavoro ma per ragionare che siamo tutti nello stesso cielo. Difficile da capire quando vedi un aereo che rulla a 60kts in pista per superati a Catania e decollare prima! Ma perché? Per Ego questa droga che ci autoalimenta e che divide tutti

sonicbum 15th Apr 2021 13:48

Considerazioni :

1) 2-3 aa/vv o addette di terra che siano che scrivono un cartello pieno di stupidaggini non rappresentano altre decine di migliaia di lavoratori dotati invece di cervello pensante.
2) La sopravvivenza di Alitalia e delle major "di bandiera" in generale serve anche ai dipendenti delle LCC per evitare il dumping sociale ; avere ancora benchmark contrattuali di riferimento delle major va a beneficio di tutti quanti. Provate a pensare un domani un mondo aeronautico di corto/medio unicamente composto da LCC e la costante corsa al ribasso dei costi per essere competitivi con gli altri player : è la ricetta perfetta per la devastazione contrattuale.

Banana Joe 15th Apr 2021 14:50

In Italia il benchmark è easyJet, non Alitalia. Basta dare un'occhiata al contratto di Cityliner...

sonicbum 15th Apr 2021 15:23


Originally Posted by Banana Joe (Post 11028702)
In Italia il benchmark è easyJet, non Alitalia. Basta dare un'occhiata al contratto di Cityliner...

Il contratto Cityliner ha una storia diversa e non è il contratto Alitalia.
Il contratto easyJet è (era ?) un ottimo contratto ma guarda caso ha sempre subito in passato emorragie di piloti quando assumevano le major, BA ed AF sopra tutte. Se pensate che una volta tolta di mezzo Alitalia i piloti di LCC in Italia cominceranno a fare la bella vita vi aspetta una sonora wake-up call, in primis generata dalla sovrabbondanza di ulteriori piloti sul mercato che vi troverete in giro per il mondo a fare le selezioni con voi.

snak 15th Apr 2021 15:33

Ma quindi ITA aprirà le selezioni a tutti?

TheWrightBrother&Son 15th Apr 2021 18:46


La sopravvivenza di Alitalia e delle major "di bandiera" in generale serve anche ai dipendenti delle LCC per evitare il dumping sociale ;
@sonic
Parole sante


All times are GMT. The time now is 07:36.


Copyright © 2024 MH Sub I, LLC dba Internet Brands. All rights reserved. Use of this site indicates your consent to the Terms of Use.