Ho bisogno di un consiglio urgente
 

Ciao!
Io ho fatto un percorso ATPL modulare e non avrei mai scelto l'MPL in quanto mi sarei sentita meno libera di decidere il mio percorso. In un momento in cui ci sono così tante possibilità lo trovo limitante, ma è solo una mia opinione... Comunque qua trovi un bel riassunto delle differenze tra le 2 licenze: https://www.pilotgeorge.co.uk/blog/p...r-mpl-or-atpl/ .
Per quanto riguarda il percorso con Alitalia non so che dirti... Vi danno almeno la certezza di un impiego dopo aver speso tutti quei soldi?

Gennaro...l'MPL non prevede il passaggio ad ATPL modulare...MPL va bene esclusivamente con COMPAGNIE AEREE SOLIDE che ti garantiscono (a patto di passare il corso, che non è scontato) una assunzione che ti permette di riprendere i soldi...vedi Qatar, British, Emirates, Easy...con Alitalia è un rischio altissimo; tieni conto che con metà della cifra richiesta fai un buon ATPL MODULARE che ti apre comunque le porte di moltissime compagnie...sono tanti soldi 100/130k per un MPL in Alitalia...con l'aria che tira...

Lascia perdere assolutamente. Con Alitalia l'assunzione non è garantita e con l'MPL non puoi andare da nessuna parte. Piuttosto fatti un percorso modulare. Se vuoi tentare l'MPL allora prova con BA, Virgin, easyJet e altre compagnie che assicurano l'assunzione.

BA future pilots
Virgin Atlantic cadet program
Jetstar Asia cadet program
Air Asia cadet pilot program
Air Arabia cadet pilot

Se proprio vuoi fare un MPL e solo per citarne alcune.
Lascia stare Alitalia. Lascia stare l'Italia. Possibilmente, lascia stare l'Europa.

Ramones...credo proprio che hai azzeccato!tieni conto che poi una parte dell'addestramento pratico verrà svolto presso una nota scuola romana...dove il management ed istruttori sono alitalici da sempre...così come l'impostazione...

Questo a mio avviso però non è un limite, bensì un vantaggio conoscendo la professionalità di molti Colleghi che lavorano lì.
Sul resto non posso esprimermi, perché non conosco nei dettagli la location prescelta né tantomeno i requisiti e l'iter selettivo.
Detto questo, secondo me il problema non sta tanto nell' Organizzazione (intesa come ATO AZ) né tantomeno nelle figure professionali che ne fanno parte, bensì nel fatto che il rischio di ritrovarsi a dover competere sul mercato con una licenza "monca" è piuttosto alto. Paradossalmente, la stessa cifra avrebbe forse più senso spenderla per un addestramento d'eccellenza (che quella Organizzazione è senz'altro in grado fornire) che porti ad un ATPL frozen per poi avere la libertà di mettersi sul mercato con un titolo senz'altro più appetibile. Mentre così come è concepito ora, dal mio personalissimo punto di vista, non ha proprio alcun senso.

EI PAUL mi hai anticipato, infatti è un vero terno al super enalotto inoltre leggendo molto ed analizzando i vari interventi (vedi caso ultimo caso del professore voluto dal ministro) non vedo una via d'uscita dell'azienda se non una presa diretta e decisa della Politca (raramente vista in Italia).
Che se s'invertono le tendenza di questa azienda e si dovessa mai investire, c'è necessità urgente di personale qualificato ed ormai siamo vicini al tourn over di servizio (notizia ovvia perché anagrafe non mente!)

Evitare L3. CAE o FTE.

Ciao Ramones, guarda con me sfondi una porta aperta, lo sai; forse sono stato troppo poco esaustivo, il mio disinteresse non deriva da menefreghismo né dalla condivisione di tale pratica, quanto piuttosto da totale rassegnazione.
Continuo comunque a pensare che tale pratica non sia una causa diretta del malcostume generale nel portare a termine tali pratiche, quanto piuttosto l'effetto del sistema selettivo e di addestramento per come è concepito. Lo si è scritto più volte, basterebbe poco per risolvere queste storture, basta far pagare il costo totale della formazione del candidato a chi usufruirà della sua professionalità una volta formato: in questo modo - almeno che non si abbia a che fare con management composti da masochisti - di 100 piloti che servono, 99 di essi saranno i più bravi, motivati e con l'attitudine migliore verso il mestiere che si apprestano a fare, uno sarà probabilmente il figlio di un Ministro, ma d'altronde di figli di Ministri che vogliono fare i piloti non ce ne sono tanti, quindi ci sta. :ugh:
Io comunque questo aspetto "storto" dell'iter selettivo e della formazione l'ho portato più volte all'attenzione di un pò tutti da quando volo in linea e mi occupo di addestramento all'interno della mia organizzazione, generalmente le reazioni erano sempre sorrisetti di circostanza, risatine e pacche sulle spalle accompagnate da velati consigli a parlare meno e fregarmene di più. E questo, onde evitare fraintendimenti, nella civilissima Europa.
Per tornare dalle nostre parti, per quel che riguarda il tipico nepotismo Ali-Italico, io lo chiamerei invece più in generale Italico, poiché in qualsiasi Compagnia Italiana (escluse le ultime infornate di copiloti in Air Dolomiti) si è sempre entrati per "linea dinastica", un pò come per quanto riguarda le cattedre in taluni Atenei o i posti in taluni reparti ospedalieri giusto per fare qualche esempio. Anzi, se si vuole essere onesti, forse AZ è tra le poche che almeno le selezioni le fa. Scusate l'OT.

Ciao ragazzi,

Alla luce della recente novità sulla nazionalizzazione non credete che chi ha preso parte al corso in questione abbia fatto una gran giocata? Un saluto a tutti.
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non credo proprio