Qualche altra breve riflessione, com'era prevedibile
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@ I-FORD:
Io c’ero!
@ 45ACP
Michelino: Cos’è successo!?
Sei uscito dal caldo bozzolo del tuo harem dove ricevevi, ma soprattutto davi sublimi sensazioni surclassandoti diuturnamente!?
E perché poi? Per spronare i tuoi commilitoni alla lotta?
Ascolta I-FORD che ne sa un po’ più di te!
In bocca al lupo!
Vi abbraccio!
Romano
L'ultimo sciopero vero si è tenuto circa 22anni fa con tre giorni in cui non è volato nulla a meno di una AZ610 FCO JFK operata dal B767 Air Europe pieno di crumiri
@ 45ACP
Michelino: Cos’è successo!?
Sei uscito dal caldo bozzolo del tuo harem dove ricevevi, ma soprattutto davi sublimi sensazioni surclassandoti diuturnamente!?
E perché poi? Per spronare i tuoi commilitoni alla lotta?
Ascolta I-FORD che ne sa un po’ più di te!
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In questo momento un abbassamento del salario del 32% (o simile) porterà anche le altre realtà a dire, guardate Alitalia, adesso tocca a voi...
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@sonicbum "consapevole del proprio valore"
Questo vale quando gli chiedi lo scarico di responsabilità e casco guantoni....
Le "palle" non si usano soltanto per scopare, li sono bravi (o quasi) tutti...
Torno alla mia passione con la specialista anestesita e la tecnica informatica, l'ospedale da grandi soddisfazioni più che il mondo dell'aviazione...
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Qualcuno circa 2500 anni fa ha scritto:
« Olim humani artus, cum ventrem otiosum cernerent, ab eo discordarunt, conspiraruntque ne manus ad os cibum ferrent, nec os acciperet datum, nec dentes conficerent. At dum ventrem domare volunt, ipsi quoque defecerunt, totumque corpus ad extremam tabem venit: inde apparuit ventris haud segne ministerium esse, eumque acceptos cibos per omnia membra disserere, et cum eo in gratiam redierunt. Sic senatus et populus quasi unum corpus discordia pereunt concordia valent. »
Sinceramente non so come si traduca in Aeronautichese.
Se qualcuno vuole farlo per me è benvenuto!
Rugante
« Olim humani artus, cum ventrem otiosum cernerent, ab eo discordarunt, conspiraruntque ne manus ad os cibum ferrent, nec os acciperet datum, nec dentes conficerent. At dum ventrem domare volunt, ipsi quoque defecerunt, totumque corpus ad extremam tabem venit: inde apparuit ventris haud segne ministerium esse, eumque acceptos cibos per omnia membra disserere, et cum eo in gratiam redierunt. Sic senatus et populus quasi unum corpus discordia pereunt concordia valent. »
Sinceramente non so come si traduca in Aeronautichese.
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Fermo restando i canali ufficiali di protesta, ma esiste una controproposta idonea sostenibile visto la situazione?
Qui ci incazziamo tutti per i tagli che vogliono fare, ma forse dovremmo vedere la cosa anche dal punto di vista industriale.
Tralascio i discorsi relativi alle capacità e sopratutto dei riconoscimenti economici dei manager di basso livello, etc etc, ma quello che mi chiedo, non sarebbe il caso di preparare un rinnovo sostenibile ed accettabile?
Io non mi intendo molto della materia, ma conoscendo le dinamiche contrattuali attuali, ( uno degli elementi che hanno contribuito alla divisione interna), sinceramente faccio fatica ad immaginare un passaggio indenne.
Qui ci incazziamo tutti per i tagli che vogliono fare, ma forse dovremmo vedere la cosa anche dal punto di vista industriale.
Tralascio i discorsi relativi alle capacità e sopratutto dei riconoscimenti economici dei manager di basso livello, etc etc, ma quello che mi chiedo, non sarebbe il caso di preparare un rinnovo sostenibile ed accettabile?
Io non mi intendo molto della materia, ma conoscendo le dinamiche contrattuali attuali, ( uno degli elementi che hanno contribuito alla divisione interna), sinceramente faccio fatica ad immaginare un passaggio indenne.
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Con buona pace di chi dirà che i tempi sono cambiati, che bisogna adeguarsi, rimarrò fuori dal coro ma continuo a pensare che a questo lavoro non si può togliere la dignità in questo modo.
Sul fatto che i Sindacati dovrebbero proporre ed essere più costruttivi piuttosto che "distruttivi", hai ragione, ma nell'orizzonte sopra citato ed in presenza di una frammentazione così grande, in cui non ci si mette d'accordo neppure sulle date di uno sciopero ( fermo restando che con 24 ore e con la attuale normativa ci fai poco ) pensare a proposte "congiunte" e sostenibili la trovò una vera mission impossible.
Secondo me ha ragione Sonic: a prescindere dal significato intrinseco che ognuno da al concetto di categoria bisogna iniziare a difendersi "da soli" iniziando ad imporre prima di tutto a noi stessi una soglia sotto la quale, per questioni di dignità in primis, la nostra professionalità non dovrebbe andare ed essere retribuita.
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Semplice messaggio per il collega che ci legge e che a una delle ultime battaglie aveva sventolato la sua capacità da guerriero dal letto in malattia tattica...
Cmq ho trovato livelli sublimi in questa struttura ospedaliera, altro che settore volo e terra aeroportuale!
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È altresì vero però che le Aziende serie- per quanto profondamente in crisi possano essere - i piani, le strategie e le ristrutturazioni le dovrebbero spiegare e condividere con chi poi le dovrà portare avanti, in questo caso mi sembra non ci sia condivisione ma solamente imposizione: un piano partorito con fatica e che si muove nel solco dei soliti interessi politici che da sempre inquinano le relazioni industriali, nulla di condiviso, nella migliore filosofia per cui - a prescindere dalla tua storia e da quello che hai fatto finora - " o magni sta minestra o salti dalla finestra". Con tanto di personaggi e che scrivono ormai da mesi veline e pizzini sui piani lacrime e sangue a loro tanto cari.
Con buona pace di chi dirà che i tempi sono cambiati, che bisogna adeguarsi, rimarrò fuori dal coro ma continuo a pensare che a questo lavoro non si può togliere la dignità in questo modo.
Sul fatto che i Sindacati dovrebbero proporre ed essere più costruttivi piuttosto che "distruttivi", hai ragione, ma nell'orizzonte sopra citato ed in presenza di una frammentazione così grande, in cui non ci si mette d'accordo neppure sulle date di uno sciopero ( fermo restando che con 24 ore e con la attuale normativa ci fai poco ) pensare a proposte "congiunte" e sostenibili la trovò una vera mission impossible.
Secondo me ha ragione Sonic: a prescindere dal significato intrinseco che ognuno da al concetto di categoria bisogna iniziare a difendersi "da soli" iniziando ad imporre prima di tutto a noi stessi una soglia sotto la quale, per questioni di dignità in primis, la nostra professionalità non dovrebbe andare ed essere retribuita.
Con buona pace di chi dirà che i tempi sono cambiati, che bisogna adeguarsi, rimarrò fuori dal coro ma continuo a pensare che a questo lavoro non si può togliere la dignità in questo modo.
Sul fatto che i Sindacati dovrebbero proporre ed essere più costruttivi piuttosto che "distruttivi", hai ragione, ma nell'orizzonte sopra citato ed in presenza di una frammentazione così grande, in cui non ci si mette d'accordo neppure sulle date di uno sciopero ( fermo restando che con 24 ore e con la attuale normativa ci fai poco ) pensare a proposte "congiunte" e sostenibili la trovò una vera mission impossible.
Secondo me ha ragione Sonic: a prescindere dal significato intrinseco che ognuno da al concetto di categoria bisogna iniziare a difendersi "da soli" iniziando ad imporre prima di tutto a noi stessi una soglia sotto la quale, per questioni di dignità in primis, la nostra professionalità non dovrebbe andare ed essere retribuita.
Mi ripeto, se vuoi vincere una guerra, devi avere un esercito fatto di soldati con un unico obiettivo ed uguali motivazioni.
Continuiamo a riempirci la bocca con dignità e professionalità retribuita, ma perché i livelli dei miei valori devono essere così diversi dai tuoi?
Anche io concordo con Sonic, aggiungo però che sarebbe ora e giusto ( e strategicamente opportuno) livellare tutti i tipi di trattamenti.
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Di fatto però al momento abbiamo una manciata di Generali di corpo d'armata, ognuno con i propri soldatini, e tutti si ignorano a vicenda nel migliore dei casi, nel peggiore si fanno la guerra loro stessi.
Continuiamo a riempirci la bocca con dignità e professionalità retribuita, ma perché i livelli dei miei valori devono essere così diversi dai tuoi?
Anche io concordo con Sonic, aggiungo però che sarebbe ora e giusto ( e strategicamente opportuno) livellare tutti i tipi di trattamenti.
Anche io concordo con Sonic, aggiungo però che sarebbe ora e giusto ( e strategicamente opportuno) livellare tutti i tipi di trattamenti.
Quindi ora ognuno si riempie la bocca con le idee che ha.
Last edited by EI-PAUL; 20th Mar 2017 at 08:43.
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IFORD ha scritto........................ Insomma, come dicevo, chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato, ognun per se e dio per tutti, non mi aspetto a breve alcun rigurgito di orgoglio della categoria. L'unica cosa che ci rimane forse è stata ben descritta da sonicboom , manteniamo la dignità della professione, che quella non ce la può levare nessuno se non noi stessi e che rimane l'unica cosa effettivamente spendibile in giro per il mondo....
Scusa ma tu conosci qualcuno disposto a rinunciare a qualcosa in nome dell'etica e della correttezza oppure " quello che è mio è mio e quello che è tuo un po' mi appartiene "
dico questo perché ho sempre sentito parlare di contratto collettivo, ( economico e normativo) ma sempre italianizzato, dove esistono sempre gli illuminati.
Ti sei mai chiesto come mai un contratto tipo EY, oltre a rendere unica la categoria sia risultato sostenibile per l'azienda?
Scusa ma tu conosci qualcuno disposto a rinunciare a qualcosa in nome dell'etica e della correttezza oppure " quello che è mio è mio e quello che è tuo un po' mi appartiene "
dico questo perché ho sempre sentito parlare di contratto collettivo, ( economico e normativo) ma sempre italianizzato, dove esistono sempre gli illuminati.
Ti sei mai chiesto come mai un contratto tipo EY, oltre a rendere unica la categoria sia risultato sostenibile per l'azienda?
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DEVILFISH
Ho visto e continuo a vedere molti rinunciare a molto più di qualcosa in cambio del coronamento di un sogno, una carriera più rapida, l'accesso ad una professione chiusa limitata e molto selettiva, ed altri obbiettivi tanto validi e comprensibili quanto individuali e personali. Già la parola rinuncia mi fa venire l'orticaria, rinuncio ad una parte del mio stipendio per incrementare quello di un collega? Rinuncio ad una parte della mia carriera prepensionandomi per favorire l'ingresso di un giovane pilota che non sia mio figlio? Ma per quale motivo dovrei fare queste rinunce? Le rinunce le facciano le aziende remunerando meno managers ed azionisti e più i loro piloti invece di sfruttare la voglia di volare di tutti noi con la solita asta al ribasso. Non dobbiamo rinunciare, altrimenti rinuncia dopo rinuncia arriviamo al P2F che tutti aborriamo senza qualche volta renderci conto che è figlio esattamente di questa propensione alla "rinuncia". Di solito il beneficiario della rinuncia è l'imprenditore, il passeggero, il manager, quasi mai il collega che per avverse circostanze si trova in condizione di debolezza. Quando da AZ 800 piloti e diverse altre migliaia di dipendenti sono stati lasciati a casa i capitani coraggiosi non hanno certo pensato di condividere una piccola parte del loro immenso patrimonio con i loro dipendenti per consentire a tutti di rimanere al proprio posto di lavoro. Chi siamo noi piloti, i buoni samaritani? Dobbiamo pretendere, non rinunciare. Il contratto EY è insostenibile per l'azienda ma siccome i soldi ce li mette l'emiro non importa più di tanto.
Ho visto e continuo a vedere molti rinunciare a molto più di qualcosa in cambio del coronamento di un sogno, una carriera più rapida, l'accesso ad una professione chiusa limitata e molto selettiva, ed altri obbiettivi tanto validi e comprensibili quanto individuali e personali. Già la parola rinuncia mi fa venire l'orticaria, rinuncio ad una parte del mio stipendio per incrementare quello di un collega? Rinuncio ad una parte della mia carriera prepensionandomi per favorire l'ingresso di un giovane pilota che non sia mio figlio? Ma per quale motivo dovrei fare queste rinunce? Le rinunce le facciano le aziende remunerando meno managers ed azionisti e più i loro piloti invece di sfruttare la voglia di volare di tutti noi con la solita asta al ribasso. Non dobbiamo rinunciare, altrimenti rinuncia dopo rinuncia arriviamo al P2F che tutti aborriamo senza qualche volta renderci conto che è figlio esattamente di questa propensione alla "rinuncia". Di solito il beneficiario della rinuncia è l'imprenditore, il passeggero, il manager, quasi mai il collega che per avverse circostanze si trova in condizione di debolezza. Quando da AZ 800 piloti e diverse altre migliaia di dipendenti sono stati lasciati a casa i capitani coraggiosi non hanno certo pensato di condividere una piccola parte del loro immenso patrimonio con i loro dipendenti per consentire a tutti di rimanere al proprio posto di lavoro. Chi siamo noi piloti, i buoni samaritani? Dobbiamo pretendere, non rinunciare. Il contratto EY è insostenibile per l'azienda ma siccome i soldi ce li mette l'emiro non importa più di tanto.
Io non sto dicendo che devi fare qualunque tipo di rinuncia per la gloria.
Sto solo affermando che dovresti avere gli stessi diritti e doveri di tutti i colleghi della tua stessa categoria.
Nel 2008, con la fusione ( non acquisizione, concetto mooolto diverso) si defini' un nuovo contratto di lavoro.
L'azienda, stabili' un budget per tale contratto, da " dividere" all' interno della categoria.
Un bel gruppetto di signori, che a necessità invocano l'unione , decise di dividere questo budget in maniera a dir poco discutibile.
Non venne preso in considerazione nulla che non fosse l' appartenenza al gruppo maggiore.
Così, utilizzando una nuova definizione di anzianità, tra il più pagato ed il meno pagato, a parità di mansioni, passano migliaia di euro.
Una forbice salariale probabilmente mai vista, aggravata dal fatto che il " piu giovane" spesso è già in età avanzata. In fondo chissenefrega.........
Ovviamente, a seguire, qualità di vita, turni etc etc.
Mi sembra evidente che questa scelta, abbia contribuito in maniera determinante a dividerci.
Secondo te tutto ciò è giusto, etico, ci accomuna?
Ho l'impressione, quando leggo i giornali o guardo la TV, che quando si parla di stipendi e privilegi dei piloti, non si riferiscano a me.........
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Ragazzi!
Sembra che un Odisseo abbia portato il nostro cavallo nelle segrete stanze della Cristoforo Colombo
Regione Lazio, Zingaretti: piano Alitalia dannoso e inaccettabile - Askanews
Con un alleato di cotanta vaglia...
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Ragazzi!
Sembra che un Odisseo abbia portato il nostro cavallo nelle segrete stanze della Cristoforo Colombo
Regione Lazio, Zingaretti: piano Alitalia dannoso e inaccettabile - Askanews
Con un alleato di cotanta vaglia...
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Mi sembra di aver letto credo sul Corriere della Sera , che l'eventuale chiusura di az costerebbe allo stato, circa 10 miliardi di euro più una perdita percentuale sul pil non definibile per mancate esportazioni e turismo.
Parafraso Totò: "Ma mi faccia il piacere!"
Eppoi qualcuno deve fare pace col cervello:
'Corso Piloti 2016 in Alitalia, 40 Posti per Cadetti.'
Rugante
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Ormai si è arrivati perfino ad affermare nero su bianco che in fondo la manodopera a basso costo è una convenienza per le Aziende private, quindi perché no, cosa c'è di male?
Tralasciando l'aspetto profondamente razzista di certe affermazioni, prima quanto meno le facevano solo tra di loro nelle segrete stanze, ora il concetto sembra ufficialmente essere stato sdoganato.
La cosa più spaventosa è che a scriverlo non sono degli appassionati, bensì un addetto al settore.
È utopia lo so, ma forse bisognerebbe far capire davvero a questi signori cosa si rischia "if you pay peanuts".
Edit: PS: oh, non è che sono impazzito eh, è che sto imparando il punto croce e su un blog di taglio e cucito ho letto un post poi velocemente rimosso.
Sonic, pure io ho finito le riviste in bagno ...
Tralasciando l'aspetto profondamente razzista di certe affermazioni, prima quanto meno le facevano solo tra di loro nelle segrete stanze, ora il concetto sembra ufficialmente essere stato sdoganato.
La cosa più spaventosa è che a scriverlo non sono degli appassionati, bensì un addetto al settore.
È utopia lo so, ma forse bisognerebbe far capire davvero a questi signori cosa si rischia "if you pay peanuts".
Edit: PS: oh, non è che sono impazzito eh, è che sto imparando il punto croce e su un blog di taglio e cucito ho letto un post poi velocemente rimosso.
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Last edited by EI-PAUL; 21st Mar 2017 at 09:19.
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Ormai si è arrivati perfino ad affermare nero su bianco che in fondo la manodopera a basso costo è una convenienza per le Aziende private, quindi perché no, cosa c'è di male?
Tralasciando l'aspetto profondamente razzista di certe affermazioni, prima quanto meno le facevano solo tra di loro nelle segrete stanze, ora il concetto sembra ufficialmente essere stato sdoganato.
La cosa più spaventosa è che a scriverlo non sono degli appassionati, bensì un addetto al settore.
È utopia lo so, ma forse bisognerebbe far capire davvero a questi signori cosa si rischia "if you pay peanuts".
Edit: PS: oh, non è che sono impazzito eh, è che sto imparando il punto croce e su un blog di taglio e cucito ho letto un post poi velocemente rimosso.
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Tralasciando l'aspetto profondamente razzista di certe affermazioni, prima quanto meno le facevano solo tra di loro nelle segrete stanze, ora il concetto sembra ufficialmente essere stato sdoganato.
La cosa più spaventosa è che a scriverlo non sono degli appassionati, bensì un addetto al settore.
È utopia lo so, ma forse bisognerebbe far capire davvero a questi signori cosa si rischia "if you pay peanuts".
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Carissimi ringrazio tutti quelli che hanno contribuito fin'ora per avere condiviso il senso del mio messaggio. Lo scopo principale è che ci si focalizzi sulla nostra professionalità e su ciò che in quanto piloti rappresentiamo a livello sociale e professionale. Vorrei che il concetto fosse anni luce da una qualsiasi interpretazione sindacale o politica ma si eradicasse più profondamente in quello che è il nostro valore in quanto professionisti addestrati e cresciuti in una delle più importanti realtà aeronautiche della storia. Ribadisco che in tempi di "vacche grasse" sono stati commessi tanti errori da chi non ha guardato il TAF della nostra industria con sufficiente accuratezza ma oggi non dobbiamo mettere da parte la nostra dignità di professionisti senza battere ciglio se non altro per rimarcare sempre quella che è la nostra tradizione aeronautica ed i sacrifici che abbiamo fatto e che quotidinamente facciamo per garantire la più grande professionalità a tutti i soggetti con cui ci relazioniamo quotidianamente.
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Carissimi ringrazio tutti quelli che hanno contribuito fin'ora per avere condiviso il senso del mio messaggio. Lo scopo principale è che ci si focalizzi sulla nostra professionalità e su ciò che in quanto piloti rappresentiamo a livello sociale e professionale. Vorrei che il concetto fosse anni luce da una qualsiasi interpretazione sindacale o politica ma si eradicasse più profondamente in quello che è il nostro valore in quanto professionisti addestrati e cresciuti in una delle più importanti realtà aeronautiche della storia. Ribadisco che in tempi di "vacche grasse" sono stati commessi tanti errori da chi non ha guardato il TAF della nostra industria con sufficiente accuratezza ma oggi non dobbiamo mettere da parte la nostra dignità di professionisti senza battere ciglio se non altro per rimarcare sempre quella che è la nostra tradizione aeronautica ed i sacrifici che abbiamo fatto e che quotidinamente facciamo per garantire la più grande professionalità a tutti i soggetti con cui ci relazioniamo quotidianamente.
Occhio però, perché se continua questo andazzo tra una decina d'anni i Piloti li venderanno al supermercato. Ed a quel punto avremo perso anche l'ultima cosa che ci rimane. Se quindi sul discorso remunerativo si può fare il discorso "ognun per se e Dio per tutti" per quello formativo - a mio modesto parere - le cose si complicano. Se si vuole preservare il futuro
Professionale bisogna garantire ai nostri ragazzi gli stessi strumenti dati a noi nonché almeno lo stesso bagaglio culturale.
Per far ciò bisogna cercare di parlare TUTTI con la stessa voce e con la stessa unità d'intenti.