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Alitalia - il futuro della Compagnia

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Alitalia - il futuro della Compagnia

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Old 28th Mar 2017, 19:58
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PAUL, il modus operandi dei confederali , oltre che dejavù sta diventando prassi, molto spesso si ritrovano a festeggiare la risoluzione di problemi di cui erano causa, poi, non per difenderli, sono diventati impotenti, i legami politici che hanno sempre avuto, un tempo servivano a mantenere in piedi la baracca, oramai invece solo ad essere tenuti per le palle, soprattutto in un periodo politico e sociale dove è rimasto poco margine per trattare e le decisioni piovono con molta violenza dall' alto, confindustria e co. hanno acquisito troppo potere.
La critica la muovo tenendo in considerazione la buonafede e l'ottimo lavoro di tanta gente che fa del proprio meglio per perseguire obiettivi sindacali degni di tale nome, qualcuno lo conosciamo anche qua dentro.

In bocca al lupo a tutti, naviganti e non .

BB
blissbak is offline  
Old 29th Mar 2017, 01:20
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Aerei. "Alitalia business plan" pervenuto ad AVIONEWS: l'analisi del professor Gaetano Intrieri
Roma, Italia - Un piano ben distante dai veri problemi della compagnia, svuotata di tutti i suoi tesori. Un manager preparato saprebbe immediatamente dove mettere le mani
22800

(WAPA) - Ringrazio ancora una volta AVIONEWS per avermi chiesto di esprimere la mia modesta opinione su questa triste vicenda che sta riguardando Alitalia; cercherò di essere analiticamente all’altezza di quanto richiestomi e di non deludere le aspettative del Direttore e soprattutto dei lettori.

Intanto occorre fare una premessa che è sostanziale: ogni qualsivoglia considerazione che esporrò di seguito in relazione al documento inviatomi da AVIONEWS, è legata al presupposto che lo stesso sia vero, integro e pertinente.

Dopo questa doverosa premessa inizio la mia analisi passando in rassegna alcuni punti sostanziali per come riportati.

Intanto mi sia concesso di affermare che il documento oggetto di analisi non riesco a definirlo un piano industriale, quanto piuttosto lo definirei un documento recante un insieme di ipotesi di business di cui non riesco a comprenderne l’obbiettivo finale.

Il documento descrive in maniera corretta la segmentazione del mercato italiano, ovvero ci informa che il 90% del traffico si sviluppa sulle rotte di medio/corto raggio; occorrerebbe però definire bene le fonti di questa fisionomia. A tal riguardo un’analisi accurata dei numeri riportati dovrebbe poter concludere che l’avvento di Ryanair e delle altre low-cost (LLC) ha poco inciso sulle quote di mercato di Alitalia, poiché il passeggero Ryanair o easyJet non era un passeggero Alitalia, ma piuttosto un passeggero che utilizzava differenti mezzi di trasporto prima dell’avvento dei biglietti a prezzo modico. In altre parole possiamo qui sostenere senza rischio di smentita che il brand Alitalia, registra ancora e malgrado tutto, un notevole segno di valore presso i consumatori di fascia alta, ovvero quel target di passeggeri che utilizza l’aereo per affari e comunque appartiene ad una fascia sociale agiata. Se ciò è vero allora possiamo certamente affermare che i competitor di Alitalia non sono le LLC ma piuttosto gli altri vettori tradizionali (legacy) ovvero Air France, Lufthansa eccetera sul mercato dei voli europei ed intercontinentali, e solo in minima parte le LLC sui voli all’interno della penisola, dove ad oggi la vera concorrenza è il treno ad alta velocità almeno sulle direttrici servite da questo servizio. Ecco quindi che rincorrere Ryanair o le altre LLC non ha senso, come giustamente ammesso nello stesso documento nella parte che riguarda il modello di business. Ma allora mi chiedo: perché definire la compagnia irlandese un competitor per poi affermare ed ammettere l’estrema diversità e non focalizzarsi sui veri competitor del segmento di mercato. Ahimè non riesco a capirlo, e mi affido ai lettori più arguti di me che forse riusciranno a trovare una qualche spiegazione. Io francamente non la trovo...

Andiamo adesso a spiegare le 4 banks descritte dal piano; in termini semplici ed essenziali vuol dire che il piano prevede che gli aeroplani faranno 4 rotazioni al giorno; ergo si scopre un utilizzo di 4 rotazioni al giorno dell’aeromobile tipico delle LLC che invece abbiamo detto non essere un benchmark.
E’ evidente che performare 8 tratte al giorno vuol dire aumentare sensibilmente il rischio di cancellazioni e ritardi, fattori questi che influenzano la scelta dei passeggeri target di Alitalia con un rischio di non poco conto. In America al momento vi è un ampio dibattito tra le legacy sull’opportunità di aumentare le frequenze giornaliere per aeromobile (leggi Usa today). Per attenuare tale rischio, occorre avere una struttura organizzativa, un livello di efficienza dei processi interni e di controllo delle fasi che oggigiorno Alitalia non possiede, e che per implementare necessitano di un periodo non inferiore ad 1 anno nel migliore dei casi. Ma soprattutto necessita una complicità dei veri attori di una compagnia aerea: le persone che ci lavorano dentro. Ergo: da un lato si chiede al personale di aumentare l’intensità della performance, e dall’altro gli si riduce l’emolumento; credo di poter affermare che le due cose non siano totalmente coerenti. Voglio vedere un pilota che si impegna ad operare al massimo dell’efficienza quando gli hai tolto il 30% dello stipendio, o un meccanico di linea che dimezza i tempi dell’ispezione giornaliera. Anche qui ci sarà una spiegazione che io non riesco a trovare e che lascio sempre alla maggiore arguzia dei lettori.

Dove invece non c’è spiegazione alcuna, e sfido anche il più arguto dei lettori a trovarla, è in alcuni numeri che sono disseminati nelle slide in questione, e mi spiego:

1) Prendiamo ad esempio il dato relativo agli aerei Airbus 320’s family (per intenderci gli aeromobili di corto-medio raggio); si dichiara che ad oggi volano in media 7,9 ore al giorno, praticamente impossibile con quel ratio immaginare una compagnia aerea profittevole, bene!!! Ciò che però non si capisce e ci sarà certamente un errore di calcolo, è: come è possibile che attuando la strategia delle 4 banks l’utilizzo dell’aeromobile sale dopo 5 anni a 9,8 ore giornaliere; ergo delle due l’una: o sono impazzite le calcolatrici o le tratte previste dal network sono da Roma-Fiumicino a Roma-Ciampino andata e ritorno. Aumentare le rotazioni vuol dire implementare un network che nel caso di Alitalia non può che essere geocentrico sul hub spoken; ergo, davvero non si capisce come si siano ottenuti quei numeri relativi alla media del volato giornaliero.
2) Quando poi si passa al rapporto tra Fleet e Ask la situazione diventa davvero ancora più misteriosa, che certamente Sir Alfred Hitchcock non avrebbe saputo fare di meglio nello scrivere uno dei suoi famosi gialli. Ma andiamo con ordine e spieghiamo.
In aviazione l’acronimo Ask significa Sedili disponibili per kilometro volato, ed è un valore dato proprio dal prodotto di questi due fattori; orbene ho cercato disperatamente di decodificare i numeri proposti e soprattutto il loro incremento marginale, e non ci sono riuscito anche perché non sono conseguenziali all’annunciata riduzione di flotta, né possono essere giustificati dall’aumento delle frequenze giornaliere, né tantomeno dalla prevista “densificazione” degli aeromobili narrow body di ben 6 sedili, operazione questa che costerebbe ad Alitalia una spesa “folle” considerando la riconfigurazione e quindi la ricertificazione del Weight & Balance dell’aeroplano se parametrata a soli 6 sedili. Mi ricordo i famosi sedili in meno del mai dimenticato dottor Mengozzi sugli MD-82 che si rivelarono un fiasco; il tutto per risparmiare un assistente di volo che poi implicò costi enormi con cui si sarebbero potuti pagare non 1 ma almeno 5 assistenti di volo. La storia del resto è ciclica, si ripete...

Temo che queste slide se sono davvero il piano strategico di Alitalia, ma ripeto potrebbe essere uno scherzo anzi me lo auguro, siano state fatte in modo approssimativo e ben distante dai veri problemi della compagnia, che risiedono sostanzialmente nei costi di esercizio e nelle inefficienze dei meccanismi interni. Primo tra tutti Alitalia ha seri problemi di costo nelle manutenzioni che devono essere riportate in house senza se e senza ma; è inconcepibile che una compagnia della soglia dimensionale di Alitalia abbia negli anni attuato una politica di esternalizzazione delle manutenzioni perdendo molte delle certificazioni e del know-how che erano il proprio vero tesoro. Non ultimo a riguardo il vergognoso fallimento della controllata Alitalia Maintenance System (Ams) vero cluster di tecnologia e know-how; oggigiorno alcuni dipendenti di Ams si sono ridotti a fare gli emigranti trasferendo all’estero la loro straordinaria competenza.
Diciamolo chiaramente ed una volta per tutte: i famosi “Capitani Coraggiosi” a cui è stata “regalata” l'azienda hanno provveduto negli anni a svuotarla di tutti i suoi migliori contenuti per fare cassa e cercare di tamponare le immense perdite relative alla gestione caratteristica; e come non citare in tal senso la vendita ad Etihad di Alitalia Loyalty, la cassaforte contenente il programma di fidelizzazione Mille Miglia e quindi il database di tutti i clienti. E infine, per non farsi mancare nulla Alitalia si è privata anche degli slot su Heathrow, dei quali una parte servì all’ingegner Sabelli per fare cassa e ridurre la perdita monstre, e un'altra parte è stata “regalata” ad Etihad a 12 milioni c.a. contro un valore di mercato di circa 70. In compenso Etihad ha noleggiato ad Alitalia due Airbus 330 con un over market del 30% rispetto ai valori di mercato.

E dopo tutto ciò cosa si fa?

Si cerca di lasciare i sindacati ed il Governo con il cerino in mano, mettendoli di fronte a delle condizioni inaccettabili pena il fallimento della compagnia. Da cittadino italiano mi sento umiliato e mi si consenta anche un po' “buggerato”, e come se non bastasse dopo aver realizzato dal 2008 ad oggi una “macelleria sociale” inaccettabile per un Paese cosiddetto industrializzato, ci si presenta con altri ulteriori licenziamenti e inoltre si mortifica ancor di più la vita e la dignità dei lavoratori precari in nome del mercato. Ma quale mercato? Il mercato lo conquisti con una azienda efficiente ed efficace e con top manager seri e preparati. In America ci sono, basta chiamarli, e un manager americano saprebbe immediatamente dove mettere le mani visti i costi folli che la compagnia sopporta; saprebbe che quella soglia dimensionale è totalmente fallimentare ed occorre aumentare la flotta e soprattutto razionalizzarla e renderla funzionale al network; saprebbe che con i contratti in essere con i fornitori di servizi di manutenzione e parti di ricambi si potrebbero risparmiare almeno 250 milioni su base annua; saprebbe che con quei programmi di manutenzione obsoleti ed inefficienti non si va da nessuna parte; saprebbe anche come modificare seriamente i contratti di leasing e il delta sul Platts del carburante. Basterebbe fare seriamente un lavoro del genere per ridare dignità a tutti i dipendenti senza toccarne neanche uno, e sono certo che in cambio gli stessi dipendenti darebbero il massimo per la propria azienda.

Oggi c’è tanta gente di primissimo ordine e di ottima competenza aeronautica che vive di cassa integrazione perché gli hanno devastato la dignità umana e professionale. Beh,sono certo che se ad ognuno di quegli uomini e di quelle donne gli si desse una divisa o un tesserino Alitalia, sarebbero i primi protagonisti del rilancio dell’azienda insieme a quelli che ancora sono in azienda e che vivono nell’incubo di un futuro incerto. La gente di Alitalia non ha nulla da invidiare a quella di Air France o di Lufthansa...

Alitalia anche attraverso la sua controllata Ati aveva un livello di piloti eccellente, gente che sapeva in ogni situazione di volo come effettuare la scelta migliore; ricordo ancora un comandante Ati che riuscii a salvare 170 vite umane con un motore andato e l’altro al 20%, dopo che i motori del proprio aeroplano avevano ingerito uccelli in fase di decollo a Capodichino. Questi signori non sono autisti, sono gente che ha la responsabilità di migliaia di anime e nei casi di emergenza deve sapere come intervenire. Fare la guerra con i piloti vuol dire perdere fiumi di denari che in confronto i loro stipendi sono gocce nell'oceano; infatti, occorre qui specificare che il primo fattore di costo di una aerolinea è strettamente connesso alle scelte che il pilota effettua durante la propria performance in volo ed a terra, all’efficienza dei meccanici che si occupano della manutenzione di linea e degli ingegneri che devono aver cura di operare le scelte migliori e più reddituali nella gestione dei programmi di manutenzione.

Vorrei infine che si sapesse che 20 anni fa in Altas quando parlavano i periti aeronautici e gli ingegneri Alitalia, i progettisti Boeing si toglievano il cappello, ed io a quel tempo giovane manager di una compagnia americana li ho visti con i miei occhi, e mi sentivo orgoglioso di essere italiano.
(Avionews)
DEVILFISH is offline  
Old 30th Mar 2017, 10:28
  #83 (permalink)  
 
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http://www.lultimaribattuta.it/63459_alitalia-cramer-ball-bonus-25milioni

I licenziamenti e le numerose famiglie che rischiano di rimanere per strada non vietano all’ad di Alitalia Cramer Ball di firmarsi il maxi-bonus da 2,5 milioni in caso di uscita.

Con Cramer Ball sembra ripetersi ancora una volta la stessa storia: super manager di lusso, chiamati a risanare aziende in grave crisi, riescono solo a tutelare le proprie buonuscite. Poco importa se poi i dipendenti dell’azienda e dell’indotto finiscono in mezzo a una strada.

Il consolidamento del paracadute, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, spetterebbe a Cramer Ball in caso di dimissioni o locenziamento senza giusta causa. Dai 5 mesi già concordati la buonuscita sarebbe stata prolungata di altri due anni. Attualmente lo stipendio di Cramer Ball è di un milione lordo all’anno: i due bonus gli consentirebbero di raggiungere 2,2 milioni. Nel caso venisse licenziato, o magari subentri Gubitosi con l’assunzione delle deleghe, arrriverebbe ad intascare 2,5 milioni: ben 2 milioni in piu rispetto a quanto previsto dal contratto di assunzione. Uno stipendio, inoltre, che non è soggetto ai tagli richiesti agli altri dipendenti.

E tutto questo con quali risultati? I risparmi contenuti nel piano industriale non si vedono neanche lontanamente. Dei 160 milioni come obiettivo da raggiungere entro l’anno solo 25 milioni di risparmio sono stati ottenuti nelle spese come manutenzione, fornitori e handling.



La parola d’ordine, dunque, è tagliare, certo: ma non certo i bonus dei manager, bensì il costo del lavoro. Entro metà aprile Alitalia dovrebbe chiudere un accordo sul nuovo contratto (con la riduzione media degli stipendi del 31%) e sugli esuberi (ne sono stati richiesti 2.500). Dal taglio degli stipendi arriverebbe un risparmio di 100 milioni, dagli esuberi, invece, di 63 milioni.

Leggi anche Caso Alitalia: l’Italia deve rimanere senza compagnia di bandiera?

Come denunciato nei giorni scorsi, un ruolo delicato è svolto dai sindacati: se accetteranno l’accordo con Alitalia, si riuscirebbe a limitare gli esuberi a circa 1.100 addetti e tagliare gli stipendi in media del 10-15%. Magari dopo aver indetto un referendum-truffa.
EI-PAUL is offline  
Old 30th Mar 2017, 10:47
  #84 (permalink)  
 
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Dal sole 24 ore..........

Intanto è sempre più presente in azienda Luigi Gubitosi, il manager voluto dalle banche azioniste, che non si fidano dell’a.d. australiano, Cramer Ball, altra scelta di Hogan e di Etihad. Gubitosi è stato designato presidente operativo, per ora è in cda senza deleghe. In questi giorni Ball ha ottenuto il rafforzamento del suo paracadute, in caso di uscita o licenziamento senza giusta causa: dai 5 mesi già pattuiti la buonuscita sarebbe stata prolungata di due anni.

Pertanto Ball, che ha uno stipendio di circa un milione lordo all’anno (ma con due bonus può arrivare a 2,2 milioni), se venisse messo alla porta _ ad esempio quando Gubitosi conquisterà le deleghe _ incasserebbe circa 2,5 milioni, due milioni in più di quanto previsto nel contratto di assunzione. E il suo stipendio non è soggetto ai tagli richiesti agli altri dipendenti.


Chiaro che poi si vedono le scene viste in Francia. che ne dite nocciolines .....
DEVILFISH is offline  
Old 30th Mar 2017, 11:29
  #85 (permalink)  
 
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Devil, la segretaria di G.S. Continua a scrivere che il problema vero è la JV Atlantica. Come se si avesse tutti l'anello a naso. Comunque sembrano definitivamente tramontati i tempi di Daitarn contro i meganoidi, quando si esaltava Carmelo in quanto salvatore delle baracca contro i cattivi. La coerenza di certe persone andrebbe studiata in laboratorio. Sta di fatto però che a lei viene ancora concesso di scrivere: ma sicuramente il motivo è da cercarsi nella loro magnanimità.
EI-PAUL is offline  
Old 1st Apr 2017, 08:40
  #86 (permalink)  
 
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Scusate, ma perche' gli ospiti lascerebbero i giornali sui sedili/pavimento ? Non sanno che lasciare sporcizia in giro e' segno di maleducazione ? Ognuno si tiene le sue schifezze e le butta nel primo cestino che incontra......
ypsilon is offline  
Old 1st Apr 2017, 20:10
  #87 (permalink)  
 
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Originally Posted by ypsilon
Scusate, ma perche' gli ospiti lascerebbero i giornali sui sedili/pavimento ? Non sanno che lasciare sporcizia in giro e' segno di maleducazione ? Ognuno si tiene le sue schifezze e le butta nel primo cestino che incontra......
Riguardo al tema delle pulizie a bordo, cito testualmente dal solito blog di taglio e cucito:

"Ma non era proprio questa la richiesta del nuovo contratto? Fare le pulizie negli scali intermedi?"
"sehhh....figurate se QUELLE lo fanno!!" (Cit.)

E tu, caro ypsilon, ti meravigli degli eventuali giornali e della sporcizie lasciate in terra? Qui non ci sono neppure le basi dell'educazione, ci vorrebbero un paio di mesi in cella di rigore.

Last edited by EI-PAUL; 1st Apr 2017 at 21:43.
EI-PAUL is offline  
Old 1st Apr 2017, 21:29
  #88 (permalink)  
 
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Se la ritrovo, vi posto la foto del posto occupato da un famoso politico...vi faccio vedere cosa ha lasciato in terra.....mi verrebbe da scrivere anche il nome....mah...non parliamo poi dei tempi di transito e rifornimento a bordo (fiumi di lettere ad ENAC su questo argomento puntualmente "evase" come risposte....).....anzi....io proporrei: i passeggeri scendono da dietro e da davanti salgono....qual' è il problema? Che il transito coincide per caso anche con la "pausa" prevista da normativa?.....futili cazz...te....
RaymundoNavarro is offline  
Old 1st Apr 2017, 21:40
  #89 (permalink)  
 
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PS....risposte come quelle riportate da EI-Paul "seeee...figurati se QUELLE lo fanno.."...non debbono stupire....quando uno poverino ha la mamma che fa la meretrice ed il papà invece fa il pappone è normale che in casa senta usare queste espressioni...vanno compatiti, non accusati...
RaymundoNavarro is offline  
Old 2nd Apr 2017, 11:56
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Originally Posted by RaymundoNavarro
PS....risposte come quelle riportate da EI-Paul "seeee...figurati se QUELLE lo fanno.."...non debbono stupire....quando uno poverino ha la mamma che fa la meretrice ed il papà invece fa il pappone è normale che in casa senta usare queste espressioni...vanno compatiti, non accusati...
Boooono Ray, che poi finisce come l'ultima volta 😉
Loro possono insultarti mamma, moglie e colleghe, ma se lo fai tu poi si offendono, so ragazzi!
Comunque in psicologia clinica questo atteggiamento si chiama "mancata soddisfazione di un desiderio", desiderio spesso incarnato dalla stessa parte vilipesa. Non a caso dice "quelle" mica "quelli"; eppure esistono anche "quelli" a bordo.
Ci vorrebbe un avvicendamento intero con 45ACP. Purtroppo però non credo sia possibile.
EI-PAUL is offline  
Old 2nd Apr 2017, 14:52
  #91 (permalink)  
 
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Ragazzi basta considerare che quelli stanno sul bloghetto ad atteggiarsi da novelli Marchionne dalla mattina alla sera ogni singolo giorno ergo per lo più non fanno una mazza nella vita oltre a "scrivere" li. Poi c'è il noto caso clinico ma credo che su quello non ci sia nulla da fare tanto ormai non se lo filano più manco i suoi compari. Alla fine si qualificano da soli.
sonicbum is offline  
Old 2nd Apr 2017, 18:35
  #92 (permalink)  
 
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Altro che sbarcare davanti e imbarcare da dietro , io li metteri direttamente nei pallets in aerostazione i pax....
Nick 1 is offline  
Old 4th Apr 2017, 12:55
  #93 (permalink)  
 
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le discussioni si ravvivano in fretta quando l'oggetto sono i naviganti malati
bongo bongo is online now  
Old 4th Apr 2017, 13:14
  #94 (permalink)  
 
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Originally Posted by bongo bongo
le discussioni si ravvivano in fretta quando l'oggetto sono i naviganti malati
Ritornano pure gli insetti.....
Ah gia' ...e' primavera e dopo il letargo, ritornano a svolazzare....
Manca ancora il pezzo da 90....forse sta' facendo lezione....
ypsilon is offline  
Old 4th Apr 2017, 14:23
  #95 (permalink)  
 
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Ora come ora a che diamine serve uno sciopero, benchè 'dovuto' ?
bauscia is offline  
Old 4th Apr 2017, 17:51
  #96 (permalink)  
 
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a niente il giorno dopo firmano tutto se non hanno gia' firmato sottobanco si intende
bongo bongo is online now  
Old 4th Apr 2017, 18:10
  #97 (permalink)  
 
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Originally Posted by bongo bongo
a niente il giorno dopo firmano tutto se non hanno gia' firmato sottobanco si intende
Lo sciopero, viene lasciato fare, anzi.....lo devono fare.Fa parte dei giochi.
I sindacati devono RECITARE la loro parte....fare finta di fare " qualcosa"....
Se non lo facessero, perderebbero la poca credibilita' che gli rimane....
Pure all' azienda non converrebbe avere un sindacato che non sa' tenere a bada il gregge....
Lasciano fare un bel sciopero, ben organizzato...cancellano voli mezzi vuoti e ognuno ci guadagna....
ypsilon is offline  
Old 5th Apr 2017, 06:03
  #98 (permalink)  
 
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Torna di moda pure la splendida lista di anzianità.
Della serie " categoria unita", c'è ancora chi si indigna del 25% perché immorale.
Ovviamente com'è stata fatta........vabbè che ci vuoi fare, funziona così, Io so io........
DEVILFISH is offline  
Old 5th Apr 2017, 08:26
  #99 (permalink)  
 
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Categoria? Dove? Quale?
Io più che altro non riesco proprio a capire come sia possibile che proprio colui che si lamenta della discrezionalità del 25% sulla lista d'anzianità ( lamentela sacrosanta a mio avviso ), sia poi colui che lancia in pasto a chiunque tematiche e dati interni - immagino anche confidenziali - che poi vengono usati dall'architetto di Vergiate piuttosto che dall'informatico dell'IT, dal postino di Lonate Pozzolo o dalla manager dell'HR per sputtanare un po' tutti.
Anche affermare che, nella vicenda AZ, quelli che fino ad ora ci hanno rimesso sono stati solo i soci investitori e che tutti i Manager e dirigenti sono stati epurati è una emerita stronzata, vuol dire o essere stati ibernati dal 2007 a stamattina oppure avere una faccia come il ****. Gli interessi dei Capitani coraggiosi e delle Banche li conosciamo tutti, meno chiari quelli di EY, ma mi risulta difficile credere che Saladino sia portato a fare beneficienza. Inoltre è noto che svariate posizioni chiave all'interno del management non sono state toccate negli ultimi 10 anni.
Quindi di fatto gli unici ad averci rimesso, ad ora, sono stati i dipendenti o sotto forma di uscite o di diritti perduti: Se nel 2008 non fosse esistita una parvenza di lista d'anzianità si sarebbe assistito in molte aree allo spettacolo abietto delle epurazioni politico / clientelari, perché è questo che succede nei sistemi politicamente asserviti quali AZ è stata ed è ancora. E lo dice uno che non avrebbe alcun interesse a dirlo visto che io nel 2008 sono uscito.
Ovviamente però i vari architetti, informatici, postini e manager leoni da tastiera si guardano bene dal fornire informazioni che riguardino il funzionamento delle "loro" liste di anzianità, il come eventualmente siano stati da esse tutelati, piuttosto che dati che ne identifichino le posizioni lavorative, benefit e "privilegi" annessi; non sia mai che si scoprano cose interessanti.
Loro si limitano a criticare a prescindere su dati che, pensa un po', neppure l'Azienda in questione - parte che dovrebbe essere considerata lesa - si è preoccupata di far uscire. O forse sì?

Last edited by EI-PAUL; 5th Apr 2017 at 08:37.
EI-PAUL is offline  
Old 7th Apr 2017, 17:46
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Se stanotte si menano in mediterraneo orientale avremo qualche problema più grave della crisi Alitalia, i falchi americani Neoconservatori stanno attendendo questo momento da 8 anni...
Wall Street necessita una guerra, chissà se la CIA e il Mossad riusciranno a fermare questi venti che preannunicano tempesta?
Non sottovalutiano la Russia di Putin, sanno benissimo che partono in inferorità ma hanno la volontà di arrivare alla vittoria, buon vento che non sia caldo e preceduto da un lampo di raggi gamma.
45ACP is offline  


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