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Diritto alla Tessera Sanitaria?

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Diritto alla Tessera Sanitaria?

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Old 18th Feb 2015, 23:36
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Diritto alla Tessera Sanitaria?

Buongiorno a tutti.

Spiego brevemente la mia situazione. Sono un pilota basato in Svizzera per una compagnia Svizzera da diversi anni. Avendo finalmente ricevuto un contratto di part-time avrei deciso di cancellarmi dall'Aire e di tornare a vivere in Italia con mia moglie, recandomi in Svizzera unicamente i giorni in cui devo lavorare.

Mi sembra di aver capito che in base all'articolo 15 comma 3 della convenzione contro le doppie imposizioni (stipendio Svizzero, e sede della compagnia in Svizzera), tale stipendio sia tassabile in Svizzera e non Italia. Da dichiarare comunque in Italia ma unicamente nel quadro informativo RW dell'Unico. (Mi potranno dare conferma di questo i piloti Ryanair nel forum o altri piloti con contratto estero)

Ma veniamo al dunque (e mi rivolgo quindi ai piloti in una situazione simile alla mia): non pagando le tasse in Italia, avrei comunque diritto alla Tessera Sanitaria? O sono costretto a sottoscrivere un'assicurazione medica privata?

Vi prego di condividere la vostra esperienza in modo da poter far luce su questa situazione. Ringrazio tutti in anticipo per le eventuali risposte.

Hook
Captain_Hook is offline  
Old 19th Feb 2015, 12:36
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75W
 
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Mi sembra di aver capito che in base all'articolo 15 comma 3 della convenzione contro le doppie imposizioni (stipendio Svizzero, e sede della compagnia in Svizzera), tale stipendio sia tassabile in Svizzera e non Italia. Da dichiarare comunque in Italia ma unicamente nel quadro informativo RW dell'Unico. (Mi potranno dare conferma di questo i piloti Ryanair nel forum o altri piloti con contratto estero)
Negativo. Purtroppo devi pagare anche la differenza tra l'aliquota applicata dalla Svizzera e quella Italiana. Se quella italiana è inferiore ben venga, non dovrai pagare nulla.
Sull'UNICO dichiarerai le tue entrate e le tasse che hai versato in Svizzera nelle caselle apposite. Ovviamente se hai il conto in Svizzera devi compilare anche il quadro RW.

avrei comunque diritto alla Tessera Sanitaria?
Certo e soprattutto se sei residente in Italia. Grazie a Dio almeno questa c'è rimasta! Ricordati di registrarti ad un medico di base perché dopo essere stato iscritto all'AIRE per un certo periodo vieni rimosso.
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Old 19th Feb 2015, 13:12
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Scusa mi astengo dal discorso tasse, dove negli anni l'unica certezza che sono riuscito ad ottenere è che non ve ne siano e che tutto funzioni ad interpretazioni.

Invece confermo interamente quanto dice 75W per l'assistenza medica. Anche se per caso rimanessi in AIRE andando con la tua bella tesserina puoi accedere al servizio sanitario nazionale e a dire il vero da un lato è anche più comodo perché non avendo un medico assegnato puoi andare dove vuoi se sei in trasferta temporanea. Stesso vale per gli altri stati UE
TheWrightBrother&Son is offline  
Old 19th Feb 2015, 23:19
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Negativo. Purtroppo devi pagare anche la differenza tra l'aliquota applicata dalla Svizzera e quella Italiana
Questa cosa dove l'hai letta? Captain_Hook ha capito bene, non deve pagare alcuna differenza, a meno che, come dice l'articolo 15 non si tratti di traffico NON internazionale. In quel caso la normativa è quella generica.


http://www.fiscooggi.it/files/immagi...vizzera-it.pdf

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Fullblast is offline  
Old 19th Feb 2015, 23:32
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75W
 
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Questa cosa dove l'hai letta?
Questa cosa l'ho letta sull'interpello che ho fatto all'Agenzia delle Entrate.

Hai qualche documento, oltre alle Convenzioni, a cui ci si può aggrappare?
75W is offline  
Old 20th Feb 2015, 05:59
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Allora sei uno dei pochi a cui hanno risposto. In ogni caso l'interpello all' Agenzia delle entrate non ha alcun valore legislativo perché si riferisce al singolo caso. Tra l'altro in quegli uffici dicono e fanno castronerie di ogni tipo e infatti, guardacaso, ogni volta che un contenzioso arriva in commissione tributaria, dove ci sono giudici specializzati che le norme le conoscono, le loro richieste si sgonfiano dell' 80/90 %.
La norma rimane quella che è, e nel caso di cui parliamo nessuna differenza è dovuta.

Le convenzioni internazionali sono gli unici documenti "finali" per dirimere le varie questioni internazionali. Per esempio l'articolo 15 lo troviamo quasi in tutti gli accordi scritto allo stesso modo, però, con la Romania l'accordo è leggermente diverso, perché oltre alle navi e agli aeromobili rientrano nella fattispecie anche i veicoli ferroviari e stradali. Infatti sono tantissime le imprese di trasporto stradale internazionale che hanno società in quel paese ed utilizzano mezzi immatricolati in Romania ed autisti rumeni. Quindi quello che è possibile fare con quel paese non si può fare negli altri.

L'articolo che ho postato è molto interessante e spiega molto bene l'approccio legale alla materia.

Imposizione internazionale - 3 - La doppia imposizione | Misterfisco

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Fullblast is offline  
Old 20th Feb 2015, 08:22
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Questa é solo la mia interpretazioni, per quello che vale.
La convenzione base suggerita dall'OCSE dice che le tasse si pagano SOLO nel paese dove ha sede la compagnia.
Alcune convenzioni non riportano la parola solo/only e li si aprono ad interpretazioni.
Leggendo quella Italia Svizzera, dove non specifica solo/only, la mia interpretazione é che contrariamente agli altri casi il reddito é tassabile (anche) nel paese dove ha sede la compagnia.

Quindi se sono iscritto all'Aire e residente all'estero mi confermate che ho ancora diritto all'assistenza sanitaria? Da quale medico vado? Un riferimento legislativo ? Perché sicuramente tocca litigare !
Thanks
bufe01 is offline  
Old 20th Feb 2015, 08:25
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Il problema dell'interpello è che, pur non avendo nessun valore, accende di fatto un faro su chi lo fa'. E quindi rischia di sottoporre chi lo fà a un potenziale girone dantesco con gli gnomi dell'agenzia delle entrate.

Tutte gli accordi per evitare le doppie imposizioni hanno la specifica clausola di esclusione riguardante i naviganti e i marittimi. Dove non viene inserita la clausola di esclusività specifica("solo" - "only"), essendo il sistema giuridico italiano fondato sul diritto romano, potrebbe non essere ovvia, all'occhio di qualche fantasioso interpretatore, l'esclusione dello stesso reddito dalla tassazione in ambedue gli stati contraenti. Ovviamente, se questo fosse l'intento, non avrebbero inserito l'articolo x i naviganti....

Il problema pratico è se fare o meno la dichiarazione dei redditi.

Questo però nn è l'argomento del thread.

In quanto residente in italia, pur non pagando nessun contributo(inps e ssn nella fattispecie) e alcuna tassa sul reddito prodotto all'estero visto la chiarissima esclusione dello stesso, hai diritto all'assistenza sanitaria. In italia, fortunatamente, esiste l'assistenza sanitaria universale, senza nessun contributo specifico da parte dei residenti.

Saluti
Remax11
REMAX11 is offline  
Old 20th Feb 2015, 08:56
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Scusate, ma potreste spiegarmi la fortuna (per chi le tasse e contributi qui li paga) dove sta?
mau mau is offline  
Old 20th Feb 2015, 10:52
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75W
 
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Alcune convenzioni non riportano la parola solo/only e li si aprono ad interpretazioni.
Leggendo quella Italia Svizzera, dove non specifica solo/only, la mia interpretazione é che contrariamente agli altri casi il reddito é tassabile (anche) nel paese dove ha sede la compagnia.
Questa é esattamente la risposta che mi ha dato l'Agenzia delle Entrate.

Questo però nn è l'argomento del thread.
Spostiamo la questione sul 3D "Tasse" e non lasciamo cadere l'argomento
75W is offline  
Old 20th Feb 2015, 17:37
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Ciao Bufe, ora che chiedevi un riferimento sono andato a cercarlo. Mi sono reso conto di aver detto parecchie cappellate. Io andavo a memoria di esperienza personale. Una volta da iscritto Aire tornando in Italia finisco da un medico, spiegandogli la mia situazione mi visita senza fare troppe storie. Mi sono anche trovato nella situazione opposta, di soggiornare, in maniera abbastanza lunga diciamo, in un altro posto sempre Ue (ma senza questa volta dannarmi per l' Aire) e di essere visitato dal sistema sanitario locale con la tessera sanitaria italiana, non ricordo però se pagando una integrazione. Ora però trovo tutt'altro come normativa, poi non parliamo per chi sta fuori Ue. Lì non ho esperienza. Quindi forse era meglio se non scrivevo nulla sopra. Comunque le cose sono così confuse in tutti questi campi che io ormai, sempre, come prima cosa, mi presento solare e profumato allo sportello di turno come fossi un autoctono, un nativo da generazioni, ma dallo scarso controllo della grammatica locale. E poi vada come vada

Da pagina 23:
http://servizidemografici.interno.it...one%202012.pdf
TheWrightBrother&Son is offline  
Old 21st Feb 2015, 03:46
  #12 (permalink)  
 
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Thanks per le info.

Mau la fortuna é se hai la convenzione quella versione "buona" e la tua compagnia ha sede in un paese dove si pagano meno tasse.
Se hai la convenzione normale non paghi di piú perché scali, é solo una scocciatura fare due dichiarazioni e spiegare il tutto a uno/due commercialisti o all'omino dell'agenzia che ne sa meno di te.
Contrariamente a quanto si crede alcuni di quest paesi talvolta inseriti nella black list non fanno nulla di male, possono permettersi di tassare i propri cittadini meno e basta. Poi se, AD ESEMPIO, uno ci apre due societá per acquistare diritti cinematografici e pagare le tasse li anziché in Italia.....vengono definiti paradisi fiscali ma i ladri sono sempre in Italia.
Prima che qualcuno si scandalizzi, se qualcuno paga le tasse all'estero si intende solo quelle sul reddito, le altre le paga tutte e probabilmente non ha nessun contributo pensionistico in Italia.
No perché qui é un attimo a Travisare...
bufe01 is offline  
Old 21st Feb 2015, 03:59
  #13 (permalink)  
 
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In teoria no, se si è all'estero diversamente dallo status di: LAVORATORI DI DIRITTO ITALIANO IN DISTACCO...si perde l'assistenza sanitaria nonché anche la tessera sanitaria TEAM:

ASSISTENZA SANITARIA
L’assistenza sanitaria ai cittadini italiani che hanno trasferito la residenza
all’estero, iscritti AIRE, si distingue in due diverse fattispecie, alle quali lo Stato
italiano riconosce diversa forma di assistenza sanitaria.
A) Cittadini italiani iscritti AIRE in quanto lavoratori di diritto italiano in distacco
all’estero e pensionati di diritto italiano.

1) residenti in paesi dell’Unione Europea, in Svizzera, Norvegia, Islanda e
Liechtenstein, nonché nei Paesi con cui sono state stipulate apposite
convenzioni.
Il lavoratore e il pensionato residente in un paese dell’UE, SEE e
Svizzera per usufruire della copertura sanitaria a carico dello Stato
italiano, alle stesse condizioni dei cittadini dello Stato estero in cui si
risiede, deve richiedere alla ASL di ultima iscrizione in Italia il modello
S1, o analogo modello convenzionale, che dovrà essere presentato
direttamente all’istituzione competente all’estero per ottenere i livelli i
assistenza dei cittadini del paese di residenza.
2) residenti in uno Stato con il quale non è stata stipulata alcuna
convenzione con l’Italia
Il lavoratore ha diritto al rimborso delle spese sanitarie sostenute nel
paese di residenza. Prima della partenza dovrà farsi rilasciare dalla ASL
di ultima iscrizione l’attestato di diritto ex art. 15 del DPR 618/80,
dietro presentazione della documentazione di lavoro all’estero. Pertanto
il lavoratore dovrà anticipare le spese per le cure sanitarie per le quali
potrà chiedere il rimborso allo Stato italiano tramite l’Ufficio consolare
all’estero, secondo i tempi e le procedure previste dal DPR 618/80, per
le quali si consiglia di consultare il sito del Ministero della Salute ove
sono reperibili anche i documenti, al seguente indirizzo:
http://www.salute.gov.it/assistenzaS...rnaMenuAssiste
nzaSanitaria.jsp?id=1092&menu=italiani
3) assistenza sanitaria in caso di rientro temporaneo in Italia del lavoratore
in distacco.24
Per il lavoratore di diritto italiano in distacco, l'art. 12, comma 2, del
D.P.R. 31.7.1980, n. 618 prevede che sia assicurata in caso di rientro
temporaneo l'assistenza sanitaria da parte della ASL di ultima dimora.
A tal fine è necessario possedere:
- un numero di iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale o codice
fiscale;
- documentazione comprovante il contratto di lavoro di diritto italiano
all’estero.
In alternativa il lavoratore può presentare alla ASL l’attestato ex art.12
del DPR 618/80 rilasciato dalla Rappresentanza diplomatica italiana
all’estero.
Si precisa che i lavoratori in distacco AIRE hanno diritto al rilascio della
TEAM da parte della ASL.
Il lavoratore ha diritto a tutte le prestazioni previste nei livelli essenziali
di assistenza garantite alla generalità dei cittadini in Italia, ad eccezione
del medico di fiducia - sospeso al momento del rilascio del modello per
l’assistenza all’estero per soggiorni all’estero superiori a 30 giorni -
potendo ricorrere tuttavia al medico di medicina generale della ASL o al
medico di fiducia usufruendo della visita occasionale a pagamento.
Qualora il temporaneo rientro sia per periodi superiori a trenta giorni,
nel rispetto delle disposizioni regionali e di quanto previsto nell’Accordo
con i medici di medicina generale, sarà possibile procedere alla
reiscrizione temporanea nella lista degli assistiti del medico di medicina
generale.
Rientrano in questo ambito anche i ministri del culto cattolico e i
religiosi che svolgono la propria missione all’estero, con rapporto di
lavoro subordinato per conto delle Diocesi e che ricevono dall’Istituto
centrale per il Sostentamento del clero una remunerazione. Anche in
questo caso, oltre al possesso del codice fiscale, il religioso dovrà
fornire l’attestazione delle condizioni sopraindicate, rilasciata dalla
Diocesi di appartenenza.
B) Cittadini italiani iscritti AIRE
1) Tutti i cittadini italiani che hanno trasferito la residenza all’estero che
non sono lavoratori di diritto italiano distaccati all’estero, perdono il
diritto all’assistenza sanitaria sia in Italia che all’estero.
Potrebbe, in tal
caso, essere utile tutelarsi per la copertura sanitaria all’estero con una
polizza assicurativa privata.

2) Assistenza sanitaria in Italia in caso di rientro temporaneo.
In caso di temporaneo rientro in Italia i cittadini italiani AIRE
limitatamente alle figure dei: titolari di pensione erogata da Enti
previdenziali italiani o a coloro che abbiano lo status di emigrante ( nati 25
in Italia ) la norma contenuta nell’art. 2 del D.M. 1 febbraio 1996
prevede l’erogazione di assistenza sanitaria gratuita da parte del
Servizio Sanitario Nazionale. Tale assistenza è, però, limitata alle sole
prestazioni ospedaliere urgenti, per un periodo massimo di 90 giorni
nell’anno solare a condizione che i soggetti non abbiano una propria
copertura assicurativa, pubblica o privata, per le suddette prestazioni
sanitarie. Non possono essere erogate cure programmate.
I cittadini italiani AIRE assicurati di Paesi UE, SEE e Svizzera, in caso di
rientro temporaneo in Italia possono utilizzare la TEAM rilasciata dallo
Stato estero di residenza, che garantisce tutte le cure necessarie in
forma diretta in Italia.
Per ogni altra informazione sull’assistenza sanitaria ai cittadini italiani iscritti
all’Aire, è possibile consultare il sito del Ministero della Salute
http://www.salute.gov.it/assistenzaS...aSanitaria.jsp

Ovviamente i pensionati retributivi che vanno a godersi i soldi e il sole a Cipro hanno tutte le tutele del caso ed i lavoratori che vanno all'altro capo del mondo per campare al solito vengono mazziati!
overclock25 is offline  
Old 21st Feb 2015, 07:20
  #14 (permalink)  
 
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Grazie Boufe.
A dire il vero io la penserei che sarebbe giusto che se lavori e paghi le tasse in un altro paese, vivi li e all'Italia non paghi più un soldo inclusa la sanità, la volta che usufruisci del nostro sistema sanitario PAGHI tutto, in particolar modo se iscritto all'aire.
mau mau is offline  
Old 21st Feb 2015, 10:01
  #15 (permalink)  
75W
 
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Se sei residente in uno stato della Comunità Europea, dove paghi le tasse, hai diritto ad avere la tessera sanitaria di quel paese.
Ovviamente per averla bisogna investirci tempo in vari uffici.
Quella stessa tessera potrai utilizzarla senza problemi in Italia.
In teoria non dovresti pagare nulla in Italia e se dovessero chiederti di pagare, ci sono dei moduli appositi per chiedere il rimborso una volta ritornato nel paese estero dove risiedi.

Last edited by 75W; 21st Feb 2015 at 10:14.
75W is offline  
Old 21st Feb 2015, 10:07
  #16 (permalink)  
75W
 
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Non a caso sulle tessere sanitarie dei paesi europei c'è scritto "TESSERA EUROPEA DI ASSICURAZIONE MALATTIA".
Anche sul retro di quella italiana.
75W is offline  
Old 21st Feb 2015, 15:44
  #17 (permalink)  
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Grazie a tutti per le risposte. Mi sembra che qui si stia però facendo una confusione STRATOSFERICA, con tanto di ClearAirTurbulence.

Stiamo parlando del diritto o meno alla Tessera Sanitaria per colui che è residente in Italia ma lavora all'estero. La risposta più chiara è la risposta affermativa di REMAX11 e lo ringrazio per aver chiarito il mio dubbio

In quanto residente in italia, pur non pagando nessun contributo(inps e ssn nella fattispecie) e alcuna tassa sul reddito prodotto all'estero visto la chiarissima esclusione dello stesso, hai diritto all'assistenza sanitaria. In italia, fortunatamente, esiste l'assistenza sanitaria universale, senza nessun contributo specifico da parte dei residenti.
Per quello che riguarda colui che lascia l'Italia TEMPORANEAMENTE... Il discorso dipende dalla durata per la quale lascia l'italia. Normalmente si riceve assistenza all'estero con la Tessera Sanitaria Europea.

Per colui che lascia l'Italia DEFINITIVAMENTE (iscritto AIRE, contratto estero, domicilio all'estero, e parlo con ragion di causa perché questa era la mia situazione fino ad oggi) è chiaro che non ha diritto ad alcuna Assistenza Sanitaria gratuita in Italia, a meno che l'assicurazione/tessera sanitaria del paese dove vive e lavora, gliene dia il diritto. E' chiaro che uno possa fare il furbetto e tornando in Italia possa presentare una tessera sanitaria italiana non scaduta (la mia scadrà nel 2016), ma è chiaro anche che se fanno controlli, risulterà che la persona non ha più nulla a che fare con l'Italia. Non si ha diritto alla sanità a VITA solo per essere nati nel paese.

Per quello che riguarda la tassazione sono pienamente d'accordo con Fullblast e Remax11, ma questo è argomento di un'altro Thread.
Captain_Hook is offline  
Old 21st Feb 2015, 17:44
  #18 (permalink)  
 
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Mi sembra che qui si stia però facendo una confusione STRATOSFERICA, con tanto di ClearAirTurbulence
Già che ci siamo perché non aggiungere pure un po' di high altitude ice crystals

Ci sono anche i SASN

Introduzione
TheWrightBrother&Son is offline  
Old 23rd Feb 2015, 08:39
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Mau, infatti e' cosi come dici.
bufe01 is offline  

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