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Old 18th Oct 2018, 14:01
  #141 (permalink)  
 
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Obiettivo del controllo

In sintesi l’Amministrazione finanziaria ha facoltà di porre in essere un azione investigativa finalizzare a ricercare tutti gli elementi concreti di prova, in ordine a:
  • Legami familiari e affettivi e all’attaccamento all’Italia;
  • Interessi economici in Italia;
  • All’interesse a fare rientrare in Italia i proventi conseguiti con attività effettuate all’estero;
  • All’intenzione di abitare in Italia anche in futuro.
Fonte, please.
Sappiamo tutti che è l'Agenzia delle entrate è probabilmente un castello oscuro in cima ad un monte circondato da lampi e malvagità (io almeno me la immagino così), peró è anche vero che a me hanno già fatto negli anni due accertamenti, e in ambo mi hanno detto che si erano sbagliati loro dopo aver dato i documenti che mi chiedevano, quindi qualcosa dovrà pure funzionare a buon senso pure laggiú. Io rimango del parere che non possa essere così come dici, questo per come ho già spiegato in cima. Una delle poche cose chiare scritte nero su bianco è che se ci si trasferisce all'estero per più di un anno devi iscriverti. Il che significa che se hai un contratto di 5 anni devi farlo. Se vai in Cina 5 anni, contratto da non commuter, ti iscrivi all'Aire per forza. Dopo 5 anni, a contratto scaduto, con diciamo in tasca qualche moneta in più di pochi euro, torni. Eccoci quindi nella situazione da te presentata, che però non può essere soggetta ad alcunché, semplicemente perché non avevi alternative. Il discorso esula ovviamente da famiglie rimaste in italia (caso a parte e delicato), case di proprietà, macchine, elicotteri, panfili, etc per cui continua l'obbligo di dichiarare. Se poi mi si dice che l'Agenzia delle Entrate riesce a provare, anche se vivevi in Jinchang e tutto sommato ti eri abituato a mangiare cane fritto randagio (ve lo consiglio), che il tuo centro di interesse è in Italia perché avevi una pianta di basilico che è ancora viva e a cui tenevi molto, e che quindi questo fantomatico centro interessi non può che essere stato vicino a lei, così verde e profumata, per tutto questo tempo, beh tutto è possibile, ma io sono propenso a ragionare per probabilità. E la probabilità mi sembra bassa. Ciao
TheWrightBrother&Son is offline  
Old 18th Oct 2018, 14:04
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Originally Posted by One thousand

Il limite é 5 anni salvo il caso di omessa dichiarazione che prevede 7 anni.
il fisco a volte ci prova anche sperando di arrivare in cassazione per poter far legge, ma nel frattempo uno é già rovinato da un bel pezzo.
come puoi leggere dalle sentenze e dalle circolari la presenza della famiglia é uno degli elementi di valutazione, ma non l’unico, per stabilire il centro di interessi e quindi la residenza fiscale,
il caso di Valentino Rossi é un esempio, viveva a Londra ( poco perché sempre in giro per il mondo ) ma sono riusciti ad imputargli ugualmente la residenza fiscale in Italia. ( in Italia aveva solo amici e genitori )
l’unica certezza é che molti commercialisti e avvocati non hanno contatto diretto con la realtà degli accertamenti e quindi danno consigli teorici ad cazzum.
la pratica é che basta un avviso di accertamento per far scattare le multe, i giudici tributari specie nei primi gradi sono spesso poco competenti, a volte nemmeno laureati in economia e commercio e comunque sempre interni all’agenzia delle entrate .
(cane non mangia cane si dice.)

rigurado al rientro in Italia é scritto che é uno degli elementi di prova del tuo interesse vitale verso il bel paese:

Obiettivo del controllo

In sintesi l’Amministrazione finanziaria ha facoltà di porre in essere un azione investigativa finalizzare a ricercare tutti gli elementi concreti di prova, in ordine a:
  • Legami familiari e affettivi e all’attaccamento all’Italia;
  • Interessi economici in Italia;
  • All’interesse a fare rientrare in Italia i proventi conseguiti con attività effettuate all’estero;
  • All’intenzione di abitare in Italia anche in futuro.
Se anche vincessero in Cassazione non sarebbe comunque legge ma un mero indirizzo non necessariamente vincolante, così è nel nostro sistema giuridico da quel che mi ricordo dai miei (lontani) studi.
Anche l’esempio di Valentino Rossi non è molto calzante perché molto lontano dalla realtà di un eventuale pilota che all’estero ci vive e ci lavora sul serio.
Comunque non voglio entrare in polemica, soprattutto su una materia che dovrei riprendere ed approfondire, come ho detto mi piacerebbe solo avere riferimenti su casi concreti relativi al punto “intenzione di abitare in Italia anche in futuro”.
Esiste qualche sentenza reale che solo in ragione di questo concetto ha comportato sanzioni a titolo definitivo? Hai qualche riferimento in tal senso?
Personalmente sono abbastanza scettico (ma pronto a ricredermi in caso) e per di più, aldilà di interpretazioni “acrobatiche” di alcuni funzionari delle ADE, lo scopo initiale del legislatore non era sicuramente quello di affrancare dall’imposizione fiscale solo i soggetti che abbandonano l’Italia per sempre, e questo mi sembra abbastanza ovvio.
Il Marchese is offline  
Old 18th Oct 2018, 16:18
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Originally Posted by TheWrightBrother&Son
Fonte, please.
Sappiamo tutti che è l'Agenzia delle entrate è probabilmente un castello oscuro in cima ad un monte circondato da lampi e malvagità (io almeno me la immagino così), peró è anche vero che a me hanno già fatto negli anni due accertamenti, e in ambo mi hanno detto che si erano sbagliati loro dopo aver dato i documenti che mi chiedevano, quindi qualcosa dovrà pure funzionare a buon senso pure laggiú. Io rimango del parere che non possa essere così come dici, questo per come ho già spiegato in cima. Una delle poche cose chiare scritte nero su bianco è che se ci si trasferisce all'estero per più di un anno devi iscriverti. Il che significa che se hai un contratto di 5 anni devi farlo. Se vai in Cina 5 anni, contratto da non commuter, ti iscrivi all'Aire per forza. Dopo 5 anni, a contratto scaduto, con diciamo in tasca qualche moneta in più di pochi euro, torni. Eccoci quindi nella situazione da te presentata, che però non può essere soggetta ad alcunché, semplicemente perché non avevi alternative. Il discorso esula ovviamente da famiglie rimaste in italia (caso a parte e delicato), case di proprietà, macchine, elicotteri, panfili, etc per cui continua l'obbligo di dichiarare. Se poi mi si dice che l'Agenzia delle Entrate riesce a provare, anche se vivevi in Jinchang e tutto sommato ti eri abituato a mangiare cane fritto randagio (ve lo consiglio), che il tuo centro di interesse è in Italia perché avevi una pianta di basilico che è ancora viva e a cui tenevi molto, e che quindi questo fantomatico centro interessi non può che essere stato vicino a lei, così verde e profumata, per tutto questo tempo, beh tutto è possibile, ma io sono propenso a ragionare per probabilità. E la probabilità mi sembra bassa. Ciao
fonte circolari 304/e/97 e 104/e/99
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Old 18th Oct 2018, 16:19
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Originally Posted by Il Marchese


Se anche vincessero in Cassazione non sarebbe comunque legge ma un mero indirizzo non necessariamente vincolante, così è nel nostro sistema giuridico da quel che mi ricordo dai miei (lontani) studi.
Anche l’esempio di Valentino Rossi non è molto calzante perché molto lontano dalla realtà di un eventuale pilota che all’estero ci vive e ci lavora sul serio.
Comunque non voglio entrare in polemica, soprattutto su una materia che dovrei riprendere ed approfondire, come ho detto mi piacerebbe solo avere riferimenti su casi concreti relativi al punto “intenzione di abitare in Italia anche in futuro”.
Esiste qualche sentenza reale che solo in ragione di questo concetto ha comportato sanzioni a titolo definitivo? Hai qualche riferimento in tal senso?
Personalmente sono abbastanza scettico (ma pronto a ricredermi in caso) e per di più, aldilà di interpretazioni “acrobatiche” di alcuni funzionari delle ADE, lo scopo initiale del legislatore non era sicuramente quello di affrancare dall’imposizione fiscale solo i soggetti che abbandonano l’Italia per sempre, e questo mi sembra abbastanza ovvio.

Valentino Rossi viveva sul serio a Londra. L’esempio è più che calzante proprio per quello.

I riferimenti sono nelle circolari che ho già citato.
le circolari sono le linea guida che usano in caso di verifica. Un po’ come i nostri fci.
Ammesso e non concesso che non ci siano già contenzioni in corso in merito, non vorrei essere certo io eventualmente il primo.
Ritengo che chi si trasferisca definitivamente, tagliando i ponti con tutto e tutti possa stare sereno, chi andasse, con l’intenzione di accumulare e di tornare dopo qualche anno, può avere grossi problemi, specie se ricade nei requisiti che usano per definire la residenza fiscale. E uno di questi, é scritto chiaramente, che è l’intenzione di voler rientrare.

Last edited by One thousand; 18th Oct 2018 at 21:41.
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Old 18th Oct 2018, 23:30
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Originally Posted by One thousand

Valentino Rossi viveva sul serio a Londra. L’esempio è più che calzante proprio per quello.

I riferimenti sono nelle circolari che ho già citato.
le circolari sono le linea guida che usano in caso di verifica. Un po’ come i nostri fci.
Ammesso e non concesso che non ci siano già contenzioni in corso in merito, non vorrei essere certo io eventualmente il primo.
Ritengo che chi si trasferisca definitivamente, tagliando i ponti con tutto e tutti possa stare sereno, chi andasse, con l’intenzione di accumulare e di tornare dopo qualche anno, può avere grossi problemi, specie se ricade nei requisiti che usano per definire la residenza fiscale. E uno di questi, é scritto chiaramente, che è l’intenzione di voler rientrare.
Sarei curioso di sapere come possano evincere il “requisito del voler rientrare” se questo è spesso un punto interrogativo per lo stesso residente estero.
Comunque, aldilà di tutto, continuo a ritenere il caso di Valentino Rossi un qualcosa di lontano dalla nostra realtà. Aldilà delle cifre in questione, che non sono certo irrilevanti visto che l’amministrazione preferisce utilizzare le proprie limitate risorse per pescare il “pesce grande”, per quello che so io la residenza in Inghilterra di Valentino era fittizia, mi sembra di ricordare che l’ADE abbia utilizzato come prove fotografie che lo ritraevano in Italia per lunghi periodi. Inoltre il tutto era architettato in modo molto complesso con società più o meno reali che erano state create ad hoc per lo scopo.

le circolari a cui fai riferimento, che comunque hanno 20 anni, chi le ha emesse esattamente?
conosco diversi piloti che lavorano/hanno lavorato all’estero ed iscritti all’AIRE ma non ho ancora sentito di contestazioni da parte dell’ADE. Magari qualcuno potrà aggiungere testimonianza in tal senso.
Il Marchese is offline  
Old 19th Oct 2018, 05:52
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Originally Posted by Il Marchese


Sarei curioso di sapere come possano evincere il “requisito del voler rientrare” se questo è spesso un punto interrogativo per lo stesso residente estero.
Comunque, aldilà di tutto, continuo a ritenere il caso di Valentino Rossi un qualcosa di lontano dalla nostra realtà. Aldilà delle cifre in questione, che non sono certo irrilevanti visto che l’amministrazione preferisce utilizzare le proprie limitate risorse per pescare il “pesce grande”, per quello che so io la residenza in Inghilterra di Valentino era fittizia, mi sembra di ricordare che l’ADE abbia utilizzato come prove fotografie che lo ritraevano in Italia per lunghi periodi. Inoltre il tutto era architettato in modo molto complesso con società più o meno reali che erano state create ad hoc per lo scopo.

le circolari a cui fai riferimento, che comunque hanno 20 anni, chi le ha emesse esattamente?
conosco diversi piloti che lavorano/hanno lavorato all’estero ed iscritti all’AIRE ma non ho ancora sentito di contestazioni da parte dell’ADE. Magari qualcuno potrà aggiungere testimonianza in tal senso.
Le circolari le emette l’agenzia delle entrate e sono le linee guida in caso di verifica.
la storiella che hanno racconatato su Valentino è appunto frutto di queste circolari. Hanno dimostrato, tramite indizi, non che viveva in Italia, in quanto la sua residenza era Londra, ma che aveva il centro degli interessi Vitali ovvero solidi legami sociali e familiari ( amici, parenti e una casa a disposizione ) qui. Da lì gli hanno attribuito la residenza fiscale. Il discorso delle società complesse diventa soggettivo perché magari chi ha verificato non ci arrivava a capire le motivazione , come spesso accade.
il fatto che abbia deciso di arrivare ad un accordo con il fisco non significa per nulla che fosse colpevole.
Praticamente lo hanno fotografato nei brevi e saltuari periodi in cui tornava a salutare amici e famiglia.
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Old 19th Oct 2018, 07:16
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Originally Posted by One thousand


Le circolari le emette l’agenzia delle entrate e sono le linee guida in caso di verifica.
la storiella che hanno racconatato su Valentino è appunto frutto di queste circolari. Hanno dimostrato, tramite indizi, non che viveva in Italia, in quanto la sua residenza era Londra, ma che aveva il centro degli interessi Vitali ovvero solidi legami sociali e familiari ( amici, parenti e una casa a disposizione ) qui. Da lì gli hanno attribuito la residenza fiscale. Il discorso delle società complesse diventa soggettivo perché magari chi ha verificato non ci arrivava a capire le motivazione , come spesso accade.
il fatto che abbia deciso di arrivare ad un accordo con il fisco non significa per nulla che fosse colpevole.
Praticamente lo hanno fotografato nei brevi e saltuari periodi in cui tornava a salutare amici e famiglia.
Per fortuna le loro circolari sono solo circolari strumentali ad uso interno, ma il riferimento normativo rimane il TUIR e l’interpretazione è fatta dalle commissioni e non dall’ADE (anche in funzione della volontà del legislatore che è sicuramente un’altra).
Rimango del pensiero che per Rossi il caso è molto diverso, in ogni caso nel mio piccolo e in base alla mia esperienza nessun expat di mia conoscenza ha mai avuto nemmeno una contestazione, e questo mi fa pensare che se uno si attiene alle regole basilari richiamate sopra, per l’ADE diventa anti economico spendere risorse e mezzi per casi che verranno poi probabilmente persi in giudizio.
Sono sempre alla ricerca di casi concreti riguardanti piloti trasferiti (AIRE, famiglia, ecc.). Se qualcuno avesse conoscenza in tal senso...
Il Marchese is offline  
Old 19th Oct 2018, 19:35
  #148 (permalink)  
 
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Originally Posted by One thousand


Le circolari le emette l’agenzia delle entrate e sono le linee guida in caso di verifica.
la storiella che hanno racconatato su Valentino è appunto frutto di queste circolari. Hanno dimostrato, tramite indizi, non che viveva in Italia, in quanto la sua residenza era Londra, ma che aveva il centro degli interessi Vitali ovvero solidi legami sociali e familiari ( amici, parenti e una casa a disposizione ) qui. Da lì gli hanno attribuito la residenza fiscale. Il discorso delle società complesse diventa soggettivo perché magari chi ha verificato non ci arrivava a capire le motivazione , come spesso accade.
il fatto che abbia deciso di arrivare ad un accordo con il fisco non significa per nulla che fosse colpevole.
Praticamente lo hanno fotografato nei brevi e saltuari periodi in cui tornava a salutare amici e famiglia.
Ma cosa ne sai te che venisse in Italia solo per brevi e saltuari periodi?
-HOOT- is offline  
Old 20th Oct 2018, 02:59
  #149 (permalink)  
 
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Originally Posted by -HOOT-
Ma cosa ne sai te che venisse in Italia solo per brevi e saltuari periodi?
Valentino rossi fa pace con il fisco | America Oggi

Ti rispondo nonostante la cafonaggine. Mi baso sulle sue dichiarazioni, essendo molto visibile come personaggio, difficilmente sono balle. Comunque è ininfluente, il requisito sono 183 giorni.

Last edited by One thousand; 20th Oct 2018 at 08:09.
One thousand is offline  
Old 20th Oct 2018, 08:39
  #150 (permalink)  
 
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Grazie del riferimento 1000, che dire, un punto, come tu dici, è scritto in maniera inquietante, ma la tua mi sembra una visione abbastanza pessimista, dove il contribuente pilota che va a lavorare all'estero è incastrato senza via d'uscita fiscale, spero invece che l'intento del sistema non sia questo, e che, come io ancora credo, abbia una sua logica. Anche perché a leggere le circolari, il punto principe è la lotta all'evasione, e noi non stiamo parlando di questo, bensì di normale migrazione di residenza fiscale in paesi non sospetti, dove i soldi invece di darli al fisco di A li dai a quello B, euro più euro meno. Ciao
TheWrightBrother&Son is offline  
Old 20th Oct 2018, 11:35
  #151 (permalink)  
 
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Originally Posted by TheWrightBrother&Son
Grazie del riferimento 1000, che dire, un punto, come tu dici, è scritto in maniera inquietante, ma la tua mi sembra una visione abbastanza pessimista, dove il contribuente pilota che va a lavorare all'estero è incastrato senza via d'uscita fiscale, spero invece che l'intento del sistema non sia questo, e che, come io ancora credo, abbia una sua logica. Anche perché a leggere le circolari, il punto principe è la lotta all'evasione, e noi non stiamo parlando di questo, bensì di normale migrazione di residenza fiscale in paesi non sospetti, dove i soldi invece di darli al fisco di A li dai a quello B, euro più euro meno. Ciao



Infatti uno dei problemi è che in caso di omessa dichiarazione, non vengono riconosciute in detrazione le tasse pagate nel paese B. Per sicurezza nei periodi in cui ho lavorato all’estero ho effettuato la dichiarazione in Italia a saldo 0 ( perché le tasse all’estero erano superiori )per evitare questa trappola.

Personalmente stavo valutando in futuro di andare in Cina, ma la mia intenzione era di fare 5 anni e rientrare. Nel caso si dovessero pagare le tasse anche in Italia la faccenda sarebbe parecchio meno appetibile .

Nè voglio andare con il rischio che al ritorno non possa trasferire e usare serenamente il denaro .

Inizire a 60 anni un contenzioso fiscale che ne dura 15 non mi sembra molto furbo.

E temo che abbiano la ferrea intenzione di far pagare le tasse a chi si assenta trasferendosi solo per un determinato periodo con l’intenzione di rientrare ...
One thousand is offline  
Old 20th Oct 2018, 12:01
  #152 (permalink)  
 
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Originally Posted by TheWrightBrother&Son
Grazie del riferimento 1000, che dire, un punto, come tu dici, è scritto in maniera inquietante, ma la tua mi sembra una visione abbastanza pessimista, dove il contribuente pilota che va a lavorare all'estero è incastrato senza via d'uscita fiscale, spero invece che l'intento del sistema non sia questo, e che, come io ancora credo, abbia una sua logica. Anche perché a leggere le circolari, il punto principe è la lotta all'evasione, e noi non stiamo parlando di questo, bensì di normale migrazione di residenza fiscale in paesi non sospetti, dove i soldi invece di darli al fisco di A li dai a quello B, euro più euro meno. Ciao
L’intento del legislatore infatti non è questo, le circolari interne non hanno alcun valore giuridico, sono solo delle istruzioni che ogni singola amministrazione a livello centrale dirama agli organi periferici.
1000 ci ha dato ottimi spunti ma anche io credo che alcuni criteri enunciati possano essere usati solo a corredo di una attività investigativa che va a dimostrare ben altre situazioni fittizie ed artificiali, da soli porterebbero ad un nulla in commissione tributaria.
So per esperienza diretta come funziona il meccanismo per la scelta degli obiettivi annuali. In GdF non si poteva chiudere l’anno senza aver raggiunto gli obiettivi minimi, pena essere ripresi dal Comando superiore. Quindi si iniziava dalle cose semplici per fare numero, per poi passare alle verifiche/controlli di qualità che però assorbono tempo e personale. Siccome le risorse sono molto limitate, a meno che uno non si comporti in modo scriteriato, difficilmente verranno sprecate per riportare a tassazione (con un alto grado di incertezza sull’esito) somme di modesta entità.

Sono decisamente d’accordo con l’Avv. Fiorentini, ma trovo comunque molto interessanti i post di 1000.
Il Marchese is offline  
Old 20th Oct 2018, 12:39
  #153 (permalink)  
 
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Io non prenderei così alla leggere le linee guida che gli ispettori sono tenuti a seguire in caso di verifica, sperando poi che un giudice ultra settantenne ragioniere interno all’agenza, dopo di norma 4-5 anni , ma anche 10-12 anni mi tolga la multa.
peraltro oggi gli strumenti a disposizione sono molto potenti ( accesso ai conti, ecc ) quindi mi muoverei verso l’estero solo se la situazione fosse definibile in maniera chiara.
Purtroppo più verbalizzano e più guadagnano. É uno squallore, ma è così. Quindi a volte lavorano per incastrare e non per combattere l’evasione.
lettura interessante in merito:
https://www.liberoquotidiano.it/news...onus-agli.html
One thousand is offline  
Old 20th Oct 2018, 14:38
  #154 (permalink)  
 
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Originally Posted by One thousand
Io non prenderei così alla leggere le linee guida che gli ispettori sono tenuti a seguire in caso di verifica, sperando poi che un giudice ultra settantenne ragioniere interno all’agenza, dopo di norma 4-5 anni , ma anche 10-12 anni mi tolga la multa.
peraltro oggi gli strumenti a disposizione sono molto potenti ( accesso ai conti, ecc ) quindi mi muoverei verso l’estero solo se la situazione fosse definibile in maniera chiara.
Purtroppo più verbalizzano e più guadagnano. É uno squallore, ma è così. Quindi a volte lavorano per incastrare e non per combattere l’evasione.
lettura interessante in merito:
https://www.liberoquotidiano.it/news...onus-agli.html

1000 nessuno la prende alla leggera, semplicemente le circolari sono istruzioni specifiche per la loro attività, ne più ne meno.
Uno viene sanzionato in base al Codice, non in base alle circolari.
Quello che interessa è quello che dispone il legislatore, il TUIR, e la pratica giurisprudenziale che è quella che indirizza le commissioni (ma non le vincola).

Per questo dico che sarabbe utile aver contezza di sentenze reali in tal senso, e non del caso Valentino Rossi che per quanto mi riguarda è ben altra cosa.

Ripeto, conosco diversi expats e nessuno ha avuto problemi, se sei a conoscenza di sentenze in senso opposto che riguardino piloti iscritti all’AIRE se puoi scrivi qualche dettaglio, altrimenti rimaniamo su posizioni personali che servono a poco.


Il Marchese is offline  
Old 20th Oct 2018, 15:04
  #155 (permalink)  
 
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Originally Posted by Il Marchese



1000 nessuno la prende alla leggera, semplicemente le circolari sono istruzioni specifiche per la loro attività, ne più ne meno.
Uno viene sanzionato in base al Codice, non in base alle circolari.
Quello che interessa è quello che dispone il legislatore, il TUIR, e la pratica giurisprudenziale che è quella che indirizza le commissioni (ma non le vincola).

Per questo dico che sarabbe utile aver contezza di sentenze reali in tal senso, e non del caso Valentino Rossi che per quanto mi riguarda è ben altra cosa.

Ripeto, conosco diversi expats e nessuno ha avuto problemi, se sei a conoscenza di sentenze in senso opposto che riguardino piloti iscritti all’AIRE se puoi scrivi qualche dettaglio, altrimenti rimaniamo su posizioni personali che servono a poco.


Vincolando tramite istruzioni da tenere in caso di verifica il dipendente dll’agenzia delle entrate, diventa molto influente una circolare, nei confronti del contribuente. Nel senso l’agenzia interpreta le norme e impone ai suoi dipendenti di elevare contravvenzioni attenendosi alle circolari che quindi hanno molto peso.
Purtroppo spesso non seguono le leggi, ma le interpretano a loro favore e vantaggio!
ingiusto ? Come dici tu lo decide un giudice che non é vincolato né dalle circolari né tantomeno dalle precedenti sentenze di cassazione che su uno stesso argomento cambiano direzione in base al vento, specie in ambito tributario e che quindi lascerebbero il tempo che trovano, non servirebbero a farmi sentire più sereno.

Del resto le suddette circolari non sono altro che una interpretazione del tuir e del codice civile in cui si parla espressamente di volontà di rimanere permanentemente in un determinato luogo per individuare la residenza fiscale.

non vedo nelle circolari difformità dal tuir o dal codice civile
https://www.fisco7.it/2012/11/il-con...denza-fiscale/
One thousand is offline  
Old 20th Oct 2018, 15:33
  #156 (permalink)  
 
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Originally Posted by One thousand


Vincolando tramite istruzioni da tenere in caso di verifica il dipendente dll’agenzia delle entrate, diventa molto influente una circolare, nei confronti del contribuente. Nel senso l’agenzia interpreta le norme e impone ai suoi dipendenti di elevare contravvenzioni attenendosi alle circolari che quindi hanno molto peso.
Purtroppo spesso non seguono le leggi, ma le interpretano a loro favore e vantaggio!
ingiusto ? Come dici tu lo decide un giudice che non é vincolato né dalle circolari né tantomeno dalle precedenti sentenze di cassazione che su uno stesso argomento cambiano direzione in base al vento, specie in ambito tributario e che quindi lascerebbero il tempo che trovano, non servirebbero a farmi sentire più sereno.

Del resto le suddette circolari non sono altro che una interpretazione del tuir e del codice civile in cui si parla espressamente di volontà di rimanere permanentemente in un determinato luogo per individuare la residenza fiscale.

non vedo nelle circolari difformità dal tuir o dal codice civile
https://www.fisco7.it/2012/11/il-con...denza-fiscale/
Non sono d’accordo con te su molti punti ma non mi interessa nemmeno discuterne ulteriormente. Ben venga qualche sentenza/caso reale di colleghi piloti, altrimenti non vedo l’utilità di continuare a scrivere.
Il Marchese is offline  
Old 20th Oct 2018, 16:18
  #157 (permalink)  
 
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Concordo! anche perché io sto argomentando e dunque quello che dico non é che sia proprio un mio parere ne una mia interpretazione.
Dalla tua parte non noto altrettanta sostanza alle affermazioni. Ben vengano dunque altre informazioni/sentenze/casi reali se argomentate.
Specie sarei interessato se esiste un limite di tempo per il quale non vale più il discorso della volontà di tornare indietro dopo un espatrio per individuare la residenza fiscale grazie
One thousand is offline  
Old 20th Oct 2018, 17:44
  #158 (permalink)  
 
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Originally Posted by One thousand
Concordo! anche perché io sto argomentando e dunque quello che dico non é che sia proprio un mio parere ne una mia interpretazione.
Dalla tua parte non noto altrettanta sostanza alle affermazioni. Ben vengano dunque altre informazioni/sentenze/casi reali se argomentate.
Specie sarei interessato se esiste un limite di tempo per il quale non vale più il discorso della volontà di tornare indietro dopo un espatrio per individuare la residenza fiscale grazie
Mi fa piacere che tu lo possa pensare, stasera andrai a dormire soddisfatto allora
Il Marchese is offline  
Old 20th Oct 2018, 19:39
  #159 (permalink)  
 
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Originally Posted by One thousand
Concordo! anche perché io sto argomentando e dunque quello che dico non é che sia proprio un mio parere ne una mia interpretazione.
Dalla tua parte non noto altrettanta sostanza alle affermazioni. Ben vengano dunque altre informazioni/sentenze/casi reali se argomentate.
Specie sarei interessato se esiste un limite di tempo per il quale non vale più il discorso della volontà di tornare indietro dopo un espatrio per individuare la residenza fiscale grazie
grazie buonanotte anche a te e buono scudo !
One thousand is offline  
Old 22nd Oct 2018, 14:32
  #160 (permalink)  
 
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Dai non vi accalorate troppo. Mi permetto di dare una chiave di lettura circa la frase “intenzione di tornare a dimorare in Italia”,
Ogni anno di imposta è a se stante, e quella frase dovrebbe riguardare le azioni che possono far pensare alla intenzione di rientrare in Patria commesse nel singolo anno di imposta mentre si è iscritto AIRE; ciò però non vuol dire che esista una tassazione particolare al momento dell’effettivo rientro in Italia.
Se fossi residente AIRE nell’anno di imposta 2018 e contemporaneamente facessi un piano casa (qualora fosse possibile), comprassi nuovi mobili , e così via, e’ ovvio che per l’anno di imposta 2018 darei abbastanza sospetti che la mia residenza all’estero possa essere uno schermo e basta. Ovviamente tutto ciò andrebbe corroborato da tutti gli altri elementi.
Ciao.
Joe
joe falchetto 64 is offline  


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