Caro Alby,
ho letto con interesse ciò che hai scritto e ti stimo per il salto che stai per fare e devo ammettere che rivedo in te gli stessi dubbi, e le stesse perplessità che ho avuto io.
Non ti darò consigli, ti dico solo quali considerazioni ho fatto io quando ho deciso di lasciare il mio lavoro per intraprendere il corso che mi ha portato all'ATPL.
Per me le cose erano leggermente diverse perchè decisi di lasciare l'Italia 2 anni fa, quando ancora di JAR esisteva solo il nome.
Innanzitutto la normativa.
Poche scuole americane rilasciano JAR-PPL pochissime il JAR-CPL, nessuna credo lo IR che secondo JAR-FCL deve essere effettuato in uno degli stati membri JAA.
Per quanto riguarda la parte teorica, mi sono giunte voci che in alcune delle scuole italiane, come Mistral e PV e SkyMaster gli allievi hanno un 100 full pass su tutte le 14 subjects con una preparazione di soli un paio di mesi.
Francamente sono basito! In UK un FULL theoretical course (9.00-17.00 cinque giorni a settimana) dura 6-7 mesi e ti assicuro che la percentuale dei pass non è cos' alta. I casi sono due: o gli inglesi sono scemi, ma non credo visto che da decenni sfornano i migliori piloti al mondo, o in Italia la normativa JAR è non implemented come si deve.
Tra parentesi, ci tengo a precisare che le domande sono note solo alla Central Questions Bank JAA con sede in Nederland che prepara le domande per tutti i paesi consociati. Le risposte dovrebbero essere note "SOLO" alle rispettive CAA non alle scuole.
In Oxford infatti per avere una idea delle domande, che i Ground instructor mai hanno visto personalmente perché a loro non è concesso entrare in sede di esame come istruttori, venivano usati i migliori cadetti British Airways che al termine di ogni paper, memorizzavano un paio di domande a testa per poi redigere dei feedback a disposizione di tutti, perché tutti potessero farsi una idea di ciò che veniva chiesto.
Io vengo dalla Oxford Aviation e ti assicuro che i primi veri esami JAR di passaggio dalla vecchia normativa alla nuova normativa hanno totalizzato un pass inferiore al 50%. Ora la situazione raggiunge l'85 anche 90% ma sono passati due anni, non so se mi spiego.
Veniamo alla parte pratica.
La parte di volo è quella essenziale!
Io non conosco bene le scuole italiane. Cerca una scuola però che sia inserita in uno spazio aereo adatto ad un training per pilota. Ricorda che tu vuoi diventare pilota di linea, non un pilota privato.
Che sia in uno spazio aereo molto frequentato, con diverse SIDs e STARs, con l'opportunità di visitare aerporti ed aerovie di una certa intensità.
Che la base abbia più runways.
Oxford per esempio, è inserita in una AIAA (Aera of Intense Aerial Activity, è il quarto aeroporto in UK in termini di movimento al giorno, dopo Heathrow, Gatwick a Manchester, ha 4 piste, 2 asphalt 2 grass, 3 Sids e 2 Stars ed è vicino alla TMA di Londra)
Soprattutto, la validità degli istruttori di volo.
Che assicurino un full briefing e full de-briefing dopo ogni volo.
Non puoi permetterti di pagare soldi per imparare mentre voli.
Il grosso del lavoro deve essere capito a terra.
Io sono sbalordito da alcuni istruttori italiani che ho avuto modo di incontrare che pretendevano di insegnare mentre volavo.
Personalmente credo che in volo il ruolo dell'istruttore sia per lo più di safety pilot e che stia all'allievo mettere in pratica ciò che ha acquisito nel brefing teorico di terra.
Infine cosa che ho visto realmente fare, se la scuola è una scuola seria, che ti venga a dire mentre ti monitora nel tuo percorso di crescita come pilota, se sei veramente portato per quel tipo di professione oppure si sta arricchendo alle tue spalle!
Infine cerca di pensare alle prospettive che la licenza emessa dalla tua scuola avrà nel tuo futuro.
Inoltre, mi rendo conto, che anche se tutto mondo è paese e l'erba del vicino non è sempre più verde, le equal opportunity all'estero mi sembrano più tali che in Italia, dove come qualcuno già rimarcato, si avanza solo per chi si conosce e non per quanto si vale. Ma questa è l'Italia e che ci possiamo fare.
Credo che in Italia le cose inizieranno a cambiare quando l'autorità italiana per l'aviazione civile cambierà, cioè a dire passare da un regime pubblico, mi spiace dirlo, a privato.
Alby, non avere paura di lasciare il paese, cerca soprattutto una scuola che ti prepari seriamente sia dal punto di vista teorico che pratico dunque.
Spero di averti trasmesso un poco della mia esperienza.
Se vuoi ti lascio anche email:
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Cheers
Gus320