PDA

View Full Version : Enac: Zaccheo detta linee guida tra contratti low cost e diritti passeggeri


sonicbum
13th Jan 2019, 10:49
Tratto da questo articolo. (http://www.travelnostop.com/news/trasporti/enac-zaccheo-detta-linee-guida-contratti-low-cost-diritti-passeggeri_442037)

“Dobbiamo aumentare l’attività di controllo e di vigilanza e rivedere gli accordi con le compagnie low cost”. E’ quanto ha detto il presidente designato dell’Enac Nicola Zaccheo in audizione presso la commissione Lavori Pubblici del Senato affermando che “le low cost sono un problema serio” anche perché “generano pochissimi ritorni sul territorio non solo come posti di lavoro ma anche come tasse e contributi” visto che, come ha ricordato, nella maggior parte hanno sede all’estero. Oltre alla necessità di attuare un riassetto organizzativo dell’Enac per “renderlo più efficiente” e quella di una “revisione del piano nazionale degli aeroporti”, Zaccheo ha assicurato che uno dei suoi cavalli di battaglia sarà la tutela dei diritti dei passeggeri. In questo preciso campo, ha osservato, “sono stati fatti passi avanti ma con l’esplosione delle low cost spesso i servizi sono al limite della decenza”. E invece “bisogna garantire inequivocabilmente i servizi minimi” cui si ha diritto con l’acquisto dei biglietti quali ad esempio lo spazio tra i sedili e una politica certa relativamente all’imbarco dei bagagli.

Piena condivisione e sottoscrizione di queste parole. E' finalmente ora che si facciano rispettare regole chiare ed universali senza figli e figliastri e senza corsie preferenziali per taluni soggetti. (https://goo.gl/images/7yiUQ9)

Flyfede80
13th Jan 2019, 13:36
Totalmente fuori dal mondo attuale e dal futuro...le solite chiacchiere italiche, lamentarsi e punire i “cattivi”, senza poi però fare nulla di concreto (ancora si parla di low-cost nel 2019 come un fenomeno?) per l’aviazione, non avendone nessuna passione ne competenza reale (questo è ENAC) se non pochissimi casi (che sono prossimi alle pensione o che scappano in altri lidi, come il capo delle licenze del personale ad esempio dal 1 gennaio 2019, uno dei pochi piloti di linea a capo di una direzione, che chiaramente è durato poco)...e il mondo, come diceva qualcuno, se ne frega altamente...tanto che le cattivissime low cost continuano a ordinare aerei, riempire aeroporti e parcheggi, alberghi, strade e autostrade, pullman, catering e le casse di eurocontrol e i “buoni” a mangiare soldi del contribuente italiano da decenni arrivando beatamente in ritardo...ps: età media dei dipendenti ENAC 56 anni, tralasciamo i CV per carità...il futuro che avanza...

DOVES
13th Jan 2019, 13:46
"Buon giorno!
Fatte le ore piccole ieri sera eh!?"
Pasquino

sonicbum
13th Jan 2019, 14:52
Totalmente fuori dal mondo attuale e dal futuro...le solite chiacchiere italiche, lamentarsi e punire i “cattivi”, senza poi però fare nulla di concreto (ancora si parla di low-cost nel 2019 come un fenomeno?) per l’aviazione, non avendone nessuna passione ne competenza reale (questo è ENAC) se non pochissimi casi (che sono prossimi alle pensione o che scappano in altri lidi, come il capo delle licenze del personale ad esempio dal 1 gennaio 2019, uno dei pochi piloti di linea a capo di una direzione, che chiaramente è durato poco)...e il mondo, come diceva qualcuno, se ne frega altamente...tanto che le cattivissime low cost continuano a ordinare aerei, riempire aeroporti e parcheggi, alberghi, strade e autostrade, pullman, catering e le casse di eurocontrol e i “buoni” a mangiare soldi del contribuente italiano da decenni arrivando beatamente in ritardo...ps: età media dei dipendenti ENAC 56 anni, tralasciamo i CV per carità...il futuro che avanza...

Quando le low cost non esistevano, o comunque avevano una presenza sul territorio estremamente limitata, i contratti dei piloti attuali sarebbero stati pura fantascienza, in quanto si veniva trattati degnamente sia in termini di normativa che economicamente. Potremmo anche parlare dell'evoluzione dei diritti del passeggero, che magari oggi giorno a seguito di un dirottamento si spara 8 ore di autobus, ma lascerei questa disamina a chi si occupa di blogghetti del turismo. Se poi dette compagnie low cost dovessero rispettare le stesse regole di mercato di tutte le altre compagnie, major comprese, allora ne vedremmo delle belle. Cominciamo a mettere le stesse regole per tutti e proviamo a giocare al rialzo invece che costantemente al ribasso, e vediamo poi che succede.

Flyfede80
13th Jan 2019, 16:46
Le regole sono le stesse per tutti.., il mercato e’ più fluido e dinamico di 20 anni fa, in tutti i settori...ma bisogna sapersi adattare al mondo che cambia, cosa che alcuni hanno fatto, altri no, questione di essere più o meno bravi e capaci (manager, politica, persone)...cosa che in comodo regime di monopolio non era nemmeno ipotizzato...il trasporto aereo ha regole che tutti devono rispettare e ENAC e’ li per questo, o sbaglio? Per cui...o ENAC impedisce alle Low cost di volare perché non rispettano le regole...oppure significa che non c’è nessun problema di regole (come e’ in effetti), ma di normale concorrenza e prodotto...welcome into the jungle....

EI-PAUL
14th Jan 2019, 14:34
Guarda che la giungla - sebbene esotico - non è esattamente un bel posto; se hai la fortuna di nascere sano e robusto magari non ti mangia vivo nessuno per un certo periodo, ma quando inizi a vacillare perché invecchi prima o poi qualcuno più giovane e forte che ti divora lo trovi, è solo una questione di tempo.

Se è vero che la deregulation ha aperto un mercato sterminato che ha permesso praticamente a tutti di viaggiare a prescindere da età e ceto, è altrettanto vero però che la mancata vigilanza e spesso la latitanza di un’Autorità comune che sapesse mettere dei paletti senza essere connivente ha causato più danni della grandine in primavera. Ed in questo tipo di ambiente non prolifera mai il più bravo, ma sempre il più furbo. E così è stato.

Progresso non sempre è sinonimo di evoluzione, quindi questo mantra trito e ritrito del doversi rinnovare a tutti i costi, come se il passato fosse solo un grosso errore, lo trovo un discorso piuttosto superficiale. Il progresso semmai dovrebbe viaggiare di pari passo con l’evoluzione. O almeno sarebbe auspicabile una via di mezzo. Nel nostro settore invece siam stati i primi a sentire l’effetto del libero mercato e della deregulation. Guarda quello che è successo in ambito limiti operativi; oggi nessuno può impedire ad un qualsiasi Operatore Europeo di pianificare sveglie all’alba, più di 11 ore di servizio, riposo minimo, di nuovo sul pezzo per altre 11 ore, il tutto per 5 giorni consecutivi seguiti da due giorni di riposo che definirei “fisiologico”. Questo a patto di avere un sistema FRMS implementato, quando in Europa ad usarlo a regime sono due Operatori. Molti di noi non sanno neanche cosa sia un fatigue rep., in pochi ne hanno mai compilato uno. Si è venduta la pelle dell’orso prima di averlo ucciso.

Se tu pensi di poter tenere questi ritmi a lungo, beh, in bocca al lupo.

Ah, se stai pensando a pensione e part- time per toglierti dalle grane, beh potrebbero essere un’opzione tutt’altro che sicura in un futuro prossimo.

Per non parlare poi di quello che la deregulation ha prodotto in ambito formazione / addestramento.

E questo non succede solamente in aviazione, il nostro è stato solamente un banco di prova:




https://www.today.it/attualita/sciopero-camionisti-14-gennaio-2019.html




Con questo non voglio dire che il libero mercato non sia giusto, anzi. Ma ci vogliono regole condivise e chiare, più semplici e soprattutto l’autorità di qualcuno in grado di farle rispettare a dispetto dei più furbi.

dirk85
14th Jan 2019, 15:53
Piccolo off topic, oltre a easyJet chi altro ha un FRMS in piedi in Europa?

Flyfede80
14th Jan 2019, 16:16
Mi pare stessimo parlando di ENAC e di Low cost...non andiamo alla solita minestra che il passato era fantastico e il presente e il futuro tutto nero e pensioni e turni disastrosi...sono sempre punti di vista, dettati spesso da esperienze di un mondo passato che non tornerà mai più. EASA esiste da anni così come le autorità nazionali...così come le low cost e le major...a me piace volare e mi pagano per quello...vivo decentemente e con aerei che funzionano bene e molto comodi...i pax ci sono...ho i miei turni off e bene o male li rispettano, volo per una low cost che fa margini elevati ma non ci fa rischiare nulla...se volessi andrei nel sabbione o nel riso ma sto bene dove sto che mi da modo di godermi in parte la mia famiglia (se fossi rappresentante della folletto sarei molto più via da casa)...fra 20 anni vedremo, magari apro una pizzeria o continuo a fare ciò che faccio...intanto cerco di godermela...senza per questo sentirmi frustato o guardare al mercato come il grande nemico...è una visione anacronistica...

EI-PAUL
14th Jan 2019, 17:36
Mi pare stessimo parlando di ENAC e di Low cost...
A me invece sembra che le parole di Zaccheo siano perfettamente in tema con quanto detto, non è un volo pindarico.

non andiamo alla solita minestra che il passato era fantastico e il presente e il futuro tutto nero e pensioni e turni disastrosi...sono sempre punti di vista, dettati spesso da esperienze di un mondo passato che non tornerà mai più. EASA esiste da anni così come le autorità nazionali...così come le low cost e le major...a me piace volare e mi pagano per quello...vivo decentemente e con aerei che funzionano bene e molto comodi...i pax ci sono...ho i miei turni off e bene o male li rispettano, volo per una low cost che fa margini elevati ma non ci fa rischiare nulla...se volessi andrei nel sabbione o nel riso ma sto bene dove sto che mi da modo di godermi in parte la mia famiglia (se fossi rappresentante della folletto sarei molto più via da casa)...fra 20 anni vedremo, magari apro una pizzeria o continuo a fare ciò che faccio...intanto cerco di godermela...

Punto di vista, appunto. Rispettabile, molto meno condivisibile, almeno per quel che mi riguarda.

senza per questo sentirmi frustato o guardare al mercato come il grande nemico...è una visione anacronistica...

Qui invece non ti seguo proprio; chi ha parlato del mercato come nemico, frustrazione etc ...?
Mi sembra più che logico che è grazie al mercato se molti qui hanno avuto ed avranno la possibilità di fare questo mestiere. Nessuno qui sta sputando sul piatto dove ha mangiato fino a ieri e dove continuerà a mangiare anche domani, tanto meno leggo di nostalgici delle soste all' Isola del Sale.
Quello che si chiede, da anni ormai, da quando cioè la deregulation si è imposta come "filosofia operativa", è di avere regole prima di tutto condivise, poiché al momento non lo sono. Un pò ovunque la parte datoriale ed il legislatore sono riusciti a far mandare giù rospi grandi come case, ti ho fatto due esempi ovvi, FTL e formazione, potrei fartene molti altri.
Sarebbe anche auspicabile che le regole fossero più semplici e soprattutto chiare, nel senso che non siano interpretabili. Poiché i furbi interpretano, i bravi applicano. Salvo poi gioire delle conquiste ottenute nel 2018 quando gli altri - scemi - le regole le applicavano sin dall'inizio senza interpretarle, con buona pace di chi doveva vigilare, che poi non si è ancora capito chi fosse.
Sono molto felice per te se sei appagato e motivato, ma tieni presente che la popolazione è vasta, qualcuno più avanti con l'età e con l'esperienza potrebbe invece aver perso un po' di smalto, come è normale che sia, e magari vorrebbe non dover essere costretto ad aprire una pizzeria ...

Flyfede80
14th Jan 2019, 17:46
A me invece sembra che le parole di Zaccheo siano perfettamente in tema con quanto detto, non è un volo pindarico.



Punto di vista, appunto. Rispettabile, molto meno condivisibile, almeno per quel che mi riguarda.



Qui invece non ti seguo proprio; chi ha parlato del mercato come nemico, frustrazione etc ...?
Mi sembra più che logico che è grazie al mercato se molti qui hanno avuto ed avranno la possibilità di fare questo mestiere. Nessuno qui sta sputando sul piatto dove ha mangiato fino a ieri e dove continuerà a mangiare anche domani, tanto meno leggo di nostalgici delle soste all' Isola del Sale.
Quello che si chiede, da anni ormai, da quando cioè la deregulation si è imposta come "filosofia operativa", è di avere regole prima di tutto condivise, poiché al momento non lo sono. Un pò ovunque la parte datoriale ed il legislatore sono riusciti a far mandare giù rospi grandi come case, ti ho fatto due esempi ovvi, FTL e formazione, potrei fartene molti altri.
Sarebbe anche auspicabile che le regole fossero più semplici e soprattutto chiare, nel senso che non siano interpretabili. Poiché i furbi interpretano, i bravi applicano. Salvo poi gioire delle conquiste ottenute nel 2018 quando gli altri - scemi - le regole le applicavano sin dall'inizio senza interpretarle, con buona pace di chi doveva vigilare, che poi non si è ancora capito chi fosse.
Sono molto felice per te se sei appagato e motivato, ma tieni presente che la popolazione è vasta, qualcuno più avanti con l'età e con l'esperienza potrebbe invece aver perso un po' di smalto, come è normale che sia, e magari vorrebbe non dover essere costretto ad aprire una pizzeria ...

te lo auguro...ma chi è più avanti con l'età probabilmente si è fatto qualche stagione ai tempi buoni...magari Alitalici...beh...come tutti si dovrà adattare...le regole le cambiano i politici, non EASA...e i politici sono guidati dal mercato e dai soldi...brutto o bello, ma è così...prendere o lasciare...non vedo da parte di tanti piloti movimenti di protesta globale contro le FTL e il training...per cui credo che alla maggior parte, democraticamente, vada bene così...