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EM75
13th May 2013, 23:17
Eccola la prima intervista del nuovo AD di Alitalia

"Lavorare su una logica di sistema che coinvolga competitor del trasporto aereo e dell'alta velocità". È un richiamo al gioco di squadra quello di Gabriele Del Torchio, a.d. di Alitalia alla sua prima uscita pubblica in occasione della presentazione del Rapporto e del Bilancio 2012 dell'Enac.
"Alitalia può rappresentare per questa nazione una grande opportunità di sviluppo insieme alle altre compagnie aeree che, anche se concorrenti, condividono con noi gli stessi obiettivi" rileva l'a.d.

Una sinergia da perseguire, secondo Del Torchio, mantenendo comunque invariato l'obiettivo del pareggio di bilancio individuato più volte dal predecessore Andrea Ragnetti. "Occorre dare a questa impresa - sostiene Del Torchio - una prospettive industriale che non deve prescindere dal raggiungimento dell'equilibrio finanziario".

Be!!! Che dire fuffa allo stato puro, in cui emerge totale assenza della benché minima conoscenza del business, O'Leary dice che quando un manager non capisce nulla di aviazione l'unica cosa che sa dire è: occorre fare sistema.

L'inizio non poteva essere dei peggiori, quest'uomo, o è completamente incosciente, nel senso che proprio non sa minimamente dove è capitato, o c'è sotto qualcosa che non conosciamo, ora è chiaro che è totalmente incompetente, ma con il suo CV avrà capito che ad Ottobre la benzina è finita, egli vuol fare sistema non sapendo che è alla testa di una azienda ove le parole efficienza ed efficacia sono termini assolutamente sconosciuti

antani blindo
13th May 2013, 23:20
Il maestro è tornato con i suoi immancabili editoriali!

taita
14th May 2013, 13:08
LA RICAPITALIZZAZIONE E IL RILANCIO "FULL SERVICE" DEL VETTORE CON BASE A OLBIA DA PARTE DELL'AGA KHAN E GLI INTERESSI ARABI IN SARDEGNA CONFIGURANO UNA IPOTESI DI FUSIONE CON ALITALIA ATTRAVERSO UNO SCAMBIO AZIONARIO




IL VARCO PER UNA CORDATA : Meridiana compra Alitalia, sparisce il marchio Alitalia, un tempo simbolo dell'italian lifestyle, e al suo posto Meridiana diventa il brand della prima compagnia aerea del paese. Uno scenario paradossale? Forse, ma non del tutto infondato. La ristrutturazione della seconda compagnia italiana, infatti, potrebbe configurarsi come la virtuale porta d'accesso di un azionista forte, magari proprio quell'Etihad di cui si parla da tempo. Sono solo ipotesi, rumor. Ma lo scenario che si presenta sembra dare corpo alle voci. «La ricapitalizzazione a opera del fondo dell'Aga Khan è finalizzata al riassetto della compagnia, destinata a diventare una full service classica, molto più appetibile, e riproduce, in piccolo, condizioni simili a quelle di Air Berlin salvata da Etihad», commenta Oliviero Baccelli, vicedirettore Certet-Bocconi. Spiega Baccelli: «Come Air Berlin, Meridiana ha una caratterizzazione leisure e una componente charter interessante, certo il rapporto è di dieci a uno, ma in scala ridotta la situazione è uguale; entrambe hanno una focalizzazione sul Mediterraneo, le Baleari nel caso di Air Berlin, la Sardegna per Meridiana; inoltre, in entrambi i casi siamo presenza di un azionista mediorientale. Dal punto di vista geopolitico, inoltre, Meridiana, con la base a Olbia, si lega a doppio filo agli interessi arabi sull'isola nelle infrastrutture turistiche». C'è grande fermento in Sardegna. Quest'estate sbarcherà a Porto Cervo il primo Harrods, il tempio del lusso di Londra, di recente acquisito da Qatar Investment Authority, che ha deciso di esportare questo brand sia geograficamente che in altri settori, come appunto quello alberghiero. E' pronta al varo Kriti, il traghetto degli albergatori, piccole e grandi famiglie che hanno inventato una nuova formula per attirare turisti nei loro hotel. La scorsa settimana, infine, è stato presentato un progetto pilota per fare dell'isola la bae di Galileo (il Gps europeo) per il controllo ferroviario. Un laboratorio di iniziative che potrebbero fare da collante a una cordata mediorientale di investitori che potrebbero usare Meridiana come porta d'ingresso verso Alitalia. Sono più didieci anni che si parla della fusione tra i duevettori.Ora, con l'arrivo in Meridiana di Andrea Andomo, già manager Alitalia, nel ruolo di direttore commerciale, le voci si sono fatte più insistenti. Ma stavolta con una prospettiva rovesciata: il piccolo che compra il grande. Se il deal si concretizzasse avverrebbe sicuramente attraverso uno scambio di azioni, un varco per una scalata low cost di Alitalia. Venerdl scorso il fondo dell'Aga Khan ha perfezionato il riacquisto di tutte le quote di Meridiana che verrà delistata. Di pari passo alla ricapitalizzazione, procede anche la nuova offerta: un bagaglio in stiva gratis per tutti, due tariffe, più servizi. E, soprattutto, sulla rampa di lancio c'è una grande campagna per rilanciare il brand, come annunciato dallo stesso Andorno: «Per riaffermare i valori della compagnia sul mercato italiano», ha ribadito. Dal brand sparisce "fly" , sparisce il marchio Air Italy, rimasto dopo la fusione con l'altra compagnia italiana. Meridiana ritorna a volare con il suo nome, e la nuova strategia dovrebbe portarla a imboccare le rotte del business. C'è movimento sui cieli della Grande Europa. In vista dell'Opensky che dovrebbe completarsi entro il 2015, si aprono nuove rotte e nuovi business. Sono in corso trattative per ridiscutere i diritti di traffico anche verso il Mediterraneo e l'Europa centro-orientale lungo direttrici come Turchia, Giordania, Egitto, Ucraina: tutte rotte raggiungibili in poche ore di volo. Unendo le forze, Meridiana-Alitalia potrebbero concentrarsi su queste direttrici profittevoli, trovando insieme una nuova identità sul mercato globale. E tagliando i rami secchi. Un po' leisure, un po' charter, Meridiana ha, appunto, in programma di stringere alleanze che consentano di "destagionalizzare" il business. «La stagionalità è uno dei principali problemi dell'industria del volo italiana, una delle cause della rovina di molte compagnie», racconta Baccelli. Per questo e altri motivi, ben pochi marchi italiani sono ormai rimasti in quota. Windlet è fallita. Blue Panorama è in amministrazione straordinaria (concordato preventivo in continuità), i due carrozzoni che si era cercato di affibbiare ad Alitalia. Compagnie "nane", assolutamente secondarie nel panorama mondiale. Secondo Airline Business,Alitalia al 38 posto al mondo per passeggeri trasportati, Blue Panorama al 163 , Air Italy era al 188 e Meridiana al 196 . Restano, poi alcuni "moscerini": salvata in extremis Livingston, di Riccardo Toto - figlio di Carlo il fondatore di Air One fusa poi con Alitalia - ha un pugno di aerei e non promette di andare molto lontano; prova a rialzarsi in volo anche Neos, di Alpitour, con la formula delle partenze plurisettimanali sulla roccaforte del charter per eccellenza, Sharm el Sheikh. Peccato che su quella rotta abbia preso a volare anche l'agguerrita easylet.

EM75
14th May 2013, 13:35
caro Taita,
come detto in altro thread, questo articolo dice una serie rara di corbellerie concentrate, Merdiana ed Alitalia insieme malgrado quel Sant'uomo del principe, per come sono messe oggi fallirebbero di botto, e spero per il il Principe dopo il bagno preso con Eurofly e il superbagno preso con Air Italy piena di debiti, non ci ricaschi con AZ, perchè allora nemmeno i 200 milioni annui rituali basterebbero più. Fermo restando che Meridiana con una ristrutturazione seria potrebbe essere una ottima airlines senza bisogno di AZ. Ha tutto ciò che occorre.

bauscia
14th May 2013, 14:09
Mi scuso con i presenti ma oltre ad essermi fermato alla seconda media sto anche diventando forse rimbambito perchè per quanto mi sforzi non riesco a capire, quindi spero che qualcuno sappia spiegarmi quale significato mai può avere una frase come:

"...una logica di sistema che coinvolga competitor del trasporto aereo e dell'alta velocità..."

ma in soldoni.

Fullblast
14th May 2013, 16:23
In soldoni questo genio, vorrebbe spartirsi il mercato della Roma-Milano con le ferrovie, e magari con Easy, invece le altre tratte?...questo brancola nel buio, ma la parola più sconfortante secondo me è un'altra: competitor!!! E chi sarebbero? FERMATELO ADESSO PRIMA CHE SIA TROPPO TARDI!!!!

FB

DEVILFISH
15th May 2013, 07:41
Diciamo pure che fino ad oggi ho condiviso al 100% le opinioni dei forumisti riguardo la getione az!
Mi domando, pero' , se non sia il caso di dare al nuovo AD, l'opportunita' di mettere in atto le sue scelte prima di crocifiggerlo.
Io non sono certo un esperto di tutte quelle materie di competenza di un AD, ma sono sicuro che anche molti qui sul forum, lo sono " anche meno" di me.
Pertanto, celebrare gia' ora, il fallimento del pensiero di Del Torchio, mi sembra un po' pretestuoso.
Io direi di dargli almeno qualche mese di tempo per vedere gli effetti delle prossime scelte, in fondo, il suo curriculum, non e' che faccia proprio schifo.

EM75
15th May 2013, 09:30
@devilfish
assolutamente d'accordo con te, l'importante visto che il nostro che si è preso questa patata bollente non so con che livello di coscienza della situazione, eviti interviste senza senso e dia risposte serie e concrete mettendo mano ai veri problemi della compagnia se il suo livello di competenze di settore glielo consente. Partire nel solco lasciato da Ragnetti e Sabelli con interviste farsa e frasi senza alcun senso industriale nello specifico, è preoccupante perchè vuol dire che non sai proprio dove sei finito o per meglio dire in che guaio ti sei cacciato. Alitalia ha bisogno di competenza, decisionismo e radicali cambiamenti all'interno dei suoi processi di produzione, frasi come "fare sistema" e cavolate di questo tipo già trite e ritrite.... no!!! basta!!! non se ne può davvero più. Rivolgersi all'ambiente esterno per sanare guai totalmente causati da incompetenza interna è il peggio che mangerialmente si può fare, prima risolvi i problemi interni rendi l'azienda efficiente ed efficace se ne sei in grado, poi eventualmente cerchi combinazioni di sistema esterno.
Noi ovvero i cittadini che abbiamo pagato le tasse, i cassi integrati distrutti nella loro dignità, gli attuali lavoratori di AZ devono poter pretendere risposte concrete, e non proclami senza senso, Del Torchio spero lo sappia perchè è chiaro che il cerino in mano rimarrà a Lui visto che ha accettato un incarico all'interno di una azienda tenuta in vita con il respiratore artificiale e distrutta da una serie di manager incompetenti che ancora sono li imperterriti a fare danni che ho paura alla fine pagheremo noi contribuenti.

bauscia
15th May 2013, 10:00
semplicemente assurdo pensare di voler cercare di "calmierare" il mercato della roma-milano tra vettori e ferrovie (alla fine è quella la questione, la tratta d'oro nazionale per eccellenza).

DEVILFISH
15th May 2013, 15:25
Tutto vero quello che dici EM, rimane pero' solo un intervista.
Diamogli un po di tempo, vediamo cosa sapa' ma sopratutto cosa potra' fare e speriamo in bene.
Ribadisco che comunque non mi sembra abbia un curriculum proprio da snobbare.

saluti

Magic 443
16th May 2013, 14:56
tempo???
non c'e' piu' tempo a meno che qualcuno non abbia la geniale idea di rifilagliela di nuovo allo stato entro novembre.
poche balle questi non hanno cassa e le elargizioni di intesa su assett da verificare confermano che senza soldi ion cassa in 3 o 4 mesi non fai nulla
con l'imu hanno salvato montepaschi vediamo se questi geni con le solite scuse verranno a chiedere ancora tasse per salvere asset strategici solo per i loro bacini di voto, cioe' clientele

Nick 1
17th May 2013, 11:49
Alitalia: piano Del Torchio, tagli stipendi e ticket omaggio (Rep) - Milano Finanza Interactive Edition (http://www.milanofinanza.it/news/dettaglio_news.asp?id=201305170918041945&chkAgenzie=PMFNW&titolo=Alitalia:%20piano%20Del%20Torchio,%20tagli%20stipendi %20e%20ticket%20omaggio%20(Rep))

Finalmente hanno scoperto il motivo del deficit Alitalia .....i CFS !

bio161
17th May 2013, 12:18
Ma il tagli del 10/100 dello stipendio dei dirigenti intendono quindi tutti i comandanti?

DEVILFISH
17th May 2013, 12:35
spero per lui non tocchi i cfs, ricordo che la stragrande maggioranza vengono usati per tornare a casa o per andare a prendere servizio.
Secondo me se li "tocca" succede un casino...................

LRpilot
17th May 2013, 13:59
La mia sensazione è che il piano sia già ben scritto: sopravvivere in tutti i modo più a lungo possibile per iniziare il re-hubbing pro AF ( con tutte le conseguenze....) ed aspettare che la compagnia d'oltralpe tolga definitivamentee castagne dal fuoco all'attuale proprietà di CAI con due euro in cambio (forse).
Del Torchio come il suo predecessore sono marionette in mano alla proprietà e alla politica......
My two cents.
Ps: Etihad vi aspetta..... Base Abu Dhabi, ovvio.:-(

antani blindo
17th May 2013, 17:29
Condivido pienamente

EM75
17th May 2013, 21:58
io mi auguro che quell'articolo contenga cose non vere, perchè se così non fosse, l'ennesimo "genio" è atterrato in Alitalia. Il 10% ai dirigenti???? i CFS???? dai non è vero!! non può essere vero che uno arriva in una azienda che fa acqua da tutte le parti e inspiegabilmente decide di andare a toccare quello che su questo sconquasso ha una incidenza minima. Dai non è vero, non può essere vero, il giornalista si è inventato tutto :ugh:

REMAX11
17th May 2013, 22:09
Ormai la stragrande maggioranza dei miei ex colleghi di compagnia nn farebbe un minuto di ritardo manco se gli decurtano il 50% dello stipendio...

Figuriamoci i CFS, che cmq nn valgono un caxxo e nn sono un costo...

DEVILFISH
18th May 2013, 06:52
Ma dai siamo seri, mi sembra chiaro che non e' farina del suo sacco.
Piuttosto, visto che non e' la prima volta che si cerca di colpire ( senza successo) i cfs, sono portato a credere che qualcuno in azienda, magari trombato alle selezioni per piloti, gli abbia riporato la questione come un aggravio dei costi, causato da benefit inaccettabili.
Questo, ovviamente, se mai ce ne fosse bisogno, mette in luce ancora una volta la scarsa qualita' della squadra sotto i lui.

AFD
19th May 2013, 16:55
invece in cai sono pieni di diritti e soprattutto di salute economica
occhio a sputare nel piatto altrui che un giorno potrebbe diventare succulento farci la scarpetta quando a casa propria non saranno rimaste più nemmeno le briciole dei grissini del box di plastica di bordo

I-2021
19th May 2013, 16:57
Cucuotto il tuo "stile" ricorda vagamente quello di un nostro compagno di viaggio chiamato puposiciliano che al momento si sta prendendo una pausa di riflessione. Considerando che in questo thread nessuno ha mai menzionato le Compagnie del Golfo, la tua uscita sembra un'ulteriore gratuita provocazione aggiunta a quelle già iniziate nella sezione Middle East. In questo forum si tutela al massimo la libertà di espressione come strumento di crescita e di scambio di informazioni, non come subdolo strumento per avviare sterili polemiche per vendette personali. Mi auguro che, come tutti noi, ti impegnerai per contribuire in modo proficuo alle discussioni.

selcalcheck
19th May 2013, 17:21
Salve,

Non vorrei cadere nell'errore di commentare lo "stato di salute" di CAI in quanto fiumi di parole sono stati spesi per descrivere e capire le dinamiche di quello che è un fenomeno tipicamente italiano. Una grande azienda nata nel dopoguerra, cresciuta nella pancia della DC, alimentata dagli stravizi del PSI e distrutta dall'ingordigia/incapacità di PD e PDL. La storia del Paese si riflette in quella della malmessa CAI.

Tuttavia vorrei condividere con i piloti che lavorano in CAI alcune riflessioni.
Il nuovo CEO, provenendo da un settore totalmente diverso, deve per forza basarsi sui suggerimenti dei suoi collaboratori. Qualche uccellino canterino gli avrà detto: "togliamo i CFS ai piloti. Non costa nulla ed è un segnale chiaro verso l'esterno".
Un certo Direttore lo aveva già predetto qualche mese fa in sede di trattativa Meridiana/Air Italy...
Li toglieranno, statene certi.
Tuttavia non dovete fossilizzarvi sui biglietti (lo so che sono un grande Benefit ma loro hanno GIA' DECISO quando ne fanno accenno sulla stampa!).
Cercate di concentrarvi sui prossimi steps del Governo in carica: l'eliminazione del Lungo Raggio (trasferiranno i B777 e gli A330 nel perimetro Air France) e la ri-collocazione in un perimetro Low Cost di CAI.
Se leggete tra le righe di quello che è stato dichiarato recentemente da più fonti ne avrete conferma.
Questo significherà la perdita di ulteriori centinaia di posti di lavoro. Non più garantiti per via degli effetti della legge Fornero.
Questo é il punto.

fulminn
19th May 2013, 18:25
nn vede l'ora che fallisca eh! ma vi ci svegliate la mattina, con la speranza di aprire ansa.it e leggere cai fallita dipendenti a casa?:ooh:

AFD
19th May 2013, 18:30
fulminn stai tranquillo che nessuno tifa per il fallimento di cai,di sindacalisti dalle nostre parti speriamo di non vederne mai,ad ogni modo c'è da dire che non sono emirates,qatar e company che stanno andando in cerca disperatamente di qualcuno che mettà carburante nelle ali...pardon soldi in cassa.......e per fine anno credo proprio che qualcuno ce li debba mettere visto che i francesi stanno alla finestra e pure con le tapparelle chiuse

p.s. fulminn se speri in az per iniziare la tua carriera di pilota come si evince anche da altri forum...lascia perdere

AFD
19th May 2013, 18:33
selcalcheck non ho capito il tuo discorso vorresti dire che air france si prenderebbe i 77 vecchi di 10 anni e passa?
o si prenderebbe l'attività fatta da tali aerei? e i piloti di tali flotte?

fulminn
19th May 2013, 18:42
per fortuna ho gia iniziato:}!! nono per caritá lo so i problemi che ci sono, però preferisco avere una compagnia disastrata con una coda tricolore piuttosto che non averla per niente!!! solo questo! io comunque ho sentito che i 77 se li prende af davvero con i piloti suoi però e ad az rimangono 320 e 330

AFD
19th May 2013, 19:10
il problema è che la coda tricolore ora è privata e qualcuno prima o poi i soldi ce li deve mettere quanto meno fino a che gli aerei voleranno con la benzina e non ad aria

selcalcheck
20th May 2013, 01:25
Caro Fulminn,
non devi prendertela. Sei giovane e ne hai di ore di volo da accumulare...
Non si tratta di coda Tricolore (peraltro anche la bandiera francese ne ha tre...) ma di movimenti bancari e di capitali all'interno dell'Unione Europea.
E' oramai evidente che chi governa i processi macro-economici sono Francia e Germania. L'Italia non può che attaccarsi agli avanzi del grande banchetto del trasporto aereo.
AF ha già due Hubs (CDG e AMS) e difficilmente potra permettersi dal punto di vista logistico un terzo polo per i voli di LR/ER.
Nessuno vuole vedere fallire CAI e i suoi piloti restare senza stipendio ma bisogna essere realisti e vedere le cose NON come vorremmo ma come SONO.

In ambienti finanziari (compresa la Banca di riferimento di CAI) già da tempo circolano rumors sull'assetto futuro della ex compagnia di bandiera.
A mio parere il problema non è volare sul 777 o sul 320 ma lavorare.
E' per questo che ritengo utile un ragionamento su questo tema e non sul SE il Lungo Raggio possa o meno sparire da FCO. (Non si tratta di SE ma solo di QUANDO). E i piloti italiani non dovrebbero farsi trovare impreparati da questo evento. L'esperienza della fine di Alitalia LAI dovrebbe averlo insegnato... Che fare? Difficile dirlo. Certo non attraverso battaglie di retroguardia e non certamente stando alla finestra ad aspettare!

selcalcheck
20th May 2013, 16:41
Scusate, i vostri interventi sull'IRPEF e Dubai sono molto interessanti ma vorrei richiamare la necessità di rimanere in rotta.

La discussione ERA su Del Torchio e la CAI, non su EK o QR.

Allora: siamo alle solite. Il governo italiano succube di Francia e Germania sta preparando una svendita di CAI.

Del Torchio non sembra essere stato chiamato per raddoppiare il successo di Ducati moto ma per traghettare CAI verso lidi più sicuri dal punto di vista del contenimento dei livelli occupazionali.

Credo sia necessaria una premessa.

Alla politica non gliene interessa nulla di Flotta, Network, 777, 330 o altro. Il loro UNICO interesse è CONTENERE (non MANTENERE) i riflessi del riassetto futuro di CAI ed evitare un bagno di sangue di migliaia di posti di lavoro persi.

E quello che stanno cercando di fare quando dicono "Fare Sistema". Sopravvivere fino a fine anno attraverso accordi fasulli con Ferrovie e Competitors interni (cioè Meridiana) e arrivare alla SVENDITA ad Air France con il minore impatto possibile sull'occupazione. Quando dico occupazione intendo TUTTE le categorie coinvolte e non solo i piloti.
E' per questo che dovreste tenere gli occhi aperti...
Happy landings!

I-2021
20th May 2013, 16:55
Creo un altro thread in cui si può proseguire la discussione senza continuare l'off topic.

Magic 443
24th May 2013, 15:17
svendita di cosa??
un'azienda vale come gia' scritto da parecchi qui, la attualizzazione dei suoi flussi di cassa futuri(che ovviamernte si presumono positivi).

data la situazione patrimoniale di az e' piu' che evidente che la redditivita' non c'e' e quindi il cash flow e' negativo nonostante gli investimenti siano stati gia fatti da un pezzo e quindi il break even finanziario e' una meravigliosa chimera.

Air france inoltre sara' costretta a fare piani di ristrutturazione dolorosi a fine d'anno dubito che AF spenda un euro per tirar su un cadavere conclamato

Oltrettutto il prestigioso management di ultimissima istanza e' preoccupato degli impatti strategici di costio come i telefonini aziendali e qualche fuori servizio

Ergo non ho capito svendita di cosa, visto che non c'e' nessun valore, e soprattutto a chi visto che compratori in giro non ce ne sono.

a meno che qualcuno non pensi che i coraggiosi ricapitalizzino.....

un'idea di come andra' qualcuno l'ha già preventivata qui...

EM75
25th May 2013, 11:55
24/05/2013 - 10:31
Alitalia, in vista della winter, riorganizza Fiumicino

Il vettore taglierà night stop, che saranno fortemente ridotti, e portati da 25 a 6


Riorganizzazione dell'hub di Fiumicino. E' quello che starebbe mettendo a punto Alitalia in vista della stagione winter, secondo il giornale online Linkiesta.it, una riorganizzazione che andrà ad interessare in particolare i night stop, che saranno fortemente ridotti, e portati da 25 a 6.
La conseguenza sarà che verranno posticipati i voli intercontinentali del mattino.
Operativi al mattino presto per Roma, e da Roma la sera tardi, resteranno su: Torino, Milano, Venezia, Napoli e Catania, città in cui il vettore ha basi secondarie ed equipaggi che vivono lì e dove dunque non ci sono spese aggiuntive da sostenere.
Una mossa per risparmiare che porterà disagi alla clientela business che si rivolge ad Alitalia per recarsi a Roma la mattina presto e tornare in giornata da città dove l'Alta velocità ferroviaria non arriva.
Non solo, il rischio è perdere i passeggeri dei voli intercontinentali che potrebbero non gradire arrivare a destinazione qualche ora dopo con il dubbio, o la certezza, di perdere successivi voli in coincidenza.

DA GUIDA VIAGGI.IT

Questo è praticamente un de-hubbing, fermateli per favore fermateli, anzi riflettendo non c'è bisogno considerando che ad inizio della winter si fermeranno da soli!!! Questi ormai si sono bevuti completamente il cervello, ma fanno a gara a chi si inventa la strategia peggiore??

bio161
25th May 2013, 13:02
allora il lungo raggio é l´unico settore dove si riesce a raccogliere qualche spicciolo e loro tagliano i voli di feederaggio!...dei geni del male!

Ma qualcuno dentro la compagnia ha in testa che oltre a guadagnare dei soldi dovranno pur uscire per far volare una compagnia aerea? :ooh:

kilstron
26th May 2013, 09:06
Una mossa per risparmiare che porterà disagi alla clientela business che si rivolge ad Alitalia per recarsi a Roma la mattina presto e tornare in giornata da città dove l'Alta velocità ferroviaria non arriva.
Non solo, il rischio è perdere i passeggeri dei voli intercontinentali che potrebbero non gradire arrivare a destinazione qualche ora dopo con il dubbio, o la certezza, di perdere successivi voli in coincidenza.

sono spettacolari... questa furbata gia' se la erano inventata nel 2006, riuscendo a perdere la first wave dalle periferie che avrebbe dovuto proseguire per gli altri scali del network... praticamente al pomeriggio! te lo vedi l'imprenditore di Battelapesca che parte alle 09,10 da li per prendere la coincidenza alle 11,00 a Roma per Nonsodove quando le altre Compagnie gli offrono lonstesso servizio prima e magari a buon prezzo?

siccome i tizi che operano in network e affini sono praticamente gli stessi da dieci anni.... che c'e' da stupirsi?

vendono un piano apparentemente di risparmio ai nuovi padroni per guadagnare tempo in casa, tanto questi padroni tra un anno non ci saranno e questi"coonnelli" possono sperare di campare fino all'arrivo del nuovo establishment

e' almeno dal 2003-4 che ci riescono...

joe falchetto 64
26th May 2013, 18:18
Da prima, da prima...:mad:

EM75
27th May 2013, 08:15
Alitalia: Zanonato, metterla condizione essere competitiva
Roma, 26 mag. - 'Dobbiamo mettere l'Alitalia in condizione di essere competitiva'. Lo ha sottolineato il ministro dello Sviluppo economico, Flavio Zanonato, intervenendo a L'intervista di Maria Latella. Alitalia, ha spiegato, 'non e' messa nelle stesse condizioni di altre grandi compagnie europee e soffre perche' la competizione non e' simmetrica, e' asimmetrica. Le compagnie low cost godono di vantaggi di cui non dovrebbero godere e dobbiamo mettere Alitalia nelle stesse condizioni'. .


Eccone un altro!!!, come se la competenza, la capacità di gestione, e il vantaggio competitivo in genere fossa da acquisire per decreto ministeriale.

Per favore!!! un minimo di rispetto per l'intelligenza altrui non guasterebbe Ministro Zanonato,

l'ultimo che arriva si mette a distillare vere gocce di saggezza. Ma andiamo un pò di serietà.

Almeno Passera era un ottimo manager prestato alla politica e aveva il ritegno di stare più o meno zitto sull'affare Alitalia, l'attuale ministro parla senza minimamente conoscere le cause di quello che purtroppo è ormai un problema serio che avrà grosse ripercussioni sociali e i cui responsabili principali sono ancora lì da diversi anni.

Fullblast
27th May 2013, 12:47
Oddio EM, dipende da come la vediamo, o meglio, cosa vuol dire mettere Alitalia nelle stesse condizioni delle Low Cost, se riuscissero a copiarne il management non sarebbe male.

AFD
27th May 2013, 17:28
ALITALIA: PRIMO TRIMESTRE, IN AUMENTO RICAVI INTERCONTINENTALI +11,5% E INTERNAZIONALI +1%


(AGENPARL) - Roma, 27 mag – Il Consiglio di Amministrazione di Alitalia - Compagnia Aerea Italiana SpA si è riunito oggi a Roma, presieduto da Roberto Colaninno, e ha esaminato l’andamento gestionale al 31 marzo 2013, riferito al consolidato di Gruppo che è stato illustrato dall’Amministratore Delegato Gabriele Del Torchio.
ANDAMENTO INDUSTRIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO NEL PRIMO TRIMESTRE
Nel primo trimestre 2013 lo scenario macroeconomico mondiale è rimasto debole con particolare evidenza per quello europeo ed italiano, in cui il PIL ha registrato una flessione del 2,3%. Per far fronte alla criticità sul versante della domanda, legata al contesto di crisi economicofinanziaria dell’Eurozona, oltre che al sempre più acceso scenario competitivo, il Gruppo Alitalia ha intrapreso azioni di ottimizzazione della propria capacità. Nel trimestre conclusosi al 31 marzo 2013, il Gruppo Alitalia ha registrato un incremento dei ricavi da traffico passeggeri di un +1,2% rispetto allo stesso periodo del 2012. In particolare, nel mercato domestico, a fronte di una diminuzione complessiva del mercato dell’11% circa, Alitalia ha registrato una diminuzione del propri ricavi del 7,4%; mentre nel segmento internazionale i ricavi sono aumentati dell’1,1% e in quello intercontinentale dell’ 11,5%. Nel periodo è significativamente migliorato anche il tasso di riempimento degli aerei (load factor), dal 68,8% al 70,7%, pari a un incremento di 1,9 punti percentuali. Nel primo trimestre del 2013 il Gruppo Alitalia ha rinforzato la propria offerta, prevalentemente sulle direttrici intercontinentale e internazionale, inaugurando nuove rotte da Roma Fiumicino verso Fortaleza, Praga, Bilbao, Copenaghen, Ekaterinburg, Cracovia, Montpellier e Orano, oltre ad alcune rotte domestiche operate dallo Smart Carrier Air One dalla base di Venezia.
I NUMERI: FORTEMENTE MIGLIORATA LA GESTIONE INDUSTRIALE, DIMINUZIONE DEI RICAVI NON RICORRENTI
I ricavi totali del periodo ammontano a 729 ml. €; a questo numero hanno contribuito il già richiamato incremento della gestione passeggeri e il decremento dei proventi non ricorrenti che ammontano a 22 ml. € rispetto ai 69 ml. € del primo trimestre 2012. Il risultato operativo (Ebit) è stato pari a -136 ml. €, rispetto ai - 109 ml. € dello stesso trimestre dello scorso anno, mentre il risultato netto è stato di -157 ml. €, rispetto a -131 ml. € dell’analogo periodo del 2012. Anche in questo caso il risultato è stato determinato dalla forte diminuzione dei proventi non ricorrenti. L’indebitamento finanziario netto gestionale al 31 marzo risulta pari a 1.023 ml. €, inclusi i 95 ml. € del finanziamento soci, rispetto ai 967 ml. € al 31.12.2012; di questa voce la quota per l’indebitamento sulla flotta di aerei di proprietà è pari a 636 ml. €. Al termine del trimestre, la disponibilità liquida totale gestionale - comprendente le linee di credito non utilizzate - risulta pari a 159 ml. €. L’amministratore delegato Gabriele Del Torchio ha annunciato al CDA che è in corso l’elaborazione del piano industriale 2013/2016, che si prevede di sottoporre al CDA a fine Giugno.
PERFORMANCE OPERATIVE CHE SI MANTENGONO SU LIVELLI DI ECCELLENZA
Nel periodo gennaio - marzo 2013 i risultati dei principali parametri di qualità e affidabilità del servizio hanno mantenuto livelli di eccellenza. La puntualità dei voli in arrivo è stata del 87%, consentendo ad Alitalia di mantenere le prime posizioni nella graduatoria delle compagnie aeree più puntuali d’Europa. Nel trimestre, anche l’indice di regolarità dei voli Alitalia - ovvero il numero di voli operati sul totale dei collegamenti in programma - ha raggiunto il 99,5%. Confermato il costante miglioramento dell’indice dei bagagli disguidati che si attesta al 5,5 per mille passeggeri, ponendo Alitalia tra le miglior compagnie aeree europee. L’ l’Istituto Tedesco di Qualità e finanza (ITQF), ha pubblicato nelle scorse settimane la sua prima ricerca sui consumatori italiani, per i quali Alitalia è l’azienda a cui viene riconosciuta la miglior qualità del servizio per viaggiare sul territorio nazionale.

EM75
27th May 2013, 18:06
Grazie AFD,
devo dirti che questa comunicazione da te postata, mi ha fatto sbellicare dalle risate, non conoscono nemmeno l'allocazione dei debiti, e scrivono cappellate improponibili. Se non fosse che in ballo c'è il destino di tante persone ci sarebbe davvero di che ridere!!!
Ormai non vi è più dubbi questi sono davvero degli incompetenti senza la minima possibilità di alcun ottimismo.
Iceman51 aveva proprio ragione in quel che ha scritto qualche tempo fa, mi illudevo che questo nuovo arrivo potesse portare una benchè minima competenza almeno manageriale se non proprio di settore.
Illusione disattesa. Mi chiedo come può essere che il sig, Colannino possa farla franca anche questa volta..... certo che in Italia vi sono proprio gli intoccabili, altrimenti non si spiega, qualunque altro comune mortale sarebbe indagato se non dietro le sbarre per tutto quello che è stato fatto in questi 4 anni in Alitalia.

figair
27th May 2013, 19:25
Air France -Klm Italy's Alitalia First-Quarter Net Loss Widens (http://uk.advfn.com/news/DJN/2013/article/57736522)

Italy's Alitalia First-Quarter Net Loss Widens

By Gilles Castonguay

MILAN--Alitalia SpA on Monday reported a wider net loss for the first quarter as it kept burning through cash, highlighting the challenges faced by the industry and the Italian airline's new chief executive.

Alitalia, which got its shareholders to lend it as much as 150 million euros (about $195 million) to help keep it flying early this year, said in a statement its net loss reached 157 million euros ($203 million) from EUR131 million for the same period last year, citing non-recurring items. It didn't describe those items.

Revenue totalled EUR729 million, it said. No comparative figure for the prior year was given, but Alitalia, a quarter of it owned by French-Dutch peer Air France KLM SA (AF.FR), said the amount of revenue generated from every passenger rose 1.2% for the period.

Load factor rose to 70.7% from 68.8%.

Although the overall domestic market fell 11%, Alitalia said its revenue fell by a slower rate of 7.4%, while the amount generated from international flights gained 1.1% and 11.5% from intercontinental flights.

Its net financial debt stood at EUR1.02 billion and available liquidity at EUR159 million by the end of the quarter.

Alitalia has not only had to struggle with a declining domestic market but also heightened competition, with low-cost carrier easyJet Plc (EXJ.LN) starting to offer flights along the lucrative route between Milan and Rome.

At an April meeting, its board named Gabriele Del Torchio as chief executive, assigning him the task of finding a way to make the airline profitable.

He is to present a 2013-16 industrial plan later this year.

Mr. Del Torchio headed Ducati SpA, the premium motorbike company recently purchased by Audi, a unit of Volkswagen AG (VOW.XE).

AFD
29th May 2013, 09:35
da il fatto quotidiano

DISPERATI
Il nuovo amministratore delegato Gabriele Del Torchio ha pochi mesi per salvare la compagnia dal disastro. Ripartendo da zero.Ultimo tentativo: il piano per salvare Alitalia dal crac.Tagli alla flotta, voli cancellati e mazzate ai dipendenti non sono gli ingredienti della ricetta per l'Alitalia del nuovo amministratore, Gabriele Del Torchio, 62 anni. Dopo essersi reso conto in fretta in che frullatore è finito, il capo della malmessa compagnia aerea cerca di organizzare il primo pronto soccorso. Con una inversione a U rispetto al passato, ritiene sia arrivato il momento di puntare sul lungo raggio provando a rialzare la testa. La fotografia della compagnia è raggelante. Nata nel 2008 con il peccato originale di una mossa a effetto di Silvio Berlusconi per vincere le elezioni, zeppa di dipendenti irritati per le botte ricevute e delusi da mille fanfaronate al vento, l'Alitalia dei "patrioti" è appesantita dal fardello di 1 miliardo e 23 milioni di euro di debito, 56 milioni in più rispetto alla fine 2012 che in parte si sono già mangiati i 95 milioni di prestito concessi di malavoglia a febbraio da una pletora di azionisti litigiosi e malmostosi




I CONTI IN ROSSO
La perdita del primo trimestre è di 157 milioni nei primi tre mesi dei 2013, i ricavi sono diminuiti del per cento e il risultato netto segna un meno 20 per cento che hanno preferito questa strana soluzione rispetto a un aumento di capitale. La perdita del primo trimestre è di 157 milioni, il passivo 2012 di 280, nei primi tre mesi 2013 i ricavi sono diminuiti del 6 per cento e il risultato netto segna un meno 20 per cento. La possibilità di un fallimento è tutt'altro che peregrina, l'unica speranza è che l'estate porti passeggeri e incassi. "Lo so, la situazione è disperata, sarà durissima", ammette Del Torchio. "Il debito ci sta uccidendo, tutti i creditori saranno soddisfatti, ma tenteremo di rimodulare i termini con le banche allungando le scadenze, se possibile. Di certo, però, solo con i tagli si muore. Ho lavorato in tante aziende, ma non ne ho vista nessuna che si riprende mortificando la produzione", riflette l'amministratore che ha buttato nel cestino il vecchio piano industriale che prevedeva, per esempio, la radiazione di almeno 10 A320. Ne presenterà uno nuovo prima della fine di giugno. Oltre il Milano-Roma Nei prossimi giorni incontrerà i banchieri dei 12 istituti che intrattengono rapporti con la compagnia, a cominciare dai quattro più esposti, Banca Intesa, che è anche azionista, Uni-credit, Popolare Emilia e Monte dei Paschi, sperando di riuscire a ottenere qualcosa in modo da tirare un po' il fiato. Sul debito pesano in particolare le rate per il leasing degli aerei, 636 milioni, e qui Del Torchio proverà a ridiscutere i contratti sostituendo aerei per il corto raggio con quelli per il lungo.


LA NUOVA STRATEGIA
Niente più competizione con le Ferrovie sulla tratta Roma-Milano, se ci sarà un futuro passerà per i voli a lungo raggio che la società stava quasi abbandonando.L'errore capitale di Alitalia è stato proprio quello di puntare tutto sul mercato domestico tentando di sfruttare, con una buona dose di opportunismo manageriale, la graziosa dote del monopolio Roma-Milano avuta nel 2008 da Berlusconi. Quel regalo ha sortito l'effetto opposto di quello sperato: perdite a rotta di collo. Del Torchio lo riconosce: "Basta con la scelta perdente di puntare tutto sul Roma-Milano". Sulla sua scrivania in bella vista c'è una tabellima con le quote di mercato di aerei e treni nel segmento business. Quattro anni fa l'aereo spadroneggiava con il 71,1 per cento, oggi è già sceso al 65,7, nel 2016 sprofonderà al 57,2. Stando così le cose, piuttosto che insistere sul Roma-Milano, è più ragionevole venire a patti con la realtà e a questo proposito Del Torchio pensa casomai a un qualche accordo con le Ferrovie e per questo si è già riservatamente incontrato con il suo omologo dei treni, Mauro Moretti. Secondo il nuovo amministratore di Alitalia il futuro della compagnia passa dal lungo raggio, cosa più semplice a dire che a fare, però, con i conti in quello stato. Magari riaprendo quelle rotte chiuse o emargina-te troppo in fretta in passato. Tipo la Cina, forse non più Pechino ma Shanghai, e la promettente Argentina di Papa Francesco. E intensificando i collegamenti con gli Stati Uniti, anche da Milano, e ritornando anche sullo scalo di Newark. E poi il rehubbing tentando di usare di più e meglio gli aerei, riportandoli fin dal prossimo autunno a Fiumicino dopo che i suoi predecessori li avevano sparpagliati per mezza Italia. Oggi i piloti della compagnia italiana volano poco, loro malgrado, appena 650 ore l'anno, quelli dei concorrenti europei 900 ore e ci sono aziende che vorrebbero sforare anche questo tetto di legge. Oltre il Milano-Roma I soldi che Del Torchio prende all'Alitalia, 650 mila euro lordi l'anno, dopo un taglio del 20 per cento deciso da lui stesso, probabilmente da soli non bastano a spiegare la sua decisione di tuffarsi in una causa apparentemente persa. Figlio di un operaio, riuscì a laurearsi alla Statale di Milano perché alla Montedison, dove aveva trovato lavoro, gli permettevano di uscire un po' prima per studiare. Ora è uno di quei manager che non ritiene i licenziamenti una medaglia al merito. Nel primo faccia a faccia con i sindacati si è conquistato una prudente attenzione. L'ennesimo casus belli erano le pulizie a bordo dopo che la ditta esterna, la Nas, infarcita di ex dipendenti Alitalia, era andata a gambe all'aria. Per pulire si erano mobilitati un po' di dirigenti e impiegati provocando la reazione risentita dei sindacati che avevano diffidato l'azienda dal ricorrere a espedienti del genere. Per raffreddare subito lo scontro, Del Torchio ha assunto a tempo determinato 40 dipendenti ex Nas per le pulizie e incontrato i sindacati concordando una soluzione tampone in attesa di tempi migliori.

EM75
29th May 2013, 10:56
sono 2 anni che dico che AZ è tecnicamente fallita, mi sono preso anche gli insulti di qualcuno per questo, solo per aver detto la verità, ovvero quello che una attenta analisi dei numeri riportava. AZ è fallita perchè i costi sono fuori controllo, perchè AF ha giocato al gatto col topo ed adesso pensa di sostituire Lei AZ in Italia, è fallita perchè un signore in Irlanda che gli aerei li sa gestire eccome, la ha indirettamente distrutta senza che nessun manager di AZ abbia saputo trovare la benché minima contromisura.
Adesso il Dott. Del Torchio ci fa sapere di aver capito in che razza di guaio si è messo, e pensa presuntuosamente di aver capito il problema.
Eg. Dott. Del Torchio sommessamente dico che Lei non ha capito nulla, la FCO LIN è una grande tratta, se si sa performare, e soprattutto se si vola a costi umani, con i costi per BH di AZ non c'è e non ci può essere alcuna tratta redditizia. Forse è venuto il momento di smetterla di giocare, e forse è venuto il momento che la procura della repubblica di Roma si interessi a 4 anni di gestione dissennata, in cui si è persa ogni dignità, in cui è stata letteralmente distrutta tutta le ricchezza che noi contribuenti abbiamo sostenuto a caro prezzo. Qualcuno dovrà rendicontare in questo nostro Paese perchè è stato creato questo immane disastro con protagonisti i soliti noti.

compasscall19
29th May 2013, 11:30
per "costi di BH" intendi i leasing aeroplani?

perche' li si sente un puzzo di marcio...

EM75
29th May 2013, 15:00
i costi di BH sono riferiti ai costi Block Hour, ovvero quanto costa 1 ora di volo sommando tutti i costi, ovvero fissi e variabili.
Tra questi costi ci sono anche i costi di leasing, ma su quelli per rispetto agli amministratori di questo sito non dico nulla, perché li la schifezza raggiunge odori insopportabili quei leasing sono da procura della repubblica vera, ma mi taccio perchè se dicessi come stanno le cose, qui andiamo nei guai. Vi sono troppi personaggi potenti coinvolti intorno a quei pseudo-leasing

DEVILFISH
29th May 2013, 16:45
scusa EM per quanto sia daccordo con te, mi sembra di percepire un grande livore nei confronti della compagnia.
qualcuno dovra' pure rendicontare questi 4 anni di gestione imbarazzante, ma qualcuno dovra' pure cercare di salvare un azienda che , piaccia o no, rappresenta un asset strategico per il paese.( tranne su alcuni libri).
A me piacerebbe sapere, essendo completamente digiuno in materia, quali, secondo te, dovrebbero essere le azioni da intraprendere per uscire dallo stallo. ( definiscilo come meglio credi).

saluti

my salami
29th May 2013, 17:04
Mi sembra di capire,da quello che EM scrive, che non ci sia più' possibilità per uscire dallo stallo... :{

DEVILFISH
29th May 2013, 17:32
Va bene, allora tifiamo per uno che almeno ci prova e speriamo che EM possa essere smentito.

EM75
29th May 2013, 17:52
Caro devilfish
nessun astio, io con AZ non ho alcun rapporto ergo non posso avere alcun astio. Io scrivo perché trovo pazzesco quello che ormai da anni sta succedendo.
Venendo alla tua domanda, c'è un solo modo per uscire dallo stallo e il tutto si racchiude in una parola: COMPETENZA.
Le variabili fuori controllo nei processi di Alitalia li ho scritti decine di volte, e ripeterli sarebbe inutile, anche perchè poi mi accorgo anche che ogni tanto eccedo in tecnicismi che all'interno di questo nostro ambiente di confronto possono diventare stucchevoli.
Alitalia sta da 4 anni improvvisando con AD che non hanno alcun background di settore e direttori assolutamente incompetenti e senza alcuna capacità. Questo è un settore difficile, molto difficile, dove il controllo delle variabili esogene à fondamentale. Alitalia ha sbagliato tutto quello che si poteva sbagliare, perdendo fiumi di denaro e bruciando ricchezza. Non vi è una strategia possibile sino a quando rimarranno queste teste che hanno distrutto la compagnia, proprio perché non hanno la minima competenza. Alitalia CAI come e peggio di Alitalia LAI, con una differenza sostanziale, nella seconda arrivava ogni anno l'omino del ministro del tesoro in assemblea a ripianare le perdite, ora quell'omino non c'è più. Inoltre la tecnologia è andata avanti oggi ci sono giovani manager nel settore che sono in grado di usare le tecniche più moderne per il controllo delle variabili tipiche di settore, le compagnie si sono adeguate al progresso, all'innovazione tecnologica, ai sistemi gestionali avanzati, Alitalia no Alitalia è davvero una specie di guazzabuglio autarchico dove la competenza non è richiesta, e dove la competenza quando c'è è umiliata a vantaggio di lobbisti che hanno il solo merito di avere gli amici che contano.
Spero di essere stato chiaro
Un caro saluto

my salami
29th May 2013, 18:02
A- A+Alitalia, nuovi aiuti in arrivo nonostante il rosso. Parola del ministro Maurizio Lupi - Redazione
Nuovi aiuti pubblici bollono in pentola per Alitalia. “Rappresenta ancora, almeno nello spirito, la nostra compagnia di bandiera, è un asset strategico, che deve superare le difficoltà attraverso scelte strategiche che portino ad un aumento di efficienza e di efficacia delle politiche commerciali”, ha avvertito il ministro delle infrastrutture e trasporti Maurizio Lupi in audizione alla commissione Trasporti della Camera, aggiungendo che “le azioni di competenza della società che il management dovrà mettere in campo possono essere affiancate da alcuni interventi di regolazione generale del comparto, di natura normativa, amministrativa e organizzativa, che stiamo mettendo a punto”.

Sono quindi in arrivo agevolazioni per il gruppo, nonostante i conti non diano segni di miglioramento. Alitalia ha infatti chiuso il primo trimestre del 2013 con una perdita di 157 milioni di euro, in deciso rialzo dall’anno scorso, dopo aver chiuso il 2012 con un rosso di 280 milioni di euro, ovvero una perdita quotidiana vicina agli 800mila euro. Le difficoltà della compagnia, ha spiegato Lupi, sono conseguenti al calo della domanda dovuto, a sua volta, all’attuale fase di crisi economica, all’aumento dei costi operativi (carburante, tassazioni per diritti aeroportuali e imposte regionali), alla concorrenza delle compagnie tradizionali e low cost e dell’alta velocità ferroviaria. “Questo – ha aggiunto – è il pieno convincimento del governo e dello stesso vertice della società con il quale ho già avuto un primo confronto”.

In particolare tra le misure per il comparto, il ministro ha espresso la volontà di proporre “un emendamento finalizzato a prorogare oltre il 2015 la sussistenza del fondo di solidarietà del settore aeronautico per consentire la gestione dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione necessari”. E ha aggiunto: “Attiveremo inoltre un confronto con il ministero del Lavoro, per valutare eventuali interventi sull’attuale assetto normativo e poter assicurare la continuità sostenibile delle tutele dei lavoratori”.

“Valuteremo, nell’iter già previsto, le eventuali integrazioni al piano nazionale degli aeroporti, per efficientare il sistema”, ha concluso Lupi, spiegando che “attiveremo una verifica con l’Enac e le regioni per verificare la situazione dell’asimmetria competitiva derivante dallo sviluppo delle compagnie low cost; in particolare si porrà attenzione all’attività di vigilanza sul rispetto del quadro normativo e sull’effettività delle azioni di controllo e sanzione da parte dei soggetti competenti”.

EM75
29th May 2013, 18:09
ecco l'ennesimo venditore di fumo ci voleva anche il ministro Lupi.

atti
30th May 2013, 02:43
Alitalia, più rosso ma migliorano i ricavi

È un altro trimestre difficile per Alitalia, che chiude la gestione al 31 marzo con una perdita di 157 milioni, in aumento del 20 per cento rispetto a -131 milioni di fine marzo 2012. Le condizioni negative di mercato hanno pesato su tutte le compagnie aeree e per Alitalia, che da tempo versa in una situazione economico-finanziaria pesante, è come pioggia sul bagnato. Nonostante ciò, il management della società - che da meno di un mese è guidata dal nuovo ad Gabriele Del Torchio - qualche miglioramento lo ha ottenuto. Spingendo sulle attività più redditizie, come i voli intercontinentali, è stato conseguito un aumento dei ricavi su queste rotte dell'11,5% e dell'1% sulle rotte internazionali. L'effetto è un aumento dei ricavi da traffico passeggeri dell'1,2% (729 milioni i ricavi totali), che ha dunque ampiamente compensato la flessione del 7,4% registrata sul mercato domestico.
Nel frattempo il management guarda avanti e lavora alla redazione di un nuovo piano industriale quadriennale al 2016 (da portare in cda entro giugno) per tentare di aumentare la redditività e tenere sotto controllo i costi, a partire da quelli dell'indebitamento, che a fine marzo ha raggiunto quota 1,023 miliardi (incluso il finanziamento soci da 95 milioni), mentre le disponibilità liquide totali si attestano a 159 milioni. Tra le ipotesi, come anticipato dal Sole24ore di sabato scorso, c'è la ristrutturazione del debito di 636 milioni legato alla flotta con l'obiettivo di allungarne la scadenza. Il piano dovrebbe puntare anche sull'incremento delle rotte su lungo raggio, come già fatto sinora. Da inizio anno Alitalia ha inaugurato nuove rotte da Fiumicino verso Fortaleza, Praga, Bilbao, Copenhagen, Ekaterinburg, Cracovia, Montpellier e Orano.
Tornando ai dati del trimestre, va detto che l'andamento dei conti risente anche del decremento di proventi non ricorrenti, che a fine marzo 2012 erano stati 69 milioni contro 22 milioni dei primi mesi di quest'anno. Si tratta di partite stroardinarie ottenute con attività non legate alla gestione operativa: nel 2012, ad esempio, sono stati ceduti slot posseduti dalla compagnia sullo scalo di Londra.
Il risultato operativo segna una perdita di 136 milioni contro 109 milioni di fine marzo 2012; su questi numeri come sul risultato netto si è fatta sentire la diminuzione dei proventi non ricorrenti.
Va detto inoltre che miglioramenti sono stati registrati sul fronte del riempimento degli aerei: il cosiddetto load factor è passato dal 68,8 al 70,7 per cento, con un aumento dell'1,9 per cento.
La puntualità dei voli in arrivo è stata pari all'87% (anche se, negli ultimi tempi, le compagnie hanno allungato i tempi di copertura delle tratte per ridurre le contestazioni sui ritardi), mantenendo la compagnia su livelli di eccellenza. L'indice di regolarità dei voli ha raggiunto il 99,5 per cento

Magic 443
30th May 2013, 07:01
tutti giri di poarole.

come scritto da mesi la salveranno un'altra volta.
tanto paga pantalone, bastera' un'altra imu o una tares a salvare i capitani coraggiosi, coi soldi degli altri
complimenti

Nick 1
2nd Jun 2013, 09:55
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/02/alitalia-ultimo-tentativo-ecco-piano-per-salvare-compagnia-dal-crac/611123/

45ACP
2nd Jun 2013, 10:42
Magic443 la tua idea ha un senso, ma non capisco come la attueranno visto che c'è mezzo paese in crisi e necessita di aiuti dallo Stato

Forse Iceman51 avrà ragione, con la riforma del "fallimento assisito" chiuderanno l'azienda e vederanno quello che c'è per rimborsare i creditori (i patrioti e le banche in primis). L'unica cosa possibile che questo Governo può fare, visto come si è formato, è da garante nella operazione per mantenere quella italianetà nei cieli...

Magari optano per una Alitalia microba mantenuta da Air France su Fiumicino; vedremo ad ottobre...

DOVES
2nd Jun 2013, 15:38
Main Street: Learning from aviation to build better leaders
May 29, 2013, 10:27 am
Editor's note: Dr. David Vance is a guest author and this is part of a continuing series on diamond organizations and organizational excellence.

During a recent lunch meeting, we began thinking about the contrast between the world of the airplane pilot and the organizational leader. American aviation is the largest and safest system in the world, and pilots are allowed a very large degree of freedom as to when, where and how they fly. Are there factors in the aviation community that could be transferred to organizational leadership?

It has been said that even more than the sailing, aviation is cruelly unforgiving of mistakes. Once the wheels leave the ground, the pilot is committed. Unlike driving or sailing, a pilot cannot drop anchor or pull to the side of the road to regroup, fix small problems or call for a tow. The pilot must work through the situation with the resources they have at hand, relying on their training and their equipment to overcome whatever adversity has been thrown at them.

To be unable to surmount the problem can be fatal. It is said there are old pilots and there are bold pilots, but there are no old bold pilots. Therefore, pilots live in a culture keenly aware of risk assessment and management, while pursuing the central mission, which is flying the plane.

A content review of pilot-oriented magazines is instructive. Along with highlights of a new plane, a new piece of electronic gear and so forth there are the National Transportation Safety Board reports. The NTSB investigates aircraft accidents. A few will be described briefly. Those that illustrate teachable points are described in great detail, on a timeline, to illustrate a causal chain of events culminating in a tragedy. Every month we read stories of "how not to do it." Also included will be self-confessionals written after the fact by a pilots who made some poor decisions but learned from the experience, and now want to share that experience with the readership (pilots) to help them avoid the same predicament. What stands out is the comparative focus on mentoring. And this is not accidental. It is part of the culture. When a student pilot graduates, having passed written, oral and practical tests and earns his license, it is always referred to as a "license to learn." It is never the expectation that the formal education portion achieves mastery.

Many aspects of the pilot culture flow from this. For example, at many airports you will find a pilot community engaged in "hangar flying." Hangar flying is telling stories about past flights to other pilots. It is greatly akin to organizational culture, where elders share tribal lore with the young of the tribe. It is an indoctrination that pilots and workers gain knowledge of the environment. It is mentoring and freely sharing information that will help another pilot become a better pilot: Where to go; what to avoid; how to handle various kinds of emergencies.

Let's say a pilot has become aware that some part of his flying proficiency has become rusty, or that he wants to try something new. He will hire a flight instructor to fly with him for an hour or two to master or re-master that skill. There's no shame in asking for help. In fact, not asking is what's seen as unprofessional. No one is infallible. What does the community do when someone makes an honest error? We have something called a NASA Report which is submitted to the Aviation Safety Reporting System. This is a confidential, non-punitive voluntary reporting system wherein pilots are encouraged to self-report mistakes made. Given that the error was non-intentional, any disciplinary action is waived. The substance of the report is compiled with others and published for the purpose of educating the community and improving the safety and efficiency of flight. In short, you are encouraged to "fess up" so we all can learn from your mistake. Should we have something like this for organizational leaders? If it reduced future errors, could it be accepted?

A pilot is required to self-assess his physical and emotional condition before flying. Is he in some way compromised in his ability to make good decisions? He will assess the possible effects of any medications he may be taking. Is he rested enough? Is he feeling too stressed to accomplish some goal to the point of ignoring caution points? And then, if he is good to go, what about the plane? A thorough pre-flight is in order, even if he flew it yesterday. Routines and checklists make sure that nothing is taken for granted. If all is well, a final check of the weather is in order. So a call is in order to a Federal Aviation Agency briefer who uses radar and a number of other assets to tell him what to expect on his route. Having addressed all the foreseeable risks, he launches into the unknown. The adventure is at hand, while always being cognizant of the risk.

We want to draw a parallel to business leadership here. If a leader knows he or she is impaired physically or psychologically, the wise choice is to refrain from making momentous decisions. If a leader is under considerable stress, are his or her cognitive facilities not impaired? Likewise, if the organization's internal structures are weak, radical maneuvers should probably be avoided lest the organization be torn apart. As to weather predictions, there are sources available to the leader to give him or her sense of what lies ahead in their particular sector (environmental scans).

In the end, organizations need good pilots. I believe that an awareness of risk and a shared passion for the adventure of flight leads to be a mentoring culture. Good pilots tend also to be good mentors. To the same extent an airplane pilot must assess himself and his equipment before risking flight, a leader must be equally vigilant and self-aware. And as we endeavor to build excellent organizations (diamonds) we are called upon to grow our internal people resources, to enable them to achieve their maximum potential. This is a mentoring process. Not everyone can or should become a pilot. Not everyone can or should be a mentor. That process requires honesty and transparency. Mentoring is not just about pointing the way or providing skill training. Mentoring is also about pointing out the landmines ahead and insight into the people to be connected to and those to avoid. I don't want my mentor to be a "bold pilot" charging on, oblivious to risk. I want a Chesley "Sully" Sullenberger (who safely landed his powerless Airbus 320 in the Hudson River in Manhattan) who never has let his ego get in the way of his professionalism. And who, coincidently, mentored crews in how to respond to crisis in the air.

David Vance, Ph.D., is a retired business executive, educator and coach. His career spans managerial positions in engineering, manufacturing and education. He holds degrees in quantitative analysis, industrial psychology and Information Systems. A combat veteran of Vietnam, Vance consults on organizational development and high performance work teams. You can contact him at [email protected].

Dr. Edward Piatt, Ed.D., is a manager with the state of Illinois with 28 years' experience and is an adjunct professor of business in the MBA and MOL program at Olivet Nazarene University. He also lectures frequently on emotional intelligence, organizational culture and leadership. You can contact him at [email protected].

Altro che "New business model"?!
Fly Safe
DOVE

P.S.
Quando la coda guida il serpente: Competenza non fa rima con incarico, i cavalli diventano senatori, si pretende di copulare con la luna in fondo al pozzo, e si finisce tutti nella polvere.

Nick 1
2nd Jun 2013, 16:07
Bellissimo DOVES , chissa' quanti nostri Top Managers non ci si riconoscerebbero..

" Coloro che non sono del tutto consapevoli dei danni derivanti dall’applicazione delle strategie non possono essere neppure consapevoli dei vantaggi derivanti dalla loro applicazione. "
Shun Tzu . L' arte della guerra.

Nick 1
3rd Jun 2013, 11:04
Alitalia, si tratta per 2mila contratti di solidarietà
ROMA - Solidarietà di due anni per duemila dipendenti, nuova sforbiciata alle spese, taglio di un pugno di dirigenti di prima fascia. Il nuovo piano industriale di Alitalia, in queste ore allo studio dell' amministratore delegato Gabriele Del Torchio, chiede per l' ennesima volta un sacrificio ai dipendenti. Secondo quanto risultaa Repubblica, i sindacati starebbero valutando la proposta del vertice della compagnia e già domani sera le parti potrebbero sedersi al tavolo per siglare l' intesa. Per ora, dunque, il gruppo rinuncia alla cassa integrazione per 600 persone, soluzione che aleggiava da oltre un anno su Fiumicino, in cambio di questa proposta più morbida. Si torna quindi al 2009, anno di rifondazione della compagnia, e a quel che resta del piano Fenice, una palla al piede del vettore che non è comunque mai riuscito a decollare verso bilanci in utile. Quel piano, curato da Boston consulting, verrà a questo punto modificato per la terza volta. Per i 2mila dipendenti, di terra in particolare, si parla, ancora in maniera ufficiosa, di una riduzione pari a cinque giorni al mese (principalmente degli uffici di Roma) che corrisponde ad una diminuzione di circa 65 euro in media, oltre alla quota parte che va a carico del fondo di solidarietà e che il ministro dei Trasporti Maurizio Lupi ha già confermato di voler rafforzare e prolungare di alcuni anni, proprio guardando con una certa ansia al caso Alitalia. Tra la compagnia e il fallimento, infatti, c' è di mezzo la prossima estate. Grazie all' accordo, il risparmio per l' azienda si aggirerà sui 21 milioni di euro l' anno e oltre a questa quota Del Torchio, nelle prossime settimane, proporrà al cda un nuovo piano industriale lacrime e sangue, ma anche rilancio e investimenti. Nel pacchetto sono previste chiusure delle basi sparse per lo Stivale e aperte da Rocco Sabelli negli anni scorsi, mini hub costosi che non hanno portato grande giovamento agli introiti del gruppo. Nella parte risparmi entrano poi i tagli agli stipendi dei dirigenti, meno dieci per cento, e quello dello stesso amministratore delegato, meno venti per cento. In arrivo anche un nuovo valzer di poltrone tra i manager: al momento una delle poche posizioni ancora stabili è quella del direttore operazioni Giancarlo Schisano. Nel corso dell' ultimo anno e mezzo sono già 20 su 70 i dirigenti costretti a lasciare la compagnia e si parla di nuove uscite eccellenti. Sotto il profilo del rilancio, invece, Del Torchio punta sui giovani, con tariffe stracciate per l' Italia (45 euroa tratta)e l' Europa (50 euro),e ad una messa a punto e rafforzamento degli orari nello scalo principale di Fiumicino che saranno spostati per favorire le coincidenze con altri voli. Previste inoltre nuove aperture di rotte internazionali e intercontinentali. Ma il nodo resta quello delle risorse economiche. Con un fardello di debiti che supera il miliardo di euro da ricontrattare con le banche. Si pensa, per questo, anche alla Cassa Depositi e Prestiti che dovrà cercare un escamotage visto che lo statuto le vieta di prestare denaro a aziende in cattive condizioni finanziarie. Insomma una soluzione in evoluzione che il governo Letta ha iniziato a monitorare con attenzione. Anche perché Pd e Pdl non hanno alcuna intenzione di ritrovarsi in pieno inverno, con il caso Alitalia e i suoi 14mila dipendenti nuovamente al centro dello scontro politico.
LUCIO CILLIS
02 giugno 2013 20 sez. ECONOMIA

EM75
3rd Jun 2013, 12:07
forse una delle poche cose buone che Sabelli aveva fatto era aprire le basi, bene adesso le tolgono, continuano a non capire dove sono le vere emorragie. Questi a mio modesto avviso sono sempre più nel pallone!!! ma Schisano è sempre li sino al secondo fallimento. Se non sarebbe tragica la situazione è da ridere a crepapelle.

bauscia
4th Jun 2013, 08:20
Quello che fa sorridere ancor di piu, o piangere a propria scelta, è che gli 800.000 euro di perdita al giorno fanno apparire come bruscolini i quattro-cinque-sei milioni di € (o quanti erano non ricordo) di liquidazione di Cimoli.
Il tempo di un thread ed ecco che altrettanti soldi se ne sono andati.

South Prince
5th Jun 2013, 18:26
Il lungo raggio negli ultimi anni è stato lasciato a se stesso, il corto raggio...?
contro certi numeri cosa può fare CAI-AZ se le idee in campo sono quelle prospettate su questo forum.


Ryanair: maggio con un +5% di traffico
Ryanair ha chiuso il mese di maggio con un traffico a 7,8 milioni di passeggeri e un trend in salita, rispetto al 2012, di oltre il 5%. Positivo anche l'andamento del load factor che, rispetto allo scorso anno, ha fatto registrare un +1%, portandosi a quota 82%.


Ciaooooooo

Fullblast
5th Jun 2013, 18:42
Aggiungerei che nell'ultimo anno fiscale anche la Wizzair, dopo anni di perdite, ha chiuso con un utile netto di 41 mil di euro. Certo, la Wizzair conta poco nel mercato nazionale italiano, ma da l'idea di cosa sia questo business.

FB

LRpilot
7th Jun 2013, 12:14
Intanto succede questo....servirà a posticipare ciò' che è inevitabile, servirà veramente a salvare il salvabile o è un inizio di "alleggerimento" per un futuro eventuale acquirente?
A voi l'ardua sentenza.

Alitalia, firmato accordo per 2.200 contratti di solidarietà
Alitalia ricorre ai contratti di solidarietà per il personale di terra. L'azienda e i sindacati hanno firmato un accordo per 2.200 contratti di solidarietà per il personale di terra per un periodo di due anni. È quanto riferiscono fonti sindacali. Milleottocento lavoratori (nei settori non operativi) sono interessati già da lunedì prossimo, 10 giugno, ai contratti di solidarietà per 38,5 ore mensili, pari a 5 giorni lavorativi, che comporteranno una decurtazione tra i 50 e i 60 euro in busta paga. Secondo l'amministratore delegato Gabriele Del Torchio l'intesa raggiunta oggi consentirà alla compagnia «un risparmio significativo. I risparmi li stiamo quantificando, quando avremo il piano» li indicheremo.

I vertici si tagliano i compensi del 20%
I vertici di Alitalia hanno deciso di tagliarsi i compensi. Lo segnala il comunicato della compagnia, che fa riferimento all'accordo con i sindacati. L'impegno, sottoscritto e portato da del Torchio al tavolo, prevede una riduzione del 20% degli amolumenti per presidente e Cda, del 20% del compenso per l'ad e del 10% per i dirigenti.

Per altri 400 lavoratori entro fine mese individuate le aree interessate
Per quanto riguarda gli altri 400 lavoratori di terra dei settori operativi, su un bacino di 600 addetti, l'azienda e i sindacati individueranno entro la fine del mese le aree interessate e la misura dei contratti di solidarietà per ciascuna unità operativa.


http://www.ilsole24ore.com/art/impre...?uuid=Ab8AQp2H

iceman51
12th Jun 2013, 18:20
Buona sera a tutti ma non riesco a trattenermi dalle risate ROFL... avete letto il titolo del post? benissimo, di seguito il lancio di agenzia.

Quindi il tema è: ma su quale pianeta Letta ed i suoi accoliti & compagni di merenda, pardon di governo, vari vivono? chi è/sono e che cosa viene raccontato a qs signori?

No way.

Buona lettura

Letta: "Il futuro di Alitalia dentro una grande alleanza internazionale" /// Il presidente del Consiglio sulla compagnia aerea tricolore: "E' un tema che affronteremo senza una logica di emergenza, perché non c'è un'emergenza" /// "Ho sempre pensato che il futuro di Alitalia debba essere dentro una grande alleanza internazionale e questo pensiero lo porterò sicuramente avanti oggi che sono presidente del Consiglio". E' questo il pensiero del premier, Enrico Letta, sulla questione Alitalia. Secondo il rappresentante del governo questo argomento verrà affrontato "senza una logica di emergenza, perché non c'è un'emergenza. C'è da costruire in prospettiva un buon percorso di alleanza internazionale".
Fonte: Guida Viaggi (http://www.guidaviaggi.it/notizie/155205/letta-il-futuro-alitalia-dentro-grande-alleanza-internazionale/?utm_source=guidaviaggi_it&utm_medium=newsletter&utm_campaign=gvnostop_std2)

P.S. però ha detto una cosa giusta: non c'è un emergenza. Senza neanche dichiararla sono già con il c**o per terra. Veri fenomeni e l'Enac, ovviamente, sta a guardare nella speranza che qs estate trascorra tranquilla... anzi addirittura premia con il ripristino della licenza Meridiana Fly...

iceman51
12th Jun 2013, 18:30
Curioso il titolo del mio post vero?

Chiedo innanzitutto scusa per il ritardo con il quale espongo il mio punto di vista sull'argomento e premetto che condivido quasi sempre, almeno in principle se non del tutto, i post ed i 3d di EM75.

Bene, Del Torchio fa BENISSIMO a parlare e a sparare qs ca2xZate! Lui deve pararsi il c**o e deve quindi guardare avanti e parlare la lingua di chi poi lo proteggerà... paramose TUTTI il c**o deve essere l'input dilagante... come non importa, come sempre ed ovviamente.

Bravo Del Torchio, pilota il crash landing di CAI e l'arrivo del rescue team di AF/KL. Creati il consenso e walk away options, di tutto il resto fo**e niente ad alcuno e adesso pure Letta ti benedice... sei un uomo fortunato!

Quindi Del Torchio non perde ottime occasioni per stare zitto ma deve invece cercarle e sfruttarle!

Buona serata e safe landings :E

bauscia
13th Jun 2013, 12:52
AF avrebbe offerto all'epoca circa due miliardi e rotti per rilevare Alitalia, opportunità poi respinta con l'entrata in scena dei capitani coraggiosi e della cosiddetta dura razza padana che avrebbe salvato tutto e tutti.
Oggi, almeno da quanto ho sentito in un intervento di un economista, AF forse sborserebbe solo due-trecento milioni.

Ricorderete che a quel tempo il governo Berlusconi fece quest colpo di scena sia per acquisire consensi sull'elettorato, sia per non essere accostato a Prodi che aveva svenduto i patrimoni industriali nazionali. E la cantonata arrivò.

Svenderla oggi a prezzo di outlet significherebbe, per quella parte politica, confermare tutti i lati negativi della vicenda e mettere in chiaro le gravi responsabilità del controdestra.

Per questo motivo ho paura che salterà fuori un ecscamotage per rinviare il botto a dopo le prossime elezioni.

Fullblast
13th Jun 2013, 23:11
Non sono d'accordo con questa visione, soprattutto quandi parli di gravi responsabilità. Non sei l'unico a fare questo tipo di confusione, cioè a confondere e/o mischiare l'operazione politico/aziendale del centrodestra con l'operato di chi ha preso in mano l'azienda. I politici hanno fatto un'operazione che ci può piacere o no, sicuramente discutibile dal punto di vista politico, cosa che a noi, in questo forum, interessa poco, ma il danno vero lo ha fatto chi ha gestito l'azienda dal 2008. Il centrodestra ha messo i debiti sulle spalle dei contribuenti ed ha consegnato a questa gentaglia un azienda sana, ora, se vogliamo discutere se sia stata una porcata, bene, lo penso anche io, ma dire ora, dopo 5 anni, che i francesi avrebbero pagato di più allora che adesso mi sembra fin troppo facile e scontato; il vero errore di Berlusconi è stato solo uno: sopravvalutare questi capitani, non aver capito a chi realmente stava consegnando l'Alitalia. Sono stati degli emeriti incapaci (e lo sono ancora), hanno distrutto l'azienda e sono ancora li a far chissà quali altri danni ancora.

FB

PS: lungi da me voler fare politica in questo forum, ma prima di lanciare accuse solo da un lato non dimentichiamoci l'atteggiamento dei sindacati all'epoca dell'operazione CAI.

bauscia
14th Jun 2013, 06:55
Non hai tutti i torti. Tuttavia, c'è da domandarsi se la siffatta azienda allora "sana" aveva veramente le possibilità di sopravvivere una volta 'buttata' dentro quella fossa di leoni che è il mercato di oggi, e se veramente oggi è possibile per un medio vettore nazionale sostenersi senza forti alleanze. A prescindere da chi metti a sedere sulla poltrona al piano più alto.
Non sono un manager d'azienda e non sono in grado di giudicare l'operato di chi si è avvicendato alla guida dell'allora azienda sana, e non so quanti qui dentro siano davvero in grado di farlo, ma se questa tesi fosse vera (ovvero un madornale errore di visione a medio-lungo termine) lo avrebbero saputo tutti già da molto prima, e nonostante questo hanno preferito non cederla a suo tempo quando ancora aveva possibilità, forse, di sopravvivere in un contesto sinergico con AF o altri.

Fullblast
14th Jun 2013, 08:10
se veramente oggi è possibile per un medio vettore nazionale sostenersi senza forti alleanze

Domanda lecita e sensata...ma se parliamo di Meridiana, Blue Panorama...ma Alitalia non era un vettore MEDIO nazionale, ma IL vettore nazionale, in una nazione di quasi 60 milioni di persone, che vive e si confronta in un contesto internazionale (non come la Corea del Nord per intenderci) e con una forte domanda di trasporto, non solo di quello aereo; quindi secondo me la risposta è si, sicuramente il mercato c'era nel 2008 e c'è adesso, così come c'è in Francia, in Germania e in UK, nazioni con cui abbiamo parecchie analogie. Sulle forti alleanze sono d'accordo, ma allearsi con chi? E come? Parlare di alleanze quando non si ha la forza di imporre le proprie strategie vuol dire solo finire ad essere subalterni e fare il gioco di altri, vedi Air France.

FB

lor192
25th Jun 2013, 12:56
Alitalia, Lupi: rivedere alleanza con Air France, guardare a emergenti - Il Sole 24 ORE (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-06-25/alitalia-lupi-rivedere-alleanza-135038.shtml?uuid=AbaaKL8H)
un altro che ha capito tutto

DEVILFISH
26th Jun 2013, 09:04
Invece a me sembra che finalmente hanno comiciato a capirci qualcosa.

LRpilot
26th Jun 2013, 10:57
Se lo dici tu.....

ypsilon
26th Jun 2013, 13:37
Qualcuno è in grado di anticipare qualche notizia circa il nuovo piano industriale ? Era prevista la presentanzione domani, ma è stata rimandata.....
P:S A FCO c'è un 320 ( I-BIKE) in phase out....aveva ragione EM75....

AFD
26th Jun 2013, 15:46
che EM75 avesse ragione non c'erano dubbi

antani blindo
26th Jun 2013, 16:26
Si ma è sparito EM75

EM75
29th Jun 2013, 21:04
sto facendo uno studio sugli ultimi 20 anni della Ducati all'interno dell'università dove lavoro e sto scoprendo chi è il Dott. Del Torchio. Non anticipo nulla mi piace scrivere con dati definitivi e certi ma mi sa che tra qualche giorno vi farò ridere a crepapelle.... per non piangere. E' proprio vero in Italia basta avere qualche giornalista amico, qualche sito a cui fai pubblicità o merchandising che ti esalta ed è fatta!!!

La competenza e il valore manageriale non servono a nulla, anzi spesso servono solo a farti un brutta fama.....
Tra qualche giorno ne leggerete delle belle.........

antani blindo
29th Jun 2013, 23:02
Aspettiamo con ansia

DEVILFISH
1st Jul 2013, 06:22
Erminio, e minchia un po' di ottimismo cavolo..........
:)

ypsilon
4th Jul 2013, 06:22
Cosa ne pensate del piano 2013-2016 ? Solo aria fritta o qualcosa di interessante ??

B77L
4th Jul 2013, 07:27
Propendo per la prima. La consueta dose di "cauto ottimismo", per dirla alla presidenziale, ma in poche parole una miriade di "valuteremo e poi vedremo", intervallata regolarmente dal nuovo slogan, falso quanto quello di un politico in campagna elettorale.
E a monte di tutto, tre righe sul piano industriale, quello vero, quello che dovrebbe permettergli di continuare a vivere, e venti pagine su nuove rotte, nuovi aerei e nuovi hub o presunti tali. Degno di un politico, appunto.

Magic 443
4th Jul 2013, 08:29
le intenzioni e qualche idea sembrano buone
i risultati vedremo
meglio poche cose certe e un po' di convinzione , che quello che abbiamo visto negli ultimi tre anni

antani blindo
7th Jul 2013, 08:49
Vedremo se troveranno le risorse finanziarie . Mi aspettavo più commenti.... Una disamina attenta di EM75....

EM75
8th Jul 2013, 00:27
allora, cosa dire, sarebbe stato difficile trovare uno peggio di Ragnetti e Sabelli, ebbene ci sono riusciti, questo signore in Ducati ha solo vissuto di rendita, quella rendita che il suo predecessore, lui si bravissimo aveva saputo creare con una strategia assolutamente originale e vincente. In diversi anni alla Ducati il dott. Del Torchio si è distinto per non aver migliorato una fava. Di seguito un minimo di storia:
il Dott. Minoli predecessore di Del Torchio alla guida di Ducati insediatosi nel 1996 in seguito all'acquisizione di Ducati da parte del fondo di capital venutre Texas Pacific Group, trovò un azienda ormai allo spasimo, decapitata nel fatturato dalla pessima gestione del gruppo Cagiva.
Minoli rimase in Ducati per tutto il tempo che il fondo detenne la maggioranza, e in soli 4 anni riuscì ad ottenere risultati davvero eccellenti di cui per non tediarvi vi do solo due indicatori a mio avviso illuminanti:
nel 1996 Ducati vendeva circa 12.000 motociclette; grazie alla gestione Minoli legata ad una eccellente strategia in cui le operations e il marketing furono protagoniste, le vendite sfiorarono le 40.000 motociclette, contemporaneamente l'indice di produttività in quegli anni passò dal 25% a oltre il 50%. Già questi due indicatori la dicono lunga su chi ha il merito di aver salvato la Ducati e di averle dato un serio posizionamento di mercato unito ad un notevole aumento di efficienza produttiva.
Con l'arrivo di Del Torchio, a seguito dell'uscita del fondo americano dall'azionariato e delle conseguenti dimissioni di Minoli, la società ha solo vivacchiato, sino ad avvitarsi pericolosamente su se stessa. Le vendite arrivate a circa 40.000 unità sotto la gestione Minoli, sono rimaste tali nei numerosi anni di gestione Del Torchio, che ha solo come detto vissuto del lavoro del suo predecessore, senza apportare alcuna strategia di sviluppo o di differenziazione. La vendita ad Audi è la logica conseguenza di una gestione che definire mediocre è già voler essere benevoli.Preciso che io non sono un esperto di moto, ma la famosa legge dei numeri (che è l'unica che al di la delle chiacchiere o dei giornalisti/siti amici, indica il valore dell'operato di un top manager), purtroppo da torto al nostro Dott. Del Torchio. Chiaro quindi che una delle prime decisioni di Audi dopo il suo ingresso nel capitale di Ducati è stata la sostituzione del nostro amico Dott. Del Torchio.
A questo punto basta essre amico di Colaninno & C. è il problema è risolto, del resto fare peggio di Sabelli e Ragnetti sarebbe quasi impossibile, ma il Dott. Del Torchio è sulla buona strada. Ho letto le sue dichiarazioni a margine della presentazione del piano industriale, le bestialità raccontate raggiungono vette così apicali da meritare post a parte che scriverò non appena mi sarà passata la crisi di risata cronica susseguente a quell'incredibile insieme di boiate proferite dal nostro esimio CEO. Ergo nei prossimi giorni avrò cura di dira la mia evidenziando le falsità. le cavolate, le assurdità da perfetti incompetenti dette dal tandem Colaninno/Del Torchio nella presentazione dell'ennesimo piano farsa di questa sfortunata compagnia.

DEVILFISH
8th Jul 2013, 07:32
Erminio ma sei tu?
scusa se te lo chiedo, ma ricordo i tuoi post iniziali, precisi, circostanziati ma sopratutto moderati.
Da un po di tempo , invece, i tuoi interventi sono caratterizzati da un certo astio che traspare non appena si nomina alitalia.
Anche in quest'ultimo post, ci dici che del torchio " e' na pippa", senza pero' dirci il perche'.
Il fatto di aver mantenuto 40.000 moto vendute in un anno, a te sembra un fallimento, pero chi va in moto sa che il mercato era gia in flessione, quindi la lettura potrebbe essere diversa, cioe' bravo a mantenere le vendite.
Ovviamente io questo non so giudicarlo, e sicuramente avrai ragione tu pero ti chiedo di tornare quello che eri all inizio, moderato e obiettivo, perche sei sempre un importante punto di riferimento per le analisi e le valutazioni del caso.

un caro saluto

Jack330
8th Jul 2013, 11:09
EM75 ha perfettamente ragione, non solo per essersi almeno preparato sull'aspetto Ducati (che condivido) ma per riconoscere subito quello che valgono le perone...Ogni volta che in alitalia e' arrivato uno dei suddetti "scienziati" provenienti dalle solite tristi realta' italiane e' stato idolatrato come i precedenti fino al momento della resa dei conti, del presentare "risultai" mai visti fino ad ora.... Ecco del torchio e' un altro di questi, e lo si capisce da come ha presentato il "piano industriale" !!! Praticamente non ha detto NULLA, nulla sugli aeroplani, sulle strategie nel dettaglio ma sopratutto su dove vorrebbe prendere i soldi !!!!! 300 e passa milioni !!! Ma chi butterebbe tutti questi $$ in una compagnia fallimentare che ora sta peggio di prima e che ha perso tutti i passeggeri che volano da anni e anni con emirates & Co, ovvero con le "compagnie aeree"...Quelli sono persi e se anche riuscisse a trovare delle macchine x il lungo raggio quali passeggeri porterebbe ??? I passeggeri con i soldi hanno abbandonato da anni alitalia, non sono affatto attratti da questo brand che e' specchio di disservizi e varie cose..... Io penso che il peggio x alitalia debba ancora arrivare.....

bauscia
8th Jul 2013, 14:10
Bisogna anche dire che si può fare il prodotto migliore del mondo ma se non si convincono i clienti a comperarlo non serve a nulla.

Per questo motivo, analisi di strategie manageriali basate sull'opinione dell'utente domestico di turno non servono a nulla perchè ti trovi davanti o al c.d. insoddisfatto cronico di turno che deve sfogare la sua rabbia "grillesca" sputando sulla compagnia di bandiera criticando qualsiasi cosa, anche i fazzoletti di carta troppo piccoli (sai quelli che girano col palmare a fotografare anche il pelo nell'uovo, che poi postano sui siti per commenti), oppure ti trovi davanti al difensore strenuo dell'italianità disposto a parlare bene di Az a qualunque costo.
Il metro piu affidabile dei giudizi degli utenti è quindi solo quello dell'utente straniero, che può volare Az come qualsiasi altro vettore concorrente senza istinti distruttivi o campanilistici di sorta.

claser111
8th Jul 2013, 18:03
Italianità, cliente soddisfatto o meno, misuratori di qualità (alquanto discutibili)...dopo l'aria fritta del piano industriale che hanno presentato la domanda principale é una sola: da dove prenderanno 355 milioni €€€ entro fine anno??? EM75, qualche ipotesi?

ricky-godf
8th Jul 2013, 18:35
Mi sono appena accorto che prenotando un volo nazionale sul sito Alitalia USA i prezzi sono di circa il 50% superiori al sito italiano o internazionale, senza contare che alcune tariffe Promo non sono disponibili, rendendo il biglietto tre volte piu' caro.

Insomma un povero cittadino americano viene scippato di 50/100 euro prima ancora di salire sul volo verso il bel paese.. e' questa l'italianita' che vogliamo mantenere?

Complimenti!!

EM75
8th Jul 2013, 18:52
caro Devilfish,
se a te o anche ad altri colleghi forummisti ho dato l'idea di essere astioso verso la compagnia, chiedo scusa non era quello il mio intento. Il problema è che non sopporto più di sentire le cavolate di questa banda di incompetenti (credimi vorrei essere più soft ma non ci riesco), che continua a prendere per il sedere gli stakeholder di Alitalia. Questo è davvero insopportabile. Il Dott. Del Torchio in Ducati ribadisco ha vissuto di rendita, la rendita creata da un signore che non conosco e di cui mai avevo sentito parlare, ma che numeri alla mano (che per me sono l'unico metro di giudizio oggettivo) ha fatto un lavoro straordinario. Del Torchio nella sua gestione, non è riuscito a risolvere i veri problemi di Ducati:
1) non è riuscito a migliorare ed efficentare i processi di produzione, non sapendo trovare delle alternative serie di location a Borgo Panigale,
2) non è riuscito a trovare l'erede della Monster, e soprattutto non è riuscito a trovare dei processi distributivi tali da poter continuare il trend di Minoli. La vendita ad Audi è dovuta anche al fatto di poter utilizzare la catena distributiva della casa tedesca. Ergo il fondo che sosteneva Del Torchio, stanco di non vedere alcunché è uscito vendendo ad Audi con un piccolo gain. Cosa ben diversa è stato il gain di Texas Pacific grazie all'opera di Minoli.
Non voglio dare la croce addosso a Del Torchio ma essere stombazzato come l'uomo della svolta Ducati mi sembra una balla colossale visti i numeri. Credo che nella vita occorre dare a Cesare quello che è di Cesare.

Per finire per il momento vorrei ricordare:
Sabelli dixit: avremo l'utile di bilancio nel 2010
Ragnetti dixit: avremo l'utile di bilancio nel 2013
Deto Torchio dixit: avremo l'utile di bilancio nel 2016
Esattamente come dissi che erano stupidate quanto dichiarato dai primi 2 adesso dico che anche questa del 2016 è una balla colossale, e ti prometto che in pochi giorni scriverò perché, con dato alla mano.
Ice aveva ed ha ragione purtroppo con grande dolore devo dire che Alitalia è morta. Nei prossimi giorni ti dimostrerò il perché. Ti dimostrerò che nulla e sottolineo nulla è stato fatto sui costi che sono il male atroce di questa nostra compagnia di bandiera. Questo da italiano mi fa stare male, ed hai ragione sono astioso verso questa gente che dopo tutti i danni fatti ad inviare da Telecom sta li a distruggere aziende strategiche per il nostro Paese. Sono sicuro che quando ti avrò dato un bel po di dati sarai anche tu incavolato con queste persone che giocano sulla pelle di tanta gente.
Un caro saluto e ancora scusa se non sono stato chiaro nel mio post precedente, in cui non essendo un esperto di motocicli ho potuto valutare solo l'efficienza dei processi e i risultati di crescita e quindi di ROI.

EM75
8th Jul 2013, 18:59
per intanto vorrei porre l'attenzione su una cosa che mi sembra davvero celestiale:
Il Dott Del Torchio dice che per andare avanti ci voglio 300 milioni di € e che tali soldi si devono trovare dalle banche.
Bene delle due l'una:
ipotesi 1 Il Dott Del Torchio mente sapendo di mentire, ovvero Alitalia anche considerando il convertendo del prestito fatto dai soci èèèèèèèèèèèèèèèè in 2447 succ del codice civile. Ergo i soldi li devono mettere nel capitale, altrimenti ENAC ai sensi della 1086 dovrebbe sospendere la licenza. Inoltre il collegio sindacale e/o la società di revisione dovrebbe porre il veto sull'approvazione del bilancio in questo stato senza la convocazione urgente dell'assemblea dei soci.
Indebitare ulteriormente una società in 2447 e succ è reato penale.
ipotesi 2 Del Torchio sta li solo per perdere tempo ed aspettare che Moretti salvi l'azienda, be allora può dire tutte le stronzate che vuole. Ci vogliono un miliardo e mezzo di Euro come ho scritto in tempi non sospetti, bene stranamente è quello che Moretti ha recentemente chiesto allo Stato per ferrovie.

Jack330
8th Jul 2013, 19:42
I-FORD io non penso affatto che i passeggeri siano attratti da alitalia, anzi... Quelli che ci volano lo fanno perche', sopratutto nei voli nazionali, non hanno nessun scelta grazie a questa assurda mancanza di concorrenza !! Pur di salvare questa compagnia hanno fatto terra bruciata e, nonostante questo, alitalia sta al punto di partenza, anzi peggio !! E' vero che molte cose sono state migliorate ma non basta... Per quanto riguarda i punti che citavi prima (ritardi diminuiti, smarrimenti bagagli etc etc) x quanto importanti non sono i soli a creare soddisfazione del cliente...E' tutto il sistema che fa la forza ... L'alitalia ancora non ha capito cosa serve .... L'altro giorno ho preso un volo alitalia e una volta atterrati un assistente di volo ha fatto il solito annuncio after landing che finiva con: Vi informiamo che il volo e' atterrato in perfetto orario.... Tu non sai che ridere le facce dei passeggeri !! Uno si e' girato e mi ha detto: Ma non e' sottointeso che un volo arrivi in orario?? Come se un cliente va al ristorante e assieme al conto arriva un foglietto con scritto: Vi informiamo che il cibo che avete appena mangiato era di buona qualita'.... Oltre al fatto che quando il volo e' in ritardo non si sente nessun annuncio..
Tornando al piano industriale, non vi rendete conto che nessuno ci crede a questo piano e in questa compagnia cosi' gestita ? Altrimenti se c'erano grosse potenzialita' si sarebbero fatti avanti a spintoni.. E invece sanno benissimo che anche questi saranno soldi persi quindi come al solito cosa succede nel perfetto "italian Style" ? Che come al solito, anche per parare il c.... a coloro che Berlusconi aveva reclutato, si inventeranno un altra magia tipo la cassa depositi e prestiti (soldi buttati al vento) o qualcosa di simile.... Le compagnie aeree hanno costi stratosferici e per fare utili, oltre a montagne di soldi, servono piani industriali eccezionali, a questo aggiungi che in Italia non gira piu una lira e il peggio deve ancora venire...Purtroppo adesso il mercato passeggeri si e' spostato principalmente in medio oriente, asia e cina e qui per alitalia non c'e' spazio xche' le "compagnie aeree" sono gia piu che organizzate da sole, altro che aquisizione di alitalia....Ma chi la vuole anzi, vedrai che quando emirates con i suoi aerei eccezionali ed il suo servizio impeccabile aprira'il volo mxp Nyc si prendera' tutti i passeggeri ed e' giusto cosi' xche i clienti devono poter scegliere di volare con chi vogliono quindi non serve a nulla che l'alitalia si impunti per ostacolare i piani altrui ma serve che faccia qualcosa di concreto... Sempre che non sia troppo tardi

antani blindo
8th Jul 2013, 20:09
Non mi pare che nelle parole di EM75 ci sia astio. Le sue analisi mi sembrano anche troppo pietose. Sul corriere economia di oggi c'era un dettagliatissimo articolo SULLA CAI pieno di NUMERI DA BRIVIDO. Comunque vedremo presto gli effetti di questo piano geniale. Spero se non altro che possa far rientrare a lavoro un po' di naviganti in cigs

Jack330
9th Jul 2013, 07:22
http://www.ilsussidiario.net/mobile/Economia-e-Finanza/2013/7/9/ALITALIA-Al-nuovo-piano-mancano-i-soldi-pagheranno-ancora-gli-italiani-/408996/

Jack330
9th Jul 2013, 07:37
E questo invece descrive bene quello che cercavo di dire sul monopolio... Anche se è scritto su queste testate secondarie non fa una piega...:
http://www.ragusanews.com/articolo/32562/alitalia-catania-roma-e-ritorno-334-euro-ai-tempi-di-wind-jet-80-euro

lor192
19th Jul 2013, 11:41
EM75, l'ipotesi che la prenda Moretti come la vedi? notizia positiva o altra cavolata all'italiana????

AFD
30th Jul 2013, 14:49
Messaggero di questa mattina (pag. 21):

Del Torchio al CDA: i 300 milioni serviranno a Settembre

Alitalia deve trovare 300 milioni entro settembre. Il fabbisogno di liquidità chiesto da Gabriele del Torchio per fine anno, va anticipato. E' quanto emerso ieri dal cda che ha confermato Elio Catania vicepresidente vicario e ha fatto il punto sul caso-Toto in relazione alla multa del fisco.
Quanto ai 300 milioni, l'ad ha promesso per il prossimo cda di fine agosto che dovrà approvare la semestrale di poter dare conto delle modalità di intervento: prestito bancario o aumento. L'altro vicepresidente Salvatore Mancuso ha invece criticato la vendita della centrale elettrica.

EM75
31st Jul 2013, 17:36
ma come non aveva detto che i soldi li voleva a Dicembre? ma allora avevo ragione io?? che dicevo che a fine Agosto senza denari si chiude baracca. Ma guarda...
Se qualcuno incontra questo genio, fategli sapere che adesso gli incassi della biglietteria come è fisiologico diminuiranno di molto, Lui ha 20 gg di cassa non di più se Banca Intesa non apre disponibilità. Ma che soggetti!!!!

Questo la dice lunga sulla capacità di questo signore.

L'unico che si batte è Mancuso, purtroppo inutilmente.

Alitalia è morta, 300 milioni non servirebbero a nulla con questo management, sarebbe solo prolungare una atroce agonia.

Questa compagnia è ormai la barzelletta dell'aviazione mondiale.

antani blindo
1st Aug 2013, 22:40
Non ci sono parole

bongo bongo
2nd Aug 2013, 08:34
Oormai pure sul forum AC.IT se ne sono accorti.....avete notato che strano silenzio di tomba? E' sparita pure Farfallina la superfan AZ, e quando sono uscite le notizie sui 300 milioni che servono prima e su ADR preoccupata,loro hanno risposto con i menù regionali e di Verdi,eh si mi sa che tra un pò siamo alla frutta...

DEVILFISH
2nd Aug 2013, 18:34
Ditemi, ma se per caso, ma solo per caso az dovesse farcela che fate un suicidio collettivo?

fulminn
2nd Aug 2013, 18:51
hahahah super quotone per devilfish!!!!:D:D:D:D:D
e basta no....manco le vecchie del mio paese ciarlano così della peggiore "regazzetta scostumata"...
dato che sono una barzellata e sono finiti, voi professionisti coi guanti bianchi non vi sporcate i ditini sulla tastiera sprecando il vostro nobil fiato per cotanta monnezza..no?

I-2021
2nd Aug 2013, 19:26
DEVILFISH Ditemi, ma se per caso, ma solo per caso az dovesse farcela che fate un suicidio collettivo?


Essendo un forum di professionisti del settore immagino saranno felici di sapere che decine o centinaia di colleghi non perderanno il lavoro. La linea di questo forum è questa.

I-2021
2nd Aug 2013, 19:41
Fulminn,

Questo non è il forum del fantacalcio. Gli utenti hanno il diritto di esprimere la propria opinione in merito alle vicende inerenti il nostro settore.

Saluti.

fulminn
2nd Aug 2013, 20:47
però appunto come dici tu qui ci auguriamo un "non fallimento", mentre loro tengono una linea decisamente opposta è...

p.s. anch'io sono un collega, e ovviamente non lavoro in italia, e non auguro il fallimento proprio a nessuno.;)

AFD
2nd Aug 2013, 21:54
fulminn ci puoi indicare a tutti dove leggi la parola fallimento nei vari post dei vari utenti?
a me sembra di leggere solo fatti di cronaca

DEVILFISH
3rd Aug 2013, 06:50
A me invece sembra di leggere solo anatemi contro az.

AFD
3rd Aug 2013, 06:56
che servono 300 milioni è un fatto di cronaca o un anatema?
anatema significa augurio o invocazione a finchè succeda qualcosa di negativo,ce li puoi indicare nei post degli utenti gentilmente?

DEVILFISH
3rd Aug 2013, 08:03
Ci sono diverse pagine di discussione, fai prima tu a rileggerle che io ad evidenziarle.
Per quanto mi riguarda ripeto , a me sembra di leggere che ci sia una diffusa speranza che az chiuda.

fulminn
3rd Aug 2013, 15:53
tutti professori...:ok:

AFD
3rd Aug 2013, 16:34
devilfish,ogni opinione è rispettabile anche la tua....

fulmin da 4 anni purtroppo la cronaca è sempre la stessa,inutile fare sofismi e mettere la testa sotto la sabbia
saluti

EM75
3rd Aug 2013, 16:54
Personalmente faccio il tifo per AZ come credo tutti gli Italiani dovrebbero fare, dopodiché con quei dirigenti purtroppo il fallimento è garantito. Questo non è un mestiere dove chi ha le leve per prendere decisioni può improvvisare. A proposito fina,mente sono partite le prime epurazioni tra questi straordinari incompetenti. Peccato che ancora il re degli incompetenti è lì a continuare a far danni e ad inviare i suoi report settimanali che sono deliziosi per ridere a crepapelle. Questo signore è uno dei peggiori manager che si siano mai occupati di aerei al mondo, e sta in AZ da almeno 10 anni, solo per lobby politico. Una vergogna vera. Questo non vuol dire voler vedere fallita AZ anzi vuol dire fare il tipo per AZ affinché si liberi di incompetenti di livello assoluto.

fulminn
3rd Aug 2013, 17:30
ma perchè 4 anni fa era una super compagnia? non prendiamoci in giro.

EM75
4th Aug 2013, 08:40
Ecco giusto Alitalia anche 4 anni fa faceva acqua da tutte le parti, peccato che tutta la prima linea del management è rimasta esattamente quella..... Stiamo dicendo la stessa cosa.

DEVILFISH
4th Aug 2013, 18:08
Non so quanto sia attendibile ma fonti interne mi riferiscono che in effetti c è un tentativo per allontanare il soggetto. Che dire, in un paese civile forse gli avrebbero chiesto i danni. Speriamo riescano nell intento.

ypsilon
4th Aug 2013, 19:58
Magari riusciranno ad allontanarlo dandogli un posto ancora più di "prestigio"...magari un bel posto da Amministratore Delegato in qualche COA.....

DEVILFISH
5th Aug 2013, 06:28
piccioni viaggiatori mi dicono che forse si dedichera' , a tempo pieno, alla smart:cool:

ypsilon
6th Aug 2013, 10:31
Un prestito da 300 milioni nel mirino di Az

Trecento milioni dalle banche e 150 milioni del prestito obbligazionario convertibile degli azionisti per dare fiato alle casse di Alitalia e avviare con maggiore serenità il piano industriale.

Sarebbero questi gli obiettivi finanziari di Gabriele Del Torchio, amministratore delegato della compagnia, in vista del consiglio di amministrazione fissato per la fine del mese. Un cda dedicato all'approvazione della semestrale, che i vertici hanno deciso di posticipare nell'attesa di nuovi sviluppi, secondo quanto riporta oggi Mf.

Due i nodi principali da risolvere in queste settimane: da una parte l'opera di convincimento verso i soci che non hanno ancora versato la loro quota (55 milioni di euro in totale); dall'altra il tema della riduzione del capitale sociale, che i vertici hanno deciso di congelare nel corso dell'ultima riunione, a fine luglio. La perdita netta, si legge infatti nella relazione, avrebbe superato la soglia di un terzo del capitale sociale per circa 12 milioni di euro e questo farebbe scattare appunto l'articolo 2446 del codice civile, che richiede appunto la riduzione del capitale sociale.

Il tema verrà affrontato quindi a fine mese, nella speranza di una ripresa dei conti, mantenendo nel frattempo uno stretto monitoraggio.


Fonte: TTG Italia

ypsilon
9th Aug 2013, 07:50
Alitalia, soldi in cassa per poche settimane - IlGiornale.it (http://www.ilgiornale.it/news/economia/alitalia-soldi-cassa-poche-settimane-942182.html)

antani blindo
9th Aug 2013, 12:19
Scommettiamo che all'ultimo minuto i soldi li trovano???

AFD
9th Aug 2013, 12:41
secondo me si,quelli dei contribuenti,poi mi auguro che trovino anche la strada del pareggio di bilancio dopo 25 anni di perdite

EM75
10th Aug 2013, 10:50
Se qualcuno incontra questo genio, fategli sapere che adesso gli incassi della biglietteria ad Agosto come è fisiologico diminuiranno di molto, Lui ha 20 gg di cassa non di più se Banca Intesa non apre disponibilità.

chiedo scusa se mi quoto, ma questo è quanto scrivevo quando questo nuovo genio di AD spaparanzava che i soldi gli servivano a dicembre, bene adesso i giornali dicono la verità, Alitalia è sull'orlo del baratro, urge maledettamente un versamento di almeno 400 milioni di € altrimenti Agosto non si finisce.

Volevo inoltre far notare che quando dicevo che le perdite vere erano ben altre rispetto a quanto riportato dai giornali adesso proprio da quell'articolo ne abbiamo la prova, evidenzio un conticino facile facile anche per chi non si occupa di conti economici, allora stando all'articolo:
1 miliardo è il debito vs il sistema bancario
1,150 miliardi sono stati versati dai soci
circa 700 milioni di € sono i debiti vs fornitori al netto dei conti d'ordine

totale 2,850 miliardozzi di €

ergo considerando che CAI ha iniziato le sue attività nell'anno 2009 ha ad oggi circa 4,5 anni di attività, volendo ora identificare una perdita media per anno si ha che: 2,850 : 4,5 = 633 milioni di € annui.
Ergo se non si fosse ricorso alla procedura di capitalizzare alcuni costi di gestione, la perdita media annua è spaventosa.

Ergo questi signori Amministratori Delegati che si stanno succedendo stanno facendo un qualcosa di impensabile ovvero fare peggio dei vari Mengozzi, Cempella, Cimoli, etc... Sembrava impossibile, ma loro ce l'hanno fatta.
Complimenti

winglet1961
11th Aug 2013, 14:04
scusami ma tutti i biglietti venduti? dove sono tutti i soldi?

selcalcheck
11th Aug 2013, 15:41
Possibile che ci sia ancora qualcuno che "crede" che Alitalia sia un'azienda come un altra con costi e ricavi?
Non posso credere che ci sia in giro ancora gente così ingenua.
Non è solo per i miei 30 anni di Alitalia che ho un opinione completamente diversa in proposito.
È come contribuente italiano che mi viene da ridere a pensare ai "bilanci" di Alitalia.
Guardate che uno dei mille modi con cui la Politica italiana si autofinanzia sono i finti appalti e le finte consulenze milionarie che Alitalia, così come cento altre "aziende" pubbliche elargiscono agli amici degli amici.
Sono solo delle partite di giro (in terrmini finanziari) di soldi che entrano coi biglietti ma escono per andare nelle casse dei partiti.
Ragazzi, in tanti lunghi anni da comandante in Alitalia ne ho viste di cotte e di crude.
E tutti d'accordo. Sindacati in prima persona...
La sola differenza è che ora la UE ha cambiato le carte in tavola.
Ma non vi preoccupate troveranno il modo di salvare il c..o ad AZ ancora una volta. Di Capitani Coraggiosi a cui chiedere salvataggi virtuali in cambio di prebende ne troveranno ancora. Non possono rompere il giocattolo...
Happy Landings!:ugh::ugh::ugh:

EM75
12th Aug 2013, 10:48
scusami ma tutti i biglietti venduti? dove sono tutti i soldi?

sono stati utilizzati per volare nei mesi di giugno/luglio/agosto, peccato che negli incassi ci sono anche i ritorni, spesso fatti a settembre, e AZ i soldi per riportare a casa chi ha regolarmente pagato i biglietti al momento non li ha. E' esattamente in grande ciò che è successo a Wind Jet esattamente ad Agosto scorso.

EM75
12th Aug 2013, 10:53
Guardate che uno dei mille modi con cui la Politica italiana si autofinanzia sono i finti appalti e le finte consulenze milionarie che Alitalia, così come cento altre "aziende" pubbliche elargiscono agli amici degli amici.
Caro Comandante, concordo su molto di quanto hai scritto, solo 2 divergenze:

1) quei tempi sono finiti da un pezzo altrimenti AZ non sarebbe già fallita nel 2008 costando a noi contribuenti italiani qualcosa come 7/8 miliardi di € considerando anche le CIGS.

2) Alitalia non è più una azienda pubblica, è una normale società per azioni privata che deve rispettare le regole, è impossibile aiutare Alitalia dal pubblico, perchè allora si dovrebbero aiutare tutte le altre compagnie italiane che ad oggi sono nei guai (e sono di fatto tutte), come si giustificherebbe che si salva AZ e si lascia fallire Blue Panorama??

DEVILFISH
12th Aug 2013, 18:14
Perché credo che al momento az rappresenti un asset strategico per il trasporto aereo nazionale. Anche da società privata.
Questo dettaglio, a mio parere, rappresenta l ossigeno della società. Tutto questo fino a quando ci sarà un altra società " controllabile" in grado di garantire gli stessi collegamenti.

AFD
12th Aug 2013, 19:23
privato e pubblico non dovrebbero mai essere mescolati sennò finisce che le perdite sono pubbliche e i profitti privati

taita
12th Aug 2013, 19:55
momento az rappresenti un asset strategico per il trasporto aereo nazionale.

Mio Dio come avranno fatto in svizzera e in Belgio dopo che hanno perso gli asset strategici ????? (Sabena e Swiss air)

jet commander 64
14th Aug 2013, 16:40
Perché credo che al momento az rappresenti un asset strategico per il trasporto aereo nazionale. Anche da società privata.
Rispetto tutte le opinioni ma parlando dal punto di vista della politica economica gli assetti strategici sono le reti infrastrutturali, quindi nel nostro caso gli aeroporti e cose annesse. Gli aeroplani da mettere sulle piste sono un semplice problema di impresa. Si può anche dire che AZ sia di interesse strategico per la nazione, ma bisognerebbe motivarlo, definirne il costo e porlo chiaramente a carico della collettività, che poi potrebbe esercitare i suoi strumenti per accettare o meno di pagare la imposizione legata a questo assetto strategico. La domanda è cosa abbia di strategico una compagnia aerea.
Ciao ed happy landings.

furball_t
15th Aug 2013, 00:38
secondo me si,quelli dei contribuenti,poi mi auguro che trovino anche la strada del pareggio di bilancio dopo 25 anni di perdite

Ho paura che finirá prima il mondo!

La domanda è cosa abbia di strategico una compagnia aerea.

Ha di strategico quello che ha detto Selcalcheck, serve per fare altro oltre che trasportare gente.

O'leary ha giá lo spumante in frigo. Quel farabutto...

Ha volte penso che sia una battaglia persa parlare di AZ, buone vacanze...

DEVILFISH
15th Aug 2013, 18:05
Guarda io non sono un esperto in materia, voglio evitare lungaggini personali , però "sembra" che tale definizione sia stata data, oltre che da illustri professori d università, anche dall attuale ministro delle infrastrutture e dal ministro dell economia.
Io opterei per una visione più allargata del termine e sopratutto diffido molto da libri in forza ad alcune forze armate perché o sono da aggiornare o, più verosimilmente hanno scopi molto diversi.
Mio dio

DEVILFISH
15th Aug 2013, 18:11
Mio Dio come avranno fatto in svizzera e in Belgio dopo che hanno perso gli asset strategici ????? (Sabena e swiss)

Magari viste le dimensioni, posizione geografica etc avranno avuto un incidenza inferiore rispetto a quello che avrebbe l Italia se dovesse perdere il trasporto nazionale.
????????????????????

jet commander 64
15th Aug 2013, 19:48
[QUOTE] Guarda io non sono un esperto in materia, voglio evitare lungaggini personali , però "sembra" che tale definizione sia stata data, oltre che da illustri professori d università, anche dall attuale ministro delle infrastrutture e dal ministro dell economia.
Io opterei per una visione più allargata del termine e sopratutto diffido molto da libri in forza ad alcune forze armate perché o sono da aggiornare o, più verosimilmente hanno scopi molto diversi. [QUOTE]
Mah io non ho parlato di libri militari....casomai mi riferivo a qualcosa tipo "financial airlines" e cose del genere....ministri e professori universitari non hanno in genere a priori il dono della "ex cathedra" ovvero possono avere ragione o anche torto. Ciò detto mi sta bene tutto ma se vogliamo sostenere che bisogna spendere i soldi della CdP ovvero i depositi postali delle nonnette n una impresa che brucia ricchezza e non ne crea si può fare ma bisogna avere il coraggio di dirlo. Ora se vuoi una domanda personale: se lavori in AZ come ci si sente ad avere jno stipendio regalato dai contribuenti? Fu questa sensazione a farmi cambiare aria da giovane copilota tanto tempo fa. Non pretendo però che debba essere una sensazione generale. In ogni caso ribadisco: le infrastrutture sono strategiche, le imprese vanno e vengono. Comunque le mie sono riflessioni distaccate: le mie tasse non le pago in Italia per cui non possono essere usate dal Governo.
Happy landings

jet commander 64
16th Aug 2013, 00:22
Senza pretesa che possa essere un testo "ex cathedra" e di certo non è un economista oppure un ministro, ma mi pare interessante riportare le ultime righe di un articolo di F. Scacciavillani, "Chief Economist" del fondo d'investimenti sovrano dell'Oman.
"Quali conclusioni emergono dal puzzle? Innanzitutto il capitale di rischio in Italia praticamente non rende. Il tessuto produttivo sembra intrappolato in settori a basso valore aggiunto dove, nonostante i salari bassi, la concorrenza sul prezzo comprime i profitti. Per risalire nella catena del valore a livello globale servono investimenti in ricerca, nuove tecnologie, nuovi impianti e formazione. In Italia con le banche alla canna del gas, i capitali non si trovano (o si trovano solo per i parassiti tipo Alitalia o Ligresti). Bisognerebbe attirarli dall’estero. Ma quale imprenditore straniero (senza padrini politici) informato sul regime fiscale, la burocrazia, il sistema (il)legale, le infrastrutture, il pizzo e altri aspetti poco edificanti, correrebbe un tale rischio?"
Capito perchè sono le infrastrutture ad essere strategiche? L'articolo completo qui (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/15/banche-in-crisi-zero-capitali-ve-sentite-di-investire-in-italia/685236/)
Happy landings.

taita
16th Aug 2013, 07:32
[QUOTE]Magari viste le dimensioni, posizione geografica etc avranno avuto un incidenza inferiore rispetto a quello che avrebbe l Italia se dovesse perdere il trasporto nazionale.
????????????????????/QUOTE]

magari, nel caso non te ne fossi accorto, abbiamo già perso il trasporto nazionale, e anche intercontinentale.
poi giusto per info Magari fossimo il Belgio o L'Olanda, aeronauticamente e finanziariamente parlando.

Jack330
16th Aug 2013, 08:40
Esatto, il traffico nazionale e' perso quasi completamente, quello intercontinentale praticamente anche (i piani di del torchio, oltre ad essere molto vaghi, non potranno essere attuati perche richiederebbero molti molti soldi e, visto che alla cai sono stati negati ordini nell'ordine di 180.000 eur x degli arredi a giugno xche l'azienda non e' affidabile, dubito che qualcuno sborsi qualche centinaia di milioni..... Sarebbero comunque buttati al vento). Per quanto riguarda la cassa depositi e prestiti, non penso che questi ladroni siano cosi' sfacciati da rubare ai poveri risparmiatori i loro averi da buttare in questa compagnia fallimentare, almeno spero !!!
Io gia' lo avevo detto in precedenza, il progetto cai e' stato un completo fiasco....L'unica soluzione sarebbe rottamare questa compagnia e con essa il suo brand che ormai non vale piu quasi nulla, sono finiti i tempi dell'ALITALIA vera, quella di tanti anni fa, che perdeva si soldi ma almeno aveva quel prestigio ed eleganza ormai estinti....
Rottamerei anche (anzi x primi) tutti gli inutili sindacati !!! Io aprirei una nuova compagnia di bandiera tipo la Virgin....

DEVILFISH
16th Aug 2013, 09:12
Evidentemente nei piani alti della politica la pensano diversamente dal fondo che citi.
Quello che citi è innegabile, è difficile non accorgersene ( piu facile sccorgersi che swiss ed olanda non c'entrano nulla) .
Vedremo

taita
16th Aug 2013, 09:49
Esatto Swiss e Sabena non c'entrano nulla , sono fallite sono state chiuse e i contribuenti non hanno dovuto e devono mantenere i dipendenti a differenza dell'assetto strategico alitalia , beati loro

bongo bongo
16th Aug 2013, 10:50
leggo su altri forum che i vertici az in questi giorni avrebbero fatto visita ad una compagnia del golfo,probabilmente in cerca di soldi
leggo sempre altrove che devono trovare 300 milioni entro un mese perchè la cassa si sta esaurendo

antani blindo
16th Aug 2013, 11:33
Toccherebbe sentire l'Emerito Maestro. Sicuramente sa

DEVILFISH
16th Aug 2013, 17:32
ma no dai, frega niente a nessuno e men che meno a me.
ho espresso un pensiero basandomi su informazioni ricevute da soggetti gia citati ed al momento, ritengo le mie fonti decisamente piu credibili.
Continuo ad essere del parere che la chiusura definitiva di az potrebbe avere dei costi, qualunque tipo vi pare, forse maggiori che non risanarla.
Si e' persa un occasione d oro 4 anni fa, ma forse non vi erano tutti gli elemeti necessari.
Certo che le analisi di EM sono decisamente poco rassicuranti per chi ci lavora ma molto ben circostanziate e, spero per loro, che Del Torchio stia lavorando sul progetto utilizzando anche canali " non convenzionali".

selcalcheck
16th Aug 2013, 17:56
Due semplici tabelle sui risultati CAI dalla nascita (2009) e sulle flotte dei maggiori competitors. Da rilevare che l'indebitamento finanziario NETTO di CAI a fine 2012 ammontava a 1,028 Milioni di Euro.
L'unica soluzione che ha la politica italiana per mantenere il giocattolo in vita artificiale e' ripetere l'operazione gia' sperimentata dal governo Berlusconi:
Capitani "coraggiosi" che mettono i propri denari "privati" a fronte di ritorni elargiti dal governo. Tipo tu metti 100 e io ti faccio rientrare di 110 magari permettendoti di aumentare dello 0,1% le tariffe che le tue aziende applicano ai consumatori visto che hai interessi in qualche azienda pubblica. Gia' fatto ragazzi, gia' visto nel 2009. E' facile aggirare le norme UE in Italia...

Se osservate il risultato operativo netto (RON) di CAI noterete che nel 2012 e' precipitato e attualmente gli ordini fissi di velivoli sono pari a zero. Sulla carta possono scrivere quello che vogliono ma in Boeing e Airbus vogliono i soldi prima di iniziare la produzione!

P.S. Ryanair a Easy assieme trasportano 134 Milioni di Pax e Emirates ha un volo giornaliero FCO-DXB operato con A380. Ma ne vogliamo parlare?

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Airline Aerei Destinazioni WB on order



EK 190 119 81

QR 114 118 38

ET 67 76 21

TK 208 225 24

AZ 141 89 0

antani blindo
16th Aug 2013, 20:16
Che tristezza

Jack330
16th Aug 2013, 20:59
Volevo solo fare una precisazione.. Emirates ha 2 voli giornalieri su roma, non 1 un A380 la mattina (427 economy, 76 business, 14 prima) e un 777 alle 3 di pomeriggio... X il mese di agosto il 777 è stato sostituito da un 2° A380... Tutti pieni a tappo tanto che io sono rimasto a terra l'altro giorno...
Aggiungi il volo x VCE e il MILANO che a breve continuera' x NYC ad un prezzo molto piu basso di cai... Fatevi 2 conti

jet commander 64
16th Aug 2013, 23:41
Io metterei il discorso in modo semplice. La vecchia Alitalia è andata in bancarotta. La CAI ha avuto la grande occasione di strutturare il business come avrebbe voluto, ma vuoi per condizionamenti vuoi per connessioni vuoi per politiche oggi CAI è una azienda che ha prosciugato la cassa, incrementato l'indebitamento e non ha creato valore. La domanda è semplice: sarebbe fattibile un turnaround in queste condizioni? Chi paga? E' ovvio che se la politica trova le risorse si continuerà così sino alla prossima crisi di cassa. Una idea potrebbe essere una partnership con una compagnia del Golfo, ma agli arabi piace in genere finanziare e comandare, non solo finanziare. In definitiva, vedremo. Mia opinione da 2 centesimi: sarebbe dovuta andare completamente in default nel 2008 e poi CAI o chi per lei avrebbe potuto imbastire un piano industriale senza lacci e lacciuoli, evitando quell'aborto del Piano Fenice.
Happy Landings.

Jack330
17th Aug 2013, 04:23
Dubito che qualche arabo metta anche 1 solo dollaro in una compagnia come la cai..... Dove sta l'investimento... La cai è nata male e purtroppo finira' peggio, ha solo buffi e non rende... Solo un pazzo la prenderebbe in considerazione come investimento... Anche xche dovrebbe metterci le mani in modo pesante... Non piace solo agli arabi comandare ( e vorrei vedere ) ma a tutti gli investitori del mondo... Altro che asset, turismo etc etc..

bongo bongo
17th Aug 2013, 08:54
il primo ricorso al tar sulla 5 libertà è stato perso da az
fra meno di due mesi partono sulla jfk da mxp

da quanto scrivi gli emirati fanno tanto schifo ma intanto la super mega compagnia di bandiera italiana va a chiedere aiuto nel golfo per avere una minima speranza di sopravvivere...quanto ci rode tutto ciò?

dici che gli italiani che lavorano all'estero prendono residenze fittizie...di cosa parli?
la residenza fittizia è di coloro che vivono in italia e fingono di vivere all'estero,non di chi lavora all'estero e di conseguenza ci vive anche
sei male informato perchè le tasse si pagano nel centro d'interessi e non dove si ha la residenza,o meglio la residenza fiscale non coincide con la residenza fisica,visto che quella fiscale dipende appunto dal centro d'interessi, il quale a sua volta dipende da altre cose tipo ad esempio da dove sta la famiglia
informati....e se hai le prove di illeciti denunciali alla procura della repubblica o alla guardia di finanza,altrimenti non venire a fare l'eroe da tastiera

p.s. temo che si godranno anche il periodo da novembre ad aprile al mare mentre noi altri staremo sotto la neve e la pioggia con guanti e sciarpe:ok:

bongo bongo
17th Aug 2013, 09:29
scusa i-ford ma io non sto odiando nessuno,qualora ti riferissi al mio precedente post,subito precedente al tuo
tanto meno odio i naviganti az dal momento che sono tra quelli con le peggiori condizioni contrattuali in europa,quanto meno se confrontati con i loro pari di lh e af o ba
ti riferivi al mio messaggio?

Jack330
17th Aug 2013, 14:06
Caro stexup, non per riciclare un vecchio post non mio ma che in questa occasione calza a pennello ... X caso ti hanno segato alle selezioni di emirates ethiad o qatar ?? Scusa se te lo chiedo ma dal modo in cui ti esprimi ( senza cognizione di causa tra l'altro) sembra che tu abbia un odio sfegatato x tutto cio che riguarda il medioriente...
Intanto è bene che tu sappia che molta gente che lavora qui non è venuta x necessita' come me, ma x libera scelta !! Ragazzi che erano in alitalia come F/O e che 10 anni fa ( in tempi non sospetti ) hanno dato le dimissioni da az e ora sono comandanti in emirates e altre compagnie locali.
Il bello è che quelli dell'ufficio del personale az li guardarono con una faccia come x dire: questo è matto !! Va via da alitalia... In realta' ci avevano visto lungo e, secondo me, hanno fatto la scelta giusta.
In realta' qui si sta bene, le figlie ormai sono madrelingua e tante altre cose.
Per quanto riguarda il non avere diritti .... Tu in Italia hai diritti ?? Ti senti rispettato dalle istituzioni ??? Ma fammi il piacere.
Io sono contento xche', grazie al trattato contro la doppia imposizione, le tasse non le pago in italia, perche sono soldi buttati al vento, servono solo a mantenere quelle sanguisughe dei politici che abbiamo che rubano, rubano e dove portano i "nostri" soldi ?? All'estero, a Dubai ( guarda caso ) a Singapore etc etc.
X me personalmente l'italia è un paese morto e sepolto e con lei anche tutta l'aviazione, alitalia compresa... Adoro l'italia come paesaggi, cultura, storia e x questo ci verro' sempre in vacanza...
Per quanto riguarda il diritto di sciopero che a te piace tanto, qui non c'e' e nemmeno serve xche senza sindacati si sta da Dio e tutto funziona alla perfezione !!!! Non serve fare sciopero.
E sul 380 informati meglio che sei completamente fuori strada !!
E ora possiamo comodamente smettere di discutere e tornaresul topic...

Jack330
17th Aug 2013, 14:08
E ringraziamo il signore Dio che le compagnie in MO danno un lavoro a migliaia di piloti e comandanti mentre la cai sta x mandare a casa ( a carico dei contribuenti ) altre migliaia di persone... Ecco i tuoi diritti

bongo bongo
17th Aug 2013, 14:29
Bongo bongo..ma che stai addi? La residenza fiscale e' dovunque tu trascorra, realmente o fittiziamente pu di 180 giorni all'anno. Basta una bolletta delle luce, un affitto et voila'.. Ultimamente, ma solo ultimamente la cosa e' diventata piu complessa appunto per il doscorso del centro di interesse..ma a tutt'oggi correndo qualche rischio, mettendo in piedi finte separazioni, intestando beni a famigliari si puo fare.. e c'e' chi lo fa. Perche' alla fine all' italiano non frega un ***** di niente di tutto cio che non porti al suo personale tornaconto, o a quello della sua " famiglia" nella piu mafiosa accezzione del termine. Le parole onore, etica, patria, interesse comune, comunita' non hanno alcun valore per la stragrande maggioranza degli italiani persi solo dietro alle loro pulisoni mediterranee alla bella vita a qualsiiasi costo Apparenza pura, la magliettina giusta un po gaysh , il pantaloncino, la scarpetta..***** gli quipaggi az li riconosci a 700 metri, provinciali cittadini del campanile tropo spesso a Roma.. Il problema e' semplicemente che il denaro e' diventato troppo importante e tutti sono in vendita. Quanto ad EK non dimentichiamoci il fatto che e' sponsor del Milan...la SEA...e la Regione sono in mano a chi? Immagino le stecche che sono girate per mettere in piedi la faccenda ma non sono tempi buoni per il vostro leader massimo, la massima espressione della peggio italianita', l'inventore di CAI che andrebbe come il suo meno venale ma piu famoso predecessore si appeso ad un lampione ma per le palle e da vivo..

sul leader massimo sfondi una porta aperta

ma vorrei tornare sul tuo concetto espresso qualche post indietro dove parlavi di piloti italiani che lavorano in medio oriente ma vivono in italia,puoi approfondire meglio?
se lavorano in medio oriente come dici risiederanno anche lì non trovi?
dal momento che con 8-10off mensili è un pò difficile pendolare o passare 180 e più giorni all'anno in italia
conosco bene la regola del 180+1 ma la residenza fiscale non dipende solo da quello bensì anche e sopratutto da dove risiede il tuo centro di interessi,che non sono solo le bollette intestate ma anche e soprattutto dove sta la tua famiglia(moglie/figli),tanto è vero che chi risiede 365 giorni a dubai o abu dhabi o doha,qualora la moglie viva in italia e i figli vadano a scuola in italia,rischia di ricevere un accertamento fiscale

Approfondimenti*>*Residenza fiscale e trasferimento fittizio all’estero (http://rivista.ssef.it/site.php?page=20050414110755598)

è un pò difficile pensare che oggi qualcuno possa prendere una residenza fittizia negli emirati ad esempio,dove per iscriverti all'aire di dubai o abu dhabi hai la necessità di avere un visto di lavoro da patre di un datore di lavoro locale

ritengo infine che tu non conosca il concetto di centro di interesse leggiti questo bel link

Decisivo il centro degli interessi - Il Sole 24 ORE (http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-08-04/decisivo-centro-interessi-081837.shtml?uuid=AbGN09JI)

ad ogni modo ribadisco se hai notizia di illeciti commessi da qualcuno denunciali alla finanza altrimenti diven ti loro complice ed è dopo un pò troppo facile lanciare accuse

bongo bongo
17th Aug 2013, 14:46
La residenza delle persone fisiche - Il centro degli affari e degli interessi nella recente giurisprudenza italiana - it.Tributario.net (http://it.tributario.net/loprestiventura/la-residenza-delle-persone-fisiche-il-centro-degli-affari-e-degli-interessi-nella-recente-giurisprudenza-italiana/)

...La locuzione “affari ed interessi” deve intendersi in senso ampio e quindi includere non solo i rapporti di natura patrimoniale ed economica, ma anche quelli morali, sociali e familiari; in quest’ottica, la determinazione del domicilio deve essere sempre desunta dando rilievo a “tutti gli elementi di fatto che, direttamente o indirettamente, denunciano la presenza in un certo luogo di tale complesso di rapporti e il carattere principale che esso ha nella vita della persona”[1].....

vedi non si scappa se uno prende la residenza a dubai e ci vive anche perchè lavora in ek questo non lo mette al riparo se moglie e figli risiedono,vanno a scuola,vivono ecc in italia
di questo parlavo quando ho menzionato il centro d'interesse

quelli che hanno residenza fittizia negli emirati sono coloro che vivono e lavorano in italia, non coloro che vivono e lavorano a dubai
e chi lavora e vive in italia non so con quale stratagemma riesca iscriversi all'aire di dubai,o forse riuscivano in passato,perchè ora ti chiedono il visto uae per iscriverti all'aire
tra le altre cose iscriversi all'aire non è sufficiente

DEVILFISH
17th Aug 2013, 18:23
non si potrebbe fare uno sforzino e pensare che probabilmente siamo tutti colleghi e che la cosa principale DOVREBBE essere un banale scambio di opinioni?
una cosa e' incontrovertibile, siamo tutti italiani e lo si vede dal germe ben radicato " io sono piu' figo".

joe falchetto 64
18th Aug 2013, 08:28
[QUOTE] I-FORD: Insomma, gira e frulla, anche sull'orlo del fallimento e reduci da una ristrutturazione sanguinosa, i naviganti AZ vengono ancora invidiati/odiati per le loro condizioni lavorative./QUOTE]
Caro I-FORD, io sono uno di questi: Piloti, la carriera è in Oriente. ?Contratti e benefit che in Italia non esistono? - Il Fatto Quotidiano (http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/18/piloti-carriera-e-in-oriente-contratti-migliori-e-benefit-che-in-italia-non-esistono/683282/). Devo essere sincero, perché come tuo (ex) collega meriti che io parli con estrema chiarezza. Non so se ti conosco e non so neanche quale sia stato il tuo comportamento nel lontano inverno 2008 e premetto quindi che dovrò generalizzare: ti prego di non prendere le mie parole in termini individuali.
Io odio profondamente tutti voi che siete rimasti con il kuro a caldo sull‘aereo mntre i vostri colleghi sono stati cacciati dall‘azienda in spregio ad anzianità e merito ma solo grazie alla sfortuna di essere sull‘aereo sbagliato. Vi odio perché con il vostro atteggiamento ci fate costantemente prendere per il kuro dai colleghi delle nazioni aeronauticamente più evolute che continuano a chiedermi dei 7 sindacati, della anzianità, delle regole. Vi odio perché non vi siete preoccupati neanche di premere perché le vane promesse fatte dai parolai si concretizzassero....riqualificazione, mantenimento licenze. Vi odio perché lavorate per una azienda che prende i soldi per i vostri passaggi, soldi che avrebbero aiutato molti di noi a trovare occupazione. Vi odio perché in definitiva avete applicato solo la regola della vostra salvezza, applicando per la prima volta nella storia il concetto che il merito e la seniority non contano (vedasi i giovani cpt su MD 80 messi alla porta e i loro coetanei che hanno fallito l'upgrade e quindi F/O sul lungo raggio rimasti al lavoro).
Vi odio e siccome sono uno di quelli dell'articolo postato, ogni passeggero che vi rubo, ogni kilo di carburante che risparmio per la mia compagnia, ogni problema che risolvo per partire ed arrivare in orario ed in sicurezza è una soddisfazione: sarebbe per me un piacere vedere la vostra azienda in profonda crisi e voi costretti a vivere le stesse esperienza.
Senza oggettiva stima, ma con sincerità.
Ciao.

antani blindo
18th Aug 2013, 09:24
Condivido ogni parola del collega. Anche io sono uno di quelli rimasti a casa nel 2008. Onore a chi è riuscito a rialzarsi e oggi si gode dall'alto della sua compagnia il triste spettacolino ridicolo di ciò che è rimasto di questa specie di aborto di azienda alla canna del gas

winglet1961
18th Aug 2013, 09:34
Molti piloti che sfortunati sono dovuti andare fuori , erano iscritti a sindacati che hanno firmato la nostra morte .Io no!! e mi battevo nel mio piccolo per aprire gli occhi ai colleghi, per quando riguardo le invidie per i piloti rimasti ,
rimarranno per sempre, perché le amarezze di non aver avuto la possibilita' di far parte a torto ho ragione di alitalia sara' sempre li' . Per quelli che sono fuori, non siate impazienti se continua cosi arriviamo anche noi, se saremo in grado! buon lavoro.

antani blindo
18th Aug 2013, 09:44
Winglets ti invito a non generalizzare. Onestamente sono lontani i tempi del 2009 quando chi era rimasto fuori poteva nutrire una sana rabbia. Ad oggi sappiamo bene che cai non è alitalia tanto x cominciare quindi non usurpiamo almeno noi questo nome,secondo poi: a marzo il tuo stipendio è stato pagato grazie a un prestito in extremis . Terzo: se a settembre non arrivano i soldi tu stai peggio di chi é in emirates o anche in cigs dove lo stipendio è assicurato x altri 2 anni. Ergo,prima di sentirti ad oggi così invidiato guarda bene dove sei. Con franchezza .
Aggiungo: il posto in cai è così invidiato e sicuro che molti sindacalisti stanno inviando curricula in emirates ed etihad.

joe falchetto 64
18th Aug 2013, 11:08
Aggiungo: il posto in cai è così invidiato e sicuro che molti sindacalisti stanno inviando curricula in emirates ed etihad.]
Dove verranno sonoramente trombati a prescindere dalle qualità professionali, qualora ne possiedano, poiché le suddette compagnie (e aggiungiamo pure QR e FZ) odiano i sindacalisti. Per avere prove oggettive basta chiedere a qualche grande esponente di CISL o UIL!
Cari sindacalisti, tenetevi caro il posto in AZ...fuori non si fanno prigionieri! Di gente poi pronta a raccontare le vostre passate esperienze sindacali comincia ad essercene tanta. Avete commesso con miopia il grande errore di lasciare a casa più di un terzo dei piloti delle compagnie interessate alla fusione del 2008...tutti questi sono certo faranno del loro meglio per rendervi l'esistenza la più complicata possibile qualora abbiate bisogno di un nuovo posto di lavoro...oramai cominciamo ad essere parecchi in altre compagnie estere e con la memoria molto lunga!
Ciao.

antani blindo
18th Aug 2013, 11:19
Grande joe :ok: stai certo che ognuno avrà il suo.

South Prince
18th Aug 2013, 11:57
Quelli cascano sempre in piedi. per quanto riguarda i presunti CIG che lavorano all'estero, giusto denunciare se si è a conoscenza di certezze; in ogni caso non è infrequente sentire chi si vanta di ciò addentando una pizza nei locali dei più comuni luoghi di lavoro all'estero.

Jack330
18th Aug 2013, 12:28
Joe, mi hai rubato le parole di bocca..... La cosa che mi lascia a bocca aperta e' la faccia tosta !! Quando c'era da essere solidali, il "nulla", adesso che si stanno cagando sotto, chiamano x essere aiutati.... E ti assicuro che chiamano in tanti !!!!!!!!!!!!

bongo bongo
18th Aug 2013, 13:31
chiamano pure i sindalisti anzi i sindacalari
quando vedi loro fare le application e chiamarti per avere info per l'interview capisci quanto è disperata la situazione

joe falchetto 64
18th Aug 2013, 13:46
Chiamano anche me, figurati...che si caghino pure sotto. Ho dovuto imparare in 5 anni a superare selezioni, a vivere all'estero, a rubare tempo alla mia famiglia...e non ho preso neanche una lira di quella elemosina di Cigs quando ero al lavoro. Per me, quei 48 piloti che sono sotto inchiesta dalla Procura (ho buone amicizia) per truffa, devono andare al gabbio...e loro ancora non lo sanno che si troveranno un bel rinvio a giudizio per truffa aggravata e continuata. Personalmente non mi auguro un default di AZ, non perché sia pietoso, ma per opportunità: troppa concorrenza da parte di gente terrorizzata che ci farebbe cattiva pubblicità. Però stai certo: per quanto ho potuto, posso e potrò, aiuterò sempre chi è senza lavoro, ma affondero sempre chi lavora in AZ e cerca altri lidi...e nel mio piccolo ho contribuito a qualche illustre selezione fallita. Inoltre considera un altro fatto: sto facendo publicita alle cause contro AZ...pensa che bello...se manteniamo la statistica del 70 per cento medio di cause di lavoro vinte, altro che 300 milioni di euro di prestito serviranno....

antani blindo
18th Aug 2013, 14:43
Cari colleghi jack e joe avete dimenticato di citare i peggiori in assoluto,quelli che col loro posto fisso in cai se ne vanno in giro a far selezioni e poi una volta passate rifiutano il posto.. che so in Emirates.. o altre aziende ,creando problemi a chi senza lavoro farebbe carte false per andarci. Ne vogliamo parlare di questi vermiciattoli? Sappiamo tutti chi sono

joe falchetto 64
18th Aug 2013, 14:49
ma affondero sempre chi lavora in AZ e cerca altri lidi..
Ne ho già parlato in questa frase! È un piacere rispondere quando HR chiede qualche info per il background check!
Comunque ripeto mi auguro che AZ non vada in default ma che resti nella stessa asfittica situazione di oggi...minore concorrenza e più opportunità dal mercato: inoltre se per caso vincessi la causa devono esserci per pagarmi.
Ciao.

antani blindo
18th Aug 2013, 15:22
Joe,c'è differenza a mio avviso tra chi da AZ va in cerca di aziende migliori dove lavorare e chi ancor peggio va in giro a far selezioni tanto per provare ,LE PASSA,e poi rifiuta..perché alla fine in alitalia finché non me cacciano... Questa è bastardaggine ai danni di chi è senza lavoro. Pensaci..

joe falchetto 64
18th Aug 2013, 15:26
Tu dici? Nelle grandi flag carriers si...ma pensa che mi è addirittura capitato, esattamente il 25 giugno scorso, che un HR rep di una compagnia media dove ero a completare un local ATP check (mai stare fermi) quindi addirittura ancora candidato con offerta formale di assunzione, mi abbia sottoposto i logbook di un candidato italiano...a lei non tornavano alcune correzioni...io purtroppo ho dovuto dirle che non potevo confermare che il candidato, che si era presentato per una posizione DEC su A 320 attualmente CPT in AZ, fosse realmente cpt in AZ...ma non lo ho escluso categoricamente, ho solo suggerito un maggiore approfondimento; purtroppo il soggetto non ha superato il background check. In effetti è un FO tutt'ora in AZ.
Vedi, il mondo è molto grande, di compagnie e di culture differenti ne esistono a migliaia...io ne conosco giusto qualcuna, tu quante esperienze ti sei fatto?
Ciao

Jack330
18th Aug 2013, 17:32
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/08/18/piloti-carriera-e-in-oriente-contratti-migliori-e-benefit-che-in-italia-non-esistono/683282/

bio161
18th Aug 2013, 19:29
...oramai cominciamo ad essere parecchi in altre compagnie estere e con la memoria molto lunga!

QUOTONE DELL´ANNO 2013!!! la memoria per queste cose non scompare! neanche dopo 30 anni!!! la ruota gira...............

joe falchetto 64
19th Aug 2013, 07:10
Io non faccio lo sborone, ho solo dichiarato una insanabile antipatia. Quello che succederà lo vedremo ma il mondo è molto grande: ho lavorato in posti dove prendevo 8000 dollari al mese ma nei quali, dopo essermi levato tutte le esigenze e gli sfizi mensili, me ne restavano in tasca 6000....a te restano dopo aver soddisfatto tutte le esigenze e gli sfizi? Tutto è relativo. Quanto alle rivoluzioni, aspetta che AZ metta le mani sulla CdP e poi vedremo...In ogni caso mi ripeto: mi auguro che restiate la come siete, in modo da non intasare il mecato con le vostre diaspore. In tal modo saremo tutti contenti, tu ed io.
Ciao.

assodegliassi
19th Aug 2013, 11:59
Caspita che scambio di opinioni. Ragazzi a leggervi non mi pare esistano molte speranze per l'aviazione italiana; non che ne nutrissi di svariate da parte mia.
Saluti

selcalcheck
19th Aug 2013, 12:19
Quoto da Joe Falchetto:

[Io odio profondamente tutti voi che siete rimasti con il kuro a caldo sull‘aereo mntre i vostri colleghi sono stati cacciati dall‘azienda in spregio ad anzianità e merito ma solo grazie alla sfortuna di essere sull‘aereo sbagliato. Vi odio perché con il vostro atteggiamento ci fate costantemente prendere per il kuro dai colleghi delle nazioni aeronauticamente più evolute che continuano a chiedermi dei 7 sindacati, della anzianità, delle regole. Vi odio perché non vi siete preoccupati neanche di premere perché le vane promesse fatte dai parolai si concretizzassero....riqualificazione, mantenimento licenze. Vi odio perché lavorate per una azienda che prende i soldi per i vostri passaggi, soldi che avrebbero aiutato molti di noi a trovare occupazione. Vi odio perché in definitiva avete applicato solo la regola della vostra salvezza, applicando per la prima volta nella storia il concetto che il merito e la seniority non contano (vedasi i giovani cpt su MD 80 messi alla porta e i loro coetanei che hanno fallito l'upgrade e quindi F/O sul lungo raggio rimasti al lavoro).
Vi odio e siccome sono uno di quelli dell'articolo postato, ogni passeggero che vi rubo, ogni kilo di carburante che risparmio per la mia compagnia, ogni problema che risolvo per partire ed arrivare in orario ed in sicurezza è una soddisfazione: sarebbe per me un piacere vedere la vostra azienda in profonda crisi e voi costretti a vivere le stesse esperienza.
Senza oggettiva stima, ma con sincerità.]

Grazie Joe per avere espresso con tanta franchezza quello che pensano in molti.
Tuttavia l'odio e' un sentimento che colpisce soprattutto chi lo nutre. Non lo fa dormire la notte.

Nei confronti dei piloti CAI e' spropositato e inutile l'esercizio di questo sentimento. Ci pensera' la legge della domanda e dell'offerta a cancellare la loro fallimentare Compagnia Aerea Italiana dal panorama aeronautico europeo.

Ho volato 30 anni in Alitalia e ne sono orgoglioso.
Ho comandato aerei di medio e lungo raggio per 20 anni.
Mi vergogno di come gli attuali piloti CAI abbiano avallato le porcherie di Berlusconi e soci. Mi vergogno per loro.
Che Dio possa avere pieta' di loro stessi e delle loro famiglie!

bongo bongo
19th Aug 2013, 12:53
stexup a medioevo aviatorio l'italia non è seconda a nessuno...

il sistema emirates?...... mentre aspettano di crollaere hanno ordinato 250 widebodies,nel frattempo ti faccio una rivoluzione sconvolgente i signori di dubai sono dei morti di fame se paragonati ai loro vicini di abu dhabi.....dove stanno per davvero i soldi

per essere uno che non te ne frega niente del medio oriente direi che sei troppo incazzato,quasi quasi mi viene in mente un detto....che chi disprezza compra...sai la volpe e l'uva....quando è troppo irraggiungibile diventa acerba

winglet1961
19th Aug 2013, 12:54
Perche' dite piloti cai quando sono stati i sindacati, che voi, VOI, avete dato mandatoper approvare il contratto e la nostra morte ,cosa dovevano fare i singoli piloti cai . A topgun, che non siete altro? sveglia!!!
Voi siete il simbolo dell'italia tutti contro tutti .infatti
gli stranieri vi pappano a breakfast. fanno sistema, guarda che le cose si sanno, non venite qua ha raccontare barzellette .
buon lavoro

antani blindo
19th Aug 2013, 13:18
I FORD chi ti ha fornito questi dati ? Il 90% degli ex az lavora in cai? Complimenti

antani blindo
19th Aug 2013, 13:41
Poi ci sta quella percentuale rientrata saltando lista di anzianità cigs. E li regna il mistero su come abbiano fatto . Magari chissà qualche giudice potrebbe incuriosirsi e indagare un po'.

bongo bongo
19th Aug 2013, 15:15
i ford ce n'è almeno uno,a mia memoria che non ha firmato il contratto cai e ha scelto di stare fuori ed è uno dei principali alfieri dell'allora capo dell'anpac,per capirci non quello chiamato metro cubo
cmq forse sarebbe ora di tornare in topic

joe falchetto 64
19th Aug 2013, 15:18
Caro I-FORD, come avevo detto non parlo dei singoli individui, poiché anche io ho tutt'ora buoni amici nella tua azienda. Non voglio neanche scendere nel relativismo, so bene che a livello individuale si può fare ben poco, in questi anni però ho conosciuto tanti colleghi, e tra questi signori professionisti francesi, inglesi e tedeschi, dai quali ho avuto la prova eel valore delle rivendicazioni per i propri diritti, e non parlo solo delle Major, oltre ad essere stato compatito per far parte di una categoria che ha permesso di stracciare l'icona, il mantra, il simbolo di ogni pilota professionista impiegato in una "flag carrier", ovvero la "seniority". Sarebbe bastato combattere ad esempio per mandare in pensione chi, come il rappresentante CGIL di allora, aveva già i numeri per andarci...avremmo salvato più di un altro centinaio di persone...ma lui no, lui voleva divertirsi con il B 777, insieme ai suoi colleghi, per cui dai, massacriamo chi in pensione non ci arriva....tante ne potrei dire, come ad esempio si sarebbe potuto fare come fa Air Dolomiti per i colleghi del settore ATR, ovvero riqualificazione e ricollocazione sponsorizzate dall'azienda con relativo bonus...non si è fatto nulla, se non rimuovere i problemi di un terzo della popolazione interessata, nella quale comprendo tutti, non solo gli ex az ma anche gli ex ap a tempo determinato lasciati a casa.
Ciò detto spero di aver spiegato i motivi del mio odio, rivolto non al singolo ma alla collettività. Mi dispiace, ma ora se qualcuno che lavora cerca di abbandonare per tempo la nave in cattive acque da me non troverà solidarietà: la mia è rivolta a chi non lavora.
Io vivo la vita che avrei probabilmente vissuto se non fossi mai entrato in AZ, ma purtroppo ne ho fatto parte, e ricorderò sempre i discorsi che mi sono stati fatti da chi ora cerca di sapere come muoversi nel "wild". Anche io ho famiglia, e sbaragliare la concorrenza può voler dire assicurare maggior tranquillità a mia moglie ed ai miei figli che già si sacrificano parecchio.
Ciao.

joe falchetto 64
20th Aug 2013, 07:28
Ma oltre che esprimere sintetiche opinioni potresti mica per favore argomentare un ragionamento?
Ciao.

bongo bongo
20th Aug 2013, 14:18
caro joe falchetto ho una vita fuori dal pc non sono connesso h24 quale dettaglio non ti è chiaro esattamente delle mie sintetiche opinioni?

se guardi le pagine indietro,oltre alle opinioni trovi anche dei link a loro supporto,questo per ciò che riguarda le risposte a stexup...al quale rispondo che si senz'altro mi sbaglierò,ma quanto meno,mentre il caro stexup aspetta che il sistema crolli, il mio datore di lavoro non deve andare in giro a chiedere l'elemosina....

p.s. stexup qualora non ci avessi fatto caso dal medioriente all'estremo oriente sempre più aziende stanno facendo acquisti in europa e in italia in particolare,stai a vedere che il giorno che crolla il sistema quì,crolla pure qualcun'altro altrove

bongo bongo
20th Aug 2013, 14:24
joe piuttosto che pensare di lanciare anatemi verso i tuoi colleghi facendo di tutta un erba un fascio e mettendoli tutti sullo stesso livello di colpevolezza,chiediti cosa hai fatto tu di diverso da loro
te la prendi coi sindacalisti e mi sta bene,ma prendersela con chi,come ha scritto i-ford, non aveva alcuna scelta(tengo famiglia) è facile,vigliacco e semplicistico,e io la chiamo semplicemente rabbia cieca,priva di logica.

prenditela con chi poteva fare qualcosa e non lo ha fatto non con tutti indistintamente,altrimenti pecchi di mancanza di common sense

prendersela con tutti solo perchè loro erano sull'aereo giusto e tu sul trimarano vuol dire fare il gioco della cai che ha messo tutti contro tutti,come se di violare la lista di anzianità lo avessero deciso i piloti invece che la società di consulenza della cai

ti basta come argomentazione?

winglet1961
20th Aug 2013, 14:42
mi sembra chiaro, e corretto quello che ha scritto bongo bongo.
bravo.

blu113
20th Aug 2013, 15:37
Caro falchetto al di la del fatto che trovo il tuo desiderio di vendetta , al netto dello scempio accaduto in questi ultimi anni , alquanto qualunquista e oltretutto fine a se stesso , ti chiedo : nel tuo passato hai per caso fatto attività sindacale? La tua competenza a volte lascia intendere che tu abbia avuto qualche ruolo , in una associazione di piloti.

joe falchetto 64
20th Aug 2013, 18:20
Allora vedo che sono io che devo spiegarmi. Bene, non mi ripeto: ciò che avevo da dire l'ho detto nei post precedenti. Si rafforzano le mie convinzioni al vedere che continuate a nascondervi dietro la solita affermazione: "cosa potevamo fare"?. Vigliaccamente addossate la responsabilità a quei leader sindacali che purtroppo ben conoscevano il materiale umano con il quale avevano a che fare e con il quale si mimetizzano. Mi ricordo bene come vi siete comportati appena avete capito che avevate il sedere sull'aereo giusto: spariti!
Io sono stato iscritto ad un sindacato ed in termini generali lo considero una cosa da fare; non più in Italia, però. Da noi i sindacati autoreferenziali strumento del potere gestiti da incompetenti dovrebbero svanire, e mi auguro che uno tsunami prossimo venturo li liquidi questi catafalchi che rappresentano solo pensionati ed interessi forti. All'estero meglio non parlare di sindacato. Per quanto riguarda la mia preparazione io sono uno che si documenta, che si informa, che studia...evidentemente non siamo in tanti. Se poi pensate che io sia qualunquista, pensate pure quello che volete: qui ripeto che io mi auguro che restiate in apnea nella vostra azienda, in un lunghissimo declino senza prospettive, e rammento di nuovo che da me non avrete intenzionalmente nocumento, ma di certo nessun aiuto verrà fornito; eccezione fanno i sindacalisti, i quali verranno combattuti con ogni mezzo.
Saluti.

bongo bongo
20th Aug 2013, 19:16
ci fai un esempio,uno solo,di cosa ogni singolo avrebbe dovuto/potuto fare?
ho sempre apprezzato poco quelli che si lamentano senza fare proposte alternative

io sono uno di quelli rimasti in cai... fino a che poi ho trovato un occasione migliore all'estero....sono anche uno di quelli pronto a fermarsi nella famosa riunione dell'hilton...e che non partiva se tutti i peli dei sedili non erano in ordine...durante lo sciopero bianco

gradirei sapere cosa averi dovuto fare come singolo,altrimenti i tuoi anatemi fini a se stessi sono e restano aria fritta

joe falchetto 64
20th Aug 2013, 20:02
Vado a braccio, Bingo Bongo...stressare i rep sindacali, far arrivare le risorse per riqualificazione, stressare i giornali, richiedere l'intervento del FSTA, far rientrare nei costi di Sanivolo la copertura per chi se la è dovuta pagare, spingere per far fare prezzi scontati per l'erogazione addestramento da parte di CAI ivi compresi i costi per i TR...ed ora mi fermo perché mi sembra di perdere tempo.
Buona nuova carriera. Con te ovviamente non me la posso più prendere.
Saluti.

assodegliassi
21st Aug 2013, 09:40
Ora che ve le siete dette tutte, perché non far tornare la discussione all'origine? Che aspettative ci sono per AZ? Quale è lo stato dei driver di impresa? Condizioni di cash flow? Implementazione piano? Individuazione risorse? EM 75 ha ulteriori valutazioni? Chi investe risorse di chi?
Chi vola vale (forse...)

EM75
23rd Aug 2013, 17:58
la discussione che si è aperta sopra non può non fare profondamente riflettere, essa è il perfetto output di un politica industriale folle che dal 2008 ha letteralmente spazzato via sia nelle OPS che nella Maintenance soggetti con innegabile professionalità, in questa discussione non ci sono ne vincitori ne vinti, siamo tutti perdenti, e soprattutto è perdente il sistema Paese.

Un Paese che si definisce moderno, civile e democratico non può ridursi a questo, oggi purtroppo AZ è una barzelletta mondiale, in 4 anni e mezzo hanno sbagliato tutto, e AF giocando come il gatto con il topo li ha lasciati fare, ormai diverso tempo fa scrissi che AZ sarebbe stata presa a 1 metro dal ground, bene ci siamo. Dovranno andare dai francesi con il cappello in mano e diventeremo sempre + una colonia francofona, come nel latte, nell'energia, nelle banche etc.etc. dove ancora di + le professionalità di casa nostra saranno mortificate e umiliate.

Questi 4 imbecilli che hanno gestito la compagnia hanno perso tutto, sembra quasi abbiano lavorato per AF: le certificazioni che hanno buttato al vento, il know how costretto ad emigrare in MO, poi se uno capita nei loro uffici come è successo ad un mio caro amico, vede le stanze orribilmente vuote, la gente è a casa in solidarietà e chiaramente i processi funzionano a rilento. Perfetto spaccato di un Paese dove ormai il giustizialismo imperante alla Travaglio da un lato e i devastatori di economia alla Colaninno dall'altro hanno preso il sopravvento con in mezzo un signore che più che per evasione fiscale, condannerai per totale incapacità nell'aver governato questo Paese.

2 giorni fa ero in una riunione di lavoro per una consulenza che sto facendo ad un vettore Sky team, parlavano di AZ e della situazione italiana e ridevano, ridevano a crepapelle, parlavano dei piloti italiani ormai sparsi in tutto il mondo quasi come dei vu' cumprà, forse non hanno capito quanto male mi stavano facendo, o forse non hanno neanche fatto caso pieni del loro sborone che parlavano innanzi ad un italiano orgoglioso di esserlo. Ad un certo punto non ce lo fatta più, mi sono incaxxato come da anni non mi succedeva, gliene ho dette di tutti i colori e stavo quasi per mettere le mani addosso al CEO, non mi riconoscevo io sono un anti-violento, uno che cerca di vivere con la cultura dei libri e del sapere sempre accanto. Ho preso il mio contratto con loro e glielo strappato in faccia dicendogli che io ero come quelli che stavano deridendo, eppure loro erano lì a pagarmi profumatamente per le mie competenze. Il mio cervello era completamente andato, sono andato via senza salutare nessuno, e una volta in aeroporto ho addirittura strappato il loro biglietto, sono andato in biglietteria e dopo tanto tempo ho comprato un biglietto Alitalia, quasi come se dentro di me volessi dare il mio piccolo contributo alla compagnia che per anni ha rappresentato il nostro Paese.

Non so perchè ho fatto tutto questo, e probabilmente non vi è una logica in tutto ciò, ma credo fortemente che un Paese e un sistema Paese non può arrivare a perdere la dignità sino a tal punto, noi non siamo quelli del bunga bunga, noi non siamo e non possiamo identificarci con predatori incompetenti alla Colannino o con professionisti del lobbismo e della incompetenza totale alla Schisano, Alitalia è ormai per l’aviazione mondiale come il bunga bunga, e tutto ciò nell’indifferenza di una nazione che sta sempre più perdendo la propria dignità.

Alitalia è morta, non ci sono più analisi da fare, non vi è più niente da analizzare, vi è soltanto una azienda con ormai l'encefalogramma piatto. La cosa mi rattrista davvero tanto.

eaglesnest1972
24th Aug 2013, 05:33
Non son tanto sicuro che AZ andra' gambe all'aria e spero di no per quei pochi amici che ho dentro (ex AP).
Non credo cmq ci sara' un emorragia di piloti per l'estero.
Questo grande ed efficiente governicchio riuscira' sicuramente a decretare l'ennesimo salvataggio in extremis per mettere qualche pezza temporanea...

South Prince
24th Aug 2013, 07:41
(Da una parte o dall'altra una ciotola di riso a casa la portiamo.)


Che brutta riflessione.

EM75
24th Aug 2013, 08:46
Non son tanto sicuro che AZ andra' gambe all'aria e spero di no per quei pochi amici che ho dentro (ex AP).
Non credo cmq ci sara' un emorragia di piloti per l'estero.
Questo grande ed efficiente governicchio riuscira' sicuramente a decretare l'ennesimo salvataggio in extremis per mettere qualche pezza temporanea...
Nessun governo può salvare una azienda che è strutturalmente allo sbando, la vecchia Alitalia, perdeva soldi anch'essa a più non posso, ma almeno aveva un ratio, aveva know how, aveva certificazioni, aveva asset, questi hanno bruciato tutto, si son venduti il vendibile, dopo averlo preso dal fallimento e senza ancora averlo del tutto pagato, hanno sterilizzato la compagnia, hanno preso aerei (mi riferisco ai 320) che sono un vero è proprio attentato ai principi elementari di economia in aviazione, poi hanno preso gli E195 con una rata mediamente del 40% sopra il market, nel frattempo hanno venduto gli asset che potevano vendere, aerei, slots, hanno perso certificazioni, ergo hanno diminuito le poste dell'attivo. In un Paese serio queste persone dovrebbero essere inibite dall'amministrare anche il condominio di casa propria.
Alitalia, perde 1,5 mil di € al giorno, al netto dei maquillage di bilancio che ormai non servono a nulla, ergo 300 milioni in questo stato servono solo per vivere altri 200 giorni. AF lo sa benissimo, sta solo aspettando di sventrare definitivamente il settore aereo in Italia per portarsi i pax su CDG. Vecchio progetto loro che conosco benissimo. La compagnia deve essere non rifinanziata, ma rifondata. Questo è il tema. Solo dei polli con la p maiuscola potevano far si che Ryan si prendesse 25 milioni di pax in Italia. Bene ci siamo riusciti.

South Prince
24th Aug 2013, 11:15
hanno sterilizzato la compagnia, hanno preso aerei (mi riferisco ai 320) che sono un vero è proprio attentato ai principi elementari di economia in aviazione.

sono fra quelli che segue sempre con attenzione cio che scrivi e l'affermazione di cui sopra mi interessa particolarmente.

Nick 1
24th Aug 2013, 11:17
Io ho capito che la situazione per AZ e' veramente tragica da quando su AviaKa ul hanno fatto calare un silenzio tombale , rispolverando due cavalli di battaglia , la Meridiana e i piloti in CIGS....

eaglesnest1972
24th Aug 2013, 11:59
Mi arrendo all'analisi impietosa di EM.

antani blindo
24th Aug 2013, 12:10
Impietosa ma realistica

EM75
24th Aug 2013, 14:16
sono fra quelli che segue sempre con attenzione cio che scrivi e l'affermazione di cui sopra mi interessa particolarmente.
i contratti di acquisizione fatti a suo tempo da Toto, tramite EADS erano molto buoni, sin troppo buoni, chiaramente quando i primi 15 velivoli sono stati girati ad AZ vi era sopra il mark up con cui AP fleet girava i soldi ad Intesa per pagare il suo debito. Ergo quello era un primo approccio di come il mentore con i suoi baldi accoliti Fenicei, socializzava le perdite per rimpradonirsi dei denari che grazie alla sua gentile dama erano stati dati al gruppo Toto dalla Banca. Bene, una sera un nostro collega di forum con cui sono diventato amico, davanti a un ottima birra in un ottimo ristorante di Milano, mi fa notare un piccolo dettaglio sul lbf dei CFM che montano quei simpatici aeroplanetti di AP fleet dati ad AZ. Come al mio solito mi ci metto a studiare sopra, e per pura curiosità avendo qualche amico a Tolosa comincio a chiedere dettagli del perchè di una scelta simile. Bene l'ha scelta è ben giustificata con un buono sconto di circa 14 mil ad aeromobile ergo prezzo di acquisto c.a. di AP fleet qualcosa sopra i 20 mil di €. La cosa straordinaria è che quando a Toto, sugli ordini di acquisto è subentrata AZ con le sue scatole cinesi/irlandesi, hanno continuato come dei perfetti idioti. Ora per Toto è un buon deal, peccato però che con quella spinta chi ci rimette come al solito è AZ, infatti con dei semplici calcoli esponenziali e l'aiuto di qualche integrale, si può facilmente dimostrare che prima di arrivare al FL di crociera hai già mangiato average un 8,4% di fuel in più, per non parlare poi se sei a pieno carico o se hai 40 gradi all'ombra. Se poi sei a Capodichino ad esempio, rischi di sbarcare pax. Insomma per farla breve AZ anche in questo caso è l'inciulata della situazione. Con gli opportuni conteggi si può dimostrare che grazie e questa ennesima straordinaria scelta strategica, si spendono circa 150 mil € di fuel in più l'anno, ma non c'è problema facciamo un po di solidarietà o anche mettiamo un pò di gente in CIGS ed il gioco è fatto.

Come mi piacerebbe che ci andassero loro in CIGS.

South Prince
24th Aug 2013, 15:22
Grazie EM, avevo inteso male.

B77L
24th Aug 2013, 16:33
Infatti quelli della serie I-BIK di Alitalia sono dei -214, i DS/DT/EI dei -216:
Aviation - Rosboch.net (http://www.rosboch.net/aviation.htm#AirbusVersions)
Per caso è lo stesso motivo per il quale Teheran, o anche Reggio, per quello che vedevo erano solitamente se non sempre assegnate ai -214?

P.S. I nuovi Airbus A 320 verdi dell’AirOne/The New “Green” Airbus A 320s of AirOne (http://www.aeromedia.it/a320gree.html)

Fullblast
24th Aug 2013, 23:36
EM75, non voglio mettere assolutamente in dubbio la veridicità delle tue affermazioni, ma mi pare strano uno sconto così alto per dei motori "depotenziati", così come mi pare strano il prezzo finale di un 320 AP a quella cifra. Per quanto ne sappia io Ryanair i 737 della prima ondata li ha pagati qualcosa intorno ai 28, ad un prezzo leggermente più basso della migliore offerta Airbus per i 320. I 737 FR hanno 26000 lbf.

FB

EM75
24th Aug 2013, 23:59
EM75, non voglio mettere assolutamente in dubbio la veridicità delle tue affermazioni, ma mi pare strano uno sconto così alto per dei motori "depotenziati", così come mi pare strano il prezzo finale di un 320 AP a quella cifra. Per quanto ne sappia io Ryanair i 737 della prima ondata li ha pagati qualcosa intorno ai 28, ad un prezzo leggermente più basso della migliore offerta Airbus per i 320. I 737 FR hanno 26000 lbf.

Ciao FB, io ho scritto 20 mil di €, ergo circa 26 mil di dollari. Come ho già scritto è un ottimo prezzo stile Ryan per intenderci, peccato che il megasconto è stato fatto per quegli engines depotenziati su cui Toto, furbamente sapendo di doverli girare ad AZ ci ha speculato sopra. Come è noto i motori incidono notevolmente sul valore dell'aereo. Infine 24 contro 27,3 (non 26) di FR non mi sembra poco ed è comunque quanto basta per bruciare un bel po di carburante in più che in soldoni fa 150 mil di €.

Fullblast
25th Aug 2013, 10:24
Ryanair ha solo i 26, in giro c'è qualche 27 (è un opzione che si paga a parte), ma solo per il decollo. 27.3 si ottiene solo in emergenza portando le manette a battuta, ma non è usabile in situazioni normali e non viene considerato come rating, tra l'altro è un valore comune per ambedue le versioni.
Comunque, numeri a parte, la differenza è sensibile, se ci mettiamo pure che il 73 pesa circa 4 ton di meno ed ha qualche sedile in più. la cosa che francamente non sapevo era l'entità della differenza nel costo, tutto qua. Grazie per la delucidazione.

FB

bongo bongo
26th Aug 2013, 15:05
Insider - Alitalia, i top manager di Etihad a Roma da Del Torchio. Le ipotesi su un accordo azionario (http://carlofesta.blog.ilsole24ore.com/2013/08/alitalia-i-top-manager-di-etihad-a-roma-da-del-torchio-le-ipotesi-su-un-accordo-azionario.html)

fulminn
26th Aug 2013, 17:38
L'opzione "bump" 27.3K era presente nella serie EI-CSx, che non cè più da un pezzo(l'ultimo è andato via nel 2008. tutti i 737 di FR hanno 26000 pounds/square libres di spinta, che tra l'altro basta e avanzano di parecchio per portare via 75 tonnellate da 2000mt di pista a 2000ft PA...:E

EM75
26th Aug 2013, 17:48
L'opzione "bump" 27.3K era presente nella serie EI-CSx, che non cè più da un pezzo(l'ultimo è andato via nel 2008. tutti i 737 di FR hanno 26000 pounds/square libres di spinta, che tra l'altro basta e avanzano di parecchio per portare via 75 tonnellate da 2000mt di pista a 2000ft PA.

corretto chiedo venia, gli ultimi modelli spingono a 26.000 p^2 che considerando il peso sono in linea, (non avanzano). 24.000 invece non sono assolutamente in linea e i dati lo dimostrano ampiamente purtroppo.

p.s. i criteri di approach e take off utilizzati da FR e soprattutto la scelta di volare solo su apt che hanno determinate caratteristiche massimizzano il rapporto peso/potenza di spinta.

fulminn
26th Aug 2013, 18:36
concordo!!! a Dortmund con 1850 metri di TORA o carcassonne 1950...o tutto o niente..raramente bleeds off!

Fullblast
26th Aug 2013, 18:38
basta e avanzano di parecchio per portare via 75 tonnellate da 2000mt di pista a 2000ft PA.

Assolutamente no, come dice EM sono in linea, ma non avanzano, provare per credere in apt tipo Granada o Lanzarote. Il problema non è la pista, ma gli ostacoli in salita.

FB

fulminn
26th Aug 2013, 19:10
non 75, ma col metar attuale di granada rw27 270/8 nodi e 28°C, si portano via 69.3 tonnellate...:ok: il che equivale a full loading e 3 ore più riserve!
invece a lanzarote col meteo attuale 25°C 330/10 rw03 si portano via 73tonnellate, ovvero come sopra ma con 5 ore più riserve..

Fullblast
26th Aug 2013, 21:33
Fulminn...casomai non te ne fossi accorto ci stai dando pienamente ragione; e cioè che siamo in linea con le potenze che servono, ma sicuramente non avanzano. By the way, rivedi i tuoi conti, 3 ore più riserve con 7600 kg???? E addirittura 5 più riserve con 11300 kg??:=:=
Poi aggiungi pure temperature più estive (a Granada d'estate si rasentano i 40° spesso e volentieri) e un vento meno favorevole e il quadro è completo. Ovviamente tralascio di proposito winter ops e piste contaminate sennò è troppo facile.

Tornando on topic, il discorso di EM è economico, cioè che con quegli aeromobili AZ ci rimette, e purtroppo da quanto ne so io lo stesso problema riguarda i nuovi Embraer, se non tutti di sicuro i 175. C'è qualcuno che può confermare?

FB

PS: sorry per il parziale ot, speriamo almeno che Del Torchio legga anche lui il forum.

EM75
26th Aug 2013, 22:09
Caro FB,
tu pensi che Del Torchio o Schisano sarebbero in grado di capire una mazza di quello che io, tu e Fulminn stiamo scrivendo??......:)

Fullblast
27th Aug 2013, 08:05
Ciao EM, se non sbaglio uno dei due è ingegnere..o no? Comunque con un po' di impegno secondo me sarebbero in grado...come dicevano a scuola ai bambini meno bravi: non si applicano!!!

FB

ypsilon
3rd Sep 2013, 08:29
Ieri c'è stao il CDA di CAI.
Hanno rimandato a fine mese l'approvazione della semestrale ( tra un po' termina il semestre dopo e loro devono ancora approvare quello prima !).
Hanno dato l'incarico ad una banca ,che ha avuto un ruolo nel 2008 con circa la nascita di CAI, per trovare un po' di soldi....
I Francesi al CDA....avrebbero osservato un silenzio assoluto....
Quanto manca alla fine di CAI ????

AFD
3rd Sep 2013, 08:34
Il Messaggero

ROMA Alitalia sceglie Leonardo & co, società di consulenza milanese molto quotata, per definire in tempi stringenti il fabbisogno finanziario necessario per andare avanti. A parte un sostegno delle banche, si rende sempre più inevitabile (perchè richiesto dagli stessi istituti) il ricorso a un nuovo intervento dei soci: a metà ottobre scade il lock-up e difronte allo scontato passo indietro di molti piccoli e medi azionisti, sta prendendo quota l’ingresso di Etihad, la compagnia di Abu Dhabi, con la quale esiste da oltre un anno un accordo di code-sharing, che si vorrebbe rafforzare anche dal punto di vista commerciale.
La nomina dell’advisor è stata formalizzata ieri mattina dal consiglio della compagnia presieduto da Roberto Colaninno che aveva come punto centrale all’ordine del giorno l’approvazione della semestrale al 30 giugno. Ma i conti sono stati rinviati al prossimo cda di fine mese (potrebbe tenersi giovedì 26) per avere più tempo a disposizione per decidere come considerare l’accertamento tributario avviato nei confronti di AirOne. Al prossimo cda, lo staff dell’ad di Leonardo & co Matteo Manfredi, già al lavoro da qualche settimana, porterà il risultato della ricognizione sulle necessità finanziarie. Ieri durante il board, l’ad Gabriele Del Torchio avrebbe spiegato che l’esame fatto finora comunque consentito di rendersi conto della situazione. Ormai sono stati bruciati i 95 milioni incassati a inizio anno come prestito convertibile.
CASO-TOTO, RINVIATI I CONTI

Non solo, ma la previsione fatta dal nuovo timoniere solo qualche mese fa, che sarebbero stati necessari interventi entro fine anno per 300 milioni si sta rivelando insufficiente: secondo i consulenti, Alitalia potrebbe aver bisogno di 400 milioni o forse di più. Non tutti in nuovo capitale ma anche sotto forma di finanziamenti. Le banche, però, preliminarmente sondate, avrebbero dato la disponibilità ad aprire il rubinetto in un rapporto di 2/3 di equity rispetto a un terzo di debito. Questo significa che gli azionisti devono investire nuovamente. E siccome da tempo specie i medio-piccoli sono sul piede di guerra e vorrebbero tagliare la corda, magari a fronte di qualche investitore che rilevi le loro quote, prende corpo la soluzione di rafforzare il legame commerciale esistente con Etihad. Ieri Del Torchio in cda avrebbe illustrato il risultato dei colloqui avuti di recente con i manager della compagnia araba per allargare lo scambio di servizi. In particolare Alitalia potrebbe far fronte al traffico che dai paesi arabi si muove verso Erevan, capitale dell’Armenia e Baku (Azerbaigian) dove da poco fanno rotta i voli di Cai. L’alleanza poi potrebbe estendersi anche ai servizi di terra. Ma non basta. Di fronte alle esigenze di cassa imprescindibili, è necessario che arrivi capitale fresco. Oltre a Colaninno, forse Riva, Intesa Sanpaolo (per citare alcuni degli azionisti attuali) si deve fare spazio a qualche new entry. Nel board di ieri i rappresentanti di Air France avrebbero osservato un silenzio assoluto. Parigi, comunque, che dal canto suo ha buoni rapporti con Etihad, potrebbe favorire la partnership alla quale sta lavorando Rothschild, incaricata da tempo dai soci. Il piano, di cui alcuni soci sono a conoscenza, prevede un aumento di capitale riservato a Etihad ma anche a Air France: i francesi però, salirebbero dal 25 al 30%, la stessa quota che invece acquisirebbe la compagnia di Abu Dhabi, a fronte di un esborso che potrebbe attestarsi sui 100 milioni. Al cda di fine mese, comunque, si farà il punto definitivo.
Ieri intanto, sono state stata formalizzate le nomine della direttrice acquisti e servizi Andrea Leistner, e del chief commercial officer, Massimo Marsili mentre ha lasciato Cai Rita Ciccone, capo dell’ufficio legale.

LRpilot
3rd Sep 2013, 10:15
Spero di cuore per i molti amici in CAI, che venga trovata una soluzione nell'immediato e che si possa finalmente arrivare ad avere una compagnia aerea come si deve.
In bocca al lupo!

EM75
3rd Sep 2013, 17:47
bene, Banaca Leonardo si è accorta dopo aver inviato un esercito di consulenti che 300 mil non bastano, bastava che si leggessero questo thread e lo avrebbero scoperto senza spendere inutili soldi.:D:O

taita
3rd Sep 2013, 18:52
@EM75
E poi come facevano a sperperare altro denaro per consulenze?:cool:

ypsilon
11th Sep 2013, 08:54
MILANO Ammonta a 450 milioni il fabbisogno finanziario di Alitalia: 300 milioni sotto forma di finanziamento e 150 milioni in aumento di capitale (50 dei quali si riferiscono al prestito subordinato da 150 milioni non versato integralmente). Leonardo & Co insieme all’avvocato Sergio Erede hanno ideato un piano di riassetto nel quale, secondo l’ipotesi che va maturando, le banche potrebbero essere chiamate a svolgere un ruolo molto attivo. Intanto da documenti ufficiali si apprende che il 3 luglio Cai ha iscritto nel registro delle imprese di Montpellier una sede secondaria presso il locale aeroporto. Motivo: «Gestione diretta del trasporto aereo». Tornando al riassetto, al cda del 26 settembre verrà probabilmente presentato un nuovo piano finanziario, in funzione del quale potrà essere più facilmente approvata la semestrale al 30 giugno attesa con un rosso più elevato delle previsioni. Siccome i tempi sono stretti e l’arrivo di un partner (a cominciare da Etihad) potrebbe richiedere un periodo non breve, i due consulenti avrebbero maturato una soluzione-ponte inedita, facendone cenno con qualche banchiere.

DA UNICREDIT A POP SONDRIO
Secondo la proposta, gli istituti più esposti verso Alitalia (Unicredit con 180 milioni in linee di factoring, Intesa con quasi 100 milioni per cassa, così come Pop Sondrio con 90 e Mps con 70) dovrebbero partecipare più direttamente al riassetto. E poiché considerando i leasing sugli aerei si arriva a 1 miliardo di debito, l’idea è chiedere alle quattro banche la disponibilità a garantire un aumento di capitale contenuto: 150 milioni, di cui 50 rappresenterebbero la coda del prestito andato a buon fine per soli 95 milioni. Le banche insomma dovrebbero formare un consorzio di garanzia a copertura dell’operazione. Ma poiché parte dei soci, come del resto confermato dall’esito del bond, mostrano segni di insofferenza verso nuove richieste di interventi, c’è il rischio che una parte delle azioni resti in pancia al consorzio. Per questo al fianco dell’ipotesi principale ne affiora una che chiamerebbe le banche a convertire parte dei crediti in equity. Le due opzioni potrebbero combinarsi, anche se la seconda appare meno percorribile della prima, che pure presenta robusti livelli di rischio. Anche le dimensioni del finanziamento potrebbero non essere accolte favorevolmente. Il timore è che Unicredit, che già in passato su Rcs e quindi sulla Carlo Tassara ha posto condizioni più rigide, replichi analogo copione con Alitalia. Da oggi comunque partiranno i sondaggi diretti.

Fonte: "Il Messaggero" di oggi, pag. 16.

EM75
11th Sep 2013, 12:30
molto bene ottimo articolo, abbiamo letto il nulla moltiplicato x 0.

ypsilon
11th Sep 2013, 12:55
Ma cosa vuol dire la seguente frase tratta da questio articolo ?

........Intanto da documenti ufficiali si apprende che il 3 luglio Cai ha iscritto nel registro delle imprese di Montpellier una sede secondaria presso il locale aeroporto. Motivo: «Gestione diretta del trasporto aereo»...........

Nick 1
13th Sep 2013, 06:55
"Servono urgentemente soldi alla compagnia. Scontri all’interno del cda e fuga di alti dirigenti
E’ durato due mesi l’armistizio tra i soci di Alitalia. Poi, passata l’estate, appena il consiglio di amministrazione si è riunito il 2 settembre le ostilità sono riprese più cruente di prima e i nodi, nascosti sotto il tappeto a luglio al momento dell’approvazione del nuovo piano industriale 2013-2016, sono venuti tutti insieme al pettine.


D’altronde nel documento presentato dall’amministratore delegato Gabriele Del Torchio, che segna per quest’anno il sostanziale pareggio del margine operativo e l’utile nel 2016, quei problemi si potevano leggere tra le righe. Si tratta essenzialmente del piano di rifinanziamento del gruppo, delle nuove alleanze internazionali e della razionalizzazione della governance interna.


Quello finanziario appare al momento il più urgente dei tre, dal momento che va risolto inderogabilmente entro fine anno. E non è certo un obiettivo da poco. C’è infatti ancora da sottoscrivere un terzo del prestito obbligazionario richiesto ai soci nel febbraio scorso, da negoziare con le banche l’incremento delle linee di credito e, last but not least, da decidere sull’aumento di capitale.


E’ questo un passaggio decisivo perché alcuni soci dell’ex patto di sindacato hanno fatto già sapere che non ci pensano per niente ad esercitare il loro diritto di opzione. Se si dovesse andare di conseguenza sul mercato (cosa assai probabile) le cose si complicherebbero, anche perché le banche creditrici, prima fra tutte Unicredit esposta per 200 milioni sul miliardo complessivo di debiti, sono molto critiche sulle linee del piano di risanamento. A difenderlo è rimasta solo Banca Intesa nella duplice veste di ispiratrice del piano stesso e socia con l’8,9% di Alitalia.


Su questo passaggio decisivo riferirà nella prossima riunione del cda fissata per il 26 settembre l’advisor finanziario incaricato di trovare la quadratura del cerchio. Si tratta della Leonardo&Co. di Gerardo Braggiotti che tramite il proprio account Matteo Manfredi sta portando a termine la complessa architettura.


Sul piano delle partnership internazionali è tornata prepotentemente alla ribalta nelle ultime settimane l’ipotesi mediorientale. Dopo i pourparler intercorsi con Aeroflot, di recente si sono infittite le trattative con Etihad Airways, la compagnia degli Emirati Arabi Uniti. Secondo le voci più accreditate potrebbe trattarsi di un’operazione in due tempi: prima un accordo commerciale per lo sviluppo della rete e dell’eventuale cosharing, in un secondo momento l’intesa di tipo azionario di cui si parla da diversi mesi.


Per questo delicato obiettivo alcuni azionisti, tra cui Banca Intesa, il Fondo Equinox del vice presidente Mancuso e Marco Tronchetti Provera hanno dato incarico a Rothschild Italia di verificare se le manifestazioni di interesse raccolte finora sono suscettibili di trasformarsi concretamente in partecipazioni al capitale.


Infine c’è da sistemare l’assetto dei rapporti interni al vertice della compagnia che ha subito diversi strappi e tensioni, in grado di interferire negativamente sul processo di risanamento dell’azienda. Tensioni che sembrano essersi riflesse sullo stesso top management dove si è assistito nelle ultime settimane ad un specie di diaspora. Dopo Stolfa e Sansavini infatti, anche Rita Ciccone (direttore legale e segretario generale di Alitalia) e Gianni Pieraccioni (chief commercial officer) hanno lasciato la compagnia. Francesco Festa, responsabile degli acquisti, se ne era già andato ad agosto ed è stato sostituito dalla italo-tedesca Andrea Leistner.


Sono più che pettegolezzi quelli che descrivono l’irritazione di Air France, primo socio di Alitalia con il suo 25%, per l’attivismo e le scelte del vice presidente Salvatore Mancuso. Per rimarcare la sua posizione critica, Jean-Cyril Spinetta ha fatto mettere polemicamente a verbale il suo apprezzamento per il segretario generale dimissionario, Rita Ciccone, di cui era noto l’antagonismo con Mancuso. Ma i rumors sono arrivati a sfiorare il vertice della catena di comando, tanto che lo stesso vice presidente a Cernobbio l’altro giorno ha sentito il dovere di smentire categoricamente le voci: “Non c'è nessuna ipotesi di cambiamento al vertice di Alitalia. Colaninno è e rimarrà al suo posto. I vertici aziendali stanno procedendo compatti per la concretizzazione dei piani, finanziario e industriale, gia' definiti."

Burb
14th Sep 2013, 17:53
"Salvate i salvatori di Alitalia"...
SALVATE I SALVATORI DI ALITALIA - TRA I “PATRIOTI”, TRE ARRESTATI E BILANCI IN (http://www.dagospia.com/rubrica-4/business/salvate-i-salvatori-di-alitalia-tra-i-patrioti-tre-arrestati-e-bilanci-in-rosso-62711.htm)

LRpilot
18th Sep 2013, 11:01
Alitalia: Lupi, il 26 incontro ministro Francia su intenzioni Air France
18 Settembre 2013 - 12:01

(ASCA) - Roma, 18 set - Il 26 settembre prossimo il ministro dei trasporti e delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, andra' a Parigi per incontrare il suo omologo francese con l'obiettivo di chiarire quali sono le intenzioni di Air France nell'ambito della sua alleanza con Alitalia. Lo ha detto lo stesso ministro Lupi, a margine di un convegno dell'Ania sulla sicurezza stradale, aggiungendo che la visita e' stata concordata con il premier Enrico Letta e che si parlera' anche di Tav. ''Il 26 - ha detto Lupi - incontrero' il ministro francese e diro' con chiarezza che Alitalia e' un asset strategico per il nostro Paese ed e' fondamentale la ricerca di un partner internazionale''. ''Cinque anni fa - ha aggiunto Lupi - Alitalia ha individuato il proprio partner in Air France. O Air France ritiene strategica tale alleanza investendo in Alitalia come e' accaduto in KLM, oppure riteniamo si debba cercare un nuovo partner. Il governo non sara' supino''. ''Il nuovo piano industriale di Alitalia ci e' stato sottoposto - ha poi detto il ministro -. E' un buon piano industriale e il governo puo' dare il suo supporto per la ricerca di un partner. La priorita' va ad Air France ma Alitalia e' libera di trovare altri partner strategici''.

Nick 1
18th Sep 2013, 12:18
"Il 26 - ha detto Lupi - incontrero' il ministro francese e diro' con chiarezza che Alitalia e' un asset strategico per il nostro Paese .."

"La priorita' va ad Air France ma Alitalia e' libera di trovare altri partner strategici''

Vi prego rileggete bene....due minuti di raccoglimento :oh: :oh:

Per la serie potremmo anche incaxxarci e non accettare il vostro denaro.....:mad:

overclock25
18th Sep 2013, 12:58
Air France punta a tagliare 2.800 posti di lavoro - AD 18/09/2013 14:45 - RSF

PARIGI, 18 settembre (Reuters) - Air France ha reso noto di aver discusso un nuovo piano di uscite volontarie con i sindacati per ridurre i costi e prevede che anche quest'anno non raggiungerà l'obiettivo di un pareggio di bilancio, chiudendo in perdita il sesto anno consecutivo.

E' quanto spiegato dall'amministratore delegato Frederic Gagey, che ha poi precisato che il piano dovrebbe riguardare 2.800 posti di lavoro.

"Ci troviamo in un periodo di scarsa domanda", ha spiegato l'ADdurante una conferenza stampa.

Air France, parte del gruppo franco-olandese Air France-KLM (AF.PAR), ha aggiunto che è 'imperativo' raggiungere il pareggio il prossimo anno.

DEVILFISH
18th Sep 2013, 13:38
''Il 26 - ha detto Lupi - incontrero' il ministro francese e diro' con chiarezza
che Alitalia e' un asset strategico per il nostro Paese ed e' fondamentale la
ricerca di un partner internazionale''.

che dire, un bagno di umilta' ed un po di autocritica.................

saluti:ok:

ypsilon
19th Sep 2013, 17:47
Alitalia: fonti, 23/9 cda Air France-Klm su acquisizione
Per decidere su quota controllo allo scadere del lock up
ROMA
(ANSA) - ROMA, 19 SET - Il cda di Air France-Klm si riunirà il 23 settembre prossimo per decidere se presentare un'offerta per il controllo di Alitalia allo scadere del vincolo di lock up (il 28 ottobre). Lo riferisce l'agenzia Bloomberg citando fonti vicine al dossier. Air France è primo azionista della compagnia italiana con il 25% delle azioni. Il gruppo franco-olandese, interpellato dall'Ansa, non ha però commenti da fare né sull'indiscrezione né sul dossier Alitalia.

Siamo giunti al famoso " metro sopra al baratro" di EM 75 ? Oppure per arrivare al baratro c'è ancora più di 1 metro ?

EM75
19th Sep 2013, 20:45
ci siamo caro ypsilon, ecco il famoso take over ad un metro dal baratro, con buona pace dei patrioti!!!
peccato, anche la compagnia di bandiera stiamo perdendo.

antani blindo
19th Sep 2013, 22:15
Grande EM75 non ne sbagli una!

ypsilon
20th Sep 2013, 05:59
E pure questa volta, EM75 stà avendo ragione.....
Speriamo che il passaggio di AZ ad AF non crei altri disoccupati.....

antani blindo
20th Sep 2013, 11:58
Difficile.... Sarà un altro bagno di sangue

bongo bongo
20th Sep 2013, 12:16
Alitalia: Hogan (ad Etihad), ora nostra priorita' e' indiana Jet Airways


(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Roma, 20 set - Alitalia non
rientra al momento tra le priorita' della compagnia aerea
araba Etihad. Lo ha detto in una dichiarazione rilasciata
alla Afp James Hogan, amministratore delegato di Etihad, che
ha sottolineato come la compagnia degli Emirati Arabi sia
concentrata al momento sul vettore indiano Jet Airways.
Rispondendo ad una domanda sulla possibilita' di investire in
Alitalia, Hogan ha risposto: "Per il momento mi sono
concentrato sull'India, sulle nostre operazioni in India.
Abbiamo un forte rapporto con Alitalia. Guardiamo a molte
imprese, ma la nostra priorita' e' Jet Airways".

ypsilon
20th Sep 2013, 16:11
MILANO - Air France-Klm Potrebbe aumentare la quota in Alitalia a patto che si trovi una soluzione per il debito della compagnia italiana. E' l'indicazione che rimbalza da parigi, dove lunedì prossimo il dossier alitalia torna alla ribalta in un consiglio di amministrazione straordinario della compagnia franco-olandese. Dopo mesi di quasi ostentato disinteresse (per lo meno nelle dichiarazioni ufficiali) per la partita italiana, giustificato con il problematico andamento dei conti del gruppo franco olandese, Oltralpe "è maturata un'apertura su Alitalia", indicano fonti francesi a Radiocor, precisando che un rafforzamento nel capitale è tuttavia legato a una ristrutturazione del debito della compagnia italiana.

Air France-Klm, che ha chiuso il primo semestre 2013 con quasi 800 milioni di perdite, è infatti attualmente impegnata in un piano di riduzione del proprio indebitamento. Un'altra incognita è costituita dall'atteggiamento della componente olandese del gruppo, "più reticente" a un rafforzamento in Alitalia, che invece trova maggiore consenso presso la compagine francese.

Alitalia, i francesi pronti a salire se il gruppo ristruttura il debito - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it (http://www.repubblica.it/economia/finanza/2013/09/20/news/alitalia_i_francesi_pronti_a_salire_se_il_gruppo_ristruttura _il_debito-66967986/)


Per EM 75......per non prendersi i debiti, ci sarà dinuovo un "finto" fallimento....??

45ACP
20th Sep 2013, 17:29
Faremo la fine della Polonia durante la seconda guerra mondiale, attaccata dalle truppe sovietiche da est e dalle truppe naziste ad ovest

aggressivi fino alla fine

Henry VIII
20th Sep 2013, 20:42
ci siamo caro ypsilon, ecco il famoso take over ad un metro dal baratro, con buona pace dei patrioti!!!Tu mi insegni che queste trattative possono arrivare fino ad un micron dal baratro, zona nella quale di solito si compra meglio.

antani blindo
20th Sep 2013, 23:59
Da dentro al baratro compri ancora meglio.capisci a me!!

Tuned
21st Sep 2013, 11:13
Difficilmente sarà indolore.
Chissà, con AF al 50% magari potrebbe esserci anche qualche inaspettato risvolto positivo, la gran parte del PNT auspica/spera/sogna la rimozione di due o tre personaggi....

Nick 1
21st Sep 2013, 12:36
Ma su AviaKabul pensano ancora che AZ si comprera' AF ? Opuure timidamente accennano a qualcosa ?

sonicbum
21st Sep 2013, 12:44
Ma su AviaKabul pensano ancora che AZ si comprera' AF ? Opuure timidamente accennano a qualcosa ?

No anzi ora sostengono quasi tutti le tesi di EM75 che però in tempi non sospetti fu bannato a vita perché diceva come stavano le cose realmente. Forse si sono accorti che AZ non ha piu i denari per smollare biglietti gratis ai loro ultras e quindi tanto vale dire la verità :E:E:E

Nick 1
21st Sep 2013, 13:33
Ahaha....immagino ,Sonicbum.
Il cerchiobottismo all' ennesima potenza, dovrebbero chiedere pubblicamente scusa al povero EM75........

EM75
23rd Sep 2013, 07:43
Certo che la vita è strana, ti svegli una mattina e scopri che quello che hai scritto oltre 1 anno fa, adesso lo trovi scritto sul CORRIERE della SERA. :ok:



Alitalia, le mosse di Air France
e il futuro da compagnia regionale
I dubbi del socio Klm. Le incognite della politica e la diplomazia del ministro Lupi

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(Ansa/Martina Cristofani)
ROMA - Il destino di Alitalia potrebbe decidersi oggi in una riunione del consiglio di amministrazione del suo socio di maggioranza, Air France-Klm, che dovrebbe stabilire se accrescere la propria quota (25%) nel capitale del vettore italiano. La convocazione del board con questo ordine del giorno continua a essere negata, e difficilmente si conosceranno le reali intenzioni dei francesi a un mese dalla scadenza del lock up che vincola i soci a cedere quote solo tra loro.
In questo momento la tattica è tutto. Su Etihad, ad esempio, la compagnia emiratina di cui Alitalia aveva sondato, tramite Rothschild, l'interesse all'acquisizione di una propria quota, ultimamente è sceso il silenzio. Etihad, che è legata da un ottimo rapporto con i francesi, potrebbe in effetti affiancare Air France-Klm, ma in questo momento confermare il proprio interesse per Alitalia equivarrebbe a consentire a questa di alzare il prezzo con i francesi, con cui la compagnia emiratina verrebbe messa in competizione. Per lo stesso motivo non posso essere considerate utili a valorizzare Alitalia le voci di un interesse della russa Aeroflot, che è nel gruppo Skyteam, sempre guidato da Air France-Klm.

Comunque la si veda, sono i francesi a menare le danze, con molti dubbi. Non tanto sull'utilità di acquisire Alitalia, il cui mercato non può essere ceduto ai tedeschi di Lufthansa o agli inglesi di British Airways, quanto sull'esborso che l'operazione comporterebbe. Secondo indiscrezioni, gli olandesi sarebbero molto freddi sull'opportunità di agire, memori probabilmente dello smacco subito nel 1998, quando persero per un soffio la possibilità di comprare la compagnia italiana. Ma non è solo un fatto d'orgoglio: Air France-Klm ha appena annunciato un nuovo piano di esodi volontari per 2.800 dipendenti, una riduzione dei voli di medio raggio, l'uscita dal programma del B747 e il differimento del pareggio di bilancio al 2014.
Non è un caso che, qualche giorno fa, la stampa francese riportasse l'ipotesi di un raddoppio della quota in Alitalia solo a condizioni durissime: nessun accollamento del debito, iniezione di capitale solo dopo un'azione simile da parte dei soci italiani e mano libera sui piani della compagnia italiana.
Lo schema potrebbe essere quello di un aumento di capitale in cui Air France-Klm sottoscriva la propria quota e (da sola o con Etihad) si faccia carico dell'inoptato. Se l'operazione fosse da 200 milioni, dovrebbe sborsarne 50 per mantenere la propria quota e fino al doppio per acquisire il controllo (mantenendosi sempre sotto il 50% per non consolidare il debito di Alitalia). Quanto alla situazione finanziaria, la condizione potrebbe essere quella di procedere all'aumento di capitale solo quando le banche abbiano accettato di finanziare Alitalia per ulteriori 200 milioni. Cifre minime queste, per consentire a Alitalia di stare in piedi.

Circa le strategie, un potenziamento di Air France-Klm nell'azionariato liquiderebbe il piano dell'amministratore Gabriele Del Torchio nella parte che prevede un'espansione nell'intercontinentale, riportando Alitalia al «piano Fenice», quello del suo esordio, con un profilo da vettore regional .
A sentire i soci di Alitalia, preoccupati per lo più di riuscire a recuperare l'investimento fatto nel 2008, difficilmente la politica potrà cambiare questa volta il corso degli eventi. Anche se gli sviluppi dell'affaire rischiano d'impattare con un clima da campagna elettorale permanente. Prova ne sono le dichiarazioni del capogruppo del Pdl, Renato Brunetta, che ieri, a sorpresa, ha scelto di affrontare l'impatto mediatico di un'eventuale vendita ai francesi, contro cui nel 2008 Silvio Berlusconi organizzò la cordata italiana dei «capitani coraggiosi», minimizzandolo: «Se il nostro capitalismo non è stato in grado (di salvare Alitalia, ndr), penso che ci debba essere altra trasfusione di sangue». Diversa la linea dell'ex ministro dei Trasporti, Altero Matteoli: «Alitalia ha bisogno di essere ricapitalizzata, ben venga quindi l'intervento di Air France-Klm se questo serve per ricapitalizzare la compagnia italiana. Certo non deve superare il 50% e pertanto serve un atto di coraggio dei soci italiani».
Il tentativo del Pdl sarà quello di evitare che il Pd gli rinfacci di aver fatto fallire la vendita ai francesi organizzata nel 2008 dall'allora premier Romano Prodi, preferendole un'operazione che è costata più di 3 miliardi di euro di soldi pubblici. Per evitare la deriva il ministro dei Trasporti pidiellino, Maurizio Lupi, sta cercando di aprire una strada diplomatica con il governo francese. Finora inutilmente.

23 settembre 2013 | 8:02
© RIPRODUZIONE RISERVATA

sonicbum
23rd Sep 2013, 10:37
@Nick1 volano parole forti contro AZ su "altri forum"... Dai chissà che magari i biglietti ce li regalano qui si pprune ! :E:E:E

iceman51
23rd Sep 2013, 10:44
Avete sicuramente notato che la mia presenza su qs blog non è più costante come nel passato. Ritengo ora che sia giunto il momento di esprimere la mia opinione sulla squallida vicenda CAI che in qs settimana dovrebbe vedere l'ultimo giro di valzer prima dell'ennesimo e costosissimo, non solo in termini economici, salvataggio di questa disastrata azienda che la politica non vuole lasciare al suo giusto destino: il fallimento, senza nessuna altra italica fenice pronta al decollo.

Prima di procedere aggiungo una cosa. Una volta tanto non concordo con EM75 o meglio, concordo e vado oltre affermando che Air France non entrerà nel gioco investendo 1 solo € ma addirittura lo farà praticamente a credito dopo un belly landing di CAI che i capitani coraggiosi ed i loro compagni di merenda saranno presto costretti a fare.

Vi sarete anche chiesti... ma perché mai ha scritto Alitalia come Tassara/Zaleski? Chi sono costoro/costui? Of course San Google può darvi un aiutino, ma vi consiglio – terminato di leggere qs post - di andare a leggere qs articolo sul Corriere con la relativa video intervista (http://www.corriere.it/inchieste/reportime/interviste/cucchiani-zaleski-il-credito-non-gliel-ho-io-adesso-bisogna-guardare-avanti/368df732-1ee1-11e3-808f-8b9926394b81.shtml) e sperare come il sottoscritto che Giovanna Boursier vada presto ad intervistare sull'argomento CAI Enrico Cucchiani, il Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo.

CAI come Tassara/Zaleski perchè le due vicende sono molto simili e guarda caso vedono sul palcoscenico gli stessi attori. Da una parte i capitani coraggiosi, dall'altra un – sic – finanziere coraggioso e le solite, note banche amiche. Due in primis Unicredit e Intesa Sanpaolo che hanno elargito credito a piene mani (diversamente che in altre circostanze e non mi si venga a raccontare che i tempi erano differenti, please) ed adesso si ritrovano con posizioni non più sostenibili.

Per Tassara/Zaleski siamo arrivati alla quarta ristrutturazione del debito, riassetto che Unicredit ha bocciato e a fine settembre rivuole indietro l'esposizione cosa che per Intesa Sanpaolo si trasformerebbe in un bagno di sangue tanto è che nella sua ultima disastrata semestrale ha già messo ad incaglio la bella somma di 800 milioni di euro in capo ad un singolo debitore... indovinate chi è... Ne consegue che Intesa Sanpaolo azionista e una delle banche maggiori in CAI non può permettersi di mandare ad incaglio ulteriori posizioni e dovrà cercare una soluzione anche perché la politica glielo chiede, eufemismo, ovvero impone.

Ma come siamo messi in CAI? Non male, non malissimo. Peggio ancora perché non è solo la componente finanziaria ad essere in crisi ma proprio l'azienda in quanto tale, la sua capacità di fare impresa (poteva essere diversamente atteso che le cariatidi ai posti di comando sono più o meno sempre le stesse ed i nuovi arrivati sono degli incapaci?). Dal punto di vista finanziario la situazione è drammatica e per giustificare la necessità immediata di nuovi capitali al capezzale della compagnia sono stati chiamati altri compagni di merenda, la Banca Leonardo (mi sono sempre chiesto, ma oltre a “scrivere giustificazioni” - perché emerge agli onori della cronaca solo in qs situazioni - cosa fa questa banca?). Bene il risultato è che CAI necessita subito di 400/450 milioni di euro, meglio sparare alti per poi ottenerne 350/400 non si sa mai. e il debito deve essere ristrutturato. Ovvero chi ha avuto ha avuto, chi ha dato ha dato e la pace regni con loro. I fornitori quindi si preparino ad un autunno molto caldo e l'entità del problema è già stata rappresentata su qs blog. I capitani coraggiosi invece si rassegnino (alcuni dietro le sbarre del gabbio) ad azzerare i loro investimenti, se non lo hanno già fatto, mentre le banche anche nella duplice veste di azionisti e finanziatori provvedano a lanciare un nuovo piano di salvataggio.

Ed è questo che i francesi stanno aspettando, che le banche presenti in CAI facciano le pulizie di Pasqua poi si vedrà. Ma quale è la situazione in CAI? Drammatica ovviamente. Fonti bene informate indicano al 30 giugno 2013 la disponibilità di linee di credito (comprese le garanzie) per oltre 750 milioni di euro (ben inferiore a quella di Tassara/Zaleski, in riduzione rispetto al 12/2012 e soprattutto 12/2011 quindi qualcuno si è sfilato in tempi non sospetto ho almeno ha ridotto l'accordato), con un utilizzo di circa 600 milioni e con una quota a carico di Intesa Sanpaolo di circa 200 milioni.

AF sta puntando proprio su qs 750 milioni di finanziamenti e credo stia condizionando ogni suo possibile intervento alla conversione di una buona parte dell'indebitamento in equity. La banche saranno ovviamente riluttanti ma qualcuno dovrà farlo, Intesa Sanpaolo in particolare e probabilmente Unicredit. Diversamente il banco salta e salterà entro ottobre. Poi AF vorrà anche un concordato preventivo in continuità aziendale per scaricare il massimo possibile sui fornitori ed alla fine forse entrerà nel capitale ma non prima di aver bene normato a suo piacimento il chi fa che cosa, come e quando. Ai nostri politicanti offrirà un posto nel CdA del Gruppo AF/KLM ma senza alcuna delega e così il nostro lupacchiotto che giovedì volerà a Parigi con il cappello in mano potrà ritornare raggiante ed annunciare che grazie al suo prodigioso intervento CAI potrà presto entrare a pieno titolo a far parte del Gruppo AF/KLM, ecc.

Ma per quanto entrerà AF nel capitale di CAI? Difficile dirlo in qs momento perché molto dipenderà dalla ristrutturazione del debito che sarà concordata e dall'effettivo potere gestionale che le sarà affidato. Credo che sul tavolo a partire dall'attuale 25% vi siano due ipotesi di lavoro, una minimale del 34% circa ed una massima del 49.9% - 50,1%. Potranno anche essere concordati degli step intermedi, sempre a partire dal 34% circa valore indispensabile per poter controllare le assemblee straordinarie, in funzione dell'andamento della ristrutturazione.

CAI parlerà quindi francese? Credo proprio di sì ma bisognerà vedere come. In ogni caso non sarà una passeggiata e la politica continuerà ad interferire. Uno dei nodi da sciogliere sarà quello del CEO che i francesi vorranno e che la politica non sarà disposta a concedere e magari per non perdere la faccia sarà disponibile a mettere nella posizione anche un fantoccio. I francesi vorranno infine “stritolare” le banche che sono messe malissimo e che si giustificheranno dicendo che “bisogna guardare avanti”... ma come? Atteso che l'attuale Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo sull'affaire Tassara/Zaleski dice che “omissis... il credito non gliel'ho dato io... omissis”, “omissis... a quei tempi mi occupavo di tutt'altro... omissis”, “omissis... io nel 2008 non ero neanche in Italia... omissis” Cucchiani laddove intervistato con riferimento a CAI probabilmente userà le stesse vergognose parole. Ragionevolmente troveranno un accordo ed una soluzione, ma come lui stesso ha affermato con riferimento all'affaire Tassara/Zaleski è molto difficile rimettere il dentifricio – i crediti concessi - nel tubetto... A mio avviso l'unico “dentifricio nuovo” per CAI si chiama AF alle sue condizioni ovviamente.

Ricordo infine chi è stato il regista ed attore dell'operazione CAI, l'allora Consigliere Delegato di Intesa Sanpaolo, Corrado Passera che ovviamente era al timone anche per l'affaire Tassara/Zaleski. Attendiamo quindi qualche giorno e guardiamo avanti anche se ormai CAI sta intaccando le riserve ed un altro go around senza AF e le banche che ristrutturino il debito non sarà possibile. Belly landing entro il 30 ottobre.

Perdonatemi il lungo post, ma desideravo farvi comprendere anche con l'aiuto dell'intervista della Boursier di che pasta è fatto il sistema politico/finanziario italiano e colgo l'occasione per ricordare che con i finanziamenti ricevuti Zaleski tramite la sua Tassara ha provveduto ad “investire” con percentuali più o meno elevate nel capitale delle – guarda caso – stesse banche finanziatrici... i cui titoli oggi segnano valori ben differenti...

sonicbum
23rd Sep 2013, 10:44
Certo che la vita è strana, ti svegli una mattina e scopri che quello che hai scritto oltre 1 anno fa, adesso lo trovi scritto sul CORRIERE della SERA.

EM75 in passato un tuo degno predecessore ci aveva azzeccato con l'affaire Volare, ora tocca a te:ok:

EDIT : ecco nello stesso momento in cui mandavo il posto appare... :eek:
Bentornato Ice:ok:

'ngulo_frà
23rd Sep 2013, 20:11
La banca d'affari di piazzetta Cuccia affianca Lazard Nel primo semestre conti di Cai in rosso di 250 milioni
23-Settembre-2013
C'è Mediobanca a disegnare la rotta per l'atterraggio di Air France su Alitalia. La compagnia francese, che oggi riunisce il suo consiglio per prendere una decisione, secondo quanto risulta al Messaggero.it, avrebbe ingaggiato negli ultimi giorni la banca d'affari milanese come advisor, al fianco di Lazard che l'assiste da tempo. L'arrivo di Mediobanca serve probabilmente per facilitare il negoziato con le banche creditrici, che è uno dei tasselli - forse il più delicato- del piano che l'ad francese Alexandre De Juniac sta mettendo a punto.

Nel fine settimana gli uomini di Mediobanca avrebbero avuto incontri con i colleghi di Leonardo & co, la boutique che è stata ingaggiata da Alitalia per redigere il piano finanziario che sarà al centro del
cda del vettore italiano presieduto da Roberto Colaninno di giovedì 26 che dovrà approvare la semestrale al 30 giugno e il fabbisogno finanziario. I conti registreranno un rosso di 250 milioni, più alto rispetto ai 200 milioni stimati. E nel fabbisogno sarà previsto un aumento di capitale di circa 150 milioni: Alitalia vorrebbe la garanzia di un consorzio bancario per la riuscita.

Centrale Bankitalia: debiti per 577 milioni.
Alitalia ha un'esposizione complessiva di 577 milioni, secondo il censimento della Centrale rischi di Bankitalia, a luglio scorso (l'ultima disponibile) che Il Messaggero.it ha potuto consultare: i 577 milioni utilizzati a fronte di 720 milioni accordati (Alitalia può ancora attingere la differenza, cioè 143 milioni già deliberati) sono suddivisi tra 442,5 milioni per cassa (nelle varie tipologie) e 134,5 di firma, cioè garanzie prestate. Nel dettaglio dei debiti per cassa, si ricava che 165 milioni (su 240 accordati) sono autoliquidanti, in pratica rappresentano lo sconto commerciale per esempio dei biglietti; 243 milioni (su 303 accordati) sono a scadenza: di cui 11,8 milioni di leasing, 40 milioni di anticipazione crediti futuri, 50 milioni di mutuo con ipoteca; 33,9 milioni (su 34,9 accordati) a revoca. Nei 243 milioni a scadenza ce ne sono 30 di sconfino, cioè Cai è andato oltre l'affidamento di una delle banche.
Negli ultimi giorni gli advisor avrebbero consultato le principali banche creditrici di Cai: Unicredit, principale creditore con circa 180 milioni in linee di factoring, Intesa con poco meno di 100 milioni, Popolare di Sondrio (90 milioni), Mps (70 milioni): le ultime tre avrebbero esposizioni per cassa. .
La proposta dei francesi che oggi dovrebbe essere sottoposta al cda prevederebbe un nuovo piano industriale di Alitalia dove verrebbe risposizionato il business, in particolare le rotte verrebbero rimodulate sempre sul lungo raggio.

I paletti di Klm.
A fronte di questo piano, i francesi vorrebbero salire nel capitale dal 25 al 50% e, acquisendo il controllo, vorrebbero anche adeguare la governance: l'ad Gabriele Del Torchio potrebbe essere affiancato da un dg scelto dai francesi. Ma in casa Air France-Klm, la componente olandese pone molte pià condizioni per autorizzare l'operazione. Oltre tutto in base ai patti stipulati tra Air France e Klm all'epoca dell'integrazione, è necessario il voto favorevole dei consiglieri espressione del vettore olandese tutte le volte che c'è da decidere l'integrazione di una nuova compagnia aerea. Klm sembra che, tra gli altri paletti, pone anche la nomina dell'intero vertice operativo e la maggioranza del consiglio.

LRpilot
24th Sep 2013, 00:39
Stiamo facendo ridere il mondo.....il ministro Lupi che dichiara di " non essere contrario ad un'aquisizione da parte di AirFrance-KLM"....... Come se avesse un'altra decina di alternative, mentre i cugini d'oltralpe prendono tempo, si siedono sulla riva del fiume e aspettano.
Secondo voi ( in particolare Iceman e EM75) in caso si passi in mano ai francesi , quali possono essere gli scenari operativi e le conseguenze per il personale?

selcalcheck
24th Sep 2013, 07:56
Come ampiamente preveduto da tutti i piu' attenti osservatori della saga CAI si sta lentamente avverando il travaso di capitale (e quindi di controllo).
AF ha chiaramente detto: italians rinegoziate il debito con le banche e noi siamo pronti a fare esattamente quello che stavamo facendo nel 2008. Solo che con una frazione del capitale investito.

Il governo interberra' sicuramente. Non puo' permettersi un ecatombe di posti di lavoro su Roma. Gia' alla canna del gas sul piano occupazionale.

Lungi da me avere la palla di vetro ma credo proprio che, visto l'assetto del network AF-KL lo scenario potrebbe essere il seguente:

AMS e CDG sono ampiamente e prevalentemente organizzati verso il lungo raggio. Il gruppo, nella sua globalita', ha verso i diversi continenti questi collegamenti: EUR 55; SAM 10; OCE 8; CAM 15; NAM 21; ASI 18; AFI 33.
(EUR=EUROPE; SAM=SOUTH AMERICA; OCE=OCEANIA; CAM=CENTRAL AMERICA; NAM=NORTH AMERICA; ASI=ASIA; AFI=AFRICA).

Ora immaginare un rafforzamento di CAI sul Lungo Raggio mi sembra solo un sogno ingenuo...

Con quel network AF-KL non faranno altro che usare l'attuale flotta CAI (tutti A32x nuovi) per feederare i due Hubs (AMS-CDG) dall'europa dell'est (dove non sono forti) e da altre zone deboli. Acquisiranno gli A330 e i B777 di CAI (compatibili con le loro flotte) per ampliare ulteriormente i loro stessi collegamenti verso il Far East (mercato che aumentera' nei prossimi anni).
Avere 3 hubs di lungo raggio e' semplicemente e tecnicamente NON possibile.

Nulla o quasi quindi cambiera' in termini di impatto occupazionale. Non credo che i piloti CAI debbano preoccuparsi per questo. Lavoreranno in una compagnia aerea di esclusivo di medio raggio ma il posto di lavoro sara' protetto.
Questa e' un opinione personale, ovviamente. Aspettiamo gli sviluppi e vedremo...

kilstron
24th Sep 2013, 12:38
sottolineato il passaggio che si riferisce al management colluso con gli obiettivi AF a prescindere da quelli che sarebbero stati il bene della Compagnia

....come EM75 disse mesi fa



ROMA (WSI) - L'estate non ha fatto bene aGabriele Del Torchio e l’autunno per lui si presenta anche peggio.

Quando arrivò, all’inizio della stagione calda, il nuovo amministratore Alitalia era tutto sorrisi, entusiasmo e fiducia. Ora sembra un altro: sorrisi pochi, perplessità tante, preoccupazioni di più. C’è da capirlo: non immaginava che il diavolo fosse più brutto di come lo dipingevano.

Si sta accorgendo che la ex compagnia di bandiera non è una qualsiasi azienda malmessa, di difficile recupero per via degli 850 milioni di perdite in 4 anni, il miliardo circa di debiti a breve, medio e lungo termine e il capitale di nuovo agli sgoccioli. Il peggio è che Alitalia-Belzebù si porta dietro un peccato originale e cioè di essere stata affidata 5 anni fa da Silvio Berlusconi a un caravanserraglio di una ventina di azionisti di solito d’accordo su nulla.

L’amministratore Alitalia ha bruciato l’estate rincorrendo due miraggi: la rinegoziazione dei debiti con le banche e l’individuazione di una compagnia partner che potesse riaprire il cuore alla speranza.

Ma mentre sul primo punto gli azionisti hanno avuto poco da dividersi, sul secondo punto, le alleanze, Del Torchio è come in un frullatore. Sono almeno quattro le fazioni Alitalia.

La prima è capitanata da Air France che con il 25 per cento del capitale è l’azionista più azionista di tutti, con al traino una bella fetta di manager della compagnia italiana e una pletora di azionisti minori i quali non vedono l’ora che tutto si compia, cioè che i francesi entrino da padroni, consentendo a loro piccoli di farsi da parte alla chetichella, contenendo i danni con la vendita delle quote.

Poi ci sono, o almeno c’erano fino a qualche giorno fa, i filo-Etihad, la compagnia araba di Abu Dhabi, considerata come l’auspicabile cavaliere bianco. Poi i pro Aeroflot e infine gli azionisti fuori gioco a causa delle indagini della magistratura: i Riva, bloccati dalle inchieste sull’Ilva, i Ligresti, agli arresti domiciliari e infine Bellavista Caltagirone nei guai per il porto di Fiumicino.

Air France non ha alcuna fretta e gioca al tanto peggio tanto meglio, sicura che prima o poi Alitalia le cadrà nel cesto come una pera matura, consumata dai debiti.

Ora i francesi si dicono pronti (lo rivela il giornale francese La Tribune, non smentito) a raddoppiare la quota di possesso dal 25 al 50 per cento. Ma a condizioni che appaiono impossibili, cioè che nel frattempo Alitalia rinegozi il debito, ristrutturi l’azienda e ridisegni le rotte.

In sostanza Air France ribadisce il suo interesse per Alitalia, a patto di prenderla ripulita e con un tozzo di pane. Per spezzare questo che considerano il transalpino gioco al massacro al rallentatore, un’altra fazione di Alitalia, a cui lo stesso Del Torchio si era iscritto, ha fatto per tutta l’estate il filo a Etihad.

La compagnia araba aveva dimostrato l’intenzione di voler entrare nel mercato europeo e Alitalia sembrava il veicolo adatto. Già ora tra la compagnia degli Emirati e quella italiana c’è una collaborazione avviata, un accordo commerciale per cui i jet italiani trasportano ad Abu Dhabi i viaggiatori che poi proseguono per l’Australia con aerei arabi.

Alcune settimane fa Del Torchio e il suo staff sono volati nella capitale araba proprio con l’intenzione di rafforzare l’intesa per poi eventualmente concretizzarla in una partecipazione azionaria. I francesi hanno però reagito stizziti.

All’inizio pare siano addirittura riusciti a fare inviare dal loro governo una nota al governo italiano, mentre ora ribadiscono la loro mano morta su Alitalia facendo balenare la possibilità di un improbabile raddoppio azionario che in sostanza è un modo per mandare un segnale agli arabi, un messaggio che suona più o meno così: l’Alitalia è roba nostra, pazientate un po’ e poi tratterete eventuali accordi con noi.

Gli arabi hanno dimostrato di aver capito l’antifona emettendo un comunicato per dire che non pensano ad Alitalia, ma nei loro piani piuttosto c’è l’India. Non è finita perché tra filo francesi e filo arabi si intromettono anche i filo russi, i Benetton che fanno il tifo per Aeroflot da quando hanno sentito dire che come hub del Mediterraneo la compagnia di Mosca punterebbe su Roma, cioè sullo scalo Benetton.

Strattonato da tutte le parti, Del Torchio nel consiglio di amministrazione di giovedì 26 cercherà di convincere la maggioranza dei soci a tirare stoicamente avanti sottoscrivendo almeno quei 55 milioni di euro di prestito-ponte non sottoscritti alcuni mesi fa e proverà anche a mettere nel piatto l’ipotesi di un altro aumento di capitale.

Nella speranza che, nel frattempo, sulla compagnia cominci a brillare lo stellone d’Italia sotto forma di diminuzione del prezzo del petrolio.

Tuned
25th Sep 2013, 07:54
L'impatto occupazionale dell'operazione potrebbe non essere così indolore e
l'atmosfera di relativa tranquillità che si respira in CAI mi ricorda tanto l'estate 2008, quella del "figurati se non trovano una soluzione".

Un'indiscrezione del Corriere parla della restituzione al lessor di un numero compreso tra 18 e 22 A32F più qualche macchina di LR in meno.

bongo bongo
25th Sep 2013, 09:19
sarà per questo che all'uff. personale az ci sono decine di lettere di dimissioni di piloti...destinazione easy e middle east

eaglesnest1972
25th Sep 2013, 10:30
Easy e middle east????
Sei sicuro?

bongo bongo
25th Sep 2013, 10:42
sicurissimo
perchè ti stupisci?
da az negli ultimi anni se sono andati molti verso le compagnie del golfo ed easyjet

DEVILFISH
25th Sep 2013, 12:41
Le lettere di dimissioni le hai viste tu o " si dice"