alatristissima
2nd May 2008, 00:13
Sono sempre più convinto che ii problemi "piloti" ed "aviazione civile" sono un falso problema.
Continuiamo a combattere i sintomi, quando va bene, o a lamentarcene quando va male, cioè quasi sempre
Ma cosa facciamo per combattere la malattia vera? Cioè la deregulation del lavoro, tutto il potere alle aziende, la perdita del potere di acquisto dei salari.
Vediamo il precariato, per sempio (che esiste nonostante la dotta opnione di qualche azzecagarbugli), che, nato per semplificare il mondo del lavoro e incentivare sia il lavoratore a lavorare bene per essere riconfermato, che e l'azienda ad assumerlo senza il "peso" (pooooveerreee aziende!) del contratto a tempo indeterminato, si è trasformato di fatto in un sistema allo sfascio in cui le aziende continua ad assumere indeterminato o a riconfermare in base a criteri che spesso con la qualità del lavoratore non hanno niente a che vedere; con il risultato della demotivazione e del crollo di produttività del lavoratore stesso.
Pensiamo ad intere categorie professionali, tipo ingegneri od architetti, che da "tecnici" (come i piloti) sono finite in questa spirale. e paradossalmente con il crollo della loro motivazione, segue a ruota un buco nella capacità tecnica del sistema paese.
Pensiamo ai 60enni che continuano a tenere le fila del potere in molti settori, incapaci di innovare, legati a vecchi schemi e privilegi, e ormai incapaci di comprendere le (tristi) realtà attuali. Incapaci di comprenderle perchè sono il loro stesso lascito, il favoloso regalo di un generazione viziata
Proviamo a riflettere pe runa volta, più ad ampio spettro, oltre il problema dei TR, delle FTL, di Alitalia.
Continuiamo a combattere i sintomi, quando va bene, o a lamentarcene quando va male, cioè quasi sempre
Ma cosa facciamo per combattere la malattia vera? Cioè la deregulation del lavoro, tutto il potere alle aziende, la perdita del potere di acquisto dei salari.
Vediamo il precariato, per sempio (che esiste nonostante la dotta opnione di qualche azzecagarbugli), che, nato per semplificare il mondo del lavoro e incentivare sia il lavoratore a lavorare bene per essere riconfermato, che e l'azienda ad assumerlo senza il "peso" (pooooveerreee aziende!) del contratto a tempo indeterminato, si è trasformato di fatto in un sistema allo sfascio in cui le aziende continua ad assumere indeterminato o a riconfermare in base a criteri che spesso con la qualità del lavoratore non hanno niente a che vedere; con il risultato della demotivazione e del crollo di produttività del lavoratore stesso.
Pensiamo ad intere categorie professionali, tipo ingegneri od architetti, che da "tecnici" (come i piloti) sono finite in questa spirale. e paradossalmente con il crollo della loro motivazione, segue a ruota un buco nella capacità tecnica del sistema paese.
Pensiamo ai 60enni che continuano a tenere le fila del potere in molti settori, incapaci di innovare, legati a vecchi schemi e privilegi, e ormai incapaci di comprendere le (tristi) realtà attuali. Incapaci di comprenderle perchè sono il loro stesso lascito, il favoloso regalo di un generazione viziata
Proviamo a riflettere pe runa volta, più ad ampio spettro, oltre il problema dei TR, delle FTL, di Alitalia.