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View Full Version : Futuro


Henry VIII
11th Apr 2008, 08:40
Sembra ci sia una data stimata per gli aerei civili senza pilota. (http://www.adnkronos.com/Speciali/Scienza/NotizieManuali/310308.html)

flyblue
11th Apr 2008, 09:54
Hanno proprio capito tutto:
l'80% degli incidenti aerei è riconducibile a "errori umani"Dove naturalmente loro per ¨errori umani¨ hanno capito solo ¨colpa dei piloti¨.

C´è un tale abisso di ignoranza dietro questo articolo che cadono le braccia e passa anche la voglia di commentare.

Per i giornalisti evidentemente non si applica la regola di parlare solo di quello che si conosce per evitare il ridicolo.

mau mau
11th Apr 2008, 10:26
Io non lo vedo affatto così inverosimile invece, anzi, pure io penso che il futuro della linea sarà davvero aerei senza piloti, o meglio, tutto gestito interamente dal computer con a bordo soltanto 1 operatore che controlli che vada tutto bene alla stregua dell'omino che sta dentro in cabina in metropolitana.
D'altra parte se ci sono già aerei militari che compiono missioni senza essere nemmeno più teleguidati da terra non vedo perchè non potranno esserci dei bus che ti portano semplicemente da A a B.

flyblue
11th Apr 2008, 12:52
Io non lo vedo affatto così inverosimile invece
per chiarire, non commentavo il soggetto dell´articolo quanto il citare a sproposito il Fattore Umano e le statistiche connesse.

Drugo
11th Apr 2008, 13:16
I vantaggi che stanno spingendo questa evoluzione sono essenzialmente due. Innanzitutto un incremento della sicurezza: l'80% degli incidenti aerei sono riconducibili a "errori umani" e, quindi, e' proprio il pilota l'anello piu' debole della catena tecnologica che governa i jet. Peraltro gia' oggi, in condizioni normali, il ruolo del pilota e' ridotto a un mero controllo del computer di bordo, in grado di governare tutto autonomamente, decolli e atterraggi compresi

Questa parte è la più indegna. Sono schifato. Questi signori sono degli ignoranti.

mau mau
11th Apr 2008, 13:21
Siete piloti professionisti, non ve lo ricordate in che percentuale il fattore umano incide sugli incidenti?
Tolto il fatto che l'articolo è "discutibile"....

Drugo
11th Apr 2008, 13:26
Siete piloti professionisti, non ve lo ricordate in che percentuale il fattore umano incide sugli incidenti?


Mau Mau, non mi cadere nei tranelli di questi signori, venditori di fumo per fare scalpore.

Il dato dell'80% è vero, ma non solo il pilota è nella catena, ci sono ATC, management, handling aeroportuale (sì anche loro).. ecc

mau mau
11th Apr 2008, 13:55
Si si è verissimo.
Tu che però onestamente, che stima daresti ad incidenti commessi tra piloti, atc, handling e maintenance?
Temo purtroppo che la voce pilota sia la percentuale più grande del malloppo. Non l'ho visto scritto da nessuna parte però voglio fare una piccola ricerca per vedere se esistono sub-percentuali.

buboso
11th Apr 2008, 14:00
quoto al 100% flyblue.

bubi

Tex®
11th Apr 2008, 14:53
Beh, sicuramente il ruolo del pilota negli ultimi decenni è cambiato. In fondo non è una novità che un volo di linea non ha proprio nulla di puro "pilotaggio". La figura professionale direi si accosta di più ad un supervisore di sistemi. Ma, certo poi ci sono da prendere decisioni nel giro di millisecondi e questo è tutto sulle spalle del comandante, che, in fondo, è pagato per prendere *decisioni* e *fare scelte* (vedi carico carburante ecc ecc).
Poi, tra l'altro, vengono decandati tutti i sistemi informatici di controllo, i piloti vengono portati al limite (questo per varie ragioni di convenienza economica delle compagnie) e, se succede qualcosa, è sempre e comuqnue colpa dei piloti...Ci sono delle contraddizioni incredibili nella maniera in cui vengono giudicati certi fatti. Credo purtroppo che questa sarà comunque la strada dove i costruttori investirannodi più (in fondo risparmiare, sopratutto di questi tempi, almeno lo stipendio di un pilota, può aiutare, purtroppo. E sarà sempre peggio).
Onestamente poi bisogna vedere cosa sta dietro l'immaginario collettivo della parola "pilota"...

shinners
11th Apr 2008, 15:58
pilota=superuomo che rende possiible ciò che non è spiegabile (ovvero il volo)


essendo superuomo non conosce paura, fatica nè emozioni, può lavorare anche per 3 giorni di fila....e poi con quello che lo pagano!!!


(scherzate, ma sul ungo raggio c'era sempre qualcuno che ci chiedeva se saremmo tornati indietro subito (dopo 16 ore che eravamo in ballo) quindi immagino che molti pensino effettivamente che il personale navigante è composto da supereroi

lor192
11th Apr 2008, 16:04
Si si è verissimo.
Tu che però onestamente, che stima daresti ad incidenti commessi tra piloti, atc, handling e maintenance?
Temo purtroppo che la voce pilota sia la percentuale più grande del malloppo. Non l'ho visto scritto da nessuna parte però voglio fare una piccola ricerca per vedere se esistono sub-percentuali.

Lascia perdere la ricerca della statistica.

purtroppo nei crash aerei i piloti non sono più in grado di "difendersi" per cui, soprattutto nel passato la colpa era sempre del pilota.....

mau mau
11th Apr 2008, 16:47
I piloti purtroppo non possono difendersi ma il CVR e FDR parlano chiaro però.

Henry VIII
11th Apr 2008, 17:04
Very quick search con St. GoogleOf those, pilot error was listed as a probable cause for 38 percent of major airline crashes, 74 percent of commuter/air taxi crashes and 85 percent of general aviation crashesQui l'articolo intero (http://www.sciencedaily.com/releases/2001/01/010109083707.htm), che parla di una ricerca su volato 1983/1996.

Coldwing
11th Apr 2008, 19:46
Ho fatto delle piccole considerazioni, e non penso siano così sbagliate:

1- Il pilota farà errori di considerazione/valutazione ma anche un computer sofisticatissimo potrebbe avere problemi, appunto perché così diventerebbe più delicato

2-Potremmo assistere ad un hacker che dirotta un aereo, a questo punto, o no?

3-... e poi: quanti pax si sentirebbero sicure affidando la propria pelle ad un computer, inanimato, dal T/O all'atterraggio (alla gente ciò fa effetto, penso)?

P.S.: con questo non voglio affermare che sia più sicuro il pilota, ma che la sicurezza del pilota deriva dal suo addestramento/esperienza, per questo molte major hanno pochi incidenti e fanno dure selezioni e tante prove col sim (non a caso in linea ci sono meno incidenti).
Inoltre, ci sarà sempre un pilota a monitorare cosa fa il computer, a mio avviso.

Speevy
11th Apr 2008, 20:38
2 considerazioni veloci:

1) Si stanno sviluppando le nuove versioni dei 320 e 737 che al momento vantano quasi parecchi anni di servizio (media conservativa direi 30), questi saranno pronti non prima del 2015 percio' fino al 2045 niente da fare abbiamo ancora lavoro.

2) la tecnologia esiste già da molto tempo per i treni, ma oltre a qualche shuttle con percorenza massima DI 1-2 KM niente! Perchè? forse perchè ai pax piace sapere che davanti c'è qualcuno e non qualcosa.

Speevy

Coldwing
11th Apr 2008, 21:21
http://youtube.com/watch?v=a5NXpar4Ouw

Un esempio, purtroppo...

flyblue
11th Apr 2008, 21:45
Of those, pilot error was listed as a probable cause forQuesta concezione dell´Errore Umano viene definita dai moderni studi come il ¨mental Ice Age¨che ha preceduto i Fattori Umani. Prima dei Fattori Umani, si pensva che il mondo fosse fisso e inammovibile, e che l´Uomo vi si dovesse adattare tramite la selezione e il training (behaviorismo). L´enorme progresso scientifico conseguente alla Seconda Guerra Mondiale ha mostrato i limiti di questo discorso che non ha potuto risolvere, con le spiegazioni e soluzioni che proponeva, i problemi pratici che tale progresso aveva reso piú evidenti (per esempio vigilanza e decision making). I Fattori Umani hanno mostrato che il mondo non era fisso , e che dei cambiamenti nell´ambiente di lavoro portavano a netti miglioramenti della performance non ottenibili con il vecchio approccio behaviorista .
Il behaviorismo stipulava che la performance dovesse adattarsi al quello che ci circonda; i Fattori Umani richiedono che quanto ci circonda venga adattato ai Limiti e Capacità della performance umana.
E´ a partire da questa concezione che si è iniziato a pensare e progettare sistemi tolleranti all´errore e resistenti all´errore. Con uno studio critico del sistema nel quale l´individuo lavora, non è difficile anticipare dove è probabile che questi errori avvengano. Non cercare più un colpevole ma perché certi errore avvengono.
Per parlare concretamente, ci si è resi conto che per non far sbagliare un pilota tra la leva del carrello e quella dei flaps le si dovevano differenziare (da qui la loro tipica morfologia che ricorda l´uso a cui sono destinate).

La soluzione di far pilotare l´aereo dal computer per abolire l´errore umano è ridicola e paradossale in sé, in quanto il computer e il sistema non si progettano da soli. Per evitare l´errore, si deve disegnare un sistema tollerante all´errore, e non abolire l´uomo (che rimane comunque presente nel sistema).

Per finire, visto che si parla di statistiche, le più aggiornate parlano di un 100% di errore umano negli incidenti aerei (e non solo quelli), visto che ad ogni stadio troviamo una progettazione o una interazione umana. Ma per favore non prendiamo queste cifre fuori contesto e soprattutto non facciamole maneggiare a chi è tragicamente ignorante di decenni di studi sull´argomento.

surfino
11th Apr 2008, 23:35
Coldwing,
in quel video il commentatore dice "fully automated" , ma penso che sia più un errore dello stesso. Il volo da quello che so fu il primo esempio "civile" con persone a bordo di "fly-by-wire" (che come tecnologia esiste da più di 35 anni)

PS: L'incidente è del 1988 e "solamente" tre persone persero la vita

Coldwing
12th Apr 2008, 09:52
Ah.... scusate allora, grazie Surfino.

shinners
12th Apr 2008, 11:55
l'incidente dell'88 è stato presentato con molta enfasi e ricamandoci sopra anche durante un corso CRM ("la macchina perfetta per l'uomo imperfetto")

ctrevisan
12th Apr 2008, 20:39
http://en.wikipedia.org/wiki/Air_France_Flight_296

AndyGiov
15th Apr 2008, 09:01
...questo è un progetto di ricerca finanziato dall'Unione Europea per un futuro sistema di trasporto aereo automatizzato: http://www.ifats-project.org/

Si è concluso lo scorso anno e vi hanno preso parte anche due società italiane (Alenia e Centro Italiano Ricerche Aerospaziali).