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View Full Version : Comunicazioni radio in italiano....


shinners
8th Aug 2007, 18:06
Tempo fa un pilota italiano si lamentava perchè in francia molto spesso l'ATC e le compagnie fracnesi parlano nella loro lingua e non in inglese...

ultimamente entrando in cabina di pilotaggio sento sempre comunicazioni in italiano....i piloti stranieri un pochino si lamentano per questa cosa, mi han detto che è tipico dell'italia della francia e della spagna

secondo loro è illegale....

però perchè quel FO si doveva lamentare della francia se in italia si fa lo stesso?

mau mau
9th Aug 2007, 08:40
Se devo dirla tutta, anche io talvolta parlo in italiano anche se non si dovrebbe fare. Tipo "chiede la messa in moto" o per la clearance dicendo "pronto a copiare". Altrimenti se ho qualche richiesta particolare durante la crociera e voglio farmi capire bene e in fretta per non intasare la frequenza, altrimenti sempre in inglese. In avvicinamento e nelle partenze invece trovo sia essenziale parlare esclusivamente in inglese.

stevesdream
10th Aug 2007, 06:24
ATC Garda, a tutti i contatti, in italiano con buon accento romanesco:
"... ragazzi vi metto tutti un attimo in attesa perchè siete tanti e ci si sono accavallate le comunicazioni...."
Chissà cosa avranno pensato gli stranieri (LH, AF, RYAN, etc etc).... vabbè tanto la comunicazione era in italiano non avranno capito e basta!!!! hehehe:D:D

majolika
11th Aug 2007, 07:54
io che lavoro a maastricht almeno buongiorno e buonasera e il cambio di frequenza lo dico in italiano... :)

Magari mi faccio qualche amico pilota che mi da uno strappo a Roma ;)

lfm
11th Aug 2007, 09:26
Garda non gestisce solo traffici IFR dai quali si può pretendere una fluente fonia inglese, ma anche molti VFR (che parlano italiano) tanti dei quali non professionisti, con i quali si riesce a comunicare spesso a fatica anche nella lingua madre.

Le persone che lavorano a Garda hanno spesso il buon senso di risolvere situazioni "particolari" nella maniera più veloce e capibile dall'interessato/i.

Gli stranieri eventualmente presenti non hanno nulla da lamentare visto che l'uso dell'italiano è consentito nei confronti di traffici VFR. Poi non credo che il messaggio si riferisse anche ai traffici commerciali (correggimi se sbaglio).
Se non è stata usata una fonia corretta agli stranieri poco importa, tanto non lo hanno capito!:)

....magari lavorassero tutti come quelli di Garda!!!

mau mau
11th Aug 2007, 10:13
Mi associo: A Garda sono molto bravi, inoltre i più disponibili, alla mano del nord italia, senza togliere nulla agli altri.
Invece quanto a simpatia e disponibilità, PISA mi delude.

alatristissima
11th Aug 2007, 10:24
Insomma Garda ce la mette tutta, sono abbastanza d'accordo, anche perchè devono gestire tante teste calde e "cornute" (nel senso di diavoli) :}
Cmq LH i quella zona significa quasi sempre EN, e quelli "almeno" l'italiano lo sanno. RYAN, sono anche tutti italiani pure loro, un vero peccato per AF, ma d'altra parte loro usano moltissimo il francese in casa loro:}:}:}:}:}

zumzum
13th Aug 2007, 05:47
sinceramente a me fa un po piacere tra un cambio di freq e l'altro dare saluti in italiano o magari a terra per comunicazioni non essenziali...mi fa sentire un po a casa! ( anche se vedo spesso i comandanti non felicissimi nel non capire)

Correggetemi se sbaglio ma mi era stato detto tanto tempo fa che nelle comunicazioni radio oltre all'inglese erano accettate le lingue OACI del paese se la lingua ufficiale era una tra:
Francese, Spagnolo, Russo, Arabo e Cinese.

infatti se date un'occhiata al simbolo...

http://www.mcgill.ca/iasl/mission/

non so se sia vero...:confused:
ciao

Henry VIII
13th Aug 2007, 06:32
A me risultava accettabile la lingua del paese, senza restrizioni.

shinners
13th Aug 2007, 10:56
olè e oggi il mio medico si è rifiutato di farmi un certificato in inglese 8che consoce) perchè "non aveva tempo, che se lo traducano loro"

Già in compagnia sono scandalizzati del fatto che in italia (a parte la questione delle comunicazione radio) si trovino spessissimo agenti di rampa che non sanno una parola di inglese, per non parlare di catering e pulizie dove dobbiamo fare sempre da interpreti perdendo un sacco di tempo e i ritardi si accumulano..... per non parlare delle società di trasporto crew da hotel a areoporto che parlano solo italiano


W L'Italia

Henry VIII
13th Aug 2007, 11:42
oggi il mio medico si è rifiutato di farmi un certificato in inglese 8che consoce) perchè "non aveva tempo, che se lo traducano loro"
forse che in UK, Francia, Germania, etc. etc. trovi medici che fanno certificati in italiano ?
si trovino spessissimo agenti di rampa che non sanno una parola di inglese, per non parlare di catering e pulizie dove dobbiamo fare sempre da interpreti perdendo un sacco di tempo e i ritardi si accumulano..... per non parlare delle società di trasporto crew da hotel a areoporto che parlano solo italianoTranqui, stessa situazione di CDG.

shinners
13th Aug 2007, 12:07
forse che in UK, Francia, Germania, etc. etc. trovi medici che fanno certificati in italiano ?


in italiano no, ma almeno in una lingua internazionale come l'inglese sì (dato che la lingua della compagnia non è l'inglese quindi non pretendono di avere un certificato nella loro lingua)

che in francia siano messi peggio di noi non mi conforta, ma il problema non è che non me l'ha fatto perchè non sapeva l'inglese, sarebbe stato comprensibilissimo, non l'ha fatto perchè "non c'aveva voglia di perdere più tempo"

una questione di customer care, concetto totalmente inesistente in italia, io faccio il minimo richiesto, ogni minimo sbattimento in più se sono in grado di farlo (che farebbe cmq parte del lavoro), mai...e avviene a tutti i livelli

Henry VIII
13th Aug 2007, 12:27
"non c'aveva voglia di perdere più tempo"Su questo sono con te al 200% :ok:
una questione di customer care, concetto totalmente inesistente in italia, io faccio il minimo richiesto, ogni minimo sbattimento in più se sono in grado di farlo (che farebbe cmq parte del lavoro), mai...e avviene a tutti i livelli Anche su questo, a parte il "totalmente". Infatti tu e molti altri colleghi italiani si sbattono tutti i giorni per far fronte ai vari casini.

monster61
13th Aug 2007, 13:21
Ciao ragazzi ! non voglio innescare una polemica ma....... spesso vado come molti di voi, in Francia Spagna Germania etc ..... è regolarmente dico regolarmente sento parlare dai controllori la loro lingua madre....con A/M della stessa nazionalità.....quindi ????? io quando posso parlo ITALIANO sono stufo dei nostri vicini EUROPEI che continuano a sparare sull'ITALIA poi vengoo tutti qui a lavorare .......siamo diventati terra di conquista!!!!! ricordo ancora quando nella mia società ho travato nel casellario una lettera del DOV nella quale si chiedeva " GENTILMENTE " di parlare inglese in sosta x rispetto dei colleghi stranieri presenti !!!!!ma dico vi rendete conto...????? io lavoro in una società ITALIANA....che imparino loro l'italiano ..:=scusate lo fogo ma oggi mi girano....SALUTI

Henry VIII
13th Aug 2007, 13:27
regolarmente sento parlare dai controllori la loro lingua madre....con A/M della stessa nazionalitàDal punto di vista della sicurezza non lo trovo corretto, benchè legale.
sono stufo dei nostri vicini EUROPEI che continuano a sparare sull'ITALIA poi vengoo tutti qui a lavorareStraquoto al 400% :ok::ok::ok:

mau mau
13th Aug 2007, 14:03
Italia è vero: ormai terra di conquiste.....da tutti i fronti. via cielo, via mare, via terra....Per non parlare della feccia che quotidianamente entra in italia supportata dal tipico buonismo idiotesco italiano. Ma si dai...diamogli la casa a questi benedetti rom...che importa se migliaia di italiani non arrivano a fine mese per pagare l'affitto della loro. E i clandestini poveretti, paghiamogli un biglietto aereo con tanto di documenti italiani che forse ci costerebbe pure meno. Ma questa è politica lasciamola da parte almeno qua.
Concordo sul fatto che all'estero non è molto meglio...siamo sulla stessa barca più o meno. L'esterofilismo di shinner è a livelli come dire....."imbarazzanti". Pure io trovo in francia o svizzera gente che non spiaccia una parola di inglese nell'aeroporto, francesi poi dotati di un nazionalismo ai massimi livelli...che non accetta biglietti da 500 euro e ha la macchinetta della carta di credito guasta e io quindi non so come pagare il carburante....trovo prenotazioni dell'albergo valide e poi quando arrivo in albergo è over e mi sbattono dall'altra parte della città a mie spese...ecc ecc.
Con questo non difendo cmq gli italiani che hanno pure loro una buona dose di "nun cho voja di fanniente"...infatti siamo sulla stessa barca.
Gli inglesi poi...beh....basti guardare da che lato della strada guidano e hai già detto tutto.

shinners
13th Aug 2007, 14:36
Vorrei sapere cosa c'entrano rom e immigrati clandestini con ciò che si stava dicendo



devo essere strano io dato che vedo cose che gli altri non vedono.....


cmq i colleghi che rompono le balle con l'italia dove nessuno sa l'inglese non sono francesi perchè ci vorrebbe un bel po' di coraggio, ma vengono dal nord europa...ho fatto dei voli per loro al loro paese....pure i vecchietti di 70 anni delle campagne, magari non benissimo, ma con l'inglese se la cavavano e quando gli fai l'annuncio della sicurezza della cabina si legano le cinture e mettono i bagagli in modo da non creare pericolo in caso di evacuazione non si metttono a chiederti perchè "queste regole assurde", obbediscono e basta perchè se sei l'addetto alla sicurezza vuol dire che ne sai più di loro....in italia invece la gente non la vuole la sicurezza, è visto come una rottura di scatole immotivata, perchè secondo loro se qualcosa deve accadere succede in ogni caso ed è inutile fare i controlli, mettere in sicurezza la cabina (immagino che pensino lo stesso della parte della maintenence e della condotta), insomma un fatalismo irrazionale

l'altro giorno c'era una famiglia che stava per far atterrare il figlio steso tra i sedili con il bracciolo alzato in corrispondenza della sua gola (roba che all'atterraggio come minimo si trasformava in una ghigliottina) e la motivazione è stata "eh glielo dica lei, non si vuole spostare"

quando gli ho detto che cosa poteva succedere, improvvisamente il bambino poteva essere spostato......

quindi facciamo un bel mea culpa, altro che dire che tutto il mondo è uguale


il mondo NON è uguale.


Io in spagna in anni non HO MAI e dico MAI avuto un problema con qualcuno che cercasse di saltare la coda, in italia lo vedo SEMPRE.

ho fatto una bella foto al sud della spagna poco tempo fa per documentare la differenza di civiltà tra i due popoli....una fila di una 15ina di persone una dietro l'altra in attesa di prendere il pulman come a londra..... ed eravamo nella città principale del sud, quindi tale atteggiamento andrebbe confrontato con napoli.


sarò stato fortunatissimo lì e sfortunatissimo in Italia??? mah....mi sembra poco probabile

papazulu
13th Aug 2007, 15:00
Vorrei sapere cosa c'entrano rom e immigrati clandestini con ciò che si stava dicendo


Piu o meno lo stesso di quanto centra il soggetto che ha scritto questo con l' aviazione professionale (leggi sicurezza, parlare x cognizione di causa, dare esempio ai giovani ecc, ecc.)

Gli inglesi poi...beh....basti guardare da che lato della strada guidano e hai già detto tutto.

Gli Australiani e i Neozelandesi pensano piu o meno lo stesso della geografia mondiale, vedi tu! Impara la loro lingua e prova a VIVERE un' altra cultura senza disprezzarla a priori, vecchio. Scoprirai un mondo molto interessante.

In Slovenia e in Romania parlano Inglese x radio come x strada o al ristorante a un livello decisamente piu alto che da noi. E poi sono certo che alle rumene, bielorusse, polacche o albanesi che siano guardi il sedere pure tu...:E O sarai mica uno di quelli che in casa sono senza acquario?

PZ :ok:

PS:

sarò stato fortunatissimo lì e sfortunatissimo in Italia??? mah....mi sembra poco probabile

No bello, sei solo uno che tiene gli occhi un po' piu aperti di altra gente qui. Si puo criticare e dissentire o apprezzare e cindividere senza falsi buonismi.

mau mau
13th Aug 2007, 15:05
Racconto un aneddoto sulla spagna...tralasciando quella bello loro "tradizione" che è la corrida. :mad:
Shinner ho visto una puntata di MI MANDA RAI 3, dove 3 amici italiani erano in spagna per turismo in vacanza...mi pare a barcellona ma non sono sicuro.
Vengono avvicinati da un una paio di locali che, dopo una colluttazione, li derubano.
Gli italiani gli inseguono e i ladruncoli, pensa che coraggio, si mettono a gridare al ladro al ladro. GLi italiani vengono così fermati dalla polizia, portati al commissariato (senza documenti perchè derubati), non vengono ascoltati, non vengono creduti, però vengono picchiati, messi in guardina e così per giorni e giorni. Non potevano chiamare nessuno.
Dopo essere riusciti finalmente a chiamare a casa e dopo varie peripezie legali e burocratiche, tornano in Italia, vacanza rovinata, picchiati pesantemente dalla polizia (a uno dei quali hanno asportato un rene e la milza) e un paio di costole incrinate e ossa rotte...e non solo non sono stati risarciti ma non hanno avuto neppure le scuse. Tutt'ora c'è la causa in ballo.
Quindi come vedi ne capitano di belle anche in Spagna. Credo se ne potrebbero raccontare per ogni paese del mondo.
Ah...il discorso clandestini si riallaciava a quanto detto da MONSTER che ha affermato che l'italia è terra di conquista....e io ho ribadito che è vero. Che ti credi vengano qua a fare...a lavorare in fabbrica??
Riguardo al discorso inglese del nord europa, hai ragione, ma probabilmente perchè lo studiano da piccoli assieme alla loro lingua. Non credo che un contadino si faccia un corso di inglese.
Io cmq trovo difficoltà anche in Austria o Germania con l'inglese gironzolando e chiedendo indicazioni, infatti molta gente non lo conosce. Come in Italia credo!


PZ, Pover Zfighè...certo che gli guardo il sedere...sono venute qua apposta, ma almeno quelle che guardo io sono maggiorenni.:E
Caro PZ il tuo commento personale è piuttosto gratuito e mi hai proprio scassato i marun.
Pensaci tu a erudire i giovani che sei così professionista...:zzz:
Credo che dal momento che non ci conosciamo, non siamo amici e per quanto mi riguarda, potresti non avere nemmeno il ppl, come posso non averlo neppure io per te, certi commenti personali te li puoi pure tenere visto che 1-non sai nulla di me 2- non ho mai sputato sull'operato di nessun pilota nemmeno su di te che mi stai sulle balle, quindi vedi di non permetterti più di scrivere certe cose.....come hai già scritto tu una volta, l'ambiente è piccolo...
E se hai qualche problema scrivimi pure in pvt.
Ciao vecchio.

Henry VIII
13th Aug 2007, 16:46
il mondo NON è ugualeQuesto è il punto shinners.
Tu vorresti gli Italiani uguali agli svedesi... i portoghesi uguali ai tedeschi... no way ! è impossibile. Da sempre nel mondo ci sono diversità, difetti e qualità da rispettare.
Guardacaso dove tu dici che anche i contadini parlano inglese (:cool:) c'è il più alto tasso di suicidi :eek:, vuoi che gli assomigliamo anche in questo ? :=

Allora, rispettiamo i pregi ed i difetti di ognuno e scegliamoci il posto che più si addice alla ns. personale indole.
Non ti piace il modus operandi italico ? ma ci mancherebbe... sei libero di muoverti dove e quando vuoi, mica siamo in Cina o a Cuba.
Ma please, se a 60 milioni di italiani alla fin fine va bene così (con tutti i difetti possibili) ed una manica di stranieri (eruditi o no) viene a viverci volentieri... rassegnati.
Ovviamente ciò non vuol dire che dobbiamo sempre e comunque cercare di migliorarci.

Nel frattempo, fonia in inglese :ok:

gnamlock
13th Aug 2007, 18:24
Scusate, qualcuno mi dice dove è scritto che la lingua nazionale è permessa? A me non risulta....

Personalmente...Saluti in Italiano con tutti....Ma l'italiano in frequenza solo se indispensabile o se la frequenza stessa è occupata da tutti italiani.

Poi possiamo parlare del fatto che in più di dieci anni la mia azienda non m'ha mai fatto un corso d'inglese.....e infatti, se mi trovassi in una situazione estrema con un pilota italiano.....Non credo che parlerei inglese....:eek:(grattiamoci tutti insieme....:})

Tempo fa è capitato di un francese che, decollato da fiumicino, è tornato indietro per problemi non gravi ma che, cmq, non ho mai compreso....La pedaliera? Il radar meteo?.... Boh, sarà che lui stava messo molto peggio di me...

Ciauz

Henry VIII
13th Aug 2007, 18:30
Scusate, qualcuno mi dice dove è scritto che la lingua nazionale è permessa?Essendo possibile prendere un PPL senza avere la fonia in inglese, ma solo quella locale, di fatto tale lingua è autorizzata.

Se però mi chiedi dove sta scritto ufficialmente devo andare a rovistare in soffitta...;)

I-FORD
13th Aug 2007, 19:30
Scusate, qualcuno mi dice dove è scritto che la lingua nazionale è permessa? A me non risulta....
L'ho già scritto in precedenza, ma evidentemente è andato perduto.
L'annesso 10 dell'ICAO dice questo:
5.2.1.1.1 Recommendation - In general, the air-ground radiotelephony communications should be conducted in the language normally used by the station on the ground.
....
The English language shall be available upon request from any aircraft station unable to comply with 5.2.1.1.1
Possiamo discutere ad libitum sulla opportunità o meno dell'uso della lingua nazionale, ma al momento la legge è questa.

fiftypercentn1
13th Aug 2007, 21:02
è vero, l annesso 10 dice questo.
ci sono pero delle regolamentazioni nazione per nazione (che non mi ricordo dove sono specificate, ma le avevo studiate a suo tempo) che prevedono ad esempio in germania, olanda ecc ecc che la lingua ufficiale sia l inglese. ecco perche li parlano sempre tutti in inglese.
in italia ( e immagino anche nei paesi sopra citati,ma non sono sicuro) i il discorso è piu complicato ancora perche è previsto che si parli inglese in radio solo da CPL in su. ossia per operazioni commerciali, di linea ecc.. se state volando per il PPL si puo parlare italiano ed è previsto.

per quanto riguarda spagna e francia, li è puramente applicato l articolo del famoso annesso 10. chi puo parlare spagnolo o francese lo fa. gli altri.. inglese.

ciao

shinners
13th Aug 2007, 21:27
io non stavo parlando di PPL, ma di voli di linea a tutti gli effetti,
secondo i comandanti scandinavi è proibito parlare nelle lingue nazionali, ma c'è una sorta di malcostume che viene tollerato dalle autorità nazionali (e che riguarda italia, spagna e francia), poi come sia esattamente a livello legislativo non so

fiftypercentn1
13th Aug 2007, 21:46
infatti è vero, in italia è vietato parlare in italiano a meno che non voli un c152 x piacere. in spagna e francia NON è vietato. il malcostume riguarda l italia (sinceramente credo che avvenga molto poco comunque, e sicuramente mai per cose importanti). da alitalia a ryanair passando x windjet si parla in inglese.

Henry VIII
13th Aug 2007, 23:03
in italia è vietato parlare in italiano a meno che non voli un c152 x piacereA me non risulta.
secondo i comandanti scandinavi è proibito parlare nelle lingue nazionaliDomanda per i vikinghi, dove sta la fonte ?

I-FORD ha ben puntualizzato la normativa ICAO, dopo aver rovistato la soffitta aggiungo che la lingua utilizzata dalla stazione al suolo non è necessariamente la lingua dello stato in cui la stazione è ubicata e che ogni stato deve pubblicare sul suo AIP nazionale la lingua usata dalle stazioni al suolo.
L'AIP parte COM non è visionabile on line sul sito Enav (come del resto quella danese, svedese, tedesca, francese, spagnola) quindi rimando alla prima occasione che avrò la verifica di quanto riportato sul nostro.

Coldwing
13th Aug 2007, 23:53
in italia è vietato parlare in italiano a meno che non voli un c152 x piacere

Io so che in IFR se tutti i traffici parlano la lingua indigena essa può essere utilizzata.

@Henry VIII: per fortuna che all'ultimo momento hai aggiunto "fonia in inglese".

Mi stavo quasi per spaventare.

I-FORD
14th Aug 2007, 08:22
Nell'AIP Italia parte GEN 1.7 sono riportate tutte le differenze dagli Standards e dalle Raccomanded Practices ICAO.
A riguardo dell'Annesso 10 le differenze riguardano la calibrazione degli NDB e la portata degli ILS.
Non ho trovato menzione del paragrafo 5.2.1.1.1 (lingua da usare).
Immagino quindi che le indicazioni ICAO siano pienamente recepite.
I comandanti scandinavi hanno quindi torto quando affermano che l'uso dell'italiano è illegale.
Lo sarebbe se la stazione a terra continuasse a fornire loro informazioni o clearances in italiano nonostante sia evidente che loro l'italiano non lo capiscono.
Quello che stazioni a terra ed altri aerei si dicono in italiano non è di loro competenza.
E' vero che sentire le comunicazioni tra stazioni ed altri aerei o di altri aerei tra di loro può aumentare la situation awareness dei piloti, ma non è scritto da nessuna parte che sia obbligatorio ascoltarle nè capirle e spesso è stata causa di misunderstanding, un classico è rispondere ad una clearance al posto di qualcun altro.
Quando saremo tutti collegati in datalink nessuno sentirà più niente di ciò che si dicono gli altri traffici, credo che questo sarà un grande passo avanti nella chiarezza delle comunicazioni.

Henry VIII
14th Aug 2007, 08:58
Grande I-FORD, non avevo minimamente pensato al GEN per le differenza SARPS.

Rosanna
14th Aug 2007, 09:09
Ciao!
L'AIP ENR 1.1 dice:

3. COMMUNICATIONS
3.1 Language to be used
The English language is used for the provision of ATS.
Italian language will be used only with Italian pilots when it
is clear that a safe and positive exchange is not possible.

Baci!!!

Rosanna

Dagghito
14th Aug 2007, 09:29
Spero possa aiutare, io ho trovato questo...regolamento "Regole dell'Aria" ENAC, 3/10/2006:

3.10 Comunicazioni – lingua usata
3.10.1 I servizi di traffico aereo sono forniti in:
a) lingua inglese per i voli IFR,fatto salvo che;
i) la lingua italiana per i voli IFR può essere utilizzata qualora i contesti operativi siano esclusivamente nazionali e/o la lingua italiana faciliti la gestione di situazioni di emergenza;
ii) fino al 31.12.2008 è consentito anche l’utilizzo della lingua italiana per i voli
IFR.
b) italiano o inglese per i voli VFR.

Ciao,
Dag

RHSp
14th Aug 2007, 09:55
una lettera del DOV nella quale si chiedeva " GENTILMENTE " di parlare inglese in sosta x rispetto dei colleghi stranieri presenti !!!!!ma dico vi rendete conto...????? io lavoro in una società ITALIANA....che imparino loro l'italiano ..

:bored::bored::bored:

Io un qualche tempo fa per rispetto del Com. straniero, chiesi la messa in moto e altro in inglese, poi lui durante il volo con destinazione il suo paese d'origine si mise (compagnia aerea italiana) a parlare col controllo nella sua lingua madre, con in più il fatto che poi, naturalmente il controllo gli rispondeva nella stessa lingua e io, PF, non sapevo che caxxo dovevo fare...
Any way straquoto il tuo sfogo al 100%!
Ci si vede in giro:ok:

mau mau
14th Aug 2007, 10:06
Scusa ma è normale che accada una cosa del genere?
ma Tu in cabina che facevi allora? :confused: Se lui era il pilot flying e in più rispondeva alle comunicazioni ci mancava ti chiedesse di uscire da cabina e andare ad aiutare le hostess....se invece eri tu il flying come facevi, chiedevi la traduzione ogni volta?? :confused::confused:
mah.... hai ragione: dove siamo arrivati.

shinners
14th Aug 2007, 11:52
vedo che la questione è complessa e molto dibattuta

tarjet fixated
14th Aug 2007, 12:31
Io un qualche tempo fa per rispetto del Com. straniero, chiesi la messa in moto e altro in inglese, poi lui durante il volo con destinazione il suo paese d'origine si mise (compagnia aerea italiana) a parlare col controllo nella sua lingua madre, con in più il fatto che poi, naturalmente il controllo gli rispondeva nella stessa lingua e io, PF, non sapevo che caxxo dovevo fare...

Sarebbe bastato fargli notare la cosa e chiedergli di attenersi agli standard del CRM.
Il fatto che qualcuno si comporti male, italiano o straniero che sia, non dovrebbe farci dimenticare gli standard di sicurezza durante il lavoro e la cortesia durante il tempo libero.

lfm
14th Aug 2007, 19:47
L'argomento non è complesso e neppure difficile. E' tutto scritto, e correttamente da alcuni è stato riportato.

Per chiarire, (così alcuni esterofili eviteranno di indignarsi per delle normalità perfettamente legali): non fate confusione tra VFR/IFR e PPL/CPL......

come già scritto da altri, i voli IFR sono tenuti all'uso della lingua inglese salvo i casi riportati nei post precedenti.
I voli VFR utilizzeranno la lingua per la quale sono abilitati, ovvero quella del paese dove hanno conseguito la licenza PPL, CPL, o ATPL che sia, oppure, se abilitati, l'inglese e in questo caso potranno volare oltre i confini nazionali.

Poi non fate il grossolano errore di considerare l'uso dell'Italiano (in Italia) relegato ai non professionisti o possessori di PPL ........al mondo non esiste solo la linea!!!!!;)(fortunatamente)

shinners
17th Aug 2007, 21:44
qualcuno ha detto che l'uso dell'italiano è più safe....
a sto punto potremmo abolire l'inglese e faremmo prima......

monster61
18th Aug 2007, 09:17
Non male come idea !!!!!!! Approvo!!:E

mau mau
18th Aug 2007, 09:17
Ma è' così in tutti i paesi d'europa: in francia tutti i vfr parlano in francese (e addirittura moltissimi IFR), in Spagna lo spagnolo, in Germania il tedesco...e così via.

E' in IFR che bisognerebbe parlare soltanto in inglese, è cmq un tipo di volo più "sicuro" rispetto al VFR, per il quale sì che sarebbe molto più utile e sicuro capire le comunicazioni degli altri velivoli, ma una lingua globale obbligatoria per chiunque si muova in cielo temo sia un pò difficile...almeno per il momento.

RHSp
18th Aug 2007, 12:21
Ci sarebbe il linguaggio dei gesti... quello dell'ombrello è internazionale, ma poi bisognerebbe montare telecamere a bordo!!!!:O:O:O

GHIGOR
26th Aug 2007, 13:22
Si qualche volta parliamo in Italiano,ma mai come i francesi che al CDG ti autorizzano al decollo in francese e tu ovviamente non capisci niente.loro continuano e si ostinano a parlare solo in francese,in tutti gli aeroporti hanno l'atis in francese,e se vuoi saperla tutta sono i peggiori a parlare in inglese come i russi.sono i francesi che si devono dare una moderata non noi,e poi quando parlano in inglese sembra che stiano parlando in francese(testuali parole di un amico controllore inglese)ciao.

shinners
26th Aug 2007, 23:29
verissimo

però ciò non toglie che dovremmo migliorare.....

in giro vedo negli areoporti gente che non sa una parola di inglese (anche ramp agent, catering e pulizie, non sarà fondamentale, ma fa perdere tempo se conoscessero le parole chiavi almeno si potrebbe fare più in fretta), av che lo parlano da mettersi le mani nei capelli e spesso anche piloti (pochi giorni fa un FO non ha capito una parola di una nostra purser inglese....quando va a londra come farà a capire le comunicazioni radio? boh, mistero)

guardiamo sempre chi è messo meglio di noi come stimolo a migliorare, non chi sta messo peggio per crogiolarci nella nostra mediocrità

mau mau
30th Aug 2007, 18:20
Quanti sono ad essere messi meglio di noi? :confused:
Gli inglesi? beh forse come lingua si...visto che si parla la loro lingua madre in aeronautica. Ah comodo. Una cosa mi sono sempre chiesto non essendo mai stato in UK..... ma gli inglesi quante lingue sanno oltre la loro?

shinners
30th Aug 2007, 18:24
Quanti sono ad essere messi meglio di noi?


quasi tutti i paesi dove non si doppiano i film, che sono una bella fetta

Henry VIII
30th Aug 2007, 18:28
ma gli inglesi quante lingue sanno oltre la loroGenerally speaking, ZERO !

tarjet fixated
30th Aug 2007, 21:09
Sono d'accordo con chi guarda avanti e prende d'esempio quelli migliori di noi per migliorarsi, penso che chi invece giustifica la propria mediocrita' citando chi non e' d'esempio a nessuno commetta un grave errore campanilista e tristemente provinciale.

P.S. Ai tempi dei romani un qualsiasi centurione bifolco andava in gallia parlando latino e gli interlocutori dovevano adattarsi, oggi lo fanno gli anglosassoni.
Questione di peso politico/economico.
E noi pesiamo tanto solo di panza......

mau mau
30th Aug 2007, 21:20
Per TAR: io non invece non penso che l'italiano sia un mediocre, anzi tutt'altro. Tu si?
Si mette sempre sul piatto d'oro gli inglesi come fossero la "perfezione" dei cieli (in questo caso parlando di comunicazioni) e quindi ho preso loro come esempio. Io ho sostenuto che è comodo quando la lingua usata in aviazione è la tua. Se fosse l'italiano, non penso che i piloti della compagnia di bandiera UK farebbero molto meglio degli italiani quando parlano in inglese, quindi per me non è che gli inglesi sono dei geni e gli italiani degli ignoranti.
Sicuramente si può fare di meglio, soprattutto riguardo l'uso delle comunicazioni....questo si.

quasi tutti i paesi dove non si doppiano i film, che sono una bella fetta

Intendi gli stati uniti?
Perchè in ogni altro paese in cui la lingua madre non è l'inglese i film vengono doppiati :p

Cmq per restare in topic riguardo alle comunicazioni, sulla qualità dell'inglese ci sarebbe da discutere in eterno: in europa in inglese siamo tutti sulla stessa barca.:ugh:
Diciamo piuttosto che è il modo in cui vengono fatte le comunicazioni che è determinante....

tarjet fixated
31st Aug 2007, 07:20
ntendi gli stati uniti?
Perchè in ogni altro paese in cui la lingua madre non è l'inglese i film vengono doppiati

Quello che scrivi, caro mau mau, non corrisponde a verita' ; in tutti i paesi scandinavi ed in molti altri i film non vengono doppiati o per scelta culturale o per mancanza di soldi a tale scopo.
La mediocrita' e' spesso direttamente proporzionale a saccenza.

Cmq per restare in topic riguardo alle comunicazioni, sulla qualità dell'inglese ci sarebbe da discutere in eterno: in europa in inglese siamo tutti sulla stessa barca.

Altra affermazione priva di riscontri concreti: chi fa il nostro mestiere sa benissimo che il livello d'inglese di uno scandinavo, di un tedesco,di un olandese,di un finlandese ma anche di un estone, lituano e ormai di altri paesi dell'ex Europa dell'est e' mediamente di gran lunga superiore al livello di un italiano,greco,spagnolo e francese.
Naturalmente tralascio inglesi,irlandesi e scozzesi per ovvi motivi.


Il giorno in cui la smetteremo di arrampicarci sui vetri, di voler sempre aver l'ultima parola, di voler sempre far parte delle eccezioni, di chiedere sempre deroghe, di trovare giustificazioni a tutto etc. beh quello ,forse, sara' il giorno in cui le cose potrebbero iniziare a cambiare.

P.S. Non penso che gli italiani siano dei mediocri, spesso sono talentuosi in quello che sanno fare. Ma non sanno fare tutto e si vede.

Henry VIII
31st Aug 2007, 08:51
il livello d'inglese di uno scandinavo, di un tedesco,di un olandese,di un finlandese ma anche di un estone, lituano e ormai di altri paesi dell'ex Europa dell'est e' mediamente di gran lunga superiore al livello di un italiano,greco,spagnolo e francese.
E' normale, visto che la ns. lingua ha origini neolatine mentre quelle nordiche fanno invece parte di un altro, unico gruppo.

Non penso che gli italiani siano dei mediocri, spesso sono talentuosi in quello che sanno fare. Ma non sanno fare tutto e si vedeVerissimo, ma nemmeno gli altri sanno fare tutto.

Quindi direi di smettere di fare i saccenti, ma anche di fare gli autolesionisti.

gnamlock
31st Aug 2007, 10:18
In Grecia i film non sono doppiati....Ma non mi sentirei di affermare che parlano inglese meglio di noi.....:}

mau mau
31st Aug 2007, 10:21
Mi trovo d'accordo con henry, TAR io non ho visitato tutto il mondo chiaramente, ma nei paesi in cui sono stato (francia, spagna, svizzera, austria, germania, grecia, slovenia, croazia, romania, moldavia, repubblica ceca, slovacchia, danimarca e tralascio islanda e groenlandia perchè non ho guardato la televisione li ) i film e le trasmissioni che ho visto sono in lingua locale. Se guardiamo i paesi in cui non si hanno i soldi per doppiare i film allora credo che si abbiano dei problemi maggiori che guardare la televisione, non penso che sia per un livello "culturale" maggiore del nostro; mentre per i paesi scandinavi in cui non si doppiano i film... si ok...ma quanti sono questi paesi scandinavi?
Per tutti gli altri paesi che non doppiano invece suppongo che l'inglese sia una lingua corrente altrimenti se non si capisce la lingua nessuno guarderebbe la televisione altro che scelta culturale...
Insomma tutti questi paesi che non doppiano i film si può sapere o no quanti sono? :confused:

La mediocrita' e' spesso direttamente proporzionale a saccenza.

...... se era rivolto a me ti ringrazio.
Tornando alle comunicazioni: Ho detto cose infondate? dimostrami tu con fondamento allora quanti sono tutti questi paesi europei in cui l'inglese è così di gran lunga superiore rispetto agli altri così li contiamo.
(PS: Esperienza personale riguardo la germania: non mi sembrano affatto così tanto più cime di noi in inglese).

Il giorno in cui la smetteremo di arrampicarci sui vetri, di voler sempre aver l'ultima parola

CONCORDO PIENAMENTE :ok:

Non penso che gli italiani siano dei mediocri, spesso sono talentuosi in quello che sanno fare. Ma non sanno fare tutto e si vede

E gli altri....cosa sanno fare?

In Grecia i film non sono doppiati

Come no?? :confused:
Ho visto Armageddon e altre cose in una lingua improponibile.

tarjet fixated
31st Aug 2007, 11:31
E' normale, visto che la ns. lingua ha origini neolatine mentre quelle nordiche fanno invece parte di un altro, unico gruppo.

Ripeto: il giorno in cui smetteremo di voler trovare giustificazioni a tutto.....

Per tutti gli altri paesi che non doppiano invece suppongo che l'inglese sia una lingua corrente altrimenti se non si capisce la lingua nessuno guarderebbe la televisione altro che scelta culturale...

Mau Mau, non supporre che spesso non ci si azzecca....in Svezia ad esempio non si doppiano i film da decenni e non e' un paese con problemi di liquidita' ne' di cultura; ed infatti vi si guarda anche molta meno televisione che da noi e pure la commessa al supermercato parla fluent english come anche quella danese,norvegese,finlandese o olandese....certo magari non saranno a conoscenza degli ultimi sviluppi sull'isola dei famosi....

Tornando alle comunicazioni: Ho detto cose infondate? dimostrami tu con fondamento allora quanti sono tutti questi paesi europei in cui l'inglese è così di gran lunga superiore rispetto agli altri così li contiamo.
(PS: Esperienza personale riguardo la germania: non mi sembrano affatto così tanto più cime di noi in inglese).

Se fai il mestiere di pilota e giri per il mondo non dovresti avere bisogno di dimostrazioni da parte mia ma avresti le tue personali esperienze da raccontare.
Dove lavoro io si parla inglese sia con il personale di terra,sia con la maintenance,sia in cockpit, sia in frequenza e sia in aula a fare training che al simulatore; i problemi operativi + grossi si riscontrano naturalmente in Italia e Spagna (parlando di Europa).

E gli altri....cosa sanno fare?

Sicuramente nemmeno loro sanno fare tutto:
Gli Italiani ,ad esempio, sono molto + bravi degli inglesi nella ristorazione; gli inglesi, d'altro canto, sono meglio di noi in aviazione.
Gli Italiani sono meglio degli svedesi nel calcio, gli svedesi sono meglio di noi per quanto riguarda le tecnologie di telecomunicazione.
Gli italiani sono meglio dei tedeschi per quanto riguarda il cabaret o la simpatia, i tedeschi sono + bravi nel costruire macchine.
La moda italiana e' migliore di quella francese (opinione personale), l'industria aeronautica d'oltralpe e' pero' migliore della nostra.
Gli agriturismi nostrani sono + accoglienti e particolari delle catene di alberghi americane, gli americani fanno pero' tante cose meglio di noi (e non sto qui a fare l'elenco).
etc etc.......

mau mau
31st Aug 2007, 12:15
Mi piace questa discussione.
A supporre a volte non ci si azzecca ma altre volte si...esattamente come dare del mediocre a qualcuno.
Mi fai esempi nordici in cui l'inglese è una lingua corrente per cui è logico che non doppino nulla e che non si hanno problemi di sorta. Cmq non ti nascondo che mi piacerebbe che anche l'italia fosse bilingua, come mi sarebbe piaciuto che alle elementari assieme all'italiano mi avessero insegnato anche l'inglese. Invece ci ritroviamo che in paio di regioni d'italia si parla un "italiano" tutto loro, quindi non possiamo neppure dire di essere "Monolingua" :}
Per i paesi in cui la lingua corrente è una sola (come l'italia), trovo normale si doppino le cose provenienti da altre lingue.
In danimarca sono rimasto soltanto due giorni ma la commessa al supermercato non parlava affatto un fluent english...e in hotel mi hanno ciullato 7 corone di resto.
Cmq aspetto sempre questo lungo elenco di paesi...se si può. :)

Faccio il mestiere di pilota ma non giro il mondo per lavoro (magari); dove lavoro io si parla solo italiano e alla mia destra non si siede nessuno...cmq parlo per esperienze personali europee che possono essere diverse sicuramente da qualcun'altro.
Io non ho riscontrato tutte queste grosse differenze rispetto all'italia. A Ginevra ad esempio (che non è l'aeroclub di zozzigalli) il personale di terra NON parla inglese se non all'FBO. In un aeroporto simile lo trovo un grossissimo handicap...
Poi logicamente ognuno può parlare per esperienze proprie e ammetto di non essere un uomo di mondo.

Cmq in Italia non abbiamo soltanto cose "futili" come la moda, la simpatia il cibo e il calcio; Io non sono uno molto nazionalista che difende l'Italia anzi quando può la critica...cmq abbiamo anche noi industrie leader nel mondo e persone valide....guarda la Ferrari, L'Alenia, la Piaggio, la Ducati, le ceramiche...

PS: Ho avuto un'Audi e l'ho venduta dopo 1 anno dalla disperazione :mad:

Henry VIII
31st Aug 2007, 12:46
Ripeto: il giorno in cui smetteremo di voler trovare giustificazioni a tutto.....I fonemi della lingua italiana sono circa 25, dell'inglese circa 50 e della russa circa 80.
Ergo, è scientificamente dimostrato (ma lo puoi verificare quando vuoi parlando con un insegnate che lavora con extracomunitari dell'est) che è MOLTO più semplice imparare l'italiano per chi parla inglese (e più ancora per chi parla russo) che non viceversa.
E' questione di logica, Tarjet. Forse non riesci a digerirlo bene perchè, essendo italiano, sei più vicino al cabaret.

Per quanto riguarda le commesse danesi, norvegesi ed olandesi (non sono mai stato in Finlandia) quelle che ho incontrato io non parlavano affatto inglese, in compenso sapevano fare molte altre cose ed erano interessatissime alla capacità degli italiani nel settore.
Forse tu sbagli supermercati.

P.S. Luxottica, dopo Ray Ban, ha acquisito anche Oakley.

tarjet fixated
31st Aug 2007, 12:55
Cmq in Italia non abbiamo soltanto cose "futili" come la moda, la simpatia il cibo e il calcio; Io non sono uno molto nazionalista che difende l'Italia anzi quando può la critica...cmq abbiamo anche noi industrie leader nel mondo e persone valide....guarda la Ferrari, L'Alenia, la Piaggio, la Ducati, le ceramiche...

Qualcuno diceva "toglietemi tutto ma non il futile", ed era un francese che quindi apprezzava l'Italianita'....
So bene che abbiamo piccole realta' di nicchia nelle quali siamo bravi, se non addirittura all'avanguardia. Qui pero' si parla di conoscenze linguistiche e di cultura aeronautica e professionalita' in generale, cose nelle quali non siamo d'esempio a nessuno.
Io ho lavorato per anni, e tuttora lavoro, all'estero e quindi conosco bene la differenza di conoscenza dell'inglese che intercorre tra una commessa di Malmoe ed una di Palermo come conosco bene i problemi di lingua che si incontrano generalmente nel mondo aeronautico italiano rispetto ai rispettivi colleghi nordici.
A titolo informativo Alenia e Piaggio non sarebbero nulla senza gli USA, per quanto riguarda Ferrari e Ducati nulla da eccepire.
Se Audi ti ha fatto impazzire sei stato obiettivamente sfortunato, cio' non toglie che le macchine tedesche siano oggettivamente migliori delle nostre.

tarjet fixated
31st Aug 2007, 13:01
Henry,

io parlo fluentemente 4 lingue, in altre 2 me la cavo.
Vivere per anni all'estero aguzza l'ingegno e la percezione dei fonemi evidentemente.
Comunque quello che avevo da dire l'ho detto, lascio il palcoscenico ai colleghi cabarettisti e latin lover vari.

DollComber
31st Aug 2007, 14:09
So bene che abbiamo piccole realta' di nicchia nelle quali siamo bravi, se non addirittura all'avanguardia.

Se Luxottica, Agusta e le varie Alenia sono piccole realtà di nicchia....

A titolo informativo Alenia e Piaggio non sarebbero nulla senza gli USA,
Cosa c'entra?Nokia non sarebbe niente se gli italiani non avessero 3 cell a testa,Boeing senza le sussidiarie che le costruiscono pezzi e gli ingegneri di tutte le nazioni che le danno i progetti?
Ormai per le major estere puoi parlare solo di appartenenza territoriale, sono un po come le barche di coppa america:alinghi è svizzera con patron italiano ed equipaggio 60%neozelandese e il rimanente vario...

I film non doppiati,ma sottotitolati, come metro di paragone di cultura poi è il top.
Dovremmo fare più cineforum tipo fantozzi con capolavori in polacco, ho gia in mente un paio di titoli....e non doppiati tanto i dialoghi non sono un granché!!!!:}

Tarjet, sei sempre molto acuto nelle osservazioni e nei giudizi, ma questa volta qualcuna mi sa che ti è scappata.
Saluti:ok:

tarjet fixated
31st Aug 2007, 14:18
Non voglio far nascere una discussione improduttiva, io esprimo opnioni come tutti gli altri sul forum.
Nessuno e' costretto a condividerle del resto.
Lascio a voi tutti il palcoscenico e le convinzioni di ognuno.

DollComber
31st Aug 2007, 14:34
Finchè ci si confronta civilmente non credo che nessuna discussione possa essere improduttiva.

Al momento non ci siamo ancora insultati quindi possiamo ancora considerarla produttiva credo?!:confused::}

Io credo che non sia una difficoltà materiale a frenarci,ma un po di pigrizia che comunque troverai ovunque.
I buoni elementi e i cattivi ci sono in tutte le nazioni, tutto sta a dare il giusto risalto a chi merita e non proteggere sempre i paracu**.
Per me basterebbe un po di meritocrazia per spronare i miglioramenti, uno zuccherino ogni tanto quando fai il bravo aiuta!

Saluti:ok:

Henry VIII
31st Aug 2007, 14:59
io parlo fluentemente 4 lingue, in altre 2 me la cavo.Io 2 ed in altre 3 me la cavo, e allora ?

tarjet fixated
31st Aug 2007, 15:00
Non si riesce proprio a chiudere la faccenda eh?
Semplifichiamo le cose:
Dico che in Italia la conoscenza dell'inglese nel mondo aeronautico e' molto scarsa , figuriamoci tra le commesse del supermercato.
Dico che bisognerebbe migliorarsi e prendere da esempio quei paesi dove le cose funzionano meglio.
Dico che uno dei grossi intralci al miglioramento e' una diffusa mentalita' provincial/campanilista che tende a giustificare ogni inefficenza ed a trovare ad ogni costo dei difetti negli altri ancor prima di ammettere le proprie colpe e rimboccarsi le maniche.
C'e' invece chi non e' d'accordo con me e che pensa che le cose siano ,dopotutto , nella norma europea.
Ad ognuno le proprie opinioni.

Io 2 ed in altre 3 me la cavo, e allora ?

Non era una gara a chi ne parla di +, si parlava di impedimenti fonetici ed apparenti inabilita' all'apprendimento.
Non facciamo i bambini adesso.

lfm
31st Aug 2007, 15:44
il titolo era "comunicazioni radio in italiano", non quanto sono incapaci gli italiani nell'apprendimento delle lingue straniere.

In merito alle comunicazioni TBT le regole sono scritte, quindi studiarle per bene senza tralasciare ciò che non è di uso comune per il proprio tipo di volo (viste le lacune di alcuni sull'argomento) ed applicarle.

Tutto il resto sono solo opinioni ed esperienze personali il più delle volte tendenziose ed inutili che non servono a decretare dove, quando e come la regola è stata ignorata, ma solo a far muovere le dita su una tastiera.

tarjet fixated
31st Aug 2007, 17:48
In merito alle comunicazioni TBT le regole sono scritte
Hai ragione:

Amendment 164 to Annex 1 has introduced strengthened language proficiency requirements for flight crew members and air traffic controllers. The language proficiency requirements apply to any language used for radiotelephony communications in international operations. Therefore, pilots on international flights shall demonstrate language proficiency in either English or the language used by the station on the ground. Controllers working on stations serving designated airports and routes used by international air services shall demonstrate language proficiency in English as well as in any other language(s) used by the station on the ground.



Amendment 164 to Annex 1 on language proficiency became applicable on 27 November 2003. However, the application of Article 42 of the Convention on International Civil Aviation and the fact that some elements of the amendment have a deferred applicability date is creating a progressive application of the Standards which is summarized below:
Air traffic controllers
Since 27 Nov. 2003 Applicants for, and holders of an air traffic controller licence shall demonstrate the ability to speak and understand the language used for radiotelephony communications. The way in which the ability is demonstrated is determined by the Licensing Authority of each ICAO Contracting State.
As of 5 Mar. 2008 The demonstration of the ability to speak and understand the language used for radiotelephony communications shall be done in accordance with the holistic descriptor and the rating scale contained in the Appendix and the Attachment to Annex 1. Those demonstrating language proficiency below the Expert Level (Level 6) will be formally re-evaluated at intervals in accordance with their individual proficiency level. ICAO recommends that the interval be six years for those at the Extended Level (Level 5) and three years for those at the Operational Level (Level 4).
Aeroplane and helicopter pilots
Since 5 Mar. 2004 Applicants for an aeroplane and helicopter pilot licence shall demonstrate the ability to speak and understand the language used for radiotelephony communications. The way in which the ability is demonstrated is determined by the Licensing Authority of each ICAO Contracting State.
As of 5 Mar. 2008 Holders of aeroplane and helicopter pilot licences issued before 5 March 2004 shall demonstrate the ability to speak and understand the language used for radiotelephony communications.
As of 5 Mar. 2008 The demonstration of the ability to speak and understand the language used for radiotelephony communications shall be done in accordance with the holistic descriptor and the rating scale contained in the Appendix and the Attachment to Annex 1. Those demonstrating language proficiency below the Expert Level (Level 6) will be formally re-evaluated at intervals in accordance with their individual proficiency level. ICAO recommends that the interval be six years for those at the Extended Level (Level 5) and three years for those at the Operational Level (Level 4).

FoggyBottom
1st Sep 2007, 07:16
Gli inglesi sono madre lingua e quindi saranno pure più fluenti, ma spesso non si capiscono neanche tra di loro:eek:. Se poi andate in scozia o irlanda... :\
Tra gli europei personalmente trovo più comprensibili (quando parlano inglese) spagnoli o tedeschi che non francesi o est europei. Nel mondo direi molto variabile, generalmente comprensibile nelle aree latine, carente nell'asia, buono in medio oriente (anche se parlano troppo veloci....), così così in giappone.

Ma qui si doveva parlare di fonia, che è standard:cool:. E allora direi ottimi in UK e nord europa:ok:. Negli altri paesi non è così:=, compreso il nostro:{, o gli USA, dove le maggiori incomprensioni non sono dovute al grado di conoscenza dell'inglese o all'uso della lingua nazionale, ma piuttosto all'improprio uso della fonia standard:ugh:.

PS: con questo non voglio dire che non si debba tendere al miglioramento della generale conoscenza dell'inglese, anzi:):);).

lfm
1st Sep 2007, 08:36
Grazie, ma non serviva, sto parlando d'altro. Ovvero: quando, come e nei confronti di quali tipologie di voli è possibile l'utilizzo della lingua locale.

Molto più semplice! (forse talmente elementare da mettervi in crisi).
Ripeto, l'errore che alcuni fanno è quello di non considerare una consistente fetta di voli che per esigenze operative non si comportano come voi siete abituati a fare e che quindi inspiegabilmente considerate errori, oppure, peggio ancora "scorrette abitudini all'italiana"... invece sono semplicissime regole che betatamente vengono ignorante da molti. (Gli stessi che però si permettono poi di criticare).

shinners
1st Sep 2007, 12:30
Intendi gli stati uniti?
Perchè in ogni altro paese in cui la lingua madre non è l'inglese i film vengono doppiati
dopo anni nel mondo dell'aviazione mi ero reso conto già da tempo che ciò che pensavo essere un mondo di persone "apolidi" e di grandi conoscitori del mondo al di fuori di particolarismi, campanilismi e di provincialismo, in realtà era totalmente sbagliato.
in questo caso se voli, ti consiglio qualche volo al di fuori del paese dove si mangia la pasta tutti i giorni, si scoprono cose incredibili, come ad esempio che gli unici paesi al mondo dove vengono doppiati TUTTI i film sono solo Itlaia, Spagna, Francia e Germania....ve ne sono altri dove vengono doppiati in parte
pensa un po' che in portogallo non doppiano nulla, puoi andare in giro e parlare spagnolo o inglese e sarà molto molto facile trovare qualcuno che ti capisca.
peril discorso ristorazione vorrei fare una parentesi, dato che in italia si confonde la cultura gastronomica e la qualità degli ingredienti (ovvero il cibo cucinato) con professionalità nel mondo della ristorazione.
anche se noi italiani ci interessa magnare e basta, il mondo della ristorazione non è fatto solo di qualità del cibo cucinato ma anche di: organizzazione e qualità del servizio offerto al cliente
e su queste cose la ristorazione italiana è molto carente. quindi per gli italiani che sono interessati solo al mangiare va benissimo per degli stranieri magari meno sensibile alla qualità del cibo ma abituati con standard di servizio e assistenza al cliente nettamente superiori (come negli USA) direi che anche in questo settore abbiamo qualcosa da imparare.
In Italia tutto ciò che è customer care fa acqua da tutte le parti, nella "operosa e germanica brianza" (quando sento gente delle mie parti fare questi discorsi mi viene prima da ridere e poi da provare tanta pena) è comunissimo vedere gente addetta ai rapporti col personale che antepone i discorsi privati coi colleghi al servire il cliente. In America una cosa del genere non è nemmeno pensabile, ma immagino che molti nazionalisti diranno che l'inefficienza è dovuta alla maggiore "simpatia" quindi meglio scherzare col collega e far aspettare il cliente che invece prendere sul serio il proprio lavoro (come se gli americani non scherzassero, magari hanno un humor diverso, ma si divertono anche loro)


Come sempre quoto tarjet, esempio di equilibrio, saggezza e libertà al di là di ogni campanilismo locale, ottimo esempio di conoscitore del mondo con un approccio libero

lfm
1st Sep 2007, 14:13
Si..... e allora????? mi dite perchè parlate di ristorazione quando si discute di equipaggi stranieri che si lamentano perchè in Italia sentono parlare italiano per radio????????

Io gradirei piuttosto sapere quando ciò è avvenuto o normalmente avviene per valutare se l'errore è stato commesso dal controllore/equipaggio italiano o è un caso di lamentela senza fondamento.

Di dove vi trovate bene voi a vivere non interessa a nessuno, io non difendo l'Italia, ma non capisco cosa cavolo c'entra la cortesia del salumiere scandinavo VS sciampista nostrana quando si parla di comunicazioni radio....
Non sopporti l'Italia??? nemmeno io per innumerevoli cose ben più vergognose di quelle che riporti, ma non c'entra nulla col discorso iniziato.

tarjet fixated
1st Sep 2007, 16:44
Lfm,

ti faccio un esempio concreto di lamentela di un pilota nei confronti di un altro circa l'argomento trattato:

2 aeromobili in avvicinamento allo stesso aeroporto, uno che utilizza RT in fonia inglese e che non parla la lingua locale mentre l'altro parla l'idioma del posto.
Un bel visual approach da parte di entrambi (uno che segue l'altro) dove uno dei 3 partecipanti (2 aerei ed 1 controllore) non capisce nulla di quello che si dicono gli altri 2, cosa non solo sgradevole dal punto di vista personale ma anche abbastanza poco SAFE da un punto di vista operativo.
Potremmo poi ambientare la cosa in pista come nel triste evento di LIN o Tenerife, oppure uno in pista e l'altro in finale etc etc.

Visto che molti di questi eventi accadono in aeroporti adibiti ad operazioni "internazionali" sarebbe "good airmanship" utilizzare l'inglese per migliorare la sicurezza.....certo bisognerebbe saperlo parlare.

limmcta
2nd Sep 2007, 09:00
Ciao a tutti,
per quel che riguarda Milano ACC posso testimoniare che l'utilizzo dell'italiano da parte dei controllori è estremamente limitato e raramente avviene per propria iniziativa. La prima chiamata infatti è solitamente dell'aeromobile e ad una chiamata in inglese nessuno risponde con l'italiano. Solo in seguito ad un'eventuale chiamata in italiano da parte dell'equipaggio può capitare di utilizzare fonia in italiano. In ogni caso, in caso di più aeromobili in contatto, ci risulta normalmente più agevole utilizzare solo l'inglese.
Un salutone:)

Speevy
2nd Sep 2007, 10:33
Come dice TjF a precindere dalle leggi sarebbe buon airmanship.
Cmq è vero che non è sempre colpa del controllore, l'altro giorno un esempio:
A a noi ci viene riportato un traffico climbing 1thousand below, ovviamente in english, stessa com per il traffico climbimg (again in English), l'equipaggio dell'Md 80 nostrano: Noi due siamo tutti e due italiani, ce lo ripeta per favore!!:eek:

Ovviamente penso che cio' sia successo più per un motivo quasi Politico:hmm:
Speevy

I-FORD
2nd Sep 2007, 15:24
Io continuo a ritenere che le comunicazioni ATC rivolte ad altri velivoli dovrebbero interessare poco o punto un pilota, quindi è irrilevante la lingua in cui vengono fatte.
L'importante è che si capiscano bene il controllore ed il pilota del velivolo controllato.
Per le comunicazioni tra piloti c'è la 123.45.
Oltre a tutte le considerazioni sulla sovranità nello spazio aereo di un paese, credo che la norma ICAO miri proprio a questo, la lingua da usare è quella della stazione a terra, questo garantisce la massima chiarezza.
In caso non si possa, si usa l'inglese (da ciò l'obbligo per chi è impegnato in attività internazionale e per i controllori di aree ed aeroporti in cui operano voli internazionali di dimostrare una opportuna conoscenza di questa lingua).
Sarà anche good airmanship orecchiare cosa sta succedendo nell'area in cui siamo noi, rimane il fatto che spesso è motivo di distrazione, misunderstanding, blocchi di frequenza.
Un esempio l'ho avuto proprio stamattina quando Bracco ha chiamato diverse volte un volo Delta per dirgli di contattare Padova.
Nella foga di aiutare il povero americano un sacco di ficcanaso si sono lanciati sulla 121.5 per chiarirgli cosa voleva il milite con la conseguenza di bloccare più e più volte la frequenza e rendere incomprensibile il messaggio della difesa aerea.
Quando mi autorizzano ad un visual io cerco di "vedere" gli altri traffici, non di "sentirli", così come quando sono autorizzato al decollo o all'atterraggio, guardo se la pista ed il finale sono liberi, indipendentemente da cosa ho sentito o creduto di sentire in frequenza.
Quindi, sì alle comunicazioni in italiano (o francese, spagnolo, cinese, russo...) no all'inglese maccheronico, no ai piloti/controllori che pensano di poter gestire dal cockpit il traffico aereo che li circonda.
Quando avremo tutti il datalink e le clearances le vedremo scritte senza che nessun altro ci ficchi il naso si volerà molto più tranquilli e nel silenzio più totale, senza preoccuparci più delle clearances che vengono date agli altri.

tarjet fixated
2nd Sep 2007, 17:10
Ciao FORD,

una volta tanto non sono d'accordo con te...ma se fossimo sempre d'accordo che noia sarebbe!

Sono dell'opinione che una situational awareness maggiore puo' essere solo positiva per le operazioni aeree.
L'uso di una lingua comune per capirci tutti come anche l'utilizzo dell'udito e non solo della vista sono tutte pratiche da incentivare e non da tralasciare nel nome di normative poco pratiche.

Se sono un pilota anglo/scandinavo/slavo/orientale che riceve un "lineup&wait" chesso' a MXP dopo che magari un AZ ha ricevuto un "autorizzato ad atterra' " e magari le condizioni di VIS sono marginali ed il tizio in finale e' un MD80 AZ che accende le landing lights solo a 500ft e non si vede fino all'ultimo cosa me ne faccio di una occhiata al finale e del fatto che io la mia comunicazione con l'ATC l'ho capita bene?


Per il datalink sfondi una porta aperta, tutti noi non vediamo l'ora!

Henry VIII
2nd Sep 2007, 17:52
TF, l'anglo/scandinavo/slavo/orientale dovrebbe ricevere un "after the landing traffic MD80 x nM on final line up and wait runway XX behind" perche' se la comunicazione e' come l'hai riportata tu il problema e' nel controllore, non nella lingua.

Concordo con I-FORD, troppo spesso noi piloti vogliamo fare i piloti/controllori, cosi' come con limmcta sul fatto che di solito l'input parte dal pilota.

2 aeromobili in avvicinamento allo stesso aeroporto, uno che utilizza RT in fonia inglese e che non parla la lingua locale mentre l'altro parla l'idioma del posto.
Un bel visual approach da parte di entrambi (uno che segue l'altro) dove uno dei 3 partecipanti (2 aerei ed 1 controllore) non capisce nulla di quello che si dicono gli altri 2, cosa non solo sgradevole dal punto di vista personale ma anche abbastanza poco SAFE da un punto di vista operativo.
In alcune operazioni di volo nel Far East (e.g. Macao-HK vs. China) si frequentano aree ed aeroporti in cui NESSUNO parla niente altro che il cinese, o un dialetto di tale lingua. Gli equipaggi delle compagnie non cinesi hanno presente in cockpit un membro di equipaggio bilingue che si occupa delle comunicazioni, gli altri non capiscono NIENTE di quello che si dicono.
Potremmo poi ambientare la cosa in pista come nel triste evento di LIN o Tenerife, oppure uno in pista e l'altro in finale etc etcA LIN, vista la nazionalita' dei soggetti coinvolti, non credo si sia trattato di english vs. italian, a Tenerife qualcuno a bordo del KLM aveva capito bene cosa era stato detto, peccato che il capo non lo abbia ascoltato.

Niente da ridire sul fatto che l'uso dell'inglese sia good airmanship, ci mancherebbe !

tarjet fixated
2nd Sep 2007, 22:18
TF, l'anglo/scandinavo/slavo/orientale dovrebbe ricevere un "after the landing traffic MD80 x nM on final line up and wait runway XX behind" perche' se la comunicazione e' come l'hai riportata tu il problema e' nel controllore, non nella lingua.


Facevo appunto l'esempio di un errore nella chain of events; rilevabile se compreso da tutti, incomprensibile se il mezzo (la lingua) utilizzato e' selettivo (solo alcuni possono capirla).
Se nel mio scenario ho fatto fare l'errore al controllore chiedo scusa ai suscettibili, la prox volta lo faccio fare al pilota (come spesso accade).



in alcune operazioni di volo nel Far East (e.g. Macao-HK vs. China) si frequentano aree ed aeroporti in cui NESSUNO parla niente altro che il cinese, o un dialetto di tale lingua. Gli equipaggi delle compagnie non cinesi hanno presente in cockpit un membro di equipaggio bilingue che si occupa delle comunicazioni, gli altri non capiscono NIENTE di quello che si dicono.

Nel far east questo e' un problema sentito ed in agenda, come dimostra QUESTO (http://www.flightglobal.com/articles/2007/09/03/216436/pilot-your-training-needs-at-apats.html) link; dalle nostre parti magari non e' altrettanto sentito (nel senso che non e' cosi grave) pero' al contempo non e' in nessuna agenda.
E questo lo reputo grave.

A LIN, vista la nazionalita' dei soggetti coinvolti, non credo si sia trattato di english vs. italian

A LIN si parlo' italiano col Cessna ed inglese col SAS sulla frequenza GRD, poi l'errore prosegui' su due frequenze diverse.

Expeditecta
2nd Sep 2007, 23:30
Come risulta dagli atti del processo che ho seguito anche dal vivo ( non me lo hanno raccontato!!) e dalle registrazioni ( trascrizione ansv) A lin si parlo' in inglese sia con il cesna che con lo scandinavo.:=

Per rispetto verso le persone implicate facciamo i seri ogni tanto......... :mad:

tarjet fixated
3rd Sep 2007, 00:28
expeditecta,

dopo un'attenta rilettura del transcript ammetto l'imprecisione del mio post: tra una miriade di comunicazioni in italiano quelle tra il Cessna e lo scandinavo furono in inglese.
Mi scuso con i partecipanti alla discussione.

Expeditecta, oltre a bacchettarmi (giustamente peraltro) posso permettermi di chiedere cosa ne pensi del resto del topic?

shinners
3rd Sep 2007, 02:34
se non ricordo male, la comunicazione con cessna fu in inglese anche perchè il pilota del cessna non era italiano...

lfm
3rd Sep 2007, 09:40
Invece che rileggere attentamente ed ammettere l'errore, fallo prima di scrivere, altrimenti si potrebbe pensare che ogni tuo intervento non smentito sia "di comodo".

Sia linate che tenerife sono stati causati, come sempre, da più fattori che non hanno nulla a che vedere con l'uso della lingua.

Anche se il tuo punto di vista può essere condividibile, io un pò di fiducia ai controllori la darei... se ritengono di poter assecondare l'uso della lingua locale in alcune occasioni, probablmente è perchè sanno quello che stanno facendo.

Speevy
3rd Sep 2007, 19:02
Qualche mese fa' a PMO avevano autorizatto a attraversare la 20-02 per il ramp. in attesa c'era un A/c per il decollo.
Dopo qualche istante il traffico in attesa viene autorizzato al decollo (con l'altro che si avvicina al holding point e autorizzato ad attraversare), in quello stesso momento il pilota del crssing trafic comunica che in quel caso si ferma e aspetta il decollo, immediatamente le scuse del controllore che per sicurezza ferma il decollo e fa' procedere con l'attraversamento.
Tutte le com in Inglese e percio' un sacco di Situational Awareness.

Capisco non fare il pilota controllore, ma anche finche non ci sara' il datalink sono contento di capire bene inglese, spagnolo, italiano e un poco francese pero' per coloro che non sono poliglotti...
Speevy

tarjet fixated
3rd Sep 2007, 19:31
Invece che rileggere attentamente ed ammettere l'errore, fallo prima di scrivere, altrimenti si potrebbe pensare che ogni tuo intervento non smentito sia "di comodo".

Errare e' umano, perseverare diabolico,ammettere gli errori e correggersi sintomo di intelligenza....personalmente trovo il tuo consiglio poco utile, anzi dannoso.

A LIN un aereo, col quale si era parlato in italiano, aspettava di vedere passare il povero Cessna per accodarsi e seguirlo; purtroppo il Cessna non poteva sapere di dover passare davanti ad un aereo con le anticollision accese perche' non parlava italiano....magari la tragedia non si sarebbe evitata ma sicuramente ci sarebbe stata una chance in +.

mau mau
4th Sep 2007, 08:42
in questo caso se voli, ti consiglio qualche volo al di fuori del paese dove si mangia la pasta tutti i giorni, si scoprono cose incredibili,

Caro shinner, non per fare polemiche ma se hai letto il mio post faccio l'elenco dei paesi nei quali ho sentito con le mie orecchie il doppiaggio di filmati e trasmissioni in idioma locale. Tu non lo so in quanti paesi fuori dalla pasta sei stato.
Pertanto il tuo intervento a riguardo è un pò superfluo.

shinners
4th Sep 2007, 10:44
il commento era riferito a questa frase


"Perchè in ogni altro paese in cui la lingua madre non è l'inglese i film vengono doppiati "

questa frase mi fa capire che non conosci molto bene gli altri stati

mau mau
4th Sep 2007, 11:57
Si hai ragione in questa frase non mi sono espresso bene.:ok:

Henry VIII
4th Sep 2007, 15:32
OT dichiarato, ma inerente al 3d.

Allora, si puo' avere questa lista dei mitici paesi dove i tabacchini la sera guardano i film in lingua originale, che poi secondo molti sarebbe solo l'inglese ?
Ok ok, i paesi nordici europei, e poi...???

E perche' allora non dovremmo passare in lingua originale anche i film prodotti in cinese, hindi, arabo o russo ? oramai sono lingue altrettanto utili dell'inglese.

alatristissima
4th Sep 2007, 23:32
In molti paesi arabi, che aeronauticamente sono superiori a noi per varie spanne, o arroganti compatrioti, i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli locali; esistono rari casi di film doppiati, ma sono in cinema speciali.
E ci vanno tabacchini studenti operai,professionisti, ragazzi, chiunque abbia voglia di andar al cinema, a prezzo per giunta inferiore a quello italiano.

tarjet fixated
5th Sep 2007, 00:30
Allora, si puo' avere questa lista dei mitici paesi dove i tabacchini la sera guardano i film in lingua originale, che poi secondo molti sarebbe solo l'inglese ?
Ok ok, i paesi nordici europei, e poi...???

E perche' allora non dovremmo passare in lingua originale anche i film prodotti in cinese, hindi, arabo o russo ? oramai sono lingue altrettanto utili dell'inglese.


Molti paesi dell'est Europa,come la civilissima e galoppante Repubblica Ceca, proiettano nei loro cinema film in lingua originale con sottotitoli in lingua locale.
Per lingua originale non si sottintende solo l'inglese holliwoodiano ma anche il toscano benignano o il danese di Von Triert.

Henry VIII
5th Sep 2007, 15:23
In molti paesi arabiDirei che non fanno testo paesi dove la lingua comune e' l'inglese indipendentemente da quella dichiarata. Sappiamo bene che a Dubai i film sono in inglese, ma non credo faccia testo visto che i tabacchini magari sono indiani e l'inglese lo parlano dalla nascita.

Mi interessava sapere in quali paesi dove la lingua comune NON e' l'inglese vengono proiettati in lingua originale.
Per ora all'elenco si e' aggiunta solo la Repubblica Ceca.

Anyone else ?

mau mau
5th Sep 2007, 16:03
Sinceramente io in repubblica ceca ci sono stato più volte (4 fino ad ora) e ammetto di non essere andato al cinema, ma in televisione di film in lingua originale non ne ho mai visti.

shinners
5th Sep 2007, 18:06
storicamente il mancato doppiaggio avveniva per questioni di soldi (avere una struttura dppiaggio tra l'altro di qualità (anche se la traduzione perde sempre) coem quella italiana costa e crea ritardi nell'uscita nelle sale)....nel caso degli stati uniti è che probabilmente i film di lingua non inglese sono una percentuale irrisoria, dedicati a un pubblico d'elitè che qundi non è sensibile alla lingua..... poi cv'è da aggiungere che 60 milioni di persone in USA sono di lingua spagnola quindi se unite la produzione americana, inglese con quella del sudamerica vengono fuori il 99% dei film che si proiettano negli usa (tant'è che molti film di lingua non inglese che hanno avuto un buon successo nel circolo d'elitè non vengono doppiati, ma vengono rifatti da attori americani....evidentemente per gli americani è più importante il riaddattamento cdi una proiduzione americana che non la lingua di per sè (che potrebbe essere doppiata mantenendo il film originale)

esempi??

in spagna abre los ojos= vanilla sky
in francia taxi= non ricordo com'era in inglese
argentina nueve reinas= il film usa non ricordo (tra l'altro l'unico che sio trovava in italia..paradossale, puoi affittare facilmente il remake americano ma non la versione originale argentina dove si cita una canzone di rita pavone)

germania das experiment= the experiment (in uscita l'anno prossimo)

Italia (eh s' ci siamo anche noi!) l'ultimo bacio= the last kiss (mai uscito in italia)


l'unico film non in lingua inglese che in usa ebbe un successo di massa è stato la vita è bella di benigni (una delle parole italiane più conosciuite in usa è proprio "buongiorno principessa!")


nei paesi dell'est il doppiaggio non c'è mai stato...stanno iniziuando afarlo negli ultimi anni, ma non credo per tutti i film


la cosa più assurda che ho visto? a barcelloona Jurassic Park doppiato in catalano:):):)


in portogallo e grecia non si doppia nessun film...in africa nemmeno, in sudamerica ho visto dei film doppiati ma erano messicani, in altri paesi può esssre che siano in inglese..... in oriente come tailandia etc non vengono doppiati non so la situazione di cina e giappone


cmq i paesi dove non si doppiano i film sono la maggioranza il che è uno dei fattori che ha contribuito alla diffusione di un minimo di inglese (in italia si sta incominciando un attimino con internet, ma non è ancora abbastanza)

Henry VIII
7th Sep 2007, 19:23
in portogallo e grecia non si doppia nessun film...in africa nemmeno, in sudamerica ho visto dei film doppiati ma erano messicani, in altri paesi può esssre che siano in inglese..... in oriente come tailandia etc non vengono doppiati e non mi sembra che tali paesi siano tra i piu' abili nel parlare la lingua albionica... quindi la tesi dei film in lingua che erudiscono il popolo mi sembra sfatata.

shinners
7th Sep 2007, 22:59
in portogallo c'è almeno il triplo della popolazione che parla o capisce inglese che in italia e spagna

alatristissima
8th Sep 2007, 01:14
Senti Henry VII ma qual'è il tuo problema con l'inglese? Al di là di normative da applicare alla lettera, la lingua inglese è la lingua aeronautica per eccellenza; negarlo significa negare l'evidenza ed ostinarsi a rinverdire i fasti di roma; quella dei revival anni'30 però non quella vera. Nel qual caso, ldela Roma Vera, sarebbe il latino cmq. Inglese èl a lingua, che ci piaccia o no dell'entertainment internazionale. Degli affari, del commercio: non piace nanche a me, ma la guerra l'abbiamo persa; altrimenti parleremmo tedesco (bellissima lingua che conosco) e magari italiano e giapponese.
Un thread da sei pagine su una questione di buon senso; l'inglese si DEVE conoscere e BENE non solo quella menatine standard; si DEVE conoscere in maniera fluent. Altrimenti si diventa solo ridicoli. Come incredibile è il nascondersi dietro il ditino che in volo non serve ascoltare gli altri aerei: la miseria se può essere utile! E mi sorprende che insigni professionisti aeronautici pur di difendere la bandiera e fare i nazionalisti neghino i consigli che loro stessi darebbero quando si vestono da TRI/TRE. Te li voglio vedere a dire all'allievo"Non devi ascoltare l'altro traffico" Per favore un pò di serietà. Aggiungete la turchia alla lista dei paesi che non doppiano i film; NB in tale paese la situazione di conoscenza dell'inglese è molto migliore dell'italia su base quotidiana, ed in campo aeronautico è eccellente.
L'inglese lo parlano bene tutti tranne noi. e non mi venite a dire che "così si perdono le basi della nostra cultura etc etc" Non c'entra niente; provate a leggere qualche libro in più, invece perchè la massa di illitterati e gente di poche letture che ho conosciuto nel settore aeronautico è da brividi. L'uso dell'inglese non cambia niente rispetto alla preservazione della italica cultura (anche se in quella attuale ci trovo proprio poco da preservare); è solo un ulteriore indispensabile strumento che con crassa ignoranza si vuole rifiutare, sull base del fatto che gli altri paesi, tipo la Francia non lo usano; come dire mettiamoci al loro livello invece di migliorare.
Lavoro per una azienda che impiega suo malgrado molto personale straniero;il quale personale si fa belle risate sull'organizzazione in generale e sulla conoscenza dell'inglese in particolare. Io mi vergogno, e non è un problema di esterofilia. Mi vergogno della chiusura mentale. E non vale neanche il discorso che le aziende straniere richiedono la conoscenza della loro lingua madre; infatti in tale caso offrono contratti completi e a tempo indeterminato; ovvio che uno straniero a tempo determinato non ha nessuna voglia di imparare l'italiano; invece ottima percentuale deglis tranieri impiegati con i contratti per (alcuni!) italiani sono già fluent in italiano o lo sono diventati in poco tempo. Non è una volta tanto un problema di normative, ma di buon senso.

shinners
8th Sep 2007, 08:32
è stato detto francia e spagna sono peggio di noi....

avete fatto appunto l'esempio degli unici paesi che sono nella nostra stessa situazione se non leggermente peggio (ma non di tanto....molti italiani confondono il fatto che si usino 20 parole inglesi quotidianamente (cosa che francesi e spagnoli non fanno, dato che traducono tutto) con una conoscenza dell'inglese nettamente superiore.... vero che in italia probabilmente si pèarla un po' più di inglese che in spagna e in francia ma è una differenza minima)

mau mau
8th Sep 2007, 09:55
Come incredibile è il nascondersi dietro il ditino che in volo non serve ascoltare gli altri aerei: la miseria se può essere utile!

Non è questione di nascondersi dietro al ditino, è che quando voli in IFR sentire i riporti e le cose che si dicono il radar e gli altri velivoli, magari può esserti utile in certi frangenti particolari, ma che serva, anche io la penso come FORD: non serve gran che, l'importante è che ognuno si intenda bene col radar.
Diverso è se voli in VFR, allora si che è essenziale capire gli altri...anche se poi ognuno in vfr parla nella propria lingua locale e, se vieni dall'estero, non ci capisci niente.

Henry VIII
8th Sep 2007, 12:53
Senti Henry VII ma qual'è il tuo problema con l'inglese? Per fortuna di grossi problemi non ne ho, anzi l'inglese e gli inglesi mi stanno estremamente simpatici. Il mio livello di conoscenza mi permette di dialogare con chiunque, ovunque e di qualsiasi argomento, e tanto mi basta anche se non ho un master universitario.
Il problema sovviene allorquando si vuole blasonare altri paesi che, secondo me, non lo meritano gettando al contempo fango sull'Italia.

Mi si cita Portogallo, Spagna, Turchia, Grecia, Sud America, Thai, China, etc. etc. come aree in cuila situazione di conoscenza dell'inglese è molto migliore dell'italia su base quotidiana

Mi si faccia il piacere...

Mi fermo qui e non vado oltre, potremmo discutere anni e non troveremmo accordo.
Voi intanto continuate pure a parlare fluent english con i calzolai spagnoli, thai, brasiliani o uruguaiani.

Lavoro per una azienda che impiega suo malgrado molto personale straniero;il quale personale si fa belle risate sull'organizzazione in generale e sulla conoscenza dell'inglese in particolare.E allora perche' non se ne rimangono nel loro paese, bene organizzato e dove si parla un buon inglese ?
Vedo che gli expats in Italia fanno tanto gli ironici, ma quasi tutti restano volentieri e si affezionano alla pastasciutta.

Enjoy... HVIII

tarjet fixated
8th Sep 2007, 23:58
E allora perche' non se ne rimangono nel loro paese, bene organizzato e dove si parla un buon inglese ?
Vedo che gli expats in Italia fanno tanto gli ironici, ma quasi tutti restano volentieri e si affezionano alla pastasciutta.

Con questa frase hai riassunto il succo della vicenda italiana:
ci si stanzia qui non per professionalita', organizzazione o conoscenza delle lingue ma per fare gli ironici e mangiarsi la pastasciutta.
I milioni di italiani emigrati negli states o in germania non ci sono andati per farsi due risate o inseguendo burgers e pretzles ma per motivi meno folkloristici.

Per quanto riguarda la storia dell'ascoltare le r/t altrui il manuale della compagnia dove lavoro parla di "situational awareness" e di "good listening watch at all times...", se in AZ o sull'aereo di Mau Mau questa pratica viene addirittura reputata nociva beh....provate a scrivere a Flight Safety (http://www.flightsafety.org/home.html) le vostre motivazioni e chissa' che magari non cambino anche loro opinione sul tema.
Gia' che siete sul loro sito leggetevi anche qualche documento come QUESTO (https://www.flightsafety.org/ap/ap_may02.pdf).

Henry VIII
9th Sep 2007, 06:54
Tarjet, come già detto alla prima pagina nel post #20, se il way of life italiano attira gli stranieri ci sarà pure qualche aspetto positivo.
Sei liberissimo di non condividere tali aspetti, ma arrenditi davanti all'evidenza ed almeno abbi un minimo di ripetto per chi tali aspetti condivide.
Essere professionali, nella vita oltre che nel lavoro, significa anche non offendere persone che fanno scelte diverse dalle proprie.

Speevy
9th Sep 2007, 08:08
Bravo Tj, un esempio da manuale,
Rip al povero FO.

P.S. L'Italia è un paese bellissimo, ma molte persone peccano di arroganza/ignoranza, non siamo ne perfetti ne i più grandi del mondo, quando ci viene detto che in altri paesi certe cose vanno meglio, lo neghiamo e tiriamo fuori cose come il cibo, la fantasia latina e l'abilita' di arrangiarsi.
Quanto vorrei che fosse proprio cosi!!!

P.S.2 HIV, in Portogallo, in farmacia (dove sono stato), in taxi (che ho preso), in ristorante (dove ho magnato) e la polizia (non dico di più) parlavano inglese!
Puoi essere sicuro che qui è lo stesso?
Speevy

Henry VIII
9th Sep 2007, 08:11
Puoi essere sicuro che qui è lo stesso?Assolutamente no.
P.S.2 HIV, in Portogallo, in farmacia (dove sono stato), in taxi (che ho preso), in ristorante (dove ho magnato) e la polizia (non dico di più) parlavano inglese!E allora perchè non ti trasferisci in Portogallo ?

tarjet fixated
9th Sep 2007, 08:54
Essere professionali, nella vita oltre che nel lavoro, significa anche non offendere persone che fanno scelte diverse dalle proprie.

Non ho offeso nessuno e non ho mai parlato delle mie scelte.

E allora perchè non ti trasferisci in Portogallo ?

Henry, e' come se io e te lavorassimo insieme e mentre siamo i numeri 2 al decollo vediamo l'aereo davanti a noi che decolla da una intersection risparmiando 2 minuti mentre noi , non avendo le tabelle di pista per tali condizioni, dobbiamo andare fino in fondo alla pista e magari aspettare anche che atterri il tizio in finale; bene se io ti facessi notare il risparmio e la comodita' di tale pratica se anche noi avessimo quelle tabelle tu come mi risponderesti?Di licenziarmi e di andare a lavorare per la compagnia decollata prima di noi?
Ragionamenti un po' fanciulleschi di gente un po' permalosa.....

Henry VIII
9th Sep 2007, 09:00
Con questa frase hai riassunto il succo della vicenda italiana:
ci si stanzia qui non per professionalita', organizzazione o conoscenza delle lingue ma per fare gli ironici e mangiarsi la pastasciutta.Tarjet, con questa frase tu offendi tutte le persone che lavorano seriamente e che per mille motivi personali o professionali, per i quali non devono certo rendere conto ne a te ne a nessun altro, hanno deciso di rimanere/restare in Italia.

E poi risparmiati gli esempi da istruttore saccente, in Italia siamo permalosi.

tarjet fixated
9th Sep 2007, 09:18
henry per me la discussione puo' anche terminare qui, e' come cercare di spiegare il fallimento del comunismo ad un attivista di lotta continua....di fronte alla fede non vi e' ragionamento logico che lo possa smuovere.

Io non ho offeso nessuno, ho semplicemente detto che i pochi expat che lavorano nelle nostre compagnie non sono qui perche' siamo organizzati e professionali ma perche' gli piace il sole e la pastasciutta; scelte che rispetto.

Henry VIII
9th Sep 2007, 09:26
henry per me la discussione puo' anche terminare quiEra l'ora.

mau mau
9th Sep 2007, 12:01
se in AZ o sull'aereo di Mau Mau questa pratica viene addirittura reputata nociva beh....provate a scrivere a Flight Safety (http://www.flightsafety.org/home.html) le vostre motivazioni

Visto che ti piacciono tanto i manuali, la tua compagnia farebbe bene anche a dartene uno sul come leggere meglio quanto scrivono gli altri!
Io non ho scritto da nessuna parte che è NOCIVO ascoltare le trasmissioni IFR altrui (e nemmeno FORD)....sostengo solo che sia superfluo. Logicamente volente o nolente ascolto ogni comunicazione sulla mia stessa frequenza e credo che lo faccia chiunque voli ...ma sinceramente fino ad ora, non ho trovato un riscontro oggettivo tra sicurezza del volo e l'ascoltare gli altri voli ifr se non divertirmi a guardare fuori quando incrocio gli altri aerei più alti o più bassi di me (più spesso più alti :p).
Ripeto: è UTILE...ma è un dipiù.

Allora anche saperne di meccanica aeronautica aumenta la sicurezza...e due motori sono meglio di uno...e tre sono meglio di due...ecc ecc.

Se invece per te è così utile ed essenziale, perchè non ci riporti qualche situazione che ti è capitata e che si è risolta (o nulla è accaduto) grazie all'ascolto degli altri voli IFR oppure qualche fatto di cui sei a conoscenza? Io ti ascolterei volentieri.

PS: TJF, dici sempre che non offendi nessuno o non vuoi offendere nessuno, invece col tuo velato umorismo inglese pizzichi spesso, magari involontariamente,.
Questo per delucidarti...o meglio...questa è la situational awareness!

tarjet fixated
9th Sep 2007, 17:53
Se il "velato umorismo" offende beh forse il problema e' di chi e' troppo permaloso.

Se pensi che ascoltare le comunicazioni altrui sia "superfluo" allora ci sono pochi esempi che io ti possa fare per convincerti del contrario, mi sembra di capire che hai abbastanza esperienza professionale per sostenere le tue tesi.

Se non spiace a nessuno io continuero' ad ascoltare con un orecchio le vostre R/T perche' la mia esperienza me lo suggerisce e le procedure lo prevedono.

Speevy
9th Sep 2007, 18:35
Ma stai scherzando vero?

In Italia si sta bene si, ma se dovessi trasferirmi in Portogallo non mi dispiacerebbe (anzi se potessi mia moglie sarebbe anche più contenta ;-).

Io all'estero ci sono stato, e sono sicuro di tornarci, in Italia al momento ci sto anche bene, ma non capisco questo tuo attegiamento!

Pensi che ci sia solo l'Italia e che siamo solo noi "the place to be"?

Magari Gente come TJ col suo attegiamento cerca di cambiarle queste cose che non vanno, negarle o cercare di trovare delle scuse no.


Speevy

RHSp
10th Sep 2007, 08:06
Mi è accaduto 3 volte nell'ultima settimana di sentire un altro aereo rispondere ad una clearence data a me... Io voto per ascoltare.. però facciamo attenzione anche a non fare nostre le clearence degli altri... A proposito di italiano, nelle tre volte (tutte in Italia, ma mi auguro sia solo coincidenza) quando ho fatto presente il mistake mi sono trovato bene a farlo in Italiano.
Personalmente mi trovo molto meglio a fare le comunicazioni tutte in inglese.. tra l'altro se tento di farle in italiano, sarà per l'abitudine, rischio di impiccarmi... certo però che se devo far presente un problema o una particolare richiesta, e mi trovo in Italia... uso la mia lingua!
Just to add a personal experience!:ok:

tarjet fixated
10th Sep 2007, 08:38
certo però che se devo far presente un problema o una particolare richiesta, e mi trovo in Italia... uso la mia lingua!


Questo puo' valere per AZ o operazioni single pilot, io rarissimamente lavoro con colleghi italiani e quindi se "usassi la mia lingua" perche' mi trovo nello spazio aereo italiano "taglierei fuori" il collega oltre a contravvenire alle procedure di compagnia.

shinners
10th Sep 2007, 10:03
quello che non vorrei più sentire dai miei connazionali è un discorso che ho sentito fare centinaia di volte, ovvero


"gli stranieri ci criticano perchè ci invidiano"

tarjet fixated
10th Sep 2007, 15:24
A coloro che mi hanno chiesto un esempio circa l'importanza di ascoltare le comunicazioni altrui e di quanto tale abitudine sia importante (naturalmente se si parla una lingua comprensibile da tutti) lascio QUI (http://it.youtube.com/watch?v=5BvgSS6kBdU&NR=1) un link direi tanto banale quanto illuminante.

P.S.: ascoltate bene cosa dice il crew di USAir 2998 alla fine e provate ad immaginare se le comunicazioni tra ATC ed il traffico United 1448 fossero state in una lingua a loro non comprensibile o, ancora peggio, se avessero obbedito alle istruzioni ATC senza ascoltare (e capire) cosa stava loro accadendo tutt'intorno.

QUI (http://www.pprune.org/forums/showthread.php?t=262528) inoltre ho trovato un 3d scritto da altri forumisti in inglese (con parecchi esempi di vita vissuta) contro le malepratiche dell' ATC spagnolo....chissa' magari senza andare a toccare la suscettibilita' degli italiani si riesce a parlare di problemi concreti e di eventuali soluzioni che andrebbero bene anche da noi.

mau mau
10th Sep 2007, 16:14
Queste persone del filmato dovrebbero dormire di più alla notte... :ugh: :ugh:
ecco perchè hanno fatto la funzione "easy taxi"...
Ad ogni modo, si stava parlando del volo in crociera, e non di situazioni critiche come decollo o atterraggio. Almeno io intendevo questo.
Decollo e atterraggio pure io presto molta attenzione.

Pensate se dietro al velivolo USair ci fosse stata la classica lunga fila...

tarjet fixated
10th Sep 2007, 16:51
mau mau,
veramente nessuno stava parlando di crociera,decollo,atterraggio...si stava parlando generalmente dell'uso dell'inglese e di situational awareness in aviazione, in tutti i suoi aspetti.

Se capisco bene dalla tua analisi tu reputi utile ascoltare le R/T e comunicare in una lingua comune a tutti durante taxi,decollo,avvicinamento e atterraggio mentre pensi sia un "dipiu' " durante la crociera?

Nel 1996 ci sono stati 349 morti nei cieli indiani a 15000' nella collisione tra un IL76 ed un 747 causati principalmente dal "poor english" dell'equipaggio Kazhako dell' Iliushin; 15000' (o FL150) e' spesso livello di crociera specialmente per aerei come il tuo (o come il mio un po' di anni fa).....

mau mau
10th Sep 2007, 21:16
Se capisco bene dalla tua analisi tu reputi utile ascoltare le R/T e comunicare in una lingua comune a tutti durante taxi,decollo,avvicinamento e atterraggio mentre pensi sia un "dipiu' " durante la crociera?


Tu hai ripreso FORD per quanto ha detto riguardo l'ascolto delle altre comunicazioni....quindi il discorso era centrato qua!
Cmq tar, non hai capito proprio una mazza di quanto ho detto...se capisci le comunicazioni come i post.......ma per chi mi hai preso scusa?? Pensi che quando volo mi faccio le pippe sul sedile posteriore e guardo un dvd?

Punto primo: trovo sia essenziale che si parli solo in inglese in tutte le fasi del volo IFR.
La lingua italiana ci sta se ad esempio dico "pronto a copiare" (come faccio spesso) anzichè "ready to copy" oppure se devo chiedere qualcosa di particolare: in questo caso lo chiedo in italiano altrimenti solo inglese.
Punto secondo: ritengo che l'ascolto delle comunicazioni degli altri velivoli IN CROCIERA IFR con il radar sia di un'utilità marginale .....ma certamente non sei uno stupido se presti attenzione a tutto anzi.... tra l'altro in crociera su un liner e in 2 piloti il tempo libero non manca quindi ben venga... io personalmente i cambi di livello e le altre robe di tutti quelli che stanno a fl330 non le ascolto gran che.
Diverso il discorso è lungo una sid o una star o se sei in holding...allora si che trovo sia utile restare con le orecchie belle dritte.
Punto terzo: non so su cosa volavi tu, ma io sono sempre per lo più a fl200 210 220... a fl 150 ci lancio i paracadutisti.

Per la collisione...Ma all'est, non parlavano così tanto meglio l'inglese?!?!?:E

Cmq da quanto dici dell'incidente se uno non parlava bene l'inglese gli altri non erano certo da meno: quelli del 747 che facevano? il controllore radar che guardava?? il trasponder che segnava? il TCAS funzionava o era puntato sulle partite di calcio?
Magari ci saranno stati altri aspetti oltre allo scarso inglese di uno solo degli aerei.

tarjet fixated
11th Sep 2007, 00:42
mau mau,
non farei tanto spirito sul TCAS e su dove fosse puntato (a dire il vero le TA/RA sono a prescindere da dove ne punti il tilt) perche' sui cieli della Svizzera/Germania sono morti in 71 a causa di gente che il TCAS lo ha preso per scherzo.

Da un lato trovi "essenziale l'uso dell'inglese in tutte le fasi del volo IFR" ma poi nell'innocenza apparente del dire "pronto a copiare" tu dai il segnale all'ATC di voler comunicare in Italiano (regole ICAO), se poi alla comunicazione successiva passi all'inglese non hai fatto altro che creare confusione.

Per quanto riguarda i frullatori su cui ho volato ti posso assicurare che un metroliner o un jetstream 31 o un Saab 340 a pieno carico e d'inverno con il ghiaccio non salivi a + di FL170 a meno che non ti piacessero gli assetti inusuali e velocita' da Cessnino.

Per quanto riguarda la conoscenza dell'inglese beh, gli indiani si stanno muovendo concretamente per stabilire degli standard come dimostra QUESTO (http://www.ibtimes.com/articles/20070215/india-foreign-pilots.htm), da noi viene recepita la normativa ICAO sul level 4 ma nessuno fa nulla di concreto (prova a chiedere ai nostri ATC se fanno corsi d'inglese o come avvengono le selezioni linguistiche in ENAV o nelle compagnie nostrane dove addirittura molti DOV non raggiungono level 2).

In definitiva mi hai chiesto degli esempi concreti sull'argomento ed ho fatto il possibile per dartene ,tu li trovi comunque interpretabili, opinabili e relativi.
Sei un pilota brevettato che si guadagna da vivere portando in giro la gente ed avrai ricevuto tutto l'addestramento e gli aggiornamenti professionali richiesti; ti lascio quindi tutte le tue legittime opinioni benche' ne' io, ne' ICAO ne' Flight Safety Foundation, siamo d'accordo.

mau mau
11th Sep 2007, 08:30
mau mau,
non farei tanto spirito sul TCAS e su dove fosse puntato (a dire il vero le TA/RA sono a prescindere da dove ne punti il tilt) perche' sui cieli della Svizzera/Germania sono morti in 71 a causa di gente che il TCAS lo ha preso per scherzo.


Nessuno fa spirito su della gente morta, ciò nonostante trovo strano che ne su un 747 ne su uno IL76 subentri qualche allarme atto ad evitare una collisione in volo, come anche sullo schermo radar del controllore che non si accende nulla. Ma io non sono in una commissione d'inchiesta per cui se hanno deliberato che la causa è tutta da imputare all'uso scarso dell'inglese di uno soltanto dei velivoli, sarà così. :ouch:
Di gente che si schianta in cielo a causa di TCAS presi per scherzo...mai sentito nulla del genere: mi hai illuminato. Non pensavo volasse gente sorda e cieca e che guardasse solo il TCAS per volare.

Da un lato trovi "essenziale l'uso dell'inglese in tutte le fasi del volo IFR" ma poi nell'innocenza apparente del dire "pronto a copiare" tu dai il segnale all'ATC di voler comunicare in Italiano (regole ICAO), se poi alla comunicazione successiva passi all'inglese non hai fatto altro che creare confusione.


Confusione a chi scusa???? :confused::confused:
Ma va la!

Per quanto riguarda i frullatori su cui ho volato ti posso assicurare che un metroliner o un jetstream 31 o un Saab 340 a pieno carico e d'inverno con il ghiaccio non salivi a + di FL170 a meno che non ti piacessero gli assetti inusuali e velocita' da Cessnino

Sinceramente mi piacerebbe proprio volare sul più piccolo tra questi tuoi frullatori...
Sono un pò deluso però dalle prestazioni, pensavo meglio.

Riguardo all'inglese tu sostieni che il livello italiano è scarso: non ti ho mai contraddetto, al max ho detto che anche all'estero non è che siano dei geni rispetto a noi. Sono daccordo che si dovrebbe fare meglio (e mi ci metto per primo).
Cmq vedo che non ci capiamo, tu parli di una cosa io parlo di un'altra quindi visto che non ci incontriamo, meglio chiudere il discorso "ascoltare tutti i traffici in crociera IFR" qua. :zzz: :ok:

tarjet fixated
11th Sep 2007, 09:16
la causa è tutta da imputare all'uso scarso dell'inglese di uno soltanto dei velivoli

Mai detto cio' (nessun incidente e' mai imputabile ad un solo fattore), ho parlato letteralmente di "causa principale".

Di gente che si schianta in cielo a causa di TCAS presi per scherzo...mai sentito nulla del genere: mi hai illuminato. Non pensavo volasse gente sorda e cieca e che guardasse solo il TCAS per volare.

Nel caso dell'incidente nei cieli svizzeri l'equipaggio del Tupolev non ha obbedito ai comandi a salire del TCAS ma ha eseguito l'istruzione a scendere dell' ATC contravvenendo alle regole internazionali.Ci vedevano e sentivano benissimo ma per volare in sicurezza non bastano solo i sensi, bisogna anche attenersi a regole e procedure.

Confusione a chi scusa????
Ma va la!

La stazione di terra risponde nella lingua nella quale viene interpellata dalla stazione radio (aeromobile): se tu dici "pronto a copiare" l'ATC ti dara' la clearance in italiano e da li in poi comunichera' con te in italiano , se poi dopo la clearance ti da le istruzioni al rullaggio in italiano si potrebbe venire a creare esattamente quello scenario a cui facevo riferimento ossia autorizzazioni capite solo da alcune stazioni.

Sono un pò deluso però dalle prestazioni, pensavo meglio.

Se ti piacciono le eliche e cerchi prestazioni ti consiglio un giro su un Extra o un Sukhoi o anche su un vecchio Zlin 50, lascia perdere i turboprop da trasporto.

pinguino
11th Sep 2007, 23:32
topic tristemente degenerato e quindi chiuso.