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View Full Version : Aeroflot Si Ritira Da Corsa Alitalia???


DISOKKUPATO
1st Jun 2007, 15:09
Alitalia a picco/ Titolo giù a Piazza Affari sulle voci di un imminente ritiro di Aeroflot
Venerdí 01.06.2007 10:32

http://canali.libero.it/affaritaliani/Upload/alitalia_ap(2).jpg Nuova giornata nera per Alitalia. Dopo l'addio dei fondi americani Tpg e Matlin, spuntano voci che danno in uscita dalla gara per la privatizzazione della compagnia anche la cordata capitanata da Aeroflot. Il nervosismo si percepisce nella data room allestita nella sede di Fintecna, dove i russi lamentano una carenza di dati: mancherebbero infatti all'appello i numeri relativi al bilancio 2006, la cui certificazione, oltretutto, non c'è ancora.
Non solo: a complicare le cose c'è anche incertezza sulla quota messa in vendita dal Tesoro dopo le critiche del ministero dei trasporti.
Immediata la reazione a Piazza Affari. Subito dopo l'avvio delle contrattazioni il titolo lascia sul rerreno l'1,28% a 0,8185 euro per azione.


AIAIAIAIAIIIHHHH!
:uhoh::uhoh::uhoh:

flyinthesky69
1st Jun 2007, 18:55
Aeroflot: nessuna intenzione di abbandonare gara per Alitalia


(Teleborsa) - Roma, 1 giu - Aeroflot non ha intenzione di abbandonare la gara per Alitalia. E' quanto si apprende da fonti finanziarie, a seguito di una dichiarazione rilasciata da un portavoce della compagnia aerea russa, di rimando alle indiscrezioni riportate oggi dal Corriere della Sera. Aeroflot, ha comunque precisato la fonte, non ha intenzione di investire troppo nella compagnia di volo italiana.


01/06/2007 - 14:45

liso.84
4th Jun 2007, 19:05
rimane comunque airone speriamo

Henry VIII
5th Jun 2007, 07:31
speriamo
che AP acquisisca AZ o che non se ne faccia di niente ?

Come già postato su altro 3d (http://www.pprune.org/forums/showthread.php?t=263690)
Una società che non ha capitali per comprarne una molto più grande crea una scatola vuota (AP Holding) e si indebita fino al collo (MPS & Co.) per chiudere l'operazione. A gioco fatto fonde le due società e si ritrova con l'azienda acquisita gravata ANCHE dei nuovi debiti verso chi ha finanziato l'operazione.
Il furbetto vende quello che serve per mettersi i soldini in tasca e la società acquisita va in bancarotta.
Chi ci guadagna sono il furbetto e le banche.

iceman51
8th Jun 2007, 18:19
Henry VIII, quasi perfetto il tuo intervento nei due 3d. Solo una piccola precisazione. Il furbetto non vende nel senso "classico" del termine, il furbetto porta l'azienda - ormai pronta per il rilancio :{ :mad: - in borsa, magari affiancato da alcuni investitori istituzionali casualmente "vicini" alle banche supercreditrici che così scaricano la posizione prima di passarla a sofferenze perchè gli auditors incominceranno a fare domande ...

Ma credo che il "bello" della privatizzazione più pazza del mondo debba ancora arrivare. Vediamo la situazione. Da una parte Intesa Sanpaolo "porta in coppa" AirOne per fare un favore a prodino e, adesso che arriva in supporto MPS, anche a dalemino (si sono forse resi conto dell'enorme impegno finanziario a perdere). Quindi abbiamo soddisfatto sia gli appetiti della finanza catocomunista bazoliana, sia di quella rossa che potrebbe diventare ambasciatrice di aperture verso la cordata laicorossa di Unicredit/Aeroflot cui si è aggiunta per intervenenda fusione la spinta di Capitalia grande intrallazzatrice nei palazzi romani. Proprio quest'ultima che da sempre ha accompagnato AirOne nei suoi voli acrobatici ed è benevisa in Finmeccanica, potrebbe essere catalizzatrice di una fusione delle due cordate. Vi ricordate che Alenia è alla ricerca di una JV in Russia per lo sviluppo di un regional jet? Insomma tu vuoi bere la vodka? Io voglio bere del lambrusco (si accontentano di poco i compagni). Aeroflot sarebbe poi favorevolmente accolta anche dal faustone nazionale e dalla sinistra più a sinistra della sinistra che però non sa bene esattamente dovè, ma in ogni caso da quelle parti. Insomma se c'è da tagliare posti di lavoro e lo dice la mamma russa non potrà altro che essere così, ma hanno già fatto sapere pur in assenza di qualsivoglia piano industriale che loro di tagli non ne faranno. Mancano all'appello i cinesi ed il loro sponsor acculturato, ma importa a qualcuno? Per la difesa dell'identità italiana va già bene così.

La situazione si complica quindi non poco e l'inciucio potrebbe diventare stellare. Avremo forse la nascita di una supernova compagnia sedicente di bandiera, che volerà ovunque, ma che poi però inevitabilmente imploderà ed allora avremo un mega buco rosso, pardon nero. Nel frattempo Toto si sarà sfilato e chi ci sarà, ci sarà.

Ci saranno soprattutto i vettori esteri e ne voleremo (vedremo) delle belle, anche sul lungo raggio (ovviamente anche il volo di icaro di AirOne se mai riuscirà a decollare perchè a quel punto saranno già confusi con AZA).

Brutta storia, brutte storie, soprattutto per i lavoratori che saranno coinvolti.

RHSp
19th Jun 2007, 10:40
troppo cara", Aeroflot pensa al ritiro
I russi: non compreremo a qualsiasi prezzo. AirOne: noi andremo avanti. Il titolo in Borsa cede l'1,9%




MILANO — «Tutto dipende dalle condizioni. Non siamo soddisfatti delle condizioni del prezzo e non intendiamo comprare a qualsiasi prezzo ». Con queste parole Aeroflot ha dichiarato che «al momento » non si ritira dalla gara per l'acquisizione di Alitalia, smentendo le indiscrezioni rilanciate ieri mattina dall'agenzia di stampa russa Interfax. E ha precisato, attraverso la portavoce Irina Dannenberg, che la compagnia «continua a studiare la documentazione inviata da Roma, una decisione verrà presa soltanto il 2 luglio », data di scadenza per presentare offerta e piano industriale.

Secondo Interfax, che citava fonti del consiglio di amministrazione della compagnia russa, «ad Aeroflot non convengono le condizioni della gara ». Il motivo? «Il governo italiano non vuole sviluppare la compagnia nazionale, ma ottenere solo la massima quantità di soldi», sostenevano le stesse fonti, spiegando che «l'annuncio ufficiale di ritiro dall' asta» verrà dato il 23 giugno, «alla prima riunione del consiglio, dopo l'assemblea annuale degli azionisti».

La successiva «correzione» proveniente da Mosca, che Aeroflot «al momento non si ritira », non serve però a fare chiarezza sul giallo che ormai avvolge la partecipazione alla gara della compagnia russa. Perché parlare di «prezzo troppo alto», se si tratta di un'asta e, quindi, il prezzo viene stabilito dai concorrenti? Le indiscrezioni su un dietrofront nasconderebbero forse una strategia per ottenere uno sconto sul pacchetto azionario, a fronte del pessimo bilancio 2006 di Alitalia e dopo che il governo ha confermato l'obbligo di Opa? O servirebbero a preparare una decisione che non è stata ancora presa ufficialmente?

Unicredit Banca Mobiliare, che corre insieme ad Aeroflot, si limita a dire che «non dispone di informazioni o elementi aggiuntivi rispetto a quanto noto e dichiarato da Aeroflot». Resta così il rischio del fallimento della gara: da 11 manifestazioni iniziali di interesse, solo 5 concorrenti sono stati ammessi alle fasi finali, ridotti poi a 3 e infine a 2, dopo l'abbandono della cordata Tpg-Matlin- Mediobanca, annunciato il 29 maggio scorso. Un'eventuale ritirata russa lascerebbe in pista un solo pretendente, AirOne con Intesa San Paolo. «Ci auguriamo che il governo non faccia fuggire anche l'unico imprenditore italiano che, forte di un piano serio e competitivo, sia in grado di rilanciare la compagnia di bandiera», ha auspicato ieri il leader di An Gianfranco Fini, in una giornata di pesanti critiche («farsa», «brutto copione»), da parte di opposizione e sindacati, per la gestione della privatizzazione. In casa Toto, però, non sembrano esserci ripensamenti. «Si continua a lavorare con grande serenità al piano di risanamento e rilancio di Alitalia», fa sapere un portavoce.

Nel frattempo Alitalia perde traffico (-4,5% a maggio rispetto a un anno fa), con 2,14 milioni di passeggeri trasportati sull'intera rete (-3,8%), in calo soprattutto a causa degli scioperi, che continuano ad essere proclamati anche a due settimane dalla scadenza delle offerte. E precipita in Borsa. Ieri, dopo le voci sul rituro di Aeroflot, il titolo ha aperto la seduta in caduta libera, perdendo oltre il 3%, per poi chiudere in discesa dell'1,9% (terzo peggior ribasso del listino), a 0,76 euro, il nuovo minimo dell'anno.


Giuliana Ferraino



19 giugno 2007


:confused: