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View Full Version : Ryanair briefing paper


iceman51
3rd Jan 2007, 18:12
Leggere fa sempre è noto e cercando altro sul web ho trovato questo documento (http://brunoleoni.servingfreedom.net/BP/IBL_BP_30_Ryanair.pdf) che merita una lettura.

Nessuna novità, ovviamente, ma ne consiglio la lettura ai nostri vari ministri, sottosegretari, staff vari, incompetenti che nell'italietta aeronautica non perdono occasione per fare danni. Un invito personale al ministro Bianchi ed al suo seguito che meriterebbero invero anche un tapiro alato formato "heavy"

E'un documento "accademico" redatto da due laureandi (credo), quindi anche superficiale a volte, ma riassume bene la storia di FR anche se sorvola ed è imprecisa sullo start up della società ed il relativo buco finanziario e strategie errate.

In ogni caso, buona lettura e queste sono le key findings del documento:

• Ryanair è nata grazie alla liberalizzazione del mercato dei cieli iniziata alla
fine degli anni Settanta.

• Il suo successo è legato ad una semplice intuizione: la massificazione del
trasporto aereo.

• Tagliando drasticamente i costi "superflui" e continuando ad ampliare la
propria offerta Ryanair ha sbaragliato la concorrenza superando ogni record.

• Ciò ha permesso di applicare bassi prezzi che a loro volta, con la continua espansione delle rotte, hanno attirato nuovi clienti.

• Grazie alla Ryanair il trasporto aereo è diventato un bene di consumo, da
bene di lusso che era.

mistral_e
3rd Jan 2007, 20:18
Interesante , ma se trovi qualcuno che ti traduca questo magari vedrai anche l'altra faccia della medaglia:

La Aviación Civil Británica refuta que las aerolíneas baratas democraticen los viajes en avión.

Caen dos tópicos de las aerolíneas de bajo coste: ni han potenciado el crecimiento del transporte aéreo ni han propiciado el acceso de los ciudadanos más pobres al avión.

La Autoridad de Aviación Civil británica (CAA, en inglés) ha elaborado un balance de los 10 últimos años, en los que estas aerolíneas han logrado hacerse con el 42% del tráfico entre el Reino Unido y los países europeos y el 49% del doméstico. Concluye que han crecido a costa de los vuelos chárter y que quienes más se han beneficiado son los pasajeros de negocios.

Las conclusiones de la CAA (una de las autoridades de aviación civil más prestigiosas de Europa) sobre los efectos de la irrupción de las aerolíneas de bajo coste en el mercado británico desmienten dos de sus tópicos, al menos para el Reino Unido. El estudio toma los datos recabados desde 1975 (para algunos aspectos, desde 1950) con los que argumenta que algunas de las "percepciones comunes" sobre el impacto de las aerolíneas baratas en la sociedad "parecen ser incorrectas".

En primer lugar, cuestiona el informe que haya cambiado el perfil socioeconómico de los pasajeros, que es "similar en las compañías de bajo coste y las de servicio completo, y no ha cambiado". La mayor parte del incremento absoluto de pasajeros proviene de los grupos de ingresos y sociales medio y alto.
Y, sorprendentemente, las tarifas bajas no han atraído más a los pasajeros de vacaciones con menores ingresos sino a los empresarios menos ricos. "Los pasajeros que viajan por negocios tienen ahora ingresos más bajos que hace 10 años, y esto es cierto para todos los tipos de aerolíneas".

El informe sí corrobora en cambio que las aerolíneas de bajo coste "pueden estar contribuyendo a otros elementos de cambio en la sociedad", facilitando los "crecientes flujos de trabajadores hacia el Reino Unido desde otros países europeos, en particular de los que recientemente se han incorporado a la UE".

Esa tendencia se refleja en el alza de pasajeros que llegaron a los aeropuertos de Stansted y Luton (principales bases de Ryanair y easyJet, respectivamente) para visitar amigos y familiares, del 39% en 2000, al 45% en 2005.



Fuente de la información: El Pais.com / E-TourNews.com

iceman51
4th Jan 2007, 17:09
Conoscendo lo spagnolo non ho bisogno di traduzioni e poi preferisco leggere il documento della CAA che invero è più complesso ed è anche stato ripreso dalla ns stampa italiota (ah, i journo a fine anno devono sempre trovare qualcosa da scrivere :p ).

In ogni caso la verità sta sempre nel mezzo e quello che afferma la CAA è in parte vero. Certo in UK (ma anche in RFT) le loco hanno aggredito anche il mercato dei charter, che ha dovuto riposizionarsi, non di certo nel bel paese dove era ed è quasi inesistente. Certo le loco hanno grattato del traffico anche alle traditionals, ma hanno generato un sacco di traffico nuovo,che prima viaggiava con altri mezzi o non viaggiava affatto o viaggiava di meno hanno fatto nascere in Eurolandia il traffico VFR (non quello dei piloti,il Visiting Friends and Relatives ;) ). Ricordo infine, ad esempio, che in USA la causa del fallimento della mitica Greyhound fu proprio la Southwest, che ruppe il network del trasportatore innescando una serie di reazioni a catena che arrivarono alle conseguenze note.

In ogni caso c'è spazio per tutti, loco, charter e traditional ed i confini tra un mercato e l'altro sono molto permeabili ed in continua evoluzione! :ok: