tarjet fixated
10th Feb 2005, 16:01
Questo l'ho trovato sul sito dell' ANSA:
(ANSA) - BRUXELLES - L'associazione europea delle compagnie aeree low-cost (Elfaa) ha criticato le proposte della Commissione Ue sugli aeroporti regionali e, in particolare, sugli aiuti alle nuove linee aeree giudicando il documento ''una camicia di forza''. Per questo, afferma il segretario generale Jan Skeels, gli ''aeroporti regionali e le regioni europee lavoreranno a fianco di Elfaa per assicurare che le linee guida proposte non vengano approvate''. In particolare, le compagnie a basso costo contestano al documento della Commissione ''la volonta' di porre restrizioni agli aeroporti pubblici regionali, mettendoli cosi' in condizioni di svantaggio rispetto a quelli privati, limitando la concorrenza e diminuendo la possibilita' di scelta del consumatore''. Le compagnie low-cost, si sottolinea in un comunicato di Elfaa, ''hanno assicurato in questi anni lo sviluppo del trasporto aereo a livello regionale e la creazione di nuovi posti di lavoro: le proposte della Commissione ora li mettono a rischio''. Queste proposte - rileva Jan Skeels - ''non sono altro che una regolamentazione degli aeroporti introdotta dalla porta di servizio, che finisce per imporre una camicia di forza agli scali pubblici, incapaci di assicurare gli stessi incentivi della controparte privata alle compagnie che intendono offrire nuove rotte''. Le compagnie low-cost annunciano infine che sottoporranno queste critiche alla Commissione europea, ma anche agli Stati membri e alle Regioni, per ''contrastare ogni tentativo di introdurre una regolamentazione che abbasserebbe il livello della concorrenza''.(ANSA). RED
09/02/2005 12:35
Tanto per capire: le low cost vogliono incentivi regionali (statali) perchè gli aeroporti pubblici minori non possono offrire vantaggi simili a quelli privati; le low cost mettono sul piatto della bilancia il fatto che loro comunque creano posti di lavoro e che garantiscono la concorrenza a prezzi "popolari".
Io posso anche essere d'accordo sul fatto che per rilanciare un aeroporto regionale statale si possa inizialmente pensare ad incentivi di stato per coloro che decidano di investirvi, questi incentivi però dovrebbero finire a cose avviate perchè se per tenere in piedi la cosa gli incentivi sono indispensabili significa che il tutto è antieconomico.
E poi se gli aeroporti pubblici non possono offrire i vantaggi di quelli privati allora perchè non privatizzarli?
(ANSA) - BRUXELLES - L'associazione europea delle compagnie aeree low-cost (Elfaa) ha criticato le proposte della Commissione Ue sugli aeroporti regionali e, in particolare, sugli aiuti alle nuove linee aeree giudicando il documento ''una camicia di forza''. Per questo, afferma il segretario generale Jan Skeels, gli ''aeroporti regionali e le regioni europee lavoreranno a fianco di Elfaa per assicurare che le linee guida proposte non vengano approvate''. In particolare, le compagnie a basso costo contestano al documento della Commissione ''la volonta' di porre restrizioni agli aeroporti pubblici regionali, mettendoli cosi' in condizioni di svantaggio rispetto a quelli privati, limitando la concorrenza e diminuendo la possibilita' di scelta del consumatore''. Le compagnie low-cost, si sottolinea in un comunicato di Elfaa, ''hanno assicurato in questi anni lo sviluppo del trasporto aereo a livello regionale e la creazione di nuovi posti di lavoro: le proposte della Commissione ora li mettono a rischio''. Queste proposte - rileva Jan Skeels - ''non sono altro che una regolamentazione degli aeroporti introdotta dalla porta di servizio, che finisce per imporre una camicia di forza agli scali pubblici, incapaci di assicurare gli stessi incentivi della controparte privata alle compagnie che intendono offrire nuove rotte''. Le compagnie low-cost annunciano infine che sottoporranno queste critiche alla Commissione europea, ma anche agli Stati membri e alle Regioni, per ''contrastare ogni tentativo di introdurre una regolamentazione che abbasserebbe il livello della concorrenza''.(ANSA). RED
09/02/2005 12:35
Tanto per capire: le low cost vogliono incentivi regionali (statali) perchè gli aeroporti pubblici minori non possono offrire vantaggi simili a quelli privati; le low cost mettono sul piatto della bilancia il fatto che loro comunque creano posti di lavoro e che garantiscono la concorrenza a prezzi "popolari".
Io posso anche essere d'accordo sul fatto che per rilanciare un aeroporto regionale statale si possa inizialmente pensare ad incentivi di stato per coloro che decidano di investirvi, questi incentivi però dovrebbero finire a cose avviate perchè se per tenere in piedi la cosa gli incentivi sono indispensabili significa che il tutto è antieconomico.
E poi se gli aeroporti pubblici non possono offrire i vantaggi di quelli privati allora perchè non privatizzarli?