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View Full Version : Ryanair vola sul nazionale


iceman51
31st Jan 2005, 10:03
A partire dal prossimo 28 aprile il vettore irlandese opererà alcuni voli nazionali.

A Ciampino sarà bastao un ulteriore 738 che consentirà di effettuare le seguenti rotazioni:

- Brescia 2 voli giornalieri
- Treviso 2 voli giornalieri
- Alghero 1 volo giornaliero

Inizia quindi l'era del volo low fare in Italia e per quanto concerne la Sardegna anche senza la c.d. continuità territoriale, che - oggigiorno - non serve più

Buona fortuna Ryanair! (anche agli altri, che ne avranno nisogno) :E :ok:

tarjet fixated
31st Jan 2005, 21:26
Quindi piano piano (ma sempre troppo piano) anche in Italia le cose iniziano a cambiare e il mercato lentamente si organizza per autoregolamentarsi.
Mi sembra ancora una cosa da bolscevichi la storia della continuita'....ma vi sembra possibile che il contribuente debba accollarsi le spese di viaggio degli abitanti di un'isola?Gli inglesi non dovrebbero allora chiedere sovvenzioni EU per raggiungere il continente?

marco#fto
1st Feb 2005, 06:14
Mi sembra però altrettanto strano che un pilota professionista paghi 100 € per far leggere un curriculum e poi paghi anche il Type Rating:confused:
Forse l'hanno pagato cosi il 737 in più:hmm:

Rizla2002
1st Feb 2005, 16:10
Scusate, domandina scema.
Io ho appena compilato le applicazioni presso le 3 scuole convenzionate Ryanair per il TRSS 737 e in nessun application form mi e' stato chiesto di pagare dei soldi...
solo se compili il modulo direttamente sul sito Ryanair ti vengono chiesti i dati della carta di credito, ma e' altresi' detto chiaramente che e' inutile fare la richiesta on line se non si e' stati prima contattati da una delle sopracitate scuole.
Ora, sono io l'unico scemo a seguire le istruzioni sul sito, o sono io l'unico scemo a non aver capito come si fa'?:confused:
Comunque, dopo tante peri... e pezie..., ho finalmente conseguito il mio librettino blu...ovvero il mio bel UK CAA frozen ATPL...sono ufficialmente un pilota disoccupato!!!!!!!!!!!!!:cool:

Skualo3
1st Feb 2005, 19:57
Congratz!!!

Non per essere finalmente e ufficialmente disoccupato, ma per le licenze!
Continua con il senso dell`umorismo, spesso in questa professione e` indispensabile! e in Bocca al Lupo (Sperando che abbia mal di denti!)

Obi Wan Kirk
1st Feb 2005, 21:44
Sono stato in Ryan Air quasi un anno e mezzo e non ho mai conosciuto un pilota che abbia fatto domanda online. Tutti i piloti sul mio corso sono entrati dalla porta di servizio. Come? Chiamando l'allora direttore del personale e mandando il CV via email. Se siete abilitati provate tramite Brookfiled Aviation, anche li non si paga.

Leggo e sento che la situazione piloti in italia va sempre peggio, pochi lavori e mal pagati. In Ryan si sta bene, si lavora sodo ma in maniera professionale ed a fine mese si guadagna discretamente.

tarjet fixated
1st Feb 2005, 22:05
Qua l'unica cosa strana e' una compagnia che fa 850 milioni di rosso nel 2004 ed e' tuttora mantenuta dal contribuente che pero' per andare da roma a cagliari deve sborsare quasi 200 euro per poi non ricevere nemmeno un salatino....ryan non e' certo da esempio a nessuno e certamente non e' uno di quei traguardi che i piloti sognano ma e' piu' dignitosa di quella sopra citata.

mak1
2nd Feb 2005, 08:42
:mad: Trovo allucinanante che per lavorare si debbano sborsare 20.000 euro sull'unghia, i piloti dovrebbero essere scelti in base all'esperienza e non per essersi pagati un passaggio macchina, di questo passo la prossima richiesta delle compagnie aeree low cost sarà di far pagare il biglietto anche ai membri di equipaggio!!!

DOVES
2nd Feb 2005, 09:29
E' mai possibile che nessuno ponga a se stesso e/o ad altri, di competenza, la semplice domanda: "Chi ha il potere e la facoltà di concedere ad una compagnia straniera la facoltà di trasportare passeggeri (non sò se di qualunque nazionalità, ma certamente almeno italiani) da una città italiana ad un'altra italiana; in base ad un elementare principio di reciprocità: ha chiesto ed ottenuto, in cambio, il diritto similare per un vettore Italiano ad operare voli nazionali nello Stato d'immatricolazione del concessionario?"
:confused:

iceman51
2nd Feb 2005, 12:34
Ci siamo allargati un poco dal topic iniziale, ma ritengo che giustamente Pinguino abbia consentito gli sconfinamenti: gli argomenti sono tutti molto interessanti. :ok:

Avendo originato il topic mi permetto di esprimere le mie personali considerazioni al riguardo:

Doves

ad una semplice domanda, una semplice risposta: il pacchetto sulla deregulation in ambito UE definisce molto chiaramente le regole del gioco e quindi un vettore UE può ora operare anche voli interni in un altro stato membro senza che quest'ultimo abbia diritto a reciprocità alcuna per il semplice fatto che anche un suo qualsiasi vettore può parimenti andare ad operare in un altro stato membro. AZ vuole operare tra Londra e Glasgow, faccia pure. IG vuole operare tra Berlino e Monaco, prego. Devono ovviamente disporre di slots, ecc., ma soprattutto anche delle famose 3P del marketing (prodotto, prezzo, pubblicità) e di due cose fondamentali la "visibilità" sul mercato (che vuole dire anche credibilità) e "placing power" sul consumatore finale. C'è un vettore italiano che dispone - e nelle giuste misure - di tutti questi cinque ingredienti? No? Allora è meglio che stiano dove sono, fin che sarà loro concesso. Perderanno sicuramente di meno.

mak1, ma non solo

argomento veramente complesso e dagli aspetti difficili. Pagare una entrance fee è sicuramente una "brutta storia", ma se ci spostiamo dall'altra parte della barricata forse qualche ragione c'è; infine una compagnia aerea non è una scuola di volo. Pagare xxx euro per sottoporre un CV, giusto o sbagliato? Probabilmente giusto se pensiamo alle migliaia di CVs che sono inviati "tanto per provarci" ed al lavoro amministrativo che ci sta dietro. Probabilmente più giusto se rimborsati in caso d'assunzione e se si avesse l'assoluta certezza che quei CVs saranno processati. Un'ottimo strumento deterrente, quindi (conosco, ad esempio, troppi neolaureati che "sparano" fuori CVs a raffica!).
Un subject veramente complesso, pertanto, ma attenzione non è un problema solo della categoria dei piloti, vi sono anche altre categorie di lavoratori "specializzati" che sono imbrigliati ad esempio da fidejussioni, side-letters, contratti ad hoc, ecc. Un paio di esempi a cui magari non avete mai pensato: i promotori finanziari ed alcune posizioni professionali tra i bancari (incredibile, proprio loro, ma vero e con buona pace dei sindacati!).

tarjet fixated -1-

AZ: non posso altro che essere d'accordo, i contribuenti potrebbero anzi dovrebbero andare a manifestare davanti a Palazzo Chigi :yuk: :mad: :yuk:
Qualcuno ha mai pensato cosa si potrebbe fare nella sanità, nella ricerca ed in altri tanti altri settori con gli 850 mio euro bruciati nel 2004 e con tutti quelli bruciati negli anni precedenti? Ma AZ non è la sola ...andiamo sul "piccolo"? Studiate la storia e le ricapitalizzazioni di Air Alps, solo un esempio naturalmente.

Due numeri (thumb's rules universalmente accettate) per capire cosa vuol dire creare valore nel trasporto aereo e senza nulla chiedere allo stato italiano.

Ryanair ha basato a Ciampino 5 aeromobili B738 da 180 pax che operano un minimo di sei rotazioni giornaliere. Questo significa che "attorno" a qs a/m si sono creati come minimo 500 posti di lavoro (100 posti per ogni a/m, ovviamente diretti, indiretti ed indotti)

Per ogni milione di nuovi pax sul territorio di riferimento di un aeroporto si creano 1000 nuovi posti di lavoro diretti, indiretti ed indotti. Ryanair si espanderà nel Bel Paese e porterà 4 mio di pax in più ==> 4.000 nuovi posti di lavoro

tarjet fixated -2 -

Non posso altro che concordare. Ma quale continuità territoriale, per favore :yuk: :mad: :yuk:

La smettano di prendere in giro gli italiani TUTTI. Parliamo di Lampedusa? OK, discutiamone, ma lo sapete che qualcuno aveva chiesto ed ottenuto (ma fortunatamente non messa in opera) la continuità territoriale tra Cuneo-Levaldigi e Roma? :{ :yuk:

Vogliamo forse dire che qualcuno stava/sta cercando di creare un paradiso (perduto), un campo di golf privato con un solo giocatore, cioè IG? Almeno saremmo sinceri, però poi dobbiamo spiegare ad oltre 55 milioni di italiani che per spendere poco per andare in Sardegna devono fare BGY-GRO-AHO od altre strane triangolazioni, perchè si deve consentire ad 1.5 mio di sardi di volare a tariffe che oggi (non certo alcuni anni orsono) sono liberamente dispobili sul mercato, anzi forse TUTTI potrebbero in alcune circostanze spendere anche meno, ed ad IG di continuare a volare in un mercato protetto.

Sorry per il lungo post. Spero di avere portato un contributo positivo. :ok:

azdriver
3rd Feb 2005, 08:24
iceman 51 wrote:
argomento veramente complesso e dagli aspetti difficili. Pagare una entrance fee è sicuramente una "brutta storia", ma se ci spostiamo dall'altra parte della barricata forse qualche ragione c'è; infine una compagnia aerea non è una scuola di volo. Pagare xxx euro per sottoporre un CV, giusto o sbagliato? Probabilmente giusto se pensiamo alle migliaia di CVs che sono inviati "tanto per provarci" ed al lavoro amministrativo che ci sta dietro. Probabilmente più giusto se rimborsati in caso d'assunzione e se si avesse l'assoluta certezza che quei CVs saranno processati. Un'ottimo strumento deterrente, quindi (conosco, ad esempio, troppi neolaureati che "sparano" fuori CVs a raffica!).
Un subject veramente complesso, pertanto, ma attenzione non è un problema solo della categoria dei piloti, vi sono anche altre categorie di lavoratori "specializzati" che sono imbrigliati ad esempio da fidejussioni, side-letters, contratti ad hoc, ecc. Un paio di esempi a cui magari non avete mai pensato: i promotori finanziari ed alcune posizioni professionali tra i bancari (incredibile, proprio loro, ma vero e con buona pace dei sindacati!).


Non riesco a capire: un'azienda presenta un qualsiasi prodotto sul mercato ritenendo di poter trarne dei profitti, questi solitamente derivano da una semplice differenza tra ricavi totali e costi totali, tra gli ultimi si inquadra anche il costo del lavoro. Ora, se per poter reclutare personale la suddetta azienda deve visionare CV ed effettuare colloqui per assicurarsi le migliori professionalità presenti nel mercato del lavoro questo è affar suo. Ovvero: se ritiene che questo costo possa produrre un ricavo ad esso maggiore si imbarca senza problemi in questa avventura se no, NO. Nel caso di professioni altamente specializzate i costi di formazione ed addestramento necessari per rendere il personale neoassunto operativo nel loro ruolo devono essere inclusi nei costi totali. Anche perchè far ricadere questi costi sui dipendenti è ILLEGALE. Quello che alcune compagnie fanno è semplicemente far ricadere un costo che loro dovrebbero sostenere sul dipendente, continuando a contabilizzarlo come costo in modo tale da non pagare nemmeno le tasse sui profitti aggiuntivi. Doppiamente illegale.....Contabilizzo un costo che non sostengo ed inoltre faccio pagare la formazione al lavoratore. Potrebbe sembrare geniale se non fosse ripeto ILLEGALE. Non cadete nella trappola per favore.

Saluti
azdriver

P.s.: questa pratica è illegale senza possibilità di interpretazioni strane in: Italia, Francia, Usa, Belgio, Olanda. Altri paesi onestamente non sò.

tarjet fixated
3rd Feb 2005, 09:04
Non penso proprio che ryan possa contabilizzare un type rating pagato da un dipendente (a meno che non lo anticipino loro ed il dipendente lo paghi poi) anche perche' in paesi piu' civili del nostro le spese sostenute per una specializzazione godono di agevolazioni fiscali (ricordo ancora il quasi 30% in meno che pagavano i miei compagni di corso inglesi rispetto a me che non avevo diritto ad alcun VAT returm o National tax refund o come lo chiamavano) e quindi chi le "contabilizza" e' il lavoratore stesso.

La cosa che forse andrebbe "investigata" (visto che ci sono passato anche io) è dove paghino le tasse (sempre se lo facciano) i dipendenti ryan basati in Italia....secondo me non c'è un euro delle loro tasse che finisca qui.
La legge EU dice che un cittadino deve pagare le tasse nel paese EU nel quale risiede fisicamente per + di 6 mesi all'anno...certo che nel nostro lavoro uno può barare facilemente ma un qualche controllino non farebbe sicuramente male....

GEENY
3rd Feb 2005, 10:49
Ciao tarjet,
not quite so: if an EU worker is employed in one EU country but resides in another he/she has the right to decide where to pay the income tax (but pay he has to). Social cost: depends on the combo.
Che sappia Io..

tarjet fixated
3rd Feb 2005, 23:26
Ciao Geeny,
long time no see....well i guess they gave you the wrong info.
You pay where you are basically.
Too easy to fake a residency somewhere let's say in Hungary,pay taxes there and actually be working for Cargolux....and when i say too easy i mean it...

iceman51
4th Feb 2005, 14:56
Scusa I-FORD, una curiosità
basta però poi che i suoi dipendenti, nel caso il business non vada bene, non vengano a chiedere la cassa integrazione come già fanno quelli di altre compagnie 'ad alta efficenza' andate a gambe all'aria
ma a quali compagnie ti riferisci? personalmente in 30+ anni nel Bel Paese non è ho mai viste :mad: Al massimo ho visto vettori "altamente ...:E " (non desidero far intervenire Pinguino od altri).

Per quanto concerne le società indicate, cinque - brutte - storie, alcune molto lontane nel tempo e con scenografie differenti (ma molto simili nei casi di Azzurra e Volare).

Con riferimento particolare a People Express, ci furono sicuramente errori manageriali, ma soprattutto una vera e propria congiura da parte delle majors ed altre. Come nel caso di Laker, che si risolse poi in modo extragiudiziale, ricoprendo letteralmente d' "oro" Sir Freddie Laker (che ora vive un esilio dorato alle Bahamas), anche in considerazione ad un suo impegno a NON occuparsi mai più di trasporto aereo LR low-cost. Se bene ricordo la "quota" a carico di mamma AZ fu di quasi 10 mio USD di allora (totali 55 mio USD tra AF, AZ, BA, KLM, LH, SR, dimenticato qualcuno?)

DOVES
4th Feb 2005, 18:02
ICEMAN51
quote:
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Come nel caso di Laker, che si risolse poi in modo extragiudiziale, ricoprendo letteralmente d' "oro" Sir Freddie Laker (che ora vive un esilio dorato alle Bahamas), anche in considerazione ad un suo impegno a NON occuparsi mai più di trasporto aereo LR low-cost.
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Ecco dunque qual'è l'obiettivo dei piccoli, squallidi pescecani nostrani e non.
E pensare che nei miei quasi quarant'anni d'aviazione civile ho sempre ritenuto che mio compito fosse portare i miei passeggeri a destinazione in sicurezza, con puntualità, e nel massimo comfort.
Ma le mie scadenze ed i miei impegni erano a ben più lungo respiro di quelle/i di codesti sciacalli.
Le mie cambiali sono a decenni, non a giorni.

quote:
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Il pacchetto sulla deregulation in ambito UE definisce molto chiaramente le regole del gioco e quindi un vettore UE può ora operare anche voli interni in un altro stato membro senza che quest'ultimo abbia diritto a reciprocità alcuna per il semplice fatto che anche un suo qualsiasi vettore può parimenti andare ad operare in un altro stato membro. AZ vuole operare tra Londra e Glasgow, faccia pure. IG vuole operare tra Berlino e Monaco, prego. Devono ovviamente disporre di slots, ecc., ma soprattutto anche delle famose 3P del marketing (prodotto, prezzo, pubblicità) e di due cose fondamentali la "visibilità" sul mercato (che vuole dire anche credibilità) e "placing power" sul consumatore finale. C'è un vettore italiano che dispone - e nelle giuste misure - di tutti questi cinque ingredienti? No? Allora è meglio che stiano dove sono, fin che sarà loro concesso. Perderanno sicuramente di meno.
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E allora come mai a Charleroy ed in Germania ci sono delle difficoltà ad attuare il piano d'invasione?
Da noi vale sempre il detto: 'Franza o Spagna purchè se magna'?
MEDITATE GENTE! MEDITATE!

tarjet fixated
5th Feb 2005, 00:23
Ryan ha basi in belgio,germania,svezia,regno unito ed italia (forse ne ho dimenticate altre); easyjet ha basi nel regno unito,in francia ed in svizzera (forse ne ho dimenticate altre);Skyeurope ha basi in slovacchia,ungheria e polonia;DHL ha minibasi un po' ovunque....insomma "l'invasione" è cominciata altrove molto prima che da noi...come al solito visto che siamo sempre gli ultimi in tutto....

Tiennetti
5th Feb 2005, 11:46
AirBerlin ha a Palma de Mallorca (PMI) una base da cui fa anche voli nazionali...

tarjet fixated
6th Feb 2005, 01:06
I FORD se dici di essere un ex AZ sicuramente ti prendono...mi sembra volessero addirittura prendervi tutti ad un certo punto...
per quanto riguarda la misera pensione...bhe' ryan almeno con questo non centra...forse bisognerebbe prendersela con i governi e con i sindacati nostrani.
Comunue benvengano ryan e tutte le altre...guarda che polverone ha già alzato ryan da sola!
solo così l'assonnato e mediocre italiota inizia ad aprire gli occhi....