Lupin
7th Dec 2004, 15:46
http://www.jaa.nl/licensing/licensing_overview.html
(ANSA) - ROMA- I piloti italiani potranno mettersi alla cloche di aerei anche nel resto d'Europa. Le JAA (Joint Aviation Authorities, organismo che riunisce le autorita' di regolamentazione dell'aviazione civile europea) hanno infatti disposto il mutuo riconoscimento fra i Paesi membri delle licenze di pilota di aeromobile emesse in Italia. Lo rende noto l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (Enac), spiegando che si tratta di ''un riconoscimento importante che permettera' ai piloti che hanno conseguito la licenza nel nostro Paese di svolgere la professione anche nel resto d'Europa, in accordo con le normative JAR-FCL 1 (licenze di velivolo), JAR-FCL 2 (licenze di elicottero) e JAR-FCL 3 (requisiti medici)''. In particolare, per quanto riguarda la parte medica, si legge in un comunicato dell'Enac, ''il provvedimento JAA riconosce la validita' del sistema nazionale di medicina aeronautica, che si colloca ai massimi livelli di specializzazione e competenza, in attesa dell'emissione del D.P.R., in avanzata fase di elaborazione, che identifichera' le specifiche competenze dell'Enac, del ministero della Salute e del ministero della Difesa per le visite mediche di idoneita'''. Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, a nome del consiglio di amministrazione e del direttore generale, Silvano Manera, sottolinea che si tratta di ''una attestazione di grande rilievo, ottenuta dopo un lungo processo di aggiornamento normativo, di addestramento e di miglioramento organizzativo verificato da rigorosi accertamenti di team composti da esperti internazionali''. Riggio ringrazia le strutture dell'Enac ''per il raggiungimento di questo obiettivo e per il lavoro finalizzato ad un ulteriore passaggio di armonizzazione della normativa italiana in materia di trasporto aereo a quella comunitaria ed internazionale''.(ANSA).
Buon lavoro,
Lupin
(ANSA) - ROMA- I piloti italiani potranno mettersi alla cloche di aerei anche nel resto d'Europa. Le JAA (Joint Aviation Authorities, organismo che riunisce le autorita' di regolamentazione dell'aviazione civile europea) hanno infatti disposto il mutuo riconoscimento fra i Paesi membri delle licenze di pilota di aeromobile emesse in Italia. Lo rende noto l'Ente Nazionale per l'Aviazione Civile (Enac), spiegando che si tratta di ''un riconoscimento importante che permettera' ai piloti che hanno conseguito la licenza nel nostro Paese di svolgere la professione anche nel resto d'Europa, in accordo con le normative JAR-FCL 1 (licenze di velivolo), JAR-FCL 2 (licenze di elicottero) e JAR-FCL 3 (requisiti medici)''. In particolare, per quanto riguarda la parte medica, si legge in un comunicato dell'Enac, ''il provvedimento JAA riconosce la validita' del sistema nazionale di medicina aeronautica, che si colloca ai massimi livelli di specializzazione e competenza, in attesa dell'emissione del D.P.R., in avanzata fase di elaborazione, che identifichera' le specifiche competenze dell'Enac, del ministero della Salute e del ministero della Difesa per le visite mediche di idoneita'''. Il presidente dell'Enac, Vito Riggio, a nome del consiglio di amministrazione e del direttore generale, Silvano Manera, sottolinea che si tratta di ''una attestazione di grande rilievo, ottenuta dopo un lungo processo di aggiornamento normativo, di addestramento e di miglioramento organizzativo verificato da rigorosi accertamenti di team composti da esperti internazionali''. Riggio ringrazia le strutture dell'Enac ''per il raggiungimento di questo obiettivo e per il lavoro finalizzato ad un ulteriore passaggio di armonizzazione della normativa italiana in materia di trasporto aereo a quella comunitaria ed internazionale''.(ANSA).
Buon lavoro,
Lupin