In effetti Joe è una visione abbastanza cinica, nulla in contrario ci mancherebbe, io sono anni che dico che i piloti Ryan sulle questioni contrattuali mi fanno girare le palle più della compagnia stessa, perché se da un lato capisco (ma non condivido) la passione sfrenata di Ryan di giungere al profitto costi quel che costi, uscendo con il pennarello dai bordi della legalità con la stessa tolleranza che avrebbe un bimbo di 3 anni impegnato in planimetria tecnica, cosa dall'altro lato invece i piloti Ryan facciano mi è sempre sfuggito. E lo ero anche io e infatti di questo mi sento in colpa, ci sono un' infinità di persone estremamente in gamba là dentro e che operativamente parlando il livello è top notch, ma su questi piani contrattuali e, chiamiamola così, di difesa personale, l'ambiente non è sano, è in balia del vento, dead reckoning fatto con il dito ciucciato di saliva. E questo non sono mai riuscito a capirlo. Tralasciando i problemi che causa la questione in sé è estremamente interessante.
Dall'altro canto devi anche constatare che una visione come la tua favorisce la compagnia e non i piloti e che questa mancanze di passione per la vicenda Ryan (non solo tua, ma fino all' altro ieri anche di una fetta ben grande dell'aviazione europea non catalogata come low cost) equivale a dire in campo biologico che il tumore al rene non ti interessa perché tanto tu sei cellula polmonare. Ripeto, ci può stare, ma sappiamo tutti che qualcuno a livello di organismo nel suo insieme se ne deve prender cura