PPRuNe Forums - View Single Post - Ryanair cancella voli per mancanza di piloti
Old 27th Sep 2017, 09:55
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joe falchetto 64
 
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Originally Posted by Kobus Dune
Per me può dire ciò che vuole a chi ritiene di avere tempo per ascoltarlo. Della mia professione io ne parlo con chi ha l'autorevolezza per interloquire. Gli altri possono essere spettatori o parlarne nei circoli di taglio e cucito. E' il mercato, bellezza.
Ah siccuro, ce il mercato - ma non e per tutti
Il mercato è per tutti, nel bene e nel male. Io non sono uno sfegatato difensore delle teorie di Milton Friedman ma se ci si mette d'accordo sulle regole del gioco, allora giochiamo . Le analisi sul mercato del lavoro dei piloti, per definizione limitato nei numeri e ad accesso più o meno rigidamente regolamentato , da tempo individuavano le aree di scarsità di risorse. E' ovvio , e l'ho sempre sostenuto , che in tempi di crisi economica l'accesso alla professione diventa più oneroso e meno meritocratico . Paul ha scritto molti post interessanti sull'argomento. E' però un fatto che non mi pare sia esistito nell'ultimo ventennio un periodo con una abbondanza di offerta di lavoro come quello che stiamo vivendo. Sempre per essere chiari, la stessa vicenda di FR non mi appassiona molto. FR e' una azienda che ha saputo adattare un modello già inventato da altre parti alla realtà del nuovo mercato globale europeo, espandendosi con decisione mantenendo un controllo preciso sulla efficacia e sull'efficienza, sapendosi adattare al momento contingente . Io penso che se si ragionasse in termini di etica del mercato e si cercasse questa nelle aziende si commetterebbe un errore: le aziende non possiedono etica , devono essere indirizzate in funzione della creazione del massimo valore . L'etica nel mercato , in termini di regole e limiti che rispecchino valori condivisi, la deve casomai mettere il regolatore politico, che per definizione progetta l'evoluzione della convivenza collettiva: a lui vanno quindi poste le questioni inerenti. I piloti di FR hanno avuto l'occasione di accedere alla professione e di maturare in breve tempo le competenze necessarie a cambiare eventualmente società , inseguendo le loro ambizioni personali: mi pare un "fair trade" per cui non riesco ad appassionarmi a ciò che accade. Ciò non vuol dire che tocchi accettare le condizioni di lavoro senza la tensione e le richieste di miglioramento, semplicemente vuol dire che anche questo fa parte della dialettica del mercato del lavoro, e che le concessioni aziendali in genere non avvengono mai a meno che siano richieste da fattori endogeni (personale) o esogeni (scarsità di personale sul mercato) e in ogni caso tali concessioni richiedono sempre qualche sacrificio. Lo so, sono cinico, ma la vedo in questo modo.
Ciao.
Joe
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