Originally Posted by
aloa326
Quello che vuole fare Swiss è utopico, visto anche il fatto che tra loro e le compagnie austro tedesche sempre hanno avuto mille test psicologici/ attitudinali per entrare a far parte del loro organico.
Secondo me invece un piccolo passo avanti è stato fatto, a patto che il programma "peer support" e le sue finalità vengano implementate seriamente, ma non ho dubbi che questo Svizzeri e Tedeschi sappiano farlo.
A dieci o venti anni da quando si sono fatte le selezioni iniziali e si è ottenuta l'idoneità medica possono essere cambiate tante cose nella vita di una persona, affetti, ritmi di vita, stress, salute e motivazioni; tutte cose che a lungo termine possono magari minare l'equilibrio psicologico di chiunque.
In quest'ottica il pilota, come qualsiasi altro professionista le cui prestazioni sono costantemente valutate, piuttosto che "parlare" con uno psicologo/psichiatra preferisce confrontarsi con un suo "pari". In primis perché il "pari" sa di cosa parli, vivendo le stesse problematiche che vivi tu, senza quindi sentirsi giudicati e senza avere il timore di ripercussioni sulla propria posizione lavorativa. Si tratta quindi di un processo di facilitazione che possa permettere un accesso "discreto" e senza conseguenze professionali a cure specialistiche per chi ne ha bisogno, piuttosto che sotterrare il malessere e far esplodere il bubbone con conseguenze nefaste quando ormai è troppo tardi ...