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Old 3rd Oct 2020, 17:47
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EI-PAUL
 
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Originally Posted by Daniel_11000
Vedo che ci sono post di derisione gratuiti nei confronti di colleghi che presentano ,su altri forum , argomenti molto tecnici . Ecco, siamo arrivati all’ “homo hominis lupo “ .

Ho trovato interessantissimi gli interventi del Comandante che descrive le limitazioni nel circling,
e credo che possano spiegare, agli ‘odiatori’ , come e perché vengono utilizzate minime superiori da quasi tutte le compagnie aeree.

Mi spiace che la perdita di lavoro e la situazione precaria di chi ancora non ha raggiunto la pensione possa ridurre ad un tale stato di acidità psicologica;
come dico sempre in questi casi aglli immaturi della tastiera : “ se non hai niente di intelligente da dire, sta zitto, perché tanto non diventerai mai la Ferragni”
Caro Daniel_11000,

All’inizio ho pensato di non rispondere proprio, certo del fatto che tanto sarebbe inutile. Poi però ho pensato che non sarebbe giusto privarsi dell’occasione di esprimere il proprio punto di vista per il semplice fatto che tanto non servirà a nulla, quindi...

Lungi da me deridere qualcuno. Il mio era un commento satirico derivante peraltro da un’ argomentazione del tutto razionale la quale, come altri ti hanno fatto notare, era già stata affrontata, dibattuta e sviscerata qui, ma capisco perfettamente che ognuno possa avere una diversa sensibilità a riguardo di come viene percepita l’ironia; ecco, tutt’al più mi fa specie che un professionista preparato come te non si sia speso neanche per un minuto a cercare quella punta di razionale che c’è dietro anziché lasciarsi andare a commenti stile Novella 2000, ma tant’è.

Prima di argomentare il razionale, una dovuta premessa: il libro in questione l’ho acquistato e letto (come si può anche evincere dalla discussione del 2016) ed anch’io l’ho trovato interessantissimo. Certamente è un testo culturalmente stimolante e pieno di storicità aeronautica da tenere sul comodino della camera da letto o nella propria biblioteca personale; nel 2016 però, con RNAV GNSS, GBAS e SBAS ormai acquisite era un pò come leggere la metafisica di Aristotele, lettura bellissima e piena di interessanti spunti, ma forse un pò fuori dal tempo.

Passiamo ora al razionale.
Qui dentro c’è gente che, negli ultimi 10/15 anni, è stata sul pezzo tutti i santi giorni ed ha addestrato materiale umano spesso tutt’altro che adatto (non per proprie colpe, bensì altrui) cercando di trasformarlo - nell’arco di 12 Simulatori e 40 tratte di LT - in qualcosa che somigliasse il più possibile ad un Professionista e non ad un semplice “gestore di sistemi”, come la maggior parte degli attuali sillabi addestrativi vorrebbe.
Come e perché vengano utilizzate minime superiori da quasi tutte le compagnie aeree, all’epoca, era già assodato. Il fatto che alcune minime di circling così come alcune minime di procedura NPA abbinate alla rispettiva visibilità non permettano di concludere un avvicinamento era già lapalissiano, durante il LT veniva e viene affrontato in 3 minuti, senza ricorso alla trigonometria ed al regolo ma grazie ad un paio di semplici conversioni, quindi - per praticità - diventa un mero problema di decision making.

La teoria che ne scaturisce è indubbiamente interessante, ma diventa un mero esercizio di retorica dei numeri, che nel panorama moderno riveste un’importanza statistica del tutto marginale sia ai fini della formazione che della sicurezza, sebbene sembra che molti vogliano far credere il contrario.

Dovessi dare un’ ordine di priorità all’argomento, esso si attesterebbe probabilmente attorno agli ultimi posti.

Gli argomenti veramente importanti ai fini della sicurezza sono altri. A partire dalla necessità di tornare a selezionare, proseguendo con l’esigenza di ampliare ed uniformare i Sillabi formativi (e qui riguardo agli argomenti da affrontare potremmo sbizzarrirci), fino ad arrivare all’importanza di regolare universalmente i limiti d’impiego.

Qui c’è gente che, per evidenziare le lacune nei succitati argomenti, ci ha messo e rimesso molto del suo, sia in termini di tempo che di carriera. E che ogni volta che ha chiesto un minimo di partecipazione ai colleghi su argomenti strategici per il futuro della Professione ha trovato davanti a se il deserto dei tartari. Salvo però poi vedere una vis polemica senza precedenti di fronte ad argomenti che - ai fini pratici - contano meno di zero, come questo per l’appunto. In questo senso quindi non mi stupisce affatto il tuo commento così “tranchant”.

Sia ben chiaro, nessuno mette in discussione il fatto che divulgare argomenti di cultura Aeronautica in una platea di profani da parte di chi ha vissuto l’ambiente aeronautico più di qualche anno fa (ma che non ha evidentemente il polso della situazione riguardo al momento attuale) sia qualcosa di auspicabile oltre che conveniente.

Asserire però che questi argomenti rivestano un’importanza quasi strategica ai fini della sicurezza stona un pò, sia in una platea di profani che, soprattutto, in una platea di Professionisti, e soprattutto lì dove argomenti di importanza ben più importante sono stati snobbati e continuano ad esserlo dai più, facendo spallucce. Spero quindi che ora capirai la mia comprensibile - seppur forse da parte tua non giustificabile - vena ironica.

Quello che invece non comprendo è cosa c’entri la citazione “homo homini lupus”.

Il sarcasmo riguardo “all’acidità psicologica” derivante dal periodo, quello sì mi sembra gratuito ed inappropriato, e lo rimando gentilmente al mittente.
Un caro saluto.

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